- Capitolo 1° -
Come ho già detto questa è la mia prima fanfiction, probabilmente è orrenda ma provo a pubblicarla ugualmente giusto per vedere cosa ne pensate.
Mi raccomando se vi va commentate accetto sia consigli che critiche.
Buona lettura!
Gli era sempre piaciuto starsene lassù, sentire il vento graffiargli il viso, osservare quell’orizzonte tanto vasto da sembrargli infinito che spesso lo aveva attratto con la sua immensità. Sorrise ripensando alle infinite speranze, ai dolci sorrisi e a quegli occhi azzurri, limpidi, come il cielo che si stagliava avanti a lui. Sorrise ripensando a lui, a Naruto, al suo amore mai confessato e che tale sarebbe rimasto.
Erano passati anni da quando, ormai, aveva abbandonato il villaggio della foglia per seguire Orochimaru colui che gli avrebbe dovuto dare più potere, ma che in realtà lo usò soltanto.
L’odio è un’arma a doppio taglio. Può essere la tua forza se usato nel momento appropriato ma può anche portarti alla distruzione, sì, perché quando l’odio prende il sopravvento allora ti corrode dentro e allora non si riesce a tornare indietro o se si a questa rara possibilità subentra l’orgoglio che mai e poi mai ti permetterà di ammettere un tuo sbaglio.
Questo Sasuke ora lo aveva capito ora che si era reso conto di ciò che aveva perso lasciando Konoha, ora che rimpiangeva ciò che avrebbe potuto avere rimanendo con i suoi amici, ora che aveva compreso che uccidere suo fratello Itachi non era stata altro che una mera illusione.
La sua era stata un vita fatta di illusioni.
Illusioni causate, forse, dal suo risentimento verso la famiglia che mai lo aveva considerato o se lo aveva fatto era per confrontarlo con suo fratello, l’orgoglio del clan Uchiha.
Qusndo Itachi aveva sterminato l’intero clan Sasuke si era sentito perso, smarrito ma ben presto si rese conto che non era poi cambiata molto la sua vita solo si sentiva e solo era rimasto ma c’era qualcosa in lui che lo faceva rabbrividire, come poteva non sentire la mancanza della sua famiglia dei suoi genitori? Era forse come Itachi? No, non poteva lui non poteva essere come lui, lui doveva riportare onore al Clan Uchiha, era un suo dovere.
Aveva dedicato l’intera vita alla vendetta. L’aveva portata a termine ma a caro prezzo. Aveva ucciso Itachi, ma aveva perso Naruto.
Quella stupida testa quadra si era frapposta tra lui ed Itachi.
Naruto aveva salvato Sasuke da morte certa, rimettendoci la vita.
Sasuke era vivo, per modo di dire, perché di lui non era rimasto altro che il suo corpo, la sua volontà si era annullata con la morte di Naruto e la sua mente rinchiusa nei ricordi in attesa della sua fine.
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