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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: KOKORO
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: shy28 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/12/2007 21:03:21

2°classificata al concorso Art fiction del Midori Mikan! ....ingredienti!?.....tanto ZONAM!!!!
 
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- Capitolo 1° -



I gabbiani volavano intorno alla piccola imbarcazione che ciondolava precariamente in mezzo al mare.
Il suo passo lento e scomposto procedeva sulla rotta che giorni addietro avevano stabilito.
L'albero maestro era rattoppato in più punti, e anche le paratie mostravano enormi toppe metalliche fissate bonariamente.
le vele consumate dalle tempeste, il jolly roger sbiadito mostrava il simbolo dei Mugiwara.
Quella era la nave pirata GoingMerry.
Dopo migliaia di avventure, la coraggiosa caravella della ciurma di cappello di paglia, sembrava sfinita.
i suoi occupanti, preoccupati dalle sue pessime condizioni, avevano deciso di dirigersi senza indugi verso l'isola dei carpentieri...Raftel, la meta tanto ambita, ora poteva aspettare, come prima cosa, andava curata la loro fida compagna di avventure.
Water Seven, però era ancora distante, i calcoli della navigatrice la davano ancora lontana sette giorni, di certo non potevano buttarsi a capofitto nelle correnti come facevano prima....di sicuro, si sarebbero ritrovati con la chiglia della nave spezzata...
Tutto sommato, la loro fortuna non li aveva abbondati.
Quel tratto di navigazione, troppo lungo da percorrere senza aver fatto prima rifornimenti, sarebbe stato spezzato da una breve sosta.
Nami aveva mostrato loro sulla mappa nautica un delizioso atollo, di dimensioni veramente modeste, ma abbastanza grande da ospitare un centro abitato.
Avrebbero approfittato per rifornire la cucina di Sanji, l'armeria dei cannoni di Usop, l'infermeria di Chopper e perchè no...avrebbero potuto riposare.
Era stato un periodo decisamente stressante per tutti, praticamente da Wiskee peek, non avevano avuto tregua.

Usop si asciugò il sudore con la stessa mano con cui impugnava il martello, in bocca teneva stretti tre chiodi, guardò il cielo azzurro e i gabbiani che volavano in cerchio su di loro...gli venne un groppo allo stomaco...sembravano avvoltoi che osservavano la loro preda...come se la Merry sarebbe dovuta morire da un momento all'altro.
" se non ti muovi, lascio andare questa trave e me torno a dormire!"
Una voce annoiata lo riportò alla realtà, si tolse un chiodo dalla bocca e guardò in malo modo il compagno di fianco a lui.
"certo Zoro, quale scusa migliore se non questa per filartela!!" esclamò acido a mezza bocca per via dei chiodi.
Lo spadaccino sbuffò, continuando a tenere ferma la travetta di legno che da ore ormai cercavano di fissare sull'albero maestro.
"quest'affare che ti ostini a voler appiccicare è inutile! non servirà a riparare quello che rimarrà comunque qualcosa di rotto!"
esclamò sardonico osservando l'albero che reggeva precariamente la vela maestra...
"TACI!!" rispose furioso Usop agitandosi e ingoiando i chiodi...Zoro alzò un sopracciglio mentre osservava l'amico che era diventato paonazzo e si teneva la gola.
Nami che era appena uscita dalla cucina portando con se una tazza di caffè, osservò la scena, prima si sbattè una mano sulla faccia mugugnando - deficenti - e poi si affacciò dal balconcino.
"Zoro!! razza di idiota che non sei altro!!! non vedi che Usop si sta strozzando!!!"
lo spadaccino si voltò verso di lei con le braccia incrociate al petto e un sopracciglio tirato all'insù....fece spallucce..."e quindi io che dovrei fare? mica sono un medico!"
Nami si ributtò la mano sulla faccia esasperata, mentre alle sue spalle arrivava come una saetta il piccolo Chopper, tutto allarmato che guardava a destra e a sinistra.
"...un medico!!! io sono un medico!!!! a chi serve un medico!!!???...."
Nami sospirando e senza spostarsi dalla sua posa teatralmente esasperata indicò con un dito il cannoniere della Merry, che ormai aveva passato tutti i toni del colore rosso e si avvicinava al violaceo...
Chopper strabbuzzò gli occhietti e si portò le mani alla bocca, inscenando molto bene "il grido" di Munch...e si precipitò sul compagno a prestargli soccorso.
Nami sospirò, e scese anche lei sul ponte affiancando lo spadaccino e osservando la scena di pronto intervento.
A Zoro arrivò l'odore del caffè che proveniva dalla tazza della navigatrice, e fu molto lesto a sfilargliela dalla mano.
Nami si voltò di colpo guardando prima la sua mano vuota molto sbalordita, e poi fissando in cagnesco il ragazzo.
Zoro ghignò...." ahi ahi Nami....stai perdendo i colpi!" esclamò in tono furbetto sorseggiando il caffè mentre osservava la ragazza..
"TU...." la ragazza puntò un dito contro lo spadaccino serrando gli occhi e assumendo la sua espressione da pazza indemoniata.
poi mostrò il suo pugno...."TU...." continuò lei quasi sul punto di sbottare..
"Zoooro!!! maledetto!!!!"
Urlò furente Usop salvato per il rotto della cuffia da Chopper, mentre buttava il martello contro lo spadaccino.....
quest'ultimo troppo preso dalle occhiatacce della navigatrice non fece in tempo a schivare l'oggetto, che gli si piantò in testa, facendolo cadere all'indietro con un grosso bernoccolo.
Nami alzò un angolo della bocca in un sorriso soddisfatto.
"...punizione divina!...." sussurrò compiaciuta, poi fu richiamata all'attenzione dal risolino di Nico Robin.
l'archeologa uscita anche lei dalla cucina aveva assistito a tutto il teatrino, e non potè fare a meno di scoppiare in quella sua risata molto educata e riservata.
Nami le fece spallucce rimandandole il sorriso, con un espressione del tipo..- che ci vuoi fare -
E per concludere quell'adunata mattutina, dalla cucina uscirono anche Sanji e Rufy.
Anche questa scena fu molto esilarante agli occhi della navigatrice e dell'archeologa.
il cuoco impugnava un cosciottino di prosciutto, che sventolava davanti alla faccia di Un Rufy completamente in catalessi,con la bava alla bocca e le narici dilatate!...
il biondo che con la mano libera ovviamente fumava, si avvicinò a Robin con fare molto serio, mentre sempre con la mano sventolava il cibo.
"mia adorata, la colazione che ti ha servito il tuo Sanji, è stata all'altezza del tuo palato?"
La donna sorrise portandosi elegantemente una mano alla bocca.
"certo cuoco, come sempre!"
Sanji parve deformarsi....divenne snodato, smussato e fluttuò davanti a lei con gli occhi cuoriformi, ovviamente sbavando.
Rufy finalmente addentò il cosciotto, purtroppo insieme alla mano di Sanji.
Ovviamente il risultato fu un altro esempio di teatrino comico perfettamente riuscito.
Cappello di paglia afferrata la preda e tralasciata la preziosa mano del suo cuoco, fuggì come un essere primordiale sulla sua polena per gustarsi il pasto...Sanji con una vena pulsante sulla tempia, causata dal crollo dei suoi nervi, cercò di ripulirsi la mano dalla bava elegantemente, strusciandosela contro i pantaloni, continuando a corteggiare l'archeologa in maniera ebete.
Zoro che ancora si massaggiava la testa osservò la scena, e totalmemnte disinteressato si affiancò alla navigatrice.
"possibile che quello è sempre in calore?!"
la ragazza lo osservò di sottecchi alzando un sopracciglio.
"non la lascia in pace un momento!"
continuò lui sospirando.
"geloso?"
mormorò con un filo di voce e un tono quasi infastidito lei...
"cosa?"
domandò lui che non aveva sentito bene.
La ragazza non replicò.
"ti ho chiesto cos'hai detto?"
tentò di insistere lui....ma la navigatrice di tutta risposta gli rifilò una gomitata affatto amichevole allo stomaco, lasciandolo senza fiato...poi si diresse verso la polena dov'era Rufy...
Lo spadaccino piegato in due per il colpo ricevuto, si alzò di scatto con sguardo imbestialito.
"EHI?!"
la chiamò rozzamente.
Nami alzò una mano salutandolo e senza voltarsi esclamò con fare annoiato.
"dai dai....sei forte e muscoloso...sopravviverai!"
Lo spadaccino la osservò un paio di secondi, poi la mandò al diavolo e si buttò a terra, poggiandosi con la schiena contro il parapetto....- meglio dormire - pensò ora innervosito.
Nami invece, si era appoggiata con la spalla alla polena.
Osservò prima Rufy, che la salutò mentre aveva ancora il cosciotto di prosciutto in bocca, e poi il mare.
Rimase a fissare l'orizzonte che le scorreva davanti persa nei suoi pensieri......
Fino a quando la voce del suo capitano la destò dal torpore...
"NAMI! guarda c'è una casetta in mezzo all'oceano!!!"
La cartografa digrignò i denti innervosita....essere scocciata e interrotta nelle sue serissime riflessioni per....
guardò dove indicava Rufy....
_ una casetta in mezzo all'oceano? -
pensò con un sopracciglio che le saltellava in preda ad un tic nervoso.
"ma che diavoleria è?"
esclamò sporgendosi dal parapetto socchiudendo gli occhi per mettere meglio a fuoco.
All'affermazione del capitano, si avvicinarono tutti, tranne lo spadaccino che ora russava sonoramente.
Usop si calò gli occhialini....
"ragazzi accidenti!! è veramente una specie di casetta in mezzo al mare!!"
Nami e Robin si guardarono....i loro sguardi erano eloquenti....- cosa ci faceva una casetta in mezzo alla distesa oceanica? -
Rufy si alzò in piedi sulla polena reggendosi il cappello con una mano.
"EEEHIIIII!!!!? CE' QUALCUNO IN CASAAA????"
urlò a squarciagola il ragazzino dal cappello di paglia.
Nami sospirò.
"demente...come possono sentiri da qui....abbi un attimo di pazienza, non vedi che ci stiamo avvicinando!!"
disse lei furente.
Rufy le rispose allargando il suo sorriso da orecchio ad orecchio.
E così fu...
La Merry, piano si avvicino alla buffa costruzione galleggiante.
e alla navigatrice non sfuggirono i tratti ancora sfocati di un isola all'orizzonte.
Chopper mutò il suo aspetto in quello più umano e aiutato dal cannoniere buttarono l'ancora per fermare la loro imbarcazione.
Rufy era ancora in piedi sulla polena.
"EHHEIIIIII!!!"
non riuscì a finire di urlare che dal balcone della casetta uscì un vecchietto dall'aspetto piuttosto curioso.
Tutti, naturalmente rimasero sorpresi di vederlo.
Un uomo attempato, vestito come se fosse il controllore di un treno, con una barba grigiastra che gli toccava quasi i piedi.
"salve!"
esordì lui, molto serenamente, come se vedere passare gente da quelle parti fosse cosa di tutti i giorni, e come se lo stesso fatto che lui abitasse li, in mezzo all'oceano, fosse la cosa più normale di tutte.
"ciao signore!"
salutò Rufy sorridendo.
L'uomo si piazzò un paio di occhialini sul naso, e osservò l'imbarcazione...annuì.
"salve a voi pirati....a cosa dobbiamo la vostra visita?"
il capitano di gomma, fiero cacciò il petto in fuori mettendo le mani sui fianchi.
"cerchiamo un isola per fare rifornimenti, per partire poi in direzione di Water seven e per poi andare a Raftel, perchè io devo diventare il re dei pirati!!"
disse ridendo in maniera orgogliosa, facendo cadere a terra le mascelle di tutti i componenti della sua ciurma.
Era proprio sempre necessario spiattelare tutto ai quattro venti?.
Ma stranamente l'uomo non si scompose minimamente, anzi anche lui accennò ad una risatina serena.
"casisco...quindi adesso vorreste approdare a Kokoro!"
chiese lui mettendo le mani dietro la schiena.
Nami e Robin si scambiarono nuovamente un occhiatina.
"Be si!! è vicina questa Kokoro?"
chiese quindi Rufy.
l'uomo indicò davanti a lui i contorni sfocati dell'isola.
Rufy guardò ed annuì.
"perfetto grazie buon uomo!"
concluse il ragazzo dal capppello di paglia.
"se siete diretti li....dovrete far prima una cosa ragazzi!"
Ora tutti lo fissavano, persino lo spadaccino che sembrava essere addormentato aprì un occhio, e poggio una mano sull'elsa della sua spada bianca.
"dovrete ammainare il jolly roger!"
disse lui sorridendo.
"si spieghi meglio!"
intervenne Sanji.
"Kokoro, è un isola particolare....è un isola bianca, dove esiste solo la regola della pace, della fratellanza,dove nessuno è costretto a combattere, dove chi vi sosta trova serenità e tranquillità...che sia la marina...o che si tratti di pirati...in questo posto non esiste violenza,guerra, malvagità, e qualsiasi altro crimine....quindi, se voi avete intenzione solo di fare provviste e rilassarvi un pò, siete i benvenuti....altrimenti, vi chiedo gentilmente di riprendere la navigazione lontano da queste acque!"
Tutti rimasero sconcertati.
Rufy si grattò distrattamente una guancia, effettivamente la cosa lo aveva confuso non poco.
"voi che dite?"
domandò rivolgendosi agli amici e sedendosi a gambe incrociate sulla polena dalla testa caprina.
Chopper e Usop si abbracciarono entusiasti, l'idea della pace e della tranquillità faceva brillare ad entrambi gli occhi dalla felicità.
Sanji fece spallucce.
"dobbiamo fare provviste..."
disse semplicemente il cuoco.
Nami sospirò...la rotta della Merry non era stata cambiata, quindi l'isola che avrebbero dovuto incontrare prima di Water Seven era per forza quella....inutile dire che si sarebbero dovuti fermare per forza.
Robin si aggiustò un ciuffo dietro l'orecchio e si avvicinò di più al parapetto, per osservare meglio l'uomo....fidarsi è bene....non fidarsi....è meglio!
"...mi scusi se la importuno con futili domande, ma è una cosa che mi preme di sapere....come fate a farvi garantire il rispetto delle vostre regole!?"
domandò molto seria l'archeologa.
Sanji tornò a farle effusioni di ogni genere elogiando la sua intelligenza.
L'anziano non si scompose, al contrario sorrise annuendo.
"è una domanda assolutamente lecita mia cara....ebbene, una precauzione noi l'abbiamo...un potere che ci è stato donato molte generazioni fa...da Davi Jhons.!"
Tutti rimasero allibiti.
Chiunque si mette in mare conosce quel nome, il nome del capitano di un vascello malededetto, che vagava nelle prodondità delle acque, e a cui apparteneva tutto ciò che il mare inghiottiva.
Tutti si scambiarono una serie di sguardi preoccupati.
e l'uomo proseguì.
"Kokoro significa cuore, noi prendiamo in ostaggio il cuore di uno di voi finchè non lascerete l'isola!gettandolo in mare in modo che Davi Jhons lo possa custodire finchè noi non lo richiediamo indietro".
I mugiwara assunsero tutti un espressione sconcertata, ma purtroppo era una sosta necessaria per il proseguimento del loro viaggio.
Nami sospirò - un'altra prova a cui dovremmo sottoporci senza poterci tirare indietro - pensò leggermente affranta.
Rufy si battè una mano sul petto.
"va bene nonno! approderemo a Kokoro e rispetteremo le tue regole!! prendi pure il mio cuore!!"
esclamò coraggiosamente.
ma l'uomo fece cenno di no con la testa.
"non siete voi a decidere, lo farò io!"
"perchè?!"
chiese il ragazzo di gomma deluso facendosi ricadere le braccia sui fianchi.
"semplicemente perchè è giusto che sia così...ed io ho già fatto la mia scelta!"
Usop e Chopper si guardarono con una gocciolina di sudore che scendeva dalla tempia, Nami perse un battito, Robin incrociò le braccia al petto, e Sanji si aggiustò nervosamente il nodo della cravatta.
A chi sarebbe toccato?
"il cuore che ho scelto, è tormentato da molti sentimenti contrastanti, che alle volte pulsa di meno per l'amore e che ultimamente si fa circondare anche da sentimenti negativi...che teme la sua natura....e alle volte il suo padrone sarebbe ben disposto a sbarazzarsene, perchè pensa che possa ostacolarlo nell'impresa che vuole compiere..."
tutti si guardarono interrogativi, alla ricerca di colui che possedeva questi pensieri....solo alla navigatrice balenò una bizzarra idea di chi potesse essere il propietario...una situazione imbarazzantemente buffa!
"accettate?"
chiese il vecchietto, sempre sorridente.
"se dovessimo creare problemi!?"
chiese Nami all'improvviso.
"...in tal caso, vi porterete un bel rimorso di coscenza, voi che pensavate di essere amici, mentre il diretto interessato o interessata se volesse riscattare ciò che ha perso, dovrà cercare Davi Jhons e convincerlo a farsi restituire quello che gli è stato preso....ovvero una cosa davvero impossibile".
esclamò il vecchietto togliendosi gli occhiali per pulirli.
"ora potete andare! l'isola vi aspetta!"
concluse poi....
"ma come?! è la storia del cuore?!"
chiese Rufy in un capriccio.
"già fatto!"
rispose l'uomo.
"pensavi forse che l'avrei strappato dal petto di uno dei tuoi compagni?"
Rufy sorrise....ovviamente pensava di si.
"vi aspetterò qui ragazzi, quando deciderete di tornare a prendere quello chi spetta!"
concluse l'uomo tornando in casa mentre rideva.
Rufy sorrise saltellando sulla polena della nave e impartendo il fatidico ordine!
"ANDIAMOOO!!"


Risalita a bordo l'ancora, la Merry riprese il suo cammino.
A detta del navigatore, con il vento che debole soffiava dietro di loro, sarebbero arrivati all'alba del giorno seguente.
Guardò il logpose fissato al suo polso, che puntava proprio di fronte a loro.
Era davvero incredibile, pensò lei con un sipracciglio alzato, come riuscivano a cacciarsi nelle situazioni più assurde!
Robin silenziosa le si avvicinò alle spalle.
"cosa c'è che ti preoccupa navigatore?"
chiese in maniera affettuosa.
Nami sorrise.
"niente sorellona...è solo che, ogni qualvolta mi si dice che riusciremo a vivere un pochino di tranquillità....bè....io...temo che si dimostrerà l'esatto contrario!"
L'archeoloaga sorrise.
"capisco quello che vuoi dire!...ma non ti preoccupare, andrà tutto bene!"
affermò la donna poggiandole una mano sulla spalla.
"Robin...è da un pò che volevo chiederti una cosa..."
Le ragazze si osservarono a lungo.
"da un pò di tempo, ti vedo piuttosto preoccupata, c'è qualcosa che ti turba?"
La mora non riuscì a nascondere lo stupore, ma recuperò immediatamente il controllo sulle sue emozioni.
"no...che dici Nami!...non c'è niente!...sarà solo un pò di stanchezza!"
La navigatrice sorrise.
"va bene, voglio crederti, ma se hai bisogno di qualcosa, puoi benissimo parlarne con me!"
esclamò Nami dandole delle pacche leggere sulle spalle, poi stiracchiandosi si allontanò da lei.
Robin si rabbuiò.
- cosa devo temere di più?.....il CP9?....Enies lobby?....o di perdere la loro amicizia? -
pensò con gli occhi che si inumidirono.
Delle urla giocose la riportarono alla realtà.
Si voltò e vide Rufy e Usop saltellare a destra e a sinistra nel tentativo di riacciuffare il cappelo del capitano che svolazzava in aria...
Sorrise.
"AIUTACI ROBIIIN!!!"
esclamarono i due disperati.
Le scappò un ridolino sincero, prima di incrociare le mani e far ricorso al suo potere!
dal pavimento di legno cominciarò a nascere una fila di mani, che si lanciarono all'inseguimento del cappello di paglia!
Con successo, lo afferrarono e lo riportarono a Robin, lei sorrise lo mostrò compiaciuta ai due in segno di vittoria, e se lo infilò in testa...
Usop e rufy esultarono di gioia avvicinandosi di corsa a lei.
Rufy entusiasta si parò in mezzo ai due amici e li afferrò avvicinandoseli a lui, portando le braccia al loro collo.
Robin manteneva ancora salda la presa sul cappello di paglia che indossava.
"AMICI!!! NON SIETE IMPAZIENTI DI VIVERE UN ALTRA AVVENTURA!?!?"
usop con mezzo sorriso stampato in faccia e una gocciolina di sudore che gli scendeva dalla tempia, osservò il suo capitano di sbieco.
"calma,felicità,tranquillità e serenità...Rufy...non vorrai giocarti il cuore di uno di noi!!"
il ragazzo di gomma scoppiò a ridere, contagiando anche i due.


Il crepuscolo ben presto arrivò a tingere di toni rossastri il cielo, il giorno stava per cedere il passo alla notte.
L'umidità stava salendo, e un brivido di freddo lo fece ridestare dal sonno.
Si rialzò in piedi e si stiracchiò, aggiungendo uno sbadiglio sguaiato.
Si grattò la testa e notò il ponte deserto.
Guardò il castelletto a poppa dov'era la cucina, la luci erano accese e da lì proveniva anche un gran vociare.
Si girò a fissare il mare appoggiandosi di peso alla balaustra...
L'isola si avvicinava, ora i suoi contorni erano più visibili...
Assunse un espressione seria.
fece scendere lo sguardo sotto di lui....l'acqua del mare sotto la caravella era diventata molto più scura, a causa della luce del giorno che veniva a mancare.
Si portò una mano sul torace.
- Quindi io sarei così....come queste acque scure...nessuno potrà mai sapere cosa vi è celato sotto...- rise - probabilmente neppure io lo so...mi porto alle spalle troppe morti...e il mio cammino sembra sempre tinto del sangue delle persone con cui il destino mi fa scontrare...il destino di uno spadaccino, è forse quello di vivere senza amore?...questi ragazzi mi regalano gioia ed affetto...ma a me sembra non bastare....c'è qualcos'altro che non riesco a raggiungere, e che ogni tanto, mi fa vacillare....-
Si voltò dando le spalle al mare, buttando distrattamente lo sguardo sull'agrumeto.
- anche se è un organo importante....te lo potresti pure tenere....a me...non serve, è solo d'intralcio! -
pensò chiudendo gli occhi...non sentendo più, il ticchettare del suo orologio vitale nel suo petto.



Nami salutò Robin che si andava a fare la doccia, avevano cenato presto quella sera, erano tutti molto euforici per lo sbarco che li avrebbe attesi il giorno dopo.
Si era infilata la sua camicia da notte, e afferrando la spazzola dal suo comodino, andò di fronte allo specchio.
Cominciò a spazzolarsi i capelli rossi, mentre osservava la sua figura che si rifletteva.
Era un pò abbattuta....lo sbarco in un isola pura e idilliaca come Kokoro, significava niente bottini, niente saccheggi...niente Berry, e niente pietre preziose...e questo da una parte non era affatto un bene.
Il loro viaggio necessitava anche di fondi!!! Ma questa era un problema che pareva porsi solo lei!!
Sospirò facendo spallucce....- non sappiamo nemmeno quanti soldi ci vorranno per far riparare la GoingMerry -
pensò mentre ripoggiava poco delicatamente la spazzola.
Si infilò sotto le coperte.
Sorrise al dolce tepore delle coperte.
Poi, d'un tratto non seppe resistere alla tentazione di poggiarsi una mano sul petto...
tu-tum
tu-tum
Sorrise....il suo cuoricino sembrava essere sempre lì al suo posto!
Si chiese se quel gesto lo avessero fatto tutti quel giorno....
Poi, mentre il sonno e la stanchezza la stavano facendo scivolare nel buio...sentì una voce che al suo orecchio sembrò lontana...che non proveniva dalla sua stanza...forse...dal ponte...si forse proprio dal ponte della nave...
quella voce la fece addormentare.
" 1457......1458...1459.......1460.....1461....1462..1463.......1464..........1465."
-No!- pensò lei con gli occhi ormai chiusi...- credo che qualcuno non sia preoccupato per niente -.




La mattina sopraggiunse in un lampo.
L'equipaggio della piccola caravella all'alba era già indaffaratissimo!
Il sole non era nemmeno ancora alto nel cielo, e quasi tutti gli occupanti della nave era ognuno occupato nelle proprie mansioni...quasi tutti, perchè Zoro poltriva stravaccato sul ponte.
Usop mentre passava davanti a lui lo fissò in cagnesco, la fronte già bagnata di sudore, mentre imbracciava un grosso rotolo di corde...sbuffò fermandosi, combattuto se svegliarlo o meno...nonostante tutta l'ammirazione che provava per lui e per la sua forza, detestava da morire quel suo modo di restare indifferente ai quotidiani compiti che bisognava svolgere.
Ed era ancora più consapevole che qualsiasi cosa gli si diceva per persuaderlo da quello stato comatoso, sarebbe risultato inutile!
Di nuovo sbuffò e riprese a camminare in direzione di Chopper, che stava radunando i barili in un angolo della caravella.
Da lì a breve davanti allo spadaccino si fermò la navigatrice.
A differenza del cecchino, lei non si faceva scrupoli.
Si piazzò le mani ai fianchi prendendolo a fissare in malo modo, dapprima senza parlare, sapeva benissimo che lei era lì di fronte a lui, anche se dormiva come un ghiro....
Ma nonostante questo, la sua sola presenza non parve bastare.
"Ehi!?! mister non me ne frega niente se qui tutti sgobbano e io me ne stò a fare volentrieri il lavativo!!!"
Lo chiamò con fare autoritario.
nessuna risposta.
la cosa mandò in bestia la ragazza.
Mossa da un terribile istinto omicida, pestò un piede per terra, estrasse da sotto la gonna il suo bastone montandolo e puntandolo contro di lui.
nessuna risposta.
- e così dunque? - pensò alzando il bastone in aria preparandosi a sferrare il colpo.
Il bastone si scagliò con violenza contro la sua testa...
Ma l'arma fu fermata da una mano che prontamente l'afferrò.
il ragazzo aprì un occhio, fissando Nami.
"con la forza che ci hai messo, mi avresti certamente spaccato la testa!"
disse atono, spostando il bastone dalla sua traiettoria.
"l'intenzione era chiaramente quella!"
ripose lei ritraendo l'arma.
"capisco!"
richiuse l'occhio, facendo alterare ancora di più la ragazza.
"perchè con te è sempre la stessa storia!!!? perchè bisogna quasi pregarti per farci aiutare!!!?? possibile che non te ne freghi niente!!!? la convivenza con te su questa nave sta diventando IMPOSSIBILE!!!!"
urlò la ragazza scandendo l'ultima parola...calò il silenzio, Zoro aveva aperto gli occhi e i due si fissavano molto duramente.
Chopper e usop si erano fermati nei lavori e osservavano mestamente la scena, poi si scambiarono gli sguardi....erano abituati alle liti di quei due...ma questa volta Nami sembrava arrabbiata seriamente.
lo spadaccino si alzò in piedi, non proferendo parola, si riallacciò le spade alla cinta e fissò la ragazza, fece per andarsene....ma poi scosse la testa e tornò sui suoi passi...Nami lo osservò, aveva i battiti accellerati dal nervoso....
Zoro la osservò in un modo, che alla ragazza parve strano....era serio!
"...forse...sono io ad essere stufo di tutto questo!!"
Disse scomparendo subito sotto coperta, sbattendo la porta dietro di lui.
Nami sospirò...- stupido!-
Si avvicinò ad Usop e Chopper, elargendo loro un sorriso un pò falso, cercando di fingere che la cosa non l'avesse turbata.
Usop si sedette su di un barile asciugandosi il sudore con l'avambraccio.
Nami guardò il loro lavoro, decine di barili e sacchi fissati alla parete saldamente.
"bravi ragazzi!! avete fatto un ottimo lavoro ed anche con poco tempo!"
esclamò tirando un pollice all'insù.
Chopper guardò il cecchino...
"bè...veramente Nami...non è proprio così..."
Esclamò la piccola renna grattandosi il braccio...
Nami alzò un sopracciglio.
" ah! ah! ah!...in due ore siamo riusciti a trascinare qui solo i rimanenti due barili che stavano nella nostra cabina!"
esclamò ridendo Usop, battendo la mano sul barile dov'era seduto.
"questi cosi sono pesanti all'inverosimile!! quando siamo arrivati noi sul ponte erano già tutti sistemati così!"
Concluse Chopper facendo spallucce.
"sarà stato Sanji....o Rufy!"
Aggiunse Usop, scendendo dal barile e riprendendo il lavoro aiutato dalla renna.
Nami crucciò lo sguardo, ma fù distratta immediatamente dalla campanella della cucina che suonava....la colazione era pronta.
Chopper e Usop scandirono un sorrisone complice e lasciando corde e barili si precipitarono in cucina!
Nami sorrise nel vedere la scia di polvere che lasciarono dietro di loro.
Decise di andare anche lei.
Quando stava infilando la scalinata che portava al castelletto a poppa, sentì la porta che dava sottocoperta aprirsi, si fermò a vedere chi ne usciva...
L'archeologa appena vide la navigatrice le sorrise dandole il buongiorno.
"buongiorno a te Robin! hai dormito bene?"
Chiese Nami aspettando che la compagna la raggiungesse sulle scale.
"magnificamente navigatore, ho appena finito di sistemare i miei libri e ho sentito il richiamo del cuoco...fra quanto arriveremo sull'isola?"
Nami si voltò verso il mare e sorrise nel vedere, che ora, si distinguevano anche i contorni delle case, del porto e delle spiagge.
"fra meno di un'ora attraccheremo sorellona!"
sorrisero e presero a percorrerre insieme la scalinata, entrando infine in cucina.
Quando le due ragazze fecero il loro ingresso, furono investite dall'atmosfera gioiosa tipica di tutte le mattine.
Rufy era aggrappato ai calzoni di Sanji mendicando qualcosa da mangiare, il cuoco dal canto suo, ignorando complettamente il suo capitano, faceva fare i salti mortali alle ultime frittelle che stava cucinando, poi voltandosi per servirle a tavola, notò Nami e Robin, e iniziò ad elargire baci, effusioni, canti e poemi alle sue dee...Usop seduto vicino a Chopper raccontava lui, dei mille Polpi mannari affrontati con spalvaldo coraggio al villaggio di Coco...
Le ragazze presero posto a tavola, Sanji servì loro una fumante tazza di caffè.
Nami come ogni mattina, come se fosse il gesto più normale del mondo, si girò alla sua sinistra per cominciare la sua lite quotidiana.
Ma quando si voltò, il suo viso assunse un'aria molto depressa...
Lo spadaccino non c'era.
Rimase letteralmente a bocca aperta, per poi tornare composta a sorseggiare il suo caffè, la sua espressione ora rabbuiata venne percepita da Robin, valente analista della ciurma, che diede un leggero colpetto con il piede alla caviglia della rossa per attirare la sua attenzione.
Nami trasalì e guardò la compagna seduta di fronte a lei.
Robin poggiò il gomito sul tavolo, e la testa sulla mano.
"l'ho incrociato nel corridoio...forse andava a farsi una doccia"
Nami sorrise, alle volte pensava che la sua compagna avesse la facoltà di leggere nel pensiero, ma pensare che lei potesse essere minimamente turbata dall'assenza di quel rozzo bifolco era fuori discussione.
"può fare quello che gli pare, anche affogarcisi nella doccia!!!"
esclamò buttando giù tutto di un sorso il caffè, facendo sorridere l'amica.
- certo - pensò l'archeologa sardonica.
"non è da lui, non presentarsi per la colazione non credi?"
punzecchiò la mora.
- già...non è proprio da lui - Sventolò una mano in aria con fare annoiato. "per quello che può fregarmene!!" esclamò la navigatrice completamente in contrasto con i suoi reali pensieri.
Sanji si accomodò a tavola esausto, allentandosi il nodo della cravatta, avendo appena finito in cucina.
Rufy, Choper e Usop si fiondarono con le forchette sulle frittelle con fare omicida.
Il cuoco sospirò..."che fatica! mi ci vorrà proprio un pò di riposo, speriamo che questa storia dell'isola sia vera!!"
disse accendendosi una sigaretta.
"devi essere davvero esausto Sanji-kun, dopo aver sistemato tutta quella roba sul ponte!"
esclamò Nami tagliando elegantemente con forchetta e coltello la frittella nel suo piatto.
Sanji parve cadere dalle nuvole.
"veramente fiorellino mio, io non mi sono mosso dalla cucina, anzi non mi sono potuto muovere a causa del babbeo di gomma, mi è stato dietro come un cagnolino da quando ci siamo svegliati stamattina!!!...Ma il tuo Sanji ora è meravigliosamente contento perchè tu hai dimostrato di preoccuparti per me!!!!"
concluse cercando di agguantarla per baciarla.
Sfortunatamente per lui uscirono una decina di mani sul tavolo che lo bloccarono.
Robin le fece l'occhiolino.
"grazie sorellona, tenerlo a bada sta diventando sempre più difficile!!".
La colazione proseguiva ora più tranquilla, nessuno si era chiesto il perchè dell'assenza dello spadaccino, in fondo tutti sapevano come era lunatico!
Solo una, era tormentata da qualche rimorsino di coscenza.
Una cosa era più che certa, lei, il suo cuore lo aveva ancora in petto, perchè le stava urlando qualcosa che le provocava non poco dolore...ma che si ostinava a non voler assolutamente ascoltare.
Poggiò la forchetta e si pulì le labbra con un tovagliolo.
Era fondamentalmente inutile starsi ad arrovellare per una cosa che era ovvia.
La scorsa notte aveva sentito la sua voce sul ponte, si stava certamente allenando...e non ci voleva poi molto a fare due più due...quei barili erano pesanti e quindi un ottimo esercizio...era stato sicuramente lui...
Sanji si affacciò all'oblò della cucina, "ehi siamo arrivati!! possiamo attraccare! CHE FINE HA FATTO QUEL LAVATIVO DI MARIMO!?? possibile che quando serve non c'è mai!!?!"
urlò furioso il cuoco.
"NON E' COSI'!!!!!"
urlò la cartografa schizzando in piedi e lasciando tutti con un gran punto interrogativo sulla testa.
Lei si accorse della gaffe fatta e arrossì...
"scusate! scusate! ero sovrappensiero!"
esclamò parando le mani davanti a lei.
Robin trovò la scena molto esilarante.

Quando la Merry urtò contro le prime boe segnaletiche del porto, la ciurma schizzò sul ponte per dare inizio ai preparativi per l'attracco.
Nami Rimase sul castello a poppa per impartire gli ordini.
Fra cui quello di ammainare la vela maestra e la bandiera con il jolly roger.
La porta che dava alle cabine sottocoperta si spalancò, Nami perse un battito.
Zoro uscì stiracchiandosi, era strano vederlo vestito in quella maniera...quei pantaloncini corti, il giubbetto aperto, che lo lasciava a torso nudo, e un paio di occhiali da sole appoggiati sulla testa.
Fù investito subito dalle urla del cuoco che gli buttò addosso le corde per ormeggiare la nave.
Nami aprì leggermente la bocca per parlare, ma la richiuse immediatamente, poi riprese aria nei polmoni..."forza ragazzi!!! muoversi!!!!! Kokoro ci aspetta!!!"


Quando finalmente riuscirono a mettere piede a terra, rimasero tutti sbalorditi...
Il porto era grande e pieno di personaggi di ogni tipo, ai vari moli erano attraccati diversi vascelli, e la cosa che più di tutte stupì, era che molte erano navi pirata, altre della marina.
Le bandiere e le vele erano tutte issate.
Rufy credette persino di riconoscere fra loro, quella del terribile tabaccoso!
Ovviamente erano tutti carichi!
Dopo tanto navigare rimettevano i piedi a terra e con ottimi presupposti!
Rufy prese sottobraccio Usop.
"Ok ragazzi rimandiamo le compere a domani! andiamo in spiaggia a divertirci!!"
esclamò con l'entusiasmo di un bambino trascinando il cecchino e la piccola renna nella sua ilarità.
Sanji si tolse la giacca lanciandola al vento, mostrando una buffissima camicia hawaiana..."Si! ogni tanto si può anche riposare!!! le fanciulle mi attendono impazienti!!"
I quattro corsero via verso la spiaggia, lasciando i rimanenti con grosse gocce di sudore sulla testa...
Robin, si accorse di essere rimasta il terzo incomodo e sorridendo si allontanò dicendo che avrebbe raggiunto il capitano, il dottore, il cecchino e il cuoco.
Zoro e Nami rimasero fermi come due statue di cera.
- razza di idioti! - pensò la navigatrice spalmandosi una mano sulla faccia.
"tu non vai con loro?"
chiese Zoro a braccia conserte senza guardarla.
Nami lo guardò.
"e tu? non vieni?"
le rispose con un'altra domanda.
silenzio, imbarazzante...
Nami sospirò....dire che quello spadaccino era un ominide che si esprimeva monosillabicamente, era un complimento.
Una leggera brezza, fece aprire la camicetta di seta trasparente che indossava la ragazza, mostrando un delizioso bikini.
La navigatrice esasperata dal silenzio che si era creato, afferrò il polso del ragazzo, cominciando a trascinarselo dietro.
"Ehi!? che fai pazza!?"
chiese lo spadaccino non comprendendo il gesto della compagna.
Nami non parlò.
"si può sapere che ti prende tutto di un colpo!?!?!"
continuò lui, facendosi ancora trascinare per le vie del porto.
"mi vuoi dire che ti prende!?!"
insisteva il ragazzo.
"perchè diavolo non mi lasci andare!?!?"
La ragazza si fermò di colpo senza voltarsi.
"scusami....per stamattina...intendo...."
biascicò a forza lei.
"cosa..?.."
cercò di capire lui.
La ragazza riprese a camminare, non mollando affatto la presa sul polso del ragazzo.
Zoro alzò gli occhi al cielo, opporsi era inutile, quando voleva qualcosa la navigatrice lo otteneva sempre...
Posò poi lo sguardò su una persona, seduta su una panchina.
Zoro strattonò leggermente Nami per farla fermare, la navigatrice si voltò nella stessa direzione dove adesso guardava lo spadaccino.
Sulla panchina lo stesso anziano vecchietto che li aveva accolti il giorno prima, fumava tranquillamente una pipa, osservandoli.
Nami si affiancò al compagno.
"ma lui è...."
Zoro annuì...
I due si avvicinarono all'uomo.
"oh oh....salve ragazzi!"
Sia Nami che Zoro alzarono un sopracciglio...
"ma lei che ci fa qui?...non dovrebbe starsene nella casetta in mezzo al mare a fare il controllore dei passanti!?"
chiese la ragazza che un pò si sentiva presa in giro.
"oh...bè oggi è il mio giorno libero..."
rispose lui cacciando fuori una grossa boccata di fumo.
Poi fissò lo spadaccino.
"guarda che coincidenza...vai in giro con l'unica persona che si è accorta che sei tu, il malcapitato a cui ho sottratto il cuore!"
Nami sbarrò gli occhi, si, lo aveva intuito, ma sentirlo dire faceva comunque un gran brutto effetto.
Con occhi indiscreti andò ad analizzare l'espressione del ragazzo...niente...pareva proprio che quella faccenda occupasse il binario morto della sua indifferenza.
"eppure..."
riprese il vecchio.
"questo dovrebbe essere sufficente a rispondere ai tuoi dubbi, non credi?!"
Zoro ghignò guardando altrove..."ma quali dubbi vecchio?...mi stai facendo solo un favore credimi..."
Nami volle rimanere spettatrice della conversazione, ascoltandoli senza intervenire.
"un favore....quindi, pensi veramente di esserti sbarazzato di un qualcosa di superfluo?"
lo spadaccino incrociò le braccia al petto.
"un appendice emotiva in meno, ora mi farò meno scrupoli..."
esclamò in un alzata di spalle, in una maniera che parve troppo superficiale per Nami...quello non sembrava più lo stesso Zoro che conosceva lei.
"vuoi dire, che finalmente, quando sarai di fronte al tuo prossimo nemico, che sia un malvagio oppressore, una donna, o addirittura un bambino, tu macchierai senza indugi la tua spada nel loro sangue..senza doverti fare scrupoli, perchè in quel momento loro rappresentano un ostacolo!?"
Zoro crucciò lo sguardo....fissò l'uomo negli occhi, in altre circostanze avrebbe controbattuto, ma ora....dal suo petto, non usciva nessun lamento, nessuna voce che faceva battere il suo senso di giustizia....
anche l'anziano crucciò lo sguardo.
"e se un giorno, per uno strano caso del destino, quest'ostacolo fantomatico divenisse questa donna".
concluse puntando la pipa su di Nami.
Zoro deglutì...che orrore...anche quell'affermazione, non aveva scaturito alcuna emozione....si irrigidì.
Aveva capito tutto...e abbassò lo sguardo a terra.
Nami si parò di fronte all'amico prendendo le sue difese, stupendo quest'ultimo!
"basta con queste scemenze!!! non voglio più sentire un simile susseguirsi di fesserie senza senso! ho visto questo ragazzo buttarsi a capofitto in qualsiasi situazione per salvare i più deboli...e centinaia di quelle volte, è stato per salvare ME!"
L'anziano sorrise.
"lei sembra disposta ad accettare, la voce del suo cuore!...forse dovresti imparare da questa ragazza!!"
Nami arrossì, aggrottò la fronte imbestialita, riafferrò il polso del suo compagno e lo tirò via di lì...
"basta non ne posso più!!!"
esclamò inviperita, riprendendo il cammino verso la spiaggia.
Zoro si voltò solo un ultima volta verso il vecchietto, il sopracciglio gli schizzò all'insù, digrignò anche i denti.
L'anziano signore lo salutava sorridendo con una mano, ma Zoro parve leggere anche il labbiale...e sembrava dicesse...................
"STRONZATE!!!!" tuonò di risposta lo spadaccino inveendo contro l'uomo e facendolo sorridere.


Arrivarono finalmente in spiaggia.
Era veramente un paradiso terrestre...la sabbia bianca...l'acqua calma e di toni azzurri e cristallini, la brezza debole e il sole caldo....
Furono raggiunti da Rufy, Chopper e Usop, tutti e tre in costume da bagno e tutti e tre con grossi ciambelloni saldi alla vita...
"FINALMENTE SIETE ARRIVATI!!!"
esclamò con un sorriso largo chilometri il loro capitano.
I due sorrisero debolmente a tanto entusiasmo.
Nami scorse Robin seduta lontano di lì sotto una palma intenta a leggere un libro...- sempre la solita! -
"dai andiamo a farci il bagno!!!"
esclamò Rufy gioioso.
Zoro sbadigliò e si stravaccò su una sdraio, calandosi gli occhiali da sole e chiudendo gli occhi.
Chopper indicò un chioschetto.
"io vado prima a prendermi un gelato!"
"e tu Nami vieni con noi!?"
chiese Usop.
La ragazza poggiò l'indice sulle labbra.
"no...rimango un pò qui, voi andate pure...!"
esclamò cacciando la linguetta con fare birichino.
Rufy e Usop annuirono e corsero via....
La ragazza si sedette sul bracciolo della sdraio dov'era Zoro, mentre vedeva Rufy tornare verso di lei di corsa.
"Nami me lo tieni tu!!?"
disse il ragazzo di gomma poggiandole il cappello in testa, per poi tornare a raggiungere Usop già in acqua.
Nami sorrise ora più distesa, cominciando a battere i piedi sulla sabbia per gioco.
Poi poggiò una mano sul petto del ragazzo, che dormiva sulla sdraio.
"anche se adesso non è al suo posto...di al tuo cuore, che quando tornerà, ho qualcosa da insegnargli!"
disse con un lieve rossore in volto.
Zoro sorrise.
"non mancherò di comunicarglielo!".

Chopper tornò con un grosso bicchiere di gelato, si nascose sotto la sdraio di Zoro per mangiarlo lontano dallo sguardo del loro famelico capitano.

Robin alzò lo sguardo verso il bagnasciuga, e sorrise nel vedere il cuoco che trasportava in braccio una fanciulla occhialuta e dal caschetto nero, che si dimenava dandogli dello sporco pirata, mentre Sanji le spiegava che in amore le classi sociali non avevano importanza!....



Tutto questo in...Kokoro Island.
 
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