CIAO, MAMMA...
- Capitolo 1° -
Salve a tutti con una mia altra schifezzuola!!!! visto che è la vigiglia, Buon Natale a tutti!!!!
-Pronto?!-
Una voce femminile squillò nel ricevitore
-Pronto, casa Kaulitz?-
-Sì-
-Scusi, cerco Simone, è in casa?-
-Si, sono io Simone-
-Ah, bene…ciao mamma…-
-Bill, smettila!-
Ennesima lite in arrivo.
-Io non sto facendo niente di male!-
-Smettila di dire cazzate e spegni quel dannato phon!-
-È colpa mia se mi devo asciugare i capelli?-
-Ma devi farlo proprio qui?- si lamentò il biondo, ma fu interrotto dallo squillare del telefono.
-Prendo io!- gridò Simone dal piano di sotto, dando modo ai due ragazzi di continuare in pace la loro litigata.
-Vedi tu, Tom. Questo è l’unico specchio di tutta la casa.-
-Ma io sto cercando di esercitarmi con la chitarra!- si lamentò esasperato Tom.
-Se le vuoi così bene perché non la adotti? Di certo ti darà meno fastidio di me!-
E no, questo era un colpo basso. Non poteva mettere in gioco la carta della vittima, non ora.
-Sai, ci avevo pensato, ma poi mi sei venuto in mente tu e mi è sembrato una pugnalata nella schiena scambiarti con la chitarra.-
Bill ammutolì e appoggiò il phon al piano affianco al lavandino lasciando la sua folta chioma bagnata e, quindi, dandogli modo di avvinghiarsi al suo collo e alle sue spalle come nemmeno un polpo potrebbe mai fare.
-Scusa, io… non volevo offenderti. È solo che…-
-Hai le manie da primadonna!-
-Esatto- affermò sconsolato Bill. Era davvero dispiaciuto. Sembrava volesse gridare al mondo ‘Scusate se sono una merda!’
-Dai, Waiky, non te la prendere! Sarai un po’ primadonna, ma hai anche tanti lati positivi.-
-Tipo?-
-Beh, ecco…sei sempre allegro e tranquillo! Oppure… sei socievole con tutti e la fan ti adorano!-
Bill sorrise lievemente.
-Meglio che vado a vestirmi. Non è salutare stare con i capelli bagnati e il petto scoperto!-
-Meglio, che se prendi il raffreddore te la vedi con me ma, soprattutto, con David!- il moro sbarrò gli occhi e con scatto felino corse in camera sua a vestirsi. Tom lo guardò andarsene divertito (la minaccia del ‘David furioso’ funzionava sempre) per poi scorgere dalla porta aperta sua madre che riattaccava la cornetta del telefono. Aveva la faccia preoccupata e bianca come il latte. Si avvicinò allo stipite della porta per poi appoggiarsi sullo stesso mentre teneva lo sguardo fisso sulla madre che a passettini si avviava verso la cucina.
-Mamma! Che è successo? Sei pallida come mio fratello!- disse il ragazzo richiamando l’attenzione della donna sulla porta della sua camera mentre, dalla porta della camera del fratello si elevò un -Io non sono pallido! Sono i capelli che mi fanno sembrare così!-
-Non è successo nulla Tom, stai tranquillo. È solo che a pranzo ha mangiato poco.- Si scusò Simone. Era una donna molto attiva, non era la prima volta che saltava i pasti.
-Se lo dici tu…- rispose il figlio maggiore, anche se la motivazione non lo convinceva molto.
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-Ehy, tu!- gridò una ragazza dall’inizio del corridoio –sei Tom Kaulitz, non è vero?-
-Sì… hai bisogno di qualcosa?- rispose lui con l’aria di chi è già fra le lenzuola.
-Io sono Roxane. Ricordati il mio nome. Fra poco sarà il tuo più orribile incubo…- disse lei voltandosi e scomparendo nell’ombra di una porta aperta.
Giorno. Maledettissimo giorno. Perché doveva sempre arrivare così presto, quando le persone ancora non sono pronte a uscire dalle caldo coperte? E perché Bill aveva deciso che loro, le vacanze, dovevano farle proprio d’inverno? E poi perché proprio in Fillandia, dove anche d’estate non esce l’acqua dai rubinetti?
-Tom, sveglia! È tardi, e sicuramente dovremo aspettare che ti passi il mal di testa da dopo sbornia.-
Ok, non aveva tutti i torti…ma cos’era quell’aria da funerale?
-Impaziente di giocare sulla neve?- chiese Tom stropicciandosi gli occhi con le punte delle dita
-No… ma ieri non ho avuto una buona giornata.-
INIZIO FLASHBACK
-Ehy, tu!- gli grida una ragazza inseguendolo fino a fuori dal bar –sei Bill Kaulitz, non è vero?-
-Sì… come fai a sapere chi sono?- rispose Bill voltandosi preoccupato. Se anche li si diffondeva la voce che erano famosi non avrebbero potuto mettere piede fuori dall’hotel.
-Stai tranquillo, non svelerò il tuo segreto. Sappi solo che mi chiamo Roxane. Ricordati questo nome…fra poco non vorrai più sentirlo.- disse legandosi i capelli rossi in una coda e sorpassandolo.
FINE FLASHBACK
-Che è successo? Ti si sono congelati i capelli?- chiese ironico Tom
-No, ma a te si è congelata della bava sul cuscino.- rispose il fratello uscendo dalla stanza e dirigendosi verso la sala ristorante dove stavano servendo la colazione.
Come primo capitolo fa un po' cagare, anche perchè non ci si capisce molto...ma sarà così anche per il prossimo capitolo, probabilmente!!! E' volontaria questa confusione ^.^
Spero che commentiate sia questa FF che Angel Brother, l'altra mia FF!!! Siauuuu
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*muore per come hai scritto FiNLandia*
A parte gli errorini di battitura, mi piace. La scena del phon e la chitarra è amore <3 *Twin-cest! Twin-cest!* Sta Roxanne mi ispira. Che vuole dai tati? Oo