torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
CrossOver: resident evil
Titolo Fanfic: LA CASA DEI SAYAN MALEDETTI
Genere: Comico, Horror
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: grake galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/11/2007 20:10:51 (ultimo inserimento: 15/01/08)

cosa ci fanno i mitici guerrieri Z intrappolati in Resident Evil?
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
SOLITA GIORNATA, MA FORSE QUALCOSA DI DIVERSO
- Capitolo 1° -

La casa dei sayan maledetti

Il tempo che impiega il vento nell’attraversare la tua anima. Qualche secondo. Ecco quanto ci impiegavano i guerrieri Z nel distruggere qualunque forma di vita che potesse compromettere i loro piani di pace e solidarietà. Ma, forse qualcuno non sa chi sono codeste persone. I guerrieri Z sono degli esseri invincibili, con l’aspetto di un normale essere umano, ma in loro arde la fiamma di un’ antica civiltà scomparsa per mano di un essere di cui si sono sbarazzati da tempo. Hanno la capacità di “trasformarsi” in scimmioni o far diventare i loro capelli di un colorito al quanto biondo. In questo universo, nessuno può competere con loro. Non c’è paese dove ci sia guerra, odio, amore ed High School Musical, che loro odiavano. Ma tutto ciò stava per scomparire. Ancora poco e la bellissima Terra che conoscevamo sarebbe scomparsa. Sarebbe stato peggio del giudizio universale. Fuoco e fiamme ovunque. Mostri ancor più invincibili dei nostri amati paladini della giustizia. Ed i nostri guerrieri? Che fine avrebbero fatto? Di certo, non tutti ne sarebbero usciti incolumi.
Trunks- uhm, hanno fatto un altro film su di noi.
Goten- davvero? Forse stanno esagerando con queste storie
Vegeta- sono solo degli illusi. Si accorgeranno anche loro prima o poi la potenza di noi sayan. Anzi ci vado subito, non sopporto questi pettegolezzi, sulla mia persona. Grr
Goku- ehi Vegeta, andiamo, non ti scaldare. Prima o poi si stancheranno. Forse. Quindi non c’è bisogno che tu vada lì e...
Bulma- e… che cosa? Dove dovresti andare Vegeta?
Vegeta- da nessuna parte. E poi, si può sapere donna, perché ti devo dire i fatti miei?
Bulma- perché sono tua moglie e anche quella che ti mantiene perché tu non fai altro che allenarti tutto il giorno e non ti trovi nemmeno un lavoro.
A quest’affermazione, il principe sussultò e dentro di se ribolliva di rabbia perché da dietro vi erano i suoi compagni che ridevano di lui. Era arrabbiato anche con sua moglie, per via della figuraccia che gli aveva fatto fare davanti a Kaarot: “Kaarot, giuro che diventerò il migliore e poi riderò io di te e di tua moglie”.
CAPITOLO 1 : SOLITA GIORNATA, MA FORSE QUALCOSA DI DIVERSO
La giornata era identica a quella di ieri. Almeno così sembrava. Le auto procedevano annoiate verso i vari posti di lavoro. I ragazzi andavano sbuffando a scuola. I poliziotti arrestavano i rapinatori. I guerrieri Z, aspettavano una chiamata di emergenza. Gia, era da un po’ che nessun mostro quasi invincibile veniva fuori. I due amici pensavano che fosse per il fatto che avessero troppa paura. Ma i due sayan più potenti e saggi, sapevano che se nessuno si faceva vivo c’era un motivo. Forse stavano architettando qualcosa. Ma se si fosse trattato di questo, quando sarebbe successo? Cercavano di tenersi preparati ma come potevano allertare i cittadini se non erano sicuri nemmeno loro delle loro ipotesi? Provavano a scacciare quel pensiero ma ogni volta che intravedevano il mare all’orizzonte, ritornava e li flagellava quel pensiero.
Gia il sole si stava nascondendo. Era il tramonto. Un momento romantico, se vissuto con amore. Ma se vissuto con paura, ti porta alla morte.
- papà, io ho finito con la stanza gravitazionale, adesso se vuoi puoi andarci
- era ora. In quella sala ci si allena, non si va in bagno. Comunque oggi non mi va di allenarmi
a quelle parole, Trunks sussultò. Il padre che non voleva allenarsi? Che gli fosse successo qualcosa?
- Trunks, vieni qui. Ti devo parlare.
- eccomi
- è da un po’ di tempo che io e Kaarot siamo preoccupati per questa improvvisa sparizione dei nostri nemici. Devi stare attento
- si, d’accordo.
L’altro giorno, Goku , gli aveva detto la stessa cosa; solo con giri di parole. Era un suo difetto, quello di non arrivare mai al punto del discorso. Lo aveva preso in disparte mentre era fuori con Goten a mangiare una pizza assieme al prefetto Gant. Quello che gli aveva detto lo aveva un po’ scosso, infatti quella notte non era riuscito a chiudere occhio. Ma la cosa che adesso più lo preoccupava, era il fatto che il padre si stava preoccupando per lui e non voleva allenarsi nella stanza come era di sua consuetudine. Voleva sempre migliorare, voleva superare il suo amico-nemico Goku. Combatteva con lui per difendere il bene ma allo stesso tempo lo odiava perché superava sempre il suo Re in forza.
Al tramonto, i guerrieri Z erano soliti fare una passeggiata di ispezione x controllare che fosse ancora tutto in ordine. Una passeggiata sulle rive del mare, poi sui tetti dei grattacieli più alti. Per le strade meno affollate. Tra i pochi giardinetti verde naturale. Niente che li potesse mettere subito in azione. Da una parte erano felici, dall’altra delusi. Intanto Goten pensava. Pensava ad una persona in particolare. A chi non aveva mai conosciuto, ma con cui aveva un profondo legame.
- papà senti…
- dimmi Goten, figliolo
- tu sai qualcosa di lui?
- Mmh… Goten, quante volte ti ho detto che è meglio non parlarne?
- Tante, lo so. Però io ho il diritto di sapere. Parlamene ti prego.
- Beh, non so molto. Dovrebbe avere un aspetto di uno studioso, è molto simile a te. Non è assolutamente vecchio, è abbastanza giovane
- Ed i suoi poteri? Come sono?
- Beh, veramente… a lui non piaceva lottare. Non ha mai riconosciuto suoi i poteri che nasconde e quindi non si riconosce un guerriero Z
- capisco,ma sarebbe stato forte come guerriero?
- Certamente, i suoi poteri erano molto grandi. Anche tu diventerai come lui vedrai
- È normale, è mio fratello
Il discorso finì in quell’ultima affermazione. Ognuno pensava a qualcosa di diverso, non volava nemmeno una mosca a disturbarli. Ciò che però li disturbò, e molto, fu un enorme buco che si aprì nell’acqua. Un grandissimo vortice, risucchiava le acque del lago che racchiudeva la città. Trunks e Goten ebbero un sussulto pauroso. Goku e Vegeta sembravano calmi esteriormente ma all’interno tremavano come i due ragazzi. Al loro fianco vi era Bulma che accompagnava marito e figlio nella passeggiata.
- ma cos’è? Non ho mai visto niente di simile
- nemmeno io. Ahhh, si è alzato un vento fortissimo, non riesco ad aprire gli occhi
- papà, tu sai cosa sia e di chi sia?
- Mi dispiace, anche io sono nuovo a questa cosa.
- Forse posso aiutarvi io
All’improvviso era apparso urlando Kaioshin con al suo fianco l’inseparabile Kibith.
- è un’apertura spazio temporale.
- Una che?
- Ma insomma ma quanto vi ci vuole per imparare? Siete degli scimmioni in ogni cosa che fate, al primo posto imparare
- Scusa mamma
- Comunque qualcuno può aver aperto questo varco da un altro mondo o un altro tempo
- Vuol dire che c’è qualcuno che sta cercando di contattare il nostro mondo?
- Diciamo così diciamo cosà
Ad un tratto, tutto era cessato. Il vento aveva smesso di soffiare. Il mare aveva smesso di agitarsi; ormai quell’enorme buco aveva risucchiato tutta l’acqua. Adesso faceva quasi caldo, pur essendo in novembre. Ad un tratto spuntò fuori uno strano essere. Assomigliava ad un lupo che si manteneva in piedi con le zampe posteriori. Aveva il pelo blu come la notte, artigli affilati al posto delle mani o zampe, enormi zampe che lo facevano stare ritto, una coda fuligginosa ed un sorriso agghiacciante. Dopo aver respirato per la prima volta il nostro ossigeno, spostò il suo sguardo verso i guerrieri Z e il suo sorriso diventò una smorfia aspra.
“deve aver sentito la nostra aura, per di più Vegeta la sta pure potenziando per far capire che è forte, lo metterà solo contro di noi. Ha un’aura incredibilmente negativa”
“non ho paura di te, palla di pelo, fatti avanti. Appena hai sentito la mia potenza quel ghigno è diventato una delusione”
- ehi Goten. Senti perché non ci divertiamo con lui un po’? ha un’aura incredibilmente bassa
- d’accordo Trunks.
Si alzarono in volo con un’aria sicura e l’autostima al massimo, sicuri di potercela fare.
-no, aspettate, non è debole come pensate. Non siete in grado di competere.
- ma insomma kaarot devi sempre rompere le scatole, tu? I tuoi sono solo presupposti. Vado anch’ io a combattere, tu rimani pure qui a frignare come una femminuccia, Karotina.
Anche Vegeta raggiunge i due giovani guerrieri. Anche lui sicuro di se, troppo sicuro di se.
- allora, come ti chiami, essere immondo?
- Mi chiamo Wolfgang, e non sono immondo
- Per noi lo sei, non sei della Terra, da dove vieni?
- Io vengo dal nulla. Sono stato creato per mezzo del male accumulato nell’intimo delle persone e che dopo essere evaporato ha raggiunto una parte dell’inferno e da li sono stato creato io
- Sei bravo a recitare. C’è un posto che si chiama Hollywood, potresti andare li a fare i provini. Chissà, magari ti danno una parte nel film dei Pokèmon oppure su Disney Channel una parte in Zack e Cody al grand hotel.
- Io non sto scherzando ne tanto meno voglio recitare
- Noi vogliamo combattere, anche se sentiamo la tua aura poco potente
- Per me va bene, sono qui per questo.
- Ci vediamo all’altro mondo, Wolfgang.
Vegeta, iniziò subito con uno dei suoi colpi più forti, il Final Blast ma il nemico lo schivo senza problemi. Adesso Trunks e Goten attaccavano il nemico con una serie di colpi combinati dalla forza e velocità spaventosa. Ma lo sconosciuto ne usciva sempre incolume. Stanchi dell’arroganza di Wolfgang, unirono i loro 3 attacchi e lanciarono un’onda di potenza strabiliante che probabilmente sarà stata la causa del buco nell’ozono. Niente, non riuscivano nemmeno a scalfirlo. Sembrava fatto di diamanti che brillavano al sole.
-avete gia cominciato? Non me ne ero accorto. Adesso comunque tocca a me. La mia missione è quella di portarvi tutti la dove la vostra forza non è nulla in confronto a quella degli altri esseri. Buon viaggio.
Un colpo devastante, dritto nella direzione dei guerrieri Z. li colpì in pieno.
Passarono diverse ore dopo l’attacco. Niente era ciò che si udiva. Era buio, non vi era niente. Di certo però non si trovavano nella loro città, tanto meno nel loro mondo. Un ululato e poi un urlo. Non erano decisamente nel loro mondo.

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: