CAPITOLO 1: LA RAGAZZA MISTERIOSA - Capitolo 1° -
PREMESSA: "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti."
JASHIN By Saiyako83
Capitolo 1: La ragazza misteriosa
Un ragazzo religioso stava pregando nella sua stanza, come faceva tutti i giorni, ma non pregava un dio qualunque, no lui pregava un grande dio, il dio Jashin. Tutti i suoi compagni, Kakuzu compreso, non riuscivano a capacitarsi del fatto che Hidan, ecco il nome del ragazzo religioso, potesse pregare un dio per loro inesistente, solo Hidan sembrava credere ad una divinità simile, nessuno parlava di questo Jashin, solo Hidan sembrava credergli, lui continuava a dire che Jashin gli aveva dato l’immortalità, ma nessuno di loro ci credeva, nessuno è immortale, nemmeno Kakuzu, lui può vivere in eterno, ma solo se trovava dei cuori nuovi ogni volta che uno dei suoi si fermava e poteva morire se qualcuno sarebbe riuscito a distruggerglieli tutti in una sola volta.
Quindi un punto debole tutti lo avevano, perché Hidan no? Tutti gli altri membri dell’Akatsuki lo prendevano in giro, ma a Hidan la cosa non gli importava, tanto lui aveva il suo dio Jashin è questo gli bastava.
- Hidan!!! Subito nel mio ufficio – disse Pein con voce autoritaria - perché dovrei venire? - - ho detto nel mio ufficio – disse il leader alterato per i modi di Hidan - ok ok, non t’incazzare così, arrivo, non appena finisco di pregare - - ti ho detto subito, non quando hai finito - - beh!!! Adesso non ne ho nessuna voglia di interrompere per il tuo cazzo di discorso -
Pein trascinò Hidan nel suo ufficio dal colletto della giacca nera con le nuvolette rosse. Dentro l’ufficio del leader, il ragazzo vide anche il suo compagno Kakuzu, il che guardava Hidan con aria confusa, ok erano compagni, ma qualche volta Pein li mandava in missioni individuali
- ho una missione per voi – disse Pein quando si sedette sulla sua sedia - di che missione si tratta? – disse Kakuzu - in un paese succedono delle cose strane, in questo foglio ci sono tutti i dettagli – – cose strane in che senso? – - città e villaggi distrutti in una sola notte, come se ci fosse stato il passaggio di una bomba atomica, il bello è che non ci sono indizi che possono ricondurre ad un colpevole, può darsi che si tratti di una persona con grandi poteri, la voglio nell’organizzazione - - è tu vorresti dirmi che mi hai fatto interrompere le mie preghiere al dio Jashin solo per dirmi questa fottutissima merda di missione? – disse Hidan molto alterato - modera i termini figlio di puttana – disse Kakuzu - senti chi parla stronzo - - ora basta, potete andare a prepararvi, partirete subbito – disse Pein - Pein, perché hai mandato proprio loro – disse Konan non appena i 2 furono andati via - perché quei due sono molto resistenti e dicono di essere immortali e quindi non mi preocupo di perdere personale prezioso, per non parlare che dovranno andare nel paese d’origine di Hidan e che magari la cosa gli può interessare - - spero che tu abbia ragione - - io ho sempre ragione, io sono il leader - - oltre che un dio, per me - ed i 2 sorrisero per poi ridere, cosa che non facevano da tempo
Hidan, anche se controvoglia decide di ritornare nel suo paese d’origine con Kakuzu, che non perdeva tempo di parlare e prendere in giro il ragazzo. Per arrivare ci misero 3 giorni interi. In quei giorni Hidan avrebbe voluto uccidere quel suo fottutissimo compagno o meglio ancora lo avrebbe volentieri sacrificato a Jashin
- ancora parli di questo fottutissimo Jashin? Non esiste, solo tu ne sei a conoscenza - - eretico di un Kakuzu, Jashin esiste, tu e gli altri fate troppo gli stronzi ed eretici per capire quanto sia importante la sua onnipotenza, ma voi non capite un cazzo -
i 2 ragazzi trovarono una locanda dove fermarsi e dove Kakuzu non dovesse soffrire di crisi epilettiche con tanto di infarto a qualcuno dei suoi 5 cuori. La mattina seguente i 2 ragazzi si separarono per raccogliere maggiori informazioni, Hidan però non era molto contento di essere ritornato al suo paese natale, troppi ricordi, troppo dolore, dolore che non aveva più provato da quando il dio Jashin gli aveva donato l’immortalità.
Dopo aver girato per tutto il suo villaggio, Hidan decise di andare nell’unico posto che ricordava, ovvero il villaggio vicino, dove aveva passato la sua infanzia, ora diventata un cumulo di macerie, prede il suo compagno Kakuzu e si avviarono nell’ex villaggio di Tajimo
- è tu idiota vivevi qui una volta? Che pena mi fai!! – disse Kakuzu - fottiti brutto stronzo bastardo e fatti i cazzi tuoi, io non ho mai sputtanato la tua città d’origine, ma se lo desideri tanto posso farlo, coglione – disse Hidan - iniziamo a cercare qualche indizio, ho la netta sensazione che troveremo qualcosa - - stronzo a chi cazzo pensi di dare ordini, eh? - - coglione muoviti – disse Kakuzu che era già partito a cercare indizi
Hidan non riusciva ad andare d’accordo con il suo compagno, troppo odioso, troppi ordini e troppo antipatico. Hidan era ancora immerso nei suoi pensieri da scaricatore di porto, quando tra le macerie sentì dei gemiti, lui si avvicinò e trovò una ragazza incastrata tra le macerie. Il ragazzo dai capelli argentati e occhi viola, liberò la misteriosa ragazza, per poi guardarla in faccia, ma gli occhi li teneva chiusi
- ti ringrazio per avermi liberato Hidan – disse la ragazza con voce soave - cosa cazzo ci fai in questo posto… hei ma come cazzo sai il mio nome – disse Hidan - io so molte cos… -
la ragazza non riuscì a terminare la frase che svenne tra le braccia di Hidan, era una ragazza come le altre, fisico snello e slanciato la veste bianca sporca di nero e strappata in varie parti, capelli neri con riflessi viola, lisci alla base e mossi man mano che scendevano, subbito chiamò Kakuzu e gli spiegò la situazione
- non è che lo hai detto perché te la vuoi scopare? – disse Kakuzu - pezzo di merda la vuoi finire di dire cazzate? – disse Hidan - se è come dici tu, ci conviene portarla al covo, potrebbe essere un possibile testimone, così Pein sarà contento -
Kakuzu si caricò la ragazza sulle spalle ed insieme a Hidan si diressero verso il covo. Quando arrivarono gli altri membri li guardarono in una maniera strana, poi si avviarono verso l’ufficio del leader, dove, come ogni volta c’era Konan. Pein non appena vide la ragazza che aveva ancora in braccio Kakuzu, fece una faccia incuriosita, in effetti Pein voleva delle spiegazioni sul fatto che quella ragazza fossi li
- Konan, occupati della ragazza, mentre io parlo con loro 2 – disse un po’ alterato - d’accordo, ma non essere duro con loro, avranno avuto una buona ragione per agire così, loro non agiscono mai d’inpulso, sanno quello che fanno - - ci penserò su -
Konan fece l’occhiolino ai 2 ragazzi ed intanto prese la ragazza e la portà in una delle tante stanze del covo, mentre Pein guardava i 2 ragazzi in cerca di una spegazione plausibile per il fatto che abbiano portato una ragazza invece che dei fatti concreti o qualcosa di tangibile
- ebbene!!! Kakuzu e Hidan??? – disse Pein serio - ecco capo… - disse Kakuzu cercando di trovare le parole giuste - senta capo, io e questo stronzo siamo stati dove diceva lei e non abbiamo trovato nulla se non che quella ragazza, allora abbiamo deciso di portarla qui per interrogarla - - abbiamo pensato che forse centra qualcosa o potesse essere un testimone - - se stanno così le cose… siete perdonati, ora potete anche andare -
i 2 ragazzi tirarono un sospiro di sollievo non appena furono fuori dall’ufficio del leader, ed andando verso la sala comune, trovando Konan che si stava dirigendo verso l’ufficio di Pein, così Hidan la fermò per chiedere informazioni sulla ragazza, mentre Kakuzu continuava a camminare, infondo non gli interessava poi tanto di quella ragazza
- come sta? – disse solamente Hidan - non ti preocupare, lei sta bene, ha solo un piccolo problema – disse Konan - è sarebbe??? -
intanto nella stanza comune Kakuzu stava raccontando di come avevano trovato quella ragazza, poi entrò anche Hidan nella stanza, visto che voleva parlare con uno dei suoi compagni, ma quando entrò tutti si misero a ridere, apparte Itachi e Sasori, invece Deidara sorrideva, mentre gli altri ridevano troppo rumorosamente per i suoi gusti
- CHE CAZZO AVETE DA RIDERE, EH? BASTARDI CHE NONSIETE ALTRO - - non ti scaldare troppo religioso dei miei stivale – disse Kisame - voi dovreste pregare il dio Jashin per la vostra redenzione - - non farci ridere, a nome di tutti, noi non preghiamo un dio inesistente – disse Kakuzu - come siete eretici, cazzo -
detto questo Hidan se ne andò, avrebbe avuto voglia di uccidere tutti in quel momento, ma alla fine resistì, perché tanto non sarebbe servito a nulla uccidere i suoi stessi compagni, anche se ne avrebba avuto tanta voglia. Decise di andare a trovare la ragazza, voleva vedere se si era svegliata, ma poi si ricordò che era andato alla sala comuune per parlare con Sasori di una faccendo molto importante, ritornò dentro per vedere le stesse espressioni facciali di prima
- già di ritorno, Hidan? Non eri andato via? – disse Kakuzu - futtiti stronzo, non sono venuto qui per te, cazzo? Sasori puoi venire fuori? - - arrivo – disse muovendosi lentamente verso l’uscita e facendo muovere la sua coda da scorpione, chi avrebbe visto questo essere si sarebbe spaventato della sua forma da scorpione messo a camminare a rasoterra, ma lui nascondeva un segreto, solo Deidara sapeva la sua vera identità, che si celava dentro quella mostruosa marionetta
- cosa volevi chiedermi? – disse Sasori - devi aiutarmi, la ragazza che abbiamo portato è… - Continua…
FINE CAPITOLO 1
Saiyo83^____^ : salve a tutti questa mia nuova storia è stata creata in collaborazione di Shera85, che ringrazio per i suoi suggerimenti e per il permesso di scriverla Hidan-___- : si si taglia corto… AL PROSSIMO CAPITOLO
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