UNA NUOVA ARRIVATA - Capitolo 1° -
«Tu sei Ren Honjo, non è vero?» La ragazza lo guardava in piedi di fronte a lui. Indossava una corta gonna nera, collant bianche e nere a strinsce, stivali cinghiati, una maglietta dei Sex Pistols, corta ed elasticizzata, un collare con le borchie ed un'infinità di catene, al collo ed ai polsi.
«Ci conosciamo?» fece lui, accendendosi una sigaretta. Come aveva fatto a riconoscerlo? Pensare che aveva indossato occhiali e cappello proprio per passare inosservato.
Lei gli tese la mano, il volto inespressivo. «Il mio nome è Tomoko», disse, «voglio che mi facciate un'audizione.»
Ren prese a tossire convulsamente, lasciando cadere la sigaretta a terra. Abbassò appena gli occhiali da sole, per guardarla negli occhi. «Come hai detto scusa?»
«Che voglio un'audizione», rispose lei freddamente. «Voglio prendere il posto di Reira all'interno dei Trapnest.»
Lui ridacchio. Doveva trattarsi di uno scherzo! «Il posto di Reira?» ripetè. «Cosa ti fa credere che quel posto sia vacante?»
«E cosa ti fa credere che io non possa essere migliore di lei?» Quella domanda lo prese alla sprovvista. Si guardò attorno, non voleva attirare troppo l'attenzione della gente, poi disse: «Senti, ragazzina... Tomoko, o come diavolo ti chiami... I Trapnest non cercano una nuova cantante, ok? Quindi, per favore, ora fammi il favore di girare al largo.» Si allontanò a passo svelto mentre Tomoko lo seguiva con lo sguardo.
"Non finisce qui Ren Honjo...", pensò. "Non finisce qui..."
*
Mentre entrava in albergo, Ren continuava a pensare a quella strana sconosciuta... Prendere il posto di Reira... tsk! Doveva sicuramente mancarle qualche rotella! Reira non solo era una bellissima ragazza, ma aveva una voce totalmente fuori dalla norma! Nessuna avrebbe potuto eguagliarla.
Salì sull'ascensore e schiacciò il tasto dell'ultimo piano, poggiandosi poi di spalle alla parete.
Certo, quella Tomoko era decisamente uno schianto di ragazza, ma in fondo il Giappone intero era pieno di tipe carine. Cosa significava? Porprio nulla. Era la voce che ci voleva, e nessuna poteva cantare come Reira. Nemmeno Nana, per quanto l'amasse e per quanto adorasse la sua musica, riusciva ad guagliare la vocalist dei Trapnest sul piano canoro.
Entrò nella sua stanza e accese la luce.
Che cavolo di giornata! Voleva solo starsene in pace ed invece aveva incontrato quella scocciatrice...
Lasciò cadere a terra i propri indumenti e si diresse verso il bagno.
"Una bella doccia è quello che mi ci vuole."
Era certo che non avrebbe più rivisto quella ragazza, meglio dimenticare quello spiacevole incontro...
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