UNA PERSONA A CUI TENGO HA BISOGNO DI ME
- Capitolo 1° -
Capitolo 1
Un altro pomeriggio di Novembre era terminato ma la pioggia non cessava di battere sui vetri delle finestre. Nella stanza l'unica fonte di luce era quella del piccolo schermo del portatile. Delle mani battevano velocemente sulla tastiera.
-Shinichi, quando la smetterai di lavorare con quel coso maledetto...un'altra giornata senza parlarci...dai vieni che la cena si fredda.
Shinichi sapeva di non poterla fare aspettare anche perchè la sua fidanzatina era molta irritabile in quel periodo.
-Arrivo-. Rispose Shinichi.-Scusa hai perfettamente ragione ma sai com'è il mio lavoro è impegniativo e poi...-
-Però domani mi porti a cena fuori-Lo interruppe Ran con un'esspressione di finto risentimento ma poi il suo viso fu illuminato da un sorriso.
Era per quello che Shinichi l'adorava: Ran lo comprendeva e rimaneva sempre la stessa dolce esolare ragazza.
-Shinichi, il dottor Agasa ti ha mandato una mail, non l'hai letta?-
-Deve essere arrivata da poco, fa vedere- Rispose il ragazzo.
Shinichi battè pochi tasti e la mail che si aprì diceva semplicemente:Sherry ha bisogno di te.
Mosso solo dalle gambe e dall'istinto Shinichi corse in camera da letto e mise nello zaino più cose che poteva. Ran lo seguiva giù per le scale.
-Ma che è successo, dove vai?-chiese la ragazza.
-Una persona a cui tengo ha bisogno di me- le rispose Shinichi.
Il viso di Ran si rabbuiò ma mostrò lo stesso al ragazzo un sorriso di comprensione.
-Va pure... se devi... se è una persona a cui tieni veremante...-
-Lo sapevo che avresti capito...quando saprò qualcosa di più preciso ti farò sapere-
E così dicendo Shinichi la baciò e uscì di corsa da casa.
La casa del dottor Agasa non era molto distante dalla sua ma a Shinichi il tragitto sembrò interminabile. Milioni di pensieri si affollavano nella sua teste e un senso di inquietudine cresceva in lui.
Intanto a casa Kudo, Ran era rimasta sola nel corridoio.-E se gli avessi chiesto di rimanere a casa con me...avrebbe significato qualcosa per lui?. Sapendo di non poter tornare indietro abbassò la testa con l'aria di chi è abituato ormai ha non avere delle risposte.
-Shinichi, finalmente sei arrivato- disse il dottor Agasa appena il ragazzo varcò la soglia del suo laboratorio.-Sherry è al telefono, lei non voloeva che ti chiamassi-aggiunse sottovoce-ma so per certo che la richiesta di aiuto era destinata a te-
-Mi passi il telefono-disse Shinichi più precipitosamente del solito. La voce che gli rispose era calda e dolce ma tradiva un velo di ansia e timore.
-Shinichi speravo di sentirti per qualche buona notizia ma invece...insomma lo sai che io porto solo guai...-
-Sherry che succede?-chiese il ragazzo con voce preoccupata.
-Ho bisogno del tuo aiuto ma temo che tu non possa fare niente da lì...-
-Dammi il tempo di prendere un aereo e di attraversare mezzo mondo e sarò da te... ma tu giurami che nel frattempo non ti caccerai in qualche guaio!-.
-Giuro-
Così Shinichi uscì di corsa dal laboratorio.
-Ma che fai parti subito?- gli chiese il dottor Agasa. Ma il ragazzo era uscito dalla casa si preparava a partire. Era convinto che se Sherry l'aveva chiamato doveva avere davvero bisogno di lui e per questo sapeva di non poterla far aspettare. Mentre il taxi si avvicinava all'aereoporto cresceva in lui il senso di inquietitudine.
-Solo 24 ore... e sarò da lei-pensò.
Intanto in una delle città più belle del mondo, Sherry ammirava dalla finestra della sua camera la prima neve cadere dal cielo londinese. Il suo cuore era turbato dalle cattive notizie ma anche dall'arrivo di Shinichi.
-Solo fra 24 ore-
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Aggiorna presto. :D