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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Holly e Benji (Captain Tsubasa)
Titolo Fanfic: SEPATAKURO
Genere: Sportivo, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: sanae78 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/01/2008 13:54:47 (ultimo inserimento: 16/04/08)

Sepatakuro uno sport molto particolare che lega un padre ai suoi tre figli
 
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SEPATAKURO UNO SPORT SCONOSCIUTO!
- Capitolo 1° -

Buona lettura!
Sanae78

"Sepatakuro"
di Sanae78

Capitolo 1
Sepatakuro, uno sport poco conosciuto!

Una piccola palla fatta di steli di canna o di plastica dura che pesa all' incirca 250 grammi.
Rag il nome dato alle squadre che praticano questa disciplina sportiva e sono formate da tre giocatori.
Il campo di gioco che assomiglia a quello di pallavolo.
La squadra che vince è quella che riesce a segnare più punti e solitamente si gioca al meglio dei tre set.
L' importante è non usare le mani, ma piedi, ginocchia, spalle o testa per rinviare la palla nel campo avversario.
La versione più spettacolare è quella in stile calcistico, in cui capita di assistere a delle spettacolari rovesciate e gli atleti che abitualmente lo praticano sono dotati di una particolare agilità e spesso riescono a cadere in pieni dopo aver eseguito azioni spettacolari.
'Sepa' significa calciare e 'takuro' palla. Era un gioco che prima del quindicesimo secolo veniva praticato dagli indigeni thailandesi e malesi ma non si hanno certezze sulle sue origini, anche se tanti paesi le rivendicano.
Si pensa che sia stato introdotto dopo che si sono avviati i rapporti commerciali con la Cina ed è stato dimostrato che i soldati cinesi per tenersi in esercizio praticassero qualcosa di molto simile giocando in due e rinviandosi una palla, fatta con pelli di animali o penne di polli.
Per le palle vennero solo in seguito utilizzate le canne, essendo molto facili da reperire.
A quanto pare in diverse civiltà antiche l' usanza di 'calciare qualcosa' per divertirsi o come rituale, era una pratica piuttosto diffusa.
Questo nome gli fu dato a causa della particolare palla fatta di canne che veniva utilizzata in Malesia e gli uomini ci giocavano mettendosi in cerchio e rinviandosela a vicenda.
A Bangkok esiste un affresco in cui è rappresentato il dio hindu Hanuman che pratica questo gioco insieme ad una squadra di scimmie.
La versione moderna del gioco è apparsa in Thailandia solo nei primi anni del' '800.
E il primo regolamento venne redatto nel 1829.
Questo gioco è particolarmente diffuso nel sud-est asiatico e ogni regione lo chiama con un nome di verso: Sipa nelle Filippine e Myanmar, Chinlone in Burma, Kator in Laos, 'da cau' in Vietnam e Raga in Indonesia.
Ciò che conta è che questo sport sia profondamente radicato con la cultura e la tradizione del nostro paese la Thailandia, basti pensare che durante i festivals e le feste che si tengono i tempi si usare praticare questo tipo di attività col nome di Lawd Huang.

Anch' io quand' ero più giovane sono stato un buon atleta e in cuor mio ho sempre sperato di avere un erede che potesse continuare la mia carriera e magari raggiungere risultati superiori ai miei.
Forse un giorno avrebbero fatto parte del terzetto della nazionale thailandese di Sepatakuro che avrebbe vinto la prestigiosa 'Coppa del Re', obiettivo che non sono mai riuscito a raggiungere.
Il mio desiderio è stato esaudito ancora di più di quanto mi aspettassi.
Mia moglie mi ha reso padre di tre splendidi figli Faran, Sakun e Chana.
Tra il mio primo e il mio secondogenito ci sono poco più di diciotto mesi di differenza, mentre ce ne sono solo quindici tra il secondo e il terzo.
Quando è nato Chana ho ricoperto di lodi la mia amata moglie, perché con questi tre figli avrei potuto formare un Rag per giocare a Sepatakuro.
Sarei stato il loro allenatore e loro avrebbero continuato la tradizione di famiglia, dimostrando di essere degni figli di loro padre, Tosaku Konsawat.

Quel giorno ho sollevato il piccolo Chana ancora in fasce pieno di gioia “Il mio sogno si è avverato! Ora i nostri figli potranno formare un rag di Sepatakuro e diventeranno dei campioni!”
Faran teneva n braccio Sakun e tutti e due mi fissavano un po' preoccupati per il loro fratellino.
“Papà stai attento che così ti cade! Diglielo anche tu mamma!” aveva detto preoccupato Faran, mentre teneva in braccio con molta cura Sakun.
Mi sono sentito un po' in colpa, non era un comportamento molto responsabile sollevare un bambino appena nato in quel mondo.
Quindi ho abbassato le braccia e l' ho tenuto con molta più cura.
Poi ho chiamato gli altri due per mostrarglielo “Forza! Venite a vedere il vostro nuovo fratellino! Non lo farò cadere, lo prometto!”
Mi sono abbassato verso di loro e gliel' ho mostrato.
“E' più piccolo di Sakun e non ha capelli!” ha notato Faran.
Mentre Sakun che aveva iniziato a dire qualche parola da poco ha detto: “Chan! Cana!...Chana!”
E gli ha teso la manina, venendo subito prontamente bloccato da Faran “Fermo Sakun! la manina gliela darai quando crescerà, perché potresti fargli male!”
Allora me li sono tirati tutti e due vicino.
Erano i miei figli e volevo stringergli in un unico abbraccio.
La voce di mia moglie ha richiamato la mia attenzione “Ma come sei affettuoso Tosaku coi nostri tre figli! Ti confesso che a volte sono un po' gelosa delle attenzioni che riservi a loro!”
Il suo tono era dolce e mentre lo diceva mi sorrideva.
“Vi amo tutti e non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi reso padre do questi tre magnifici pargoletti!”
Le ho riportato Chana “Ecco! Torna dalla mamma!” e ho fatto sedere gli altri due sul letto accanto a lei.
“Eccoli qua i miei tre bambini!”
Gli altri due l' abbracciarono facendo attenzione al fratellino.
“Mamma, sono felice di vederti!”
“Anche a me fa piacere rivedervi! Mi siete mancati tanto!”
Sakun continuava a ripetere “Mamma! Mamma!” tanto che sembrava andare a ritmo intonando una specie di canzoncina.
“Avete fatto i bravi con papà?”
“Si, io mi sono preso cura di Sakun! Sono riuscito perfino a farlo addormentare e non ha quasi mai pianto!”
“In queste cose è più bravo di me! Ha poco più di due anni, ma è già parecchio sveglio in nostro piccolo Faran!” ho provato un po' di imbarazzo.
Non ho potuto fare a meno di accarezzare sulla testa i miei due pargoli e poi ho raccontato a mia moglie le grande novità “Ora Sakun ha imparato a dire anche papà!”
E Sakun forse sentendosi chiamato in causa “Papà! Pa......papapapapapapappà!” mentre si stringeva alla sua mamma.
Com' è stato divertente, quei piccoli ometti hanno proprio riempito di gioia la nostra vita.

Ho conosciuto mia moglie grazie al sepatakuro.
E' la sorella di uno dei miei ex compagni di rag.
Veniva a seguire tutti i nostri incontri e quando ci allenavamo ci portava sempre qualcosa da mangiare per rifocillarci.
L' ho subito notata.
Oltre ad essere molto carina era anche molto dolce.
Aveva tanta pazienza, dovendo sopportare in casa due fratelli maschi.
Io e suo fratello siamo stati anche prescelti per il rag della Thailandia alla Coppa del Re.
Siamo riusciti a raggiungere solo la semifinale con la Malesia.
Mi sono anche infortunato nel tentativo di eseguire una rovesciata un po' troppo azzardata e mi hanno dovuto ricoverare in ospedale.
Avevo ventun anni e i miei sogni si erano infranti sulla rete divisoria del palazzetto di Bangkok.
Inoltre i medici mi hanno comunicato che non avrei più potuto praticare quello sport che tanto amavo.
Avrei chiesto a Nui di sposarmi alla fine di quel torneo.
Ero molto timido, però avevamo iniziato a frequentarci e a volerci bene.
Non me la sentivo più di chiederglielo.
Pensavo di non meritarla più.
E' stata lei a chiedermelo un giorno che è venuta a trovarmi in ospedale.

Quand' è entrata la mia stanza si è subito illuminata.
“Buongiorno Tosaku, come stai?”
“Un pochino meglio! Grazie di essere passata Nui!”

Poi si è seduta accanto al mio letto e ha detto “Credo proprio che saresti un buon marito Tosaku! Vorresti sposarmi?”
Sono rimasto senza parole “Non so se merito tanto onore!”
Mi ha sorriso e ha detto “Se tu accettassi, sarebbe un grandissimo onore per me!”
Ho abbassato lo sguardo “Mi hai preceduto! Volevo chiedertelo io dopo aver vinto la Coppa del Re, ma non sono riuscito a raggiungere quest' obiettivo! Tuo fratello ti ha detto che non potrò mai più praticare il sepatakuro?”
“Si! Ma sono innamorata di te e non m' importa! E poi sono sicura di poterti dare dei figli maschi che potranno proseguire le tue orme! L' altra sera ho sognato che mi renderai madre di tre bimbi!”
“Ma conosci anche questo mio sogno? Quello di creare un rag formato da tutti fratelli, i miei figli!”
“Ti conosco molto più di quanto tu creda! E' normale ti amo e desidero solo la tua felicità!”
“Accetti o no? Me lo vuoi dare quell' anello che hai comprato facendo tanti sacrifici.
L' avevo portato con me per darglielo non appena avessi vinto il torneo e gliel' ho messo al dito dicendole “Si! Voglio sposarti Nui! Non desidero altro!”
“Anch' io Tosaku!”
Stavamo per baciarci, ma è entrato suo fratello che non aspettava altro che congratularsi con noi.
Presto si sarebbe sposato anche lui.
E' stata celebrata un' unica cerimonia nuziale poco dopo la mia guarigione.

Hanno imparato a giocare a Sepatakuro naturalmente sotto la mia guida e non hanno mai deluso le mie aspettative.
A livello giovanile ormai non avevano più rivali e in Thailandia erano diventati molto famosi.
Però a forse a loro piaceva questo sport, perché gli era stata inculcata questa convinzione fin dalla tenera età.
Era bello quand' erano piccoli trascorrere le giornate giocando con loro e aiutandoli ad affinare sempre di più le loro doto acrobatici.
Sono capaci di eseguire azioni strabiglianti e nessun avversario è mai riuscito a tenergli testa.
Sono sempre stato convinto che anche loro ambissero a queste cose!
Eppure sembravano amare anche loro questo gioco!
Però poi si sono accorti dell' esistenza di un altro gioco in cui si calcia la palla che però è diffusissimo nel mondo ed offre sicuramente delle prospettive diverse da quello del Sepatakuro: il calcio. E hanno deciso di cambiare.
Il calcio è davvero uno sport amatissimo, ma è anche più difficile fare carriera.
Il mondo è pieno di ragazzini che giocano con la speranza di diventare un giorno calciatori professionisti, ma solo in pochi fortunati ci riescono.
E poi quel sogno assurdo di portare un giorno la nazionale del nostro paese a vincere i mondiali.
No, non potevo accettare una cosa del genere e per questo siamo entrati in conflitto!
Loro sono entrati a far parte della nazionale giovanile di calcio e hanno iniziato la preparazione con la loro nuova squadra.
Ora sono lontani e sanno benissimo che otterranno il mio permesso per giocare a calcio solo se la Thailandia si qualificherà al World Youth Hen, impresa davvero ardua.
Ma sto pensando al bene dei miei figli o al mio?
Il più grande è stato il primo a manifestare la propria insoddisfazione e gli altri due lo hanno seguito nei suoi propositi.
I miei figli sono molto legati tra di loro e gli altri due non volevano assolutamente sostituire Faran all' interno della loro squadra.
Hanno iniziato ad allenarsi tra di loro e poi prima di unirsi alla nazionale, mi confessarono le loro intenzioni.
Mi sono sentito pieno di rabbia, quando Faran mi ha detto che il suo sogno era il calcio e i suo fratelli volevano seguirlo!
Ho cercato di farli ragionare spiegandogli che sarebbero potuti diventare dei campioni a livello mondiale di Sepatakuro, ma che col calcio sarebbe stata un' impresa quasi impossibile.
Poi la promessa! Ci qualifichiamo o lasciamo per sempre il calcio!
Da quel che ho capito, i miei figli avevano paura di andare contro la mia volontà, però loro sono loro e io sono io.
Ma cosa sto facendo?
Ho tre figli splendidi che mi rispettano e che si vogliono talmente bene da non riuscire ad accettare di stare lontani, anche se a vederli non si assomigliano affatto e per una persona che non li conosce potrebbero sembrare di più tre persone legate da un forte legame di amicizia più che tre fratelli.
Sono tutti e tre dei ragazzi responsabili e non mi hanno mai dato alcun motivo di preoccupazione.
Come mi devo comportare?
Chissà se sono degno di essere il loro padre?
Cosa devo fare sperare che perdano?
Ma conta di più la mia o la loro felicità?
Ora sono qui nella mia casa e sento molto la loro mancanza, ma non soffro tanto per il fatto che siano lontani, perché prima poi ogni uccellino si allontana dal nido ed inizia a volare con le proprie ali, ma perché so che stanno soffrendo a causa della tensione che si è creata tra di noi e forse dovranno rinunciare per sempre al calcio, uno sport che forse sono riusciti ad apprezzare per merito sepatakuro.
Tra qualche giorno partiranno per il Giappone, forse dovrei andare almeno a seguire una loro partita!
A volte mi chiedo se per caso non abbia confuso i desideri dei miei figli coi miei?
Li amo tutti e tre allo stesso modo e non potrei sopportare di perderli a causa del mio egoismo!

Continua...

 
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