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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: PRETTY WOMAN
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: saja galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/03/2003 19:28:38

la fanfic prende spunto dall’omonimo film… ma che dirvi?! la storia è totalmente diversa (tranne in alcuni punti)c’è lei, c’è lui… ma…
 
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- Capitolo 1° -

Allora, una piccola premessa per cominciare…
Questa fanfic all’inizio era nata come autoconclusiva… ma vista la sua lunghezza ho deciso di dividerla in più capitoli…
La fanfic dovrebbe prendere spunto dal film “Pretty Woman” e infatti alcune scene, del film, sono riportate (non tali e quali) qui, poi, però, andando avanti con la storia, ho trovato nuovi agganci (alcuni si possono trovare anche sul manga, di One Piece, il numero 5, dove Sanji ancora al Baratie entra a far parte della ciurma di Rufy, quindi potete trovare il cuoco Paty, il padrone del locale Zef e il tenente della marina Fullbody), così la storia è abbastanza cambiata…
I personaggi principali sono i miei personaggi preferiti… e chi legge le mie fanfic (o comunque mi segue) sa a chi mi riferisco…
So, che il sogno di Sanji è quello di trovare “All Blue” il cuore di tutti i mari, ed era sogno di Zef costruire in mare un ristorante che avrebbe ospitato parecchi pirati… ma adattando l’idea alla storia ho scardinato tutto… Zef è diventato il padre di Sanji e il sogno del biondo è diventato quello di aprire il Baratie ad “All Blue” ^____-
Un’ultima cosa: leggendo la fanfic di Shy-Zoro (che colgo l’occasione per salutare) ho potuto costatare che c’è qualcun altro che la pensa come me sullo strano rapporto che Zoro e Sanji hanno… io, per esempio li vedo benissimo come fratelli…. ^^
La fanfic quindi si concentra soprattutto sul rapporto amoroso che nasce tra la bella Nami e lo stupendo Zoro, ma passa anche attraverso rapporti di fratelli, coniugi, amici eccetera…
Spero che la fanfic vi piaccia, come è piaciuta a me scriverla…
A presto
Un grosso bacione a tutti
Ciao ciao
Saja
_______________________________________________

Una Peugeot 206 cc azzurra entrò nel parcheggio privato del Baratie, ne uscì un ragazzo alto circa 1.80 cm (in realtà sarebbe 1.78 cm ma… sembrava che stessi lì con il metro N.d.A.) con corti capelli verdi e due occhi neri, fieri e intriganti, il ragazzo indossava un paio di jeans attillati scuri e una camicia blu scuro, da cui aveva lasciato sbottonati i primi tre bottoni, portava una collana stretta al collo fatta di perline d’acciaio e tre orecchini sull’orecchio sinistro; chiuse la macchina e si avviò al motoscafo parcheggiato vicino alla banchina poco più in là a pochi passi da lui, dove iniziava il mare
Sul motoscafo bianco si stagliavano a lettere cubitali in nero le parole “Baratie privato”
Zoro salì e mise in moto, in un batter d’occhio si trovò ai piedi del più bell ristorante galleggiante del mondo, parcheggiò il motoscafo e salì a bordo, entrò, la sala principale era ancora vuota, il ragazzo diede un sguardo all’orologio a pendolo le 6.00 del pomeriggio tra qualche ora la sala sarebbe stata gremita di gente…
Un cameriere li si fece vicino
“Il signore desidera?” chiese cordialmente
“Vorrei parlare con il capo cuoco…” disse Zoro mettendo le mani in tasca
“Subito signore” e sparì dietro la porta che dava sulla cucina
Appena un attimo dopo un uomo dalle robuste spalle gli si presentò davanti aveva capelli rasati, barba e baffi neri, due cuori tatuati sul braccio sinistro e due orecchini…
“Si; chi mi cerca?” tuonò il cuoco…
Zoro lo guardò poi volse lo sguardo verso il cameriere… ma perchè il suo fratellastro doveva sempre prendere gente così "cretina”?
Il cuoco stette un attimo a guardare il nuovo arrivato…
“Ah!… Padron Zoro siete voi? È un po’ che qui non vi si vede…” sorrise
“Già Paty… ero abbastanza impegnato…” rispose vago… non gli piaceva raccontare ad altri, peggio se sconosciuti, quello che faceva… erano solo fatti suoi…
Poi rivolto al cameriere…
“Vorrei parlare con il CAPO cuoco grazie” ritentò sottolineando la parola “capo”
Il cameriere lo guardò di traverso… il capo cuoco? Ma glielo aveva già portato! Non era Paty a fare buona parte del lavoro e impartire ordini? oltre al padrone s’intende… a meno che… quel ragazzo non intendesse padron Sanji… infatti…
Paty visto che il cameriere restava lì imbambolato e al padrone stavano per saltare i nervi prese parola
“Padron Sanji è di là, glielo chiamo subito” e si tirò dietro il cameriere, bella figura aveva fatto davanti al padrone con quel tipo!…
Neanche cinque minuti dopo Zoro si trovava davanti ad un ragazzo alto più o meno come lui con gli occhi neri e capelli biondi, portava in bocca la solita sigaretta
“Zoro, finalmente ti rivedo” sorrise all’indirizzo del suo fratellastro, quanto tempo era che non lo vedeva? 1 o 2 mesi massimo…
“Cosa ti spinge qui?” chiese indicandogli un tavolo dove si sedettero
“Ma… a dir la verità niente… ecco, sono venuto per farmi qualche giorno di vacanza, che so una settimana…” alzò le spalle
“Alcuni giorni di vacanza?” al biondo non pareva vero che il suo vecchio amico di sempre per passare una settimana di vacanza non se ne fosse stato a casa a dormire senza farsi sentire da nessuno
Sorrise… e chiamò il cameriere che questa volta si avvicinò titubante alla vista di Zoro…
Sanji gli disse di portare del liquore molto forte e il cameriere ubbidì senza fiatare sentendo lo sguardo di Rolonoa addosso
“E tu con Bibi?” Zoro era tornato a guardare il “fratello”
L’altro fece un sorriso che andava da orecchio a orecchio… Zoro ancora non lo sapeva…
“Sai, c’è una cosa che ti dovrei dire e un’altra che ti dovrei chiedere” iniziò
Zoro sembrava interessato; il cameriere intanto arrivò e servì ai due da bere
Ora capiva tutto… Paty glielo aveva spiegato a grandi linee… il ragazzo dai capelli verdi era stato adottato 9 anni prima dalla famiglia di padron Sanji e insieme a lui aveva poi, qualche anno dopo comprato il Baratie, allora anche quello che il padrone si ostinava a chiamare Zoro era un socio del ristorante…e quindi un padrone…
Il cameriere fece un breve inchino e s’allontanò lasciandoli ancora soli
“Dunque… da quale inizio?! Ehm… non è facile…” il viso di Sanji aveva preso un bel colorito acceso
L’altro se ne stava in silenzio aspettando che parlasse…
“Bibi è incinta!” riuscì a finire il biondo
A Zoro gli ci vollero una manciata di secondi prima di afferrare a pieno il senso delle parole… poi
“Ah! Sanji è fantastico! Congratulazioni!”
Il cuoco intanto rideva portandosi una mano dietro la nuca…
“L’altra cosa è un po’ più complicata… io e Bibi ci chiedevamo se tu… saresti disposto a fare il padrino del bambino quando nascerà…”
Zoro annuì velocemente con la testa…certo che lo avrebbe fatto! se a Sanji avrebbe fatto tanto piacere…
“Tu invece?” Sanji tornò serio… sapeva benissimo che il fratellastro non era solito innamorarsi però quando lo faceva era per davvero… e sapeva che attualmente aveva una piccola storia d’amore con una ragazza… una certa Niko Robin…
L’altro respirò forte
“Bè… vedi… io e Robin ci siamo lasciati…” buttò giù un bicchiere pieno di liquore
“Uhm? E perché?”
“La cosa si stava facendo troppo… ehm… come posso dire…” cercò di trovare le parole un impacciato Zoro
“Seria?” lo aiutò il biondo
“Si… ecco… appunto”
“Ma Zoro!” l’altro incrociò le braccia al petto e cercò di ammonire per l’ennesima volta il “fratello”
“è normale che tra due persone che si vogliono bene e che tra loro le cose funzionano, la loro relazione diventi seria… insomma abbiamo 19 anni… non 5…”
“Lo so però… mi sentivo soffocare… mi aveva chiesto anche le chiavi del mio appartamento”
Sanji sospirò ma preferì non dir niente… l’amico evidentemente era ancora molto scosso dal ricordo di suo padre… Brian Rolonoa…
Brian Rolonoa… già, non era proprio il tipo di padre che ogni ragazzo vorrebbe per sé…
Non solo aveva lasciato morire la moglie di tumore al cervello senza degnarla di una sguardo ma aveva, dopo la morte di lei, iniziato a bere, a fumare, a drogarsi e negli ultimi tempi in cui era ancora in vita a picchiare suo figlio Zoro…
Infine se ne era andato, una notte quando ubriaco fradicio tentava di tornare a casa nella sua auto sportiva… un lieve colpo di sonno, o chissà che e l’auto era caduta giù da uno strapiombo in mare…
A nulla erano serviti i soccorsi quando due ore dopo la macchina era stata avvistata da due ragazzi che, ignari di tutto passavano di lì…
Sanji ripensò a come Zoro alla fine entrò a casa sua…
Suo padre Zef aveva un piccolo ristorante vicino al mare dove Zoro era solito fermarsi con il biondo subito dopo la scuola… e da lì Zef e sua moglie Marie (la madre di Sanji NdA) si erano affezionati al bambino come un loro secondo figlio così gli si strinse il cuore a sapere che Zoro se ne sarebbe andato in un orfanotrofio, solo, lontano da lì… decisero all’unisono e con gran gioia di Sanji di adottare loro quel bambino e così fu…
Erano quindi cresciuti insieme Zoro e Sanji… inseparabili come due veri fratelli uno aiutava sempre l’altro in qualsiasi situazione si andassero a cacciare… come l’anno scorso quando Zoro lo aveva aiutato ad aprire il Baratie e aveva riversato nel novello cuoco Sanji tutta la sua fiducia, lui ne era stato tanto lusingato che aveva fatto di tutto per ricambiarla… e c’era riuscito… accidenti se c’era riuscito!… nel giro di qualche mese i ristoranti della zona avevano tutti dovuto chiudere perché erano restati senza clienti, nessuno riusciva a battere la bravura di quel cuoco biondo e del suo bel ristorante sul mare che vedeva per i propri clienti anche un via vai di motoscafi, che veloci correvano sull’acqua, di quello stupendo mare, quale era All Blue, il cuore di tutti i mari, dal Baratie al parcheggio clienti e viceversa…
“Bè mio caro” riprese parola Sanji tornando nel presente cercando di cambiare discorso…
“Cosa vuoi che ti dica?! Io non posso farci niente…”
“A dir la verità qualcosa potresti fare…”
“Cioè?!” chiese il biondo alzando un sopracciglio
“Darmi da mangiare! Non hai messo su questo baracchino appunto per preparare da mangiare alla gente?!”
“Hey!” si ribellò Sanji alzandosi
“Non chiamarlo più baracchino! Questo ristorante ha un nome: BARATIE! Ok?”
“Si, si…” Zoro si alzò a sua volta e spinse il fratellastro in cucina…
“Ho fame!” detto questo tornò a sedersi e guardò l’orologio… le 8.00… i primi clienti intanto iniziavano a fare il loro ingresso nella sala
Continua…

 
Continua nel capitolo:


 
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