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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: NON CI SEI
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: fra-malfoy galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/12/2007 14:10:02

E se Draco Malfoy provasse un'attrazione per Hermione Granger? E se questo interesse fosse ricambiato? La mia prima fic siate buoni!!!
 
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- Capitolo 1° -

NON CI SEI

Era una calda notte di luglio.
Lui era disteso sul letto, il suo sonno era tormentato dagli stessi pensieri che gli facevano compagnia ormai da molti mesi. E quel pensiero, quel chiodo fisso aveva nome e cognome; Hermione Granger.
Il ragazzo si rese conto di avere sete e si alzò per andare in cucina, ma prima di raggiungere la porta si soffermò a guardare la sua immagine riflessa nello specchio.
Era bello, alto, biondo ed aveva anche un nome chi incuteva un certo timore . . . Draco Malfoy. Cosa poteva desiderare di più una ragazza? Ecco . . . era questo che lo fregava, era questo il motivo per cui Lei lo odiava tanto: la sua superbia
Decise finalmente di scendere in cucina, sul tavolo trovò una vecchia foto di lui e i suoi genitori con accanto un posacenere con dentro circa 10 sigarette consumate . . . sua madre.
Odiava la sua famiglia, soprattutto suo padre che gia voleva farlo diventare un mangiamorte. Si perché Lucius Malfoy era una dei mangiamorte più fidati del signore oscuro e voleva che suo figlio seguisse la sua stessa strada.
Ma in fondo Draco aveva solo 16 anni, era troppo giovane! Aveva altre cose a cui pensare e subito gli rivenne in mente lei.
Ma non scordiamoci una cosa, lei lo odiava.
E come poteva non odiarlo? Dopo tutti gli insulti, dopo tutte le ferite che le aveva procurato . . .
Lo odiava per tanti motivi . . . ma soprattutto per uno: lui odiava il suo migliore amico, Harry Potter.
San Potter (come lui lo definiva) gli aveva rubato tutto, anche l’unico vero amore della sua vita. Perchè quella fra Hermione ed Harry non era semplice amicizia, no . Malfoy ricordava come giudicava Hermione negli anni precedenti, una “sporca mezzosangue” come diceva lui.
Ma poi tutto era cambiato.
Il lontano 24 dicembre di due anni prima, prima dell’ inizio della fine, al ballo del ceppo.
Lei era stata scelta come dama da Viktor Krum.
Fu in quell’occasione che lui la degnò di una sguardo vero, pieno di stupore, e fu in quell’occasione che Draco pensò che Lei avesse ricambiato quello sguardo.

* * * * * * * *
A molti chilometri di distanza in un’altra casa, in un altro letto si agitava insonne una ragazza di 16 anni.
Hermione si rigirò e vide nel letto accanto al suo un figura sottile con molti capelli rossi. Si chiedeva come Ginny riuscisse a dormire così bene in quella notte insopportabilmente calda.
Ma non era per il caldo che Hermione non riusciva a dormire.
Era una ragazza felice, aveva un ragazzo che l’amava più di se stesso e degli amici che avrebbero donato la vita per lei, eppure c’era come un vuoto dentro di lei.
Questo vuoto sembrava colmarsi solamente quando pensava a lui, la persona che odiava di più ma che ormai era diventato un chiodo fisso nella sua mente: Draco Malfoy.
Lo stesso che odiava lei e Harry, lo stesso che la insultava alla prima occasione, ma anche il primo che l’aveva guardata come una donna.

Ad un tratto, per un istante le due menti si incontrarono e l’uno lesse i pensieri dell’altra.
Dopo quest’istante tutti e due diventarono rossi e riuscirono ad addormentarsi con un lieve sorriso stampato sulla faccia.

* * * * * * *

1° settembre ore 11:00
Harry Ron ed Hermione attraversano la barriera e si diressero verso l’espresso del binario 9 e 3/4 .
Dopo aver posato i bauli andarono in cerca di uno scompartimento vuoto.
Appena trovato entrarono. Hermione andò a sedersi vicino a Harry mentre Ron invitò alcuni Grifondoro ad entrare.
Nello scompartimento vicino c’erano Malfoy, Tiger, Goyl e altri Serpeverde che chiacchieravano fra loro.
Ad un certo punto Hermione si alzò , doveva andare in bagno.
Uscita dalla cabina si recò alla toilette passando davanti a Malfoy
Lui la vide e decise di seguirla.
Hermione uscì dal bagno e andò al lavandino per sciacquarsi le mani ed il viso. Alzò gli occhi e attraverso lo specchio lo vide.
Non aveva più pensato a lui dopo quella notte . . . o almeno ci aveva provato.
Lo guardò più attentamente, era diventato un bel ragazzo, alto biondo con occhi di una bellezza sconvolgente.
Lui anche la guardò, era diventata una donna, non era più la ragazzina di un tempo con quell’aria da insopportabile secchiona.
Fu lei a rompere per prima il silenzio:
“Da quand’è che fissi una mezzosangue, eh Malfoy?”
“E da quando tu, Hermione, mi degni di uno sguardo?”
Lei rimase in silenzio. La mente si fermò per un' istante e, in una frazione di secondo lo vide davvero, per la prima volta non le sembrò più lo stesso ragazzo che la feriva e la faceva sentire "diversa": tutto questo perchè l’aveva chiamata "Hermione". Un nome come tanti, un nome insignificante, un nome che non ha mai trasmesso alcuna emozione o sensazione, piacevole o no che sia, ma era il suo nome, che pronunciato da lui assumeva un suono nuovo, un dolce significato e, piano piano, un piacevole calore si diffondeva. Era questo l' effetto che una semplice parola, pronunciata dal più malvagio e insensibile ragazzo che conosceva, aveva su di lei?!? Un brivido improvviso percorse la schiena, facendo balenare in lei un' idea che non poteva accettare...
“Di la verità Granger, ti piaccio eh! Ti conosco, un tempo avresti risposto alla mia affermazione.”
“Non essere sciocco DRACO.”
Gli aveva risposto in tono di sfida marcando il suo nome.
“E’ inutile che giochi con me . . . Conoscono tutti il tuo nome, non ti stupire se se anch’io ti chiamo così.”
“Comunque – continuò – starei attenta al tuo amichetto quest’anno, a proposito stai ancora insieme a lui?”
“Da quando in qua Draco ti importa della mia vita privata?”
“Ti piace il mio nome e Granger? Ma non ti ci abituare troppo, non sono mica tuo fratello” disse con un ghigno sulla faccia.
-E se anche fosse?! Comunque no, mi dispiace per te... L' unica cosa che mi piace è sfidare la tua poca intelligenza!-.
-Per quanta intelligenza possa avere Granger, ne ho abbastanza per sapere che questa mia intelligenza ti piace, e ti piace tanto -.
Lo disse con tono sicuro tanto sicuro che Hermione rabbrividì.
Per fortuna Malfoy se ne andò prima che potesse vedere la sua reazione. “Accidenti –pensò Hermione – era tanto evidente!”. Doveva riuscire a dimenticare quello stupido ragazzo che purtroppo per lei era diventato incredibilmente attraente.

* * * * * * *
Draco si avviò verso il suo scompartimento, niente quella ragazza lo odiava davvero, ora non c’erano più dubbi. Eppure era convinto di aver riscontrato i lei un lieve rossore.
Poi ripensò alla loro discussione. L’aveva fatto rabbrividire solo per avere pronunciato una semplice parola: il suo nome! Un nome che, tra l'altro, non suonava neanche come una parola dolce...: "Draco"; a volte era convinto che tutta la malignità di suo padre e tutto il suo amore per le cose "oscure" era espressa nel suo nome! Per la prima volta nella sua vita invece era riuscito a sentirlo come qualcosa di dolce, solo perchè l’aveva fatto sentire vicino, per un istante si era sentito tanto vicino a quella ragazzina che ad ogni sguardo gli faceva male, ogni suo piccolo gesto gli faceva venire una terribile stretta al cuore, lo faceva sentire inutile, perchè niente poteva fare per farla sentire importante, per stringerla forte a se e farle sentire quanto potere avesse sul suo piccolo, perfido cuore innamorato.

* * * * * *

E così cominciò un nuovo anno ad Hogwarts. Lezioni ad orari assurdi e montagne indefinite di compiti.
Mercoledì, prima ora Incantesimi.
Malfoy, che si era alzato presto, decise di scendere nell’aula per prendere un posto dietro. Si era appena seduto quando sentì una voce femminile avvicinarsi, la riconobbe immediatamente ma non riusciva a capire quello che stava dicendo.
Hermione entrò sola.
“Hei Granger, che fai parli anche da sola adesso? ”
“Da quando in qua ti interessi di quello che faccio?”
“Da quando tu con la tua voce squillante mi interrompi.”
“Ah, cosa mi dici della mia vita privata . . . anche quella ti interrompe?”
Per un attimo Draco la guardò stupito da quella affermazione ma poi disse con calma:
“Smettila! Sono sicuro che ti piacerebbe se io ne facessi parte . . . o sbaglio?”
Hermione arrossì leggermente.
“Non fare il cretino Draco. Ma come ti vengono in mente certe cose vorrei sapere . . . ”
“E se ti dicessi – la interruppe – che se ne accorgerebbe anche un troll Hermione?”
Lei fece per parlare ma poi senti delle voci avvicinarsi e tornò al suo posto con aria indifferente.
Alla fine della lezione il professor Vitius chiese ad Hermione un favore e quindi dovette rimanere ancora per un po’ in classe.
Harry l’aveva avvertita che aveva un importante allenamento e quindi era scappato via insieme a Ron.
Malfoy dal canto suo l aspettava fuori l’aula.
Ad un certo punto arrivò Pansy Parkinson che cominciò a parlare con Draco. Quella ragazza era insopportabilmente fastidiosa agli occhi di Malfoy. Lo corteggiava anche se sapeva che lui non aveva occhi per lei.
Nello stesso momento in cui Hermione stava uscendo dall’aula Pansy baciò Draco.
La Grifondoro rientrò frettolosamente nell’aula, distrutta.
Non era possibile . . . dopo tutte le cose che si erano detti. Ma poi ci pensò. In fondo quella chiacchierata la mattina era solo una presa in giro, come al solito.
Dopo che sentì che Pansy se ne era andata uscì finalmente dall’aula con aria indifferente, lui era ancora lì.
“Da quando in qua ti interessi di quello che faccio?” disse in tono di sfida.
Hermione fece finta di non sentire, fece per andarsene quando lui le disse:
“Ti ho vista Granger, perché sei ritornata nell’aula?”
“No volevo disturbare i due piccioncini. Eravate così teneri che . .” disse ironicamente.
Malfoy fece un ghigno.
“Cos’è Hermione, è la gelosia che ti rende così pungente o l’invidia di vederti al suo posto?”
“Piantala Malfoy! Mi fai pena. Tu pensi che io possa essere attratta da te? Te lo sogni!”
“Accidenti Hermione, sei una Grifondoro e se non sbaglio la vostra caratteristica è il coraggio. E allora perché non lo tiri fuori e dici ciò che pensi?”
“Io non devo avere il coraggio di dire nulla, specialmente ad uno come te Draco!”
E trattenne a stento le lacrime. Stava per correre via quando una mano le bloccò delicatamente un polso.
“Hai ragione”disse lui con un tono mortificato.
Ed Hermione ebbe paura, paura di quello che stava per accadere,ma si fece coraggio. Aveva trovato il coraggio di fare qualcosa. Chiuse gli occhi piano e accolse quel caldo bacio che si rese conto era desiderato da tanto tempo.
Dal canto suo Malfoy era al settimo cielo. Ora si rese conto che quella ragazza non lo odiava, si rese conto di poterla rendere felice.
Si staccarono dopo parecchi tempo. Ma dopo quei minuti sospesi nel tempo Hermione tornò alla realtà e comprese la gravità di ciò che aveva fatto.
Corse via lasciando Draco sbalordito.
Andò fuori dirigendosi verso il campo da Quidditch. Qui vide Ron e Harry. Come aveva fatto a tradirli così.
Tornò indietro piangendo e si andò a rifugiare nel suo dormitorio .
La sera scese e vide la faccia pallidissima di Harry. Appena lui la vide le corse incontro:
“Ma dove caspita sei stata?”
“Nulla . . . io mi sentivo poco bene.”
“Ora stai meglio?”
“Si non preoccuparti.”

* * * * * *

Da quel momento Hermione decise di evitare Malfoy, ogni suo sguardo, ogni suo movimento.
Ma non ce la fece.
Ad ogni occasione Malfoy la guardava pieno di tristezza, come se volesse dire “sto soffrendo a causa tua”.
Hermione non ce la faceva più; così decise di chiarirsi con Malfoy.
Si diedero appuntamento.

“Draco io non posso continuare così . . . ”
“Neanch’io”
“Bene.”
“Hermione ascolta, tu sei l’unica persona che abbia veramente amato nella mia vita, no fammi finire, tu mi hai fatto cambiare. Non posso rinunciare a te proprio ora. Ti prego non mi lasciare, senza di te io non esisto.”
“Lo so, anch’io ho capito di provare qualcosa per te, ma la nostra storia non ha futuro! Io sto con Harry. E lo amo.”
“Non è vero, tu dici così perché hai paura a metterti con me . . . ma sappi che non avrai nulla da temere . ”
“Il fatto Draco è che non voglio rovinare la mia amicizia con quelli che ormai sono come fratelli per me!”
“E noi non ci faremo scoprire. Ti prego Hermione! Io ti amo”
“Anch’io ti amo Draco ma non posso.”
E scappo.

Ripensavo ai giorni passati
Io e te e a quel bacio che
Mi hai lasciato
Un'impronta profonda nel cuore
Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei
Per dirti che …

E così sei andata via.
Che stupido che sono stato . . .
Non scorderò mai quel bacio che ha cambiato per sempre la mia vita.
Soffro, non posso vivere senza di te, il dolore è troppo forte, voglio morire.
Perché no possiamo stare insieme?
Quante cose vorrei dirti . . .

Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Se si potesse ruberei un nostro attimo
Per riaverti qui e riviverlo
Ma io so, so che non ci sei vicino a me.
So che non ci sei

Perché non ti posso avere? Così, come sei.
Bella
Intelligente
Affettuosa
Ti amo.

Qui vicino a me non è importante lo sai
Ripensare a una storia rovinata
Da un pensiero tra noi
Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei per dirti che …

Una storia finita così.
In fondo lo sapevamo tutti e due che non avevamo un futuro.
Ma io continuo a soffrire pensando di non poterti avere.
Ti amo.
Ho tante altre cose da dirti.

Immaginarti vorrei qui vicino a me
Non rifarò più errori con te
Ti prego torna da me
Ho bisogno di te.

Non andare via.
Non avremo mai più il coraggio di guardarci negli occhi.
Non posso vivere sapendo che tu non ci sarai, Ti prego torna da me, ho bisogno di te.

Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Vicino a me.

Vorrei poter tornare indietro nel tempo e rivivere questi ultimi giorni pieni di emozioni.
Ma so che tu non ci sarai più per me
Ho perso la mia occasione.
Non potrai mai essere mia.
Non potrò più stare vicino a te.
Non potrai stare più vicino a me.



 
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