CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -
C’era una volta un cancellino, era nuovo, non era mai stato usato da nessuno. Il cancellino era piuttosto triste per questo, si sentiva inutile e solo.
Un giorno arrivò un ragazzo, che, dopo aver imbrattato una lavagna con disegni e scritte intricate tra di loro, prese il cancellino e decise di fare piazza pulita. Il cancellino inizialmente era molto contento, finalmente aveva trovato qualcuno da aiutare. Le scritte da quella lavagna però sembravano non finire mai e così il cancellino essendo imbrattato di gesso ed essendo diventato troppo pesante cadde dalle mani del ragazzo, che dopo i vani tentativi di raccoglierlo decise di abbandonarlo lì per terra.
Con la caduta il cancellino si ripulì in parte del gesso che aveva accumulato con il tempo, ora era libero, però era di nuovo solo e a terra.
All’improvviso comparve un altro ragazzo che raccolse il cancellino, ma non per sfruttarlo, bensì per pulirlo ulteriormente e riporlo nel suo porta-cancellino.
Grazie a questo gesto il cancellino acquisì nuova forza e si trasformò in un gessetto, un gessetto bellissimo, talmente bello che un ragazzo che passava di lì ne rimase subito attratto e cominciò a scrivere nuove e bellissime cose sulla lavagna. Però in quel periodo l’industria dei gessi era in crisi e produceva gessi molli, facili da spezzare. Il ragazzo cominciava a stancarsi di quel gessetto così fragile e così, dopo aver saputo della ripresa delle industrie dei gessi, andò a cercarne un altro e dopo averlo trovato abbandonò definitivamente il gesso che aveva guidato fino ad ora.
Il gesso si abbatté di nuovo, perse le forze ritornò il solito cancellino. A volte il fato è meschino e ti tira brutti scherzi, proprio nel momento in cui il gessetto degradava a cancellino tornò il primo ragazzo che cercò di riprendere il cancellino e ci riuscì. Infatti per tirarsi un po’ su il morale il cancellino decise di concedersi al ragazzo, aiutandolo a cancellare la lavagna che il cancellino stesso aveva scritto quando era ancora un gesso, almeno così si sentiva un po’ valevole e i ricordi di quando era gesso gli sarebbero rimasti più vicini. Fu una cosa veloce però, perché il ragazzo si stancò subito di cancellare e abbandonò nuovamente il cancellino, lasciandolo solo con le sue memorie. Si conclude così, senza alcun lieto fine, la triste storia del cancellino.
Un ringraziamento particolare a Gabry che scrisse originariamente questa storia.
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