PREPARATIVI PER IL MATRIMONIO
- Capitolo 1° -
Dedicata a Minigo ed Ansy!
Buona lettura!
Sanae78
"Dopo il World Youth"
di Sanae78
Capitolo 1
Preparativi per il matrimonio
Parte I
Ancora allo stadio
Tsubasa e Sanae si sciolsero da quel bellissimo bacio che aveva celebrato il coronamento del loro sogno: il ragazzo infatti, poco prima, aveva chiesto la mano della fanciulla che, commossa, aveva subito accettato promettendogli di stargli accanto per sempre, continuando comunque a fare il tifo per lui.
La piccola Sanae, meglio conosciuta come “Anego”, il temutissimo capo dei tifosi della Nankatsu, era stata la prima a sostenere il giovane durante le sue prime partite ufficiali. Anni prima, quando Tsubasa era ancora un bambino, aveva incrociato lo sguardo della ragazza... Da quell’istante gli sembrò che intorno a lui stesse accadendo qualcosa di magico, di inspiegabile. Era sempre stato attratto dalla vitalità di Anego seppur la fanciulla avesse degli atteggiamenti da vero maschiaccio.
Tsubasa ormai aveva preso una decisione. Voleva condividere la sua vita ed i suoi sogni con la persona che da anni gli aveva preso il cuore. Sentiva che per essere felice, nonostante i suoi continui successi gli permettessero di vivere serenamente, aveva bisogno di avere Sanae accanto a sè.
“Mi sembra di sognare. Sei veramente sicuro di volermi accanto e di voler condividere il resto della vita con me?”
“Certo, non ho alcun dubbio. Tu non puoi nemmeno immaginare quanto tu mi sia mancata in questi anni che siamo stati lontani. Tu non sei stata l’unica a soffrire per la nostra lontananza. Non appena sei apparsa in Brasile ho capito che senza di te la mia vita non sarebbe stata completa. Quando poi hai ripreso a sostenermi durante le partite mi sono reso conto di amarti più di me stesso e di volere costruire una famiglia insieme. Ho già fissato la data del matrimonio: se sei d'accordo potremmo sposarci fra tre giorni. Questa volta non partirò da solo, non voglio partire senza di te. Sei sicura di volermi seguire in giro per il mondo? Purtroppo la vita del calciatore è una vita girovaga. Te la senti di venire con me?”
“Accetto di seguirti ovunque deciderai di andare, non m’importa dove sarà. Mi basta starti vicina.”
“Come sono felice, amore mio! Ora non mi resta che chiedere l’approvazione da parte dei tuoi genitori. Andiamo! E’ arrivato il momento di informarli.”
E così Tsubasa e Sanae, non rendendosi ancora conto di quello che sarebbe accaduto, lasciarono lo stadio per recarsi a casa Nakazawa.
Parte II
La richiesta del permesso
I due giovani giunsero a casa Nacazawa e furono accolti con una certa sorpresa. I genitori di Sanae si aspettavano infatti che fossero a festeggiare la vittoria del World Youth Hen con gli altri ragazzi.
Appena Sanae aprì la porta di casa si precipitò ad abbracciare la madre che intuì subito cosa potesse essere successo. Tsubasa spiegò così alla famiglia Nacazawa che aveva necessità di parlar loro di una cosa importante. Si spostarono così tutti in salotto.
“Allora ragazzi diteci di cosa si tratta?” il padre di Sanae era curioso di sapere cosa fosse successo.
“Vede signor Nakazawa questa sera ho chiesto a Sanae di sposarmi e lei ha accettato. Vorremmo celebrare le nozze fra tre giorni e ci piacerebbe avere la benedizione delle nostre famiglie.” Tsubasa sperava in una risposta positiva. Atsushi sbottò fuori con un grido di esultanza e gridò alla coppia di fidanzatini: “Congratulazioni!”.
La notizia lasciò invece sorpresi i genitori di Sanae. La madre era combattuta tra la gioia per la figlia e ciò che questa decisione avrebbe comportato: il trasferimento della figlia all'estero. Era comunque consapevole dei sentimenti che la figlia stava provando e conosceva benissimo il detto “al cuor non si comanda...”.
Quindi decise di appoggiare la decisione di Sanae pur sapendo che, in questo modo, l’avrebbe vista con meno frequenza. Cercò così lo sguardo del marito per capire come avesse preso la notizia.
Il padre di Sanae era visibilmente alterato. Pur essendo consapevole che prima o poi questo momento sarebbe giunto anche per la sua piccola, per lui era ancora troppo presto: sua figlia non aveva ancora compiuto diciannove anni e, pergiunta, si sarebbe sposata con un giovane uomo che l'avrebbe allontanata da casa.
Si rivolse furioso a Tsubasa: “ Ma ti rendi conto di ciò che mi hai appena chiesto? Vorresti sposare mia figlia e portartela via chissà dove! Non te lo posso permettere e poi non vi sembra di correre troppo?”
“Papà, è la cosa che desidero più al mondo. Amo veramente Tsubasa e desidero solo avere la possibilità di stargli vicino e di costruire una famiglia con lui. Mi piacerebbe avere la tua benedizione ma, se non vuoi darmela, seppur amaramente sposerò Tsubasa.” Sanae sembrava quasi supplicare il padre.
“Sanae, possibile che tu non riesca a capire il motivo del mio rifiuto?”
“Ti sbagli papà io ti capisco. Ci mancherete molto anche voi ma ormai siamo due parti dello stesso cuore e non riusciamo più a vivere separati ed è giusto che io lo segua.”
“Oh, Sanae... Come hai ragione. Noi due è come se fossimo un'unica persona e non possiamo più separarci. Tuttavia non posso sposarti se tuo padre non è d'accordo: la mancanza della sua benedizione ti farebbe soffrire e io voglio solo la tua felicità.”
“Siete entrambi due giovani molto maturi nonostante la vostra giovane età. Se io, Tsubasa, ti dessi il permesso di sposare Sanae solo alla condizione che voi veniate a vivere in Giappone, vorresti ancora sposare mia figlia? In fondo potresti giocare nella J-League.” Il signor Nakazawa era rimasto colpito da quelle parole.
“Ma cosa dici papà, io non voglio che Tsubasa sia costretto a rinunciare ai suoi sogni per causa mia. Non accettare Tsubasa” non poteva permettere a Tsubasa di commettere questo errore.
“E tu vorresti sposare un ragazzo che mette al primo posto la propria carriera?” con queste parole sperava di riuscire a far ragionare la figlia.
“Ti sbagli papà non è così! Come posso spiegartelo: il calcio è parte di Tsubasa e del suo essere Tsubasa!”
Tsubasa si alzò in piedi gridando: “Si sbaglia, Sanae per me viene prima di tutto, anche della mia carriera. Se per sposarla devo rinunciare alla mia carriera sono disposto a farlo.”E Sanae in lacrime si gettò ad abbracciarlo dicendo: “No Tsubasa, non voglio! Non è giusto!”
La signora Nakazawa decise di intervenire rivolgendosi al marito dicendo: “Caro, ma perché non possiamo dargli la possibilità di vivere felici insieme?”
Il padre di Sanae guardò sua moglie e poi disse a Tsubasa: “La ami veramente? Sei consapevole del fatto che portarla all'estero con te significherebbe staccarla da tutti i suoi affetti. Sareste soli in un paese sconosciuto. Sarete disposti a prendervi cura l'uno dell'altro?”
Tsubasa guardò Sanae con uno sguardo d’intesa e disse al signor Nakazawa: “Non si preoccupi, sapremo prenderci cura l'uno dell'altra, chiediamo solo di poter realizzare il nostro sogno.”
“Non ci resta che darvi la nostra benedizione. Tsubasa promettimi solo due cose: avrai cura della mia piccola Sanae e tutte le volte che ne avrete la possibilità passerete a trovarci, permettendoci così di passare un po' di tempo con i nostri futuri nipoti?”
“Potete contarci!” Tsubasa avrebbe mantenuto fede a quella promessa.
Sanae corse ad abbracciare il suo papà piena di gioia. Poi Tsubasa si avvicinò al telefono, alzò la cornetta e chiamò i suoi genitori che, con il piccolo Daichi, si recarono a casa Nakazawa per discutere sui preparativi delle nozze imminenti.
Continua...
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