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- Capitolo 1° -
SALVE A TUTTI!! ECCOMI TORNATA CON UNA NUOVA FANFCI! FIDATEVI. è MIGLIORE DELL'ALTRA. VOLEVO MANDARE UN BACIO E UNA SCUSA A JENA, VISTO CHE HO USATO IL NOME DI UN SUO PERSONAGGIO PER UN'ALFO DELLA MIA PRECEDENTE FANFIC. VOLEVO SAPERE CHE FINE A FATTO SILVERWING E LA SUA FANFIC, COMUNQUE, IN ATTESA CHE RITORNI, NON VEDO L'ORA CHE LA CONTINUI E LO STESSO VALE PER LA FIC DI JENA, JADE!! ORA VI LASCIO E BUONA LETTURA. MANDATEMI COMMENTI E LEGGETE LA MIA PRECEDENTE FIC: LA VOCE DEL VENTO!! VI PREGO!! BACIONI. ENEDORE
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ARWEN DI GONDOR AVEVA CAPITO CHE SUO MARITO ARAGORN, SIGNORE DI MINAS THIRIT, ERA CAMBIATO. MA SPERAVA CHE FOSSE UNA COSA PASSEGGIERA. SI APETTAVA CHE FOSSE SOLO UN PERIODO DI ESTREME PREOCCUPAZIONI E AFFANNI. INVECE QUEL PERIODO FU LUNGHISSIMO. DA CIRCA QUATTRO MESI, ARAGORN NON LE PARLAVA, STAVA ORE RINCHIUSO NEI SUOI STUDI A PARLARE SEGRETAMENTE CON I SUOI CONSIGLIERI. STAVA TRAMANDO QUALCOSA. ARWEN LO SAPEVA O COMUNQUE LO IMMAGINAVA. LO SGUARDO DI SUO MARITO, UN TEMPO GENTILE E BENEVOLO, SI ERA FATTO TORVO E UN GHIGNO PERFIDO NE AVEVA CAMBIATO I BEI LINEAMENTI. MA ARWEN CONTINUAVA AD AMARLO. SILENZIOSAMNTE SOFFRIVA PER SUO MARITO, MA CERCAVA DI NON IRRITARLO CON DOMANDE O PIAGNISTEI. DOVEVA SOLO ASPETTARE. PASSò TANTO TEMPO ED ARAGORN NON CAMBIò. ANCHE LA NOTTE, QUANDO STAVANO INSIEME, LUI ERA VIOLENTO, NON PIù DOLCE E AMOREVOLE COME UN TEMPO. ARWEN VOLEVA TANTO RIVEDERE LEGOLAS, SAPEVA CHE SE AVREBBE PARLATO AL RE ELFO, MILGIORE AMCICO DI SUO MARITO, FORSE AVREBBERO TROVATO UNA SOLUZIONE. AVEVA SAPUTO CHE ARAGORN AVEVA FATTO TRUCIDARE UN PRIGIONIERO,RINCHIUSO NELLE PRIGONI DEL PALAZZO, ARRESTATO PER AVER RUBATO DEL PANE A UNA FMIGLIA DI MERCANTI. ARWEN RIMASE INORRIDITA QUANDO LO SEPPE E DELUSA. ARAGORN ERA SEMPRE STO CLEMENTE CON I SUOI PRIGIONIERI E SPESSO, SE I REATI NON ERANO GRAVI GLI AVEVA LASCIATI ANDARE. UN GIORNO, UN GIORNO SCURO E NEBBIOSO D'INVERNO, DISSE ALLA SUA SCORTA DI PREPARARSI ALLA PARTENZA DELL'INDOMANI VERSO BOSCO ATRO. ERA DECISA AD ANDARE A TROVARE LEGOLAS. ANDò AD AVVISARE IL MARITO, INDAFFARATO COME AL SOLITO TRA LE SUE CARTE.
- ARAGORN....
LUI SI GIRò DI SCATTO E LA GUARDò MALISSIMO.
- CHE COSA VUOI? NON HO TEMPO DA PERDERE.
- VOLEVO SOLO DIRTI CHE DOMANI PARTO PER BOSCO ATRO.
- VAI A TROVARE LEGOLAS- CHIESE LUI SCOCCIATO E INDIFFERENTE.
- SI
- MEGLIO COSì, ALMENO MI LASCIERAI IN PACE.FA BUON VIAGGIO.
ARWEN SENTì L'IMMDIATO BISOGNO DI PIANGERE. MA SI TRATTENNE. FECE PER ANDARSENE, MA POI TORNò A FISSARLO. LUI ERA DI SPALLE, MA SI GIRò IMPORVVISAMENTE, PROPRIO NELL'ATTIMO IN CUI UNA LACRIMA SCENDEVA DAGLI OCCHI DI ARWEN. LA SUA NUOVA NATURA PERFIDA SEMBRò DILEGUARSI. LE SI AVVICINò E LA BACIò SULLA BOCCA, SPOSTANDOSI POI SUL COLLO E SULLE LABBRA. ANDARONO NELLA CAMERA E CONSUMARONO LA LORO ULTIMA NOTTE PRIMA DELLA PARTENZA DI ARWEN. QUELLA NOTTE ARAGORN FU MOLTO DOLCE, MA LA MATTINA DOPO ERA TORNATO ERFIDO COME SEMPRE E NON L'AVEVA NEMMENO SALUTATA. LEI SI PREPARò SUBITO, W SALì A CAVALLO. CON UN GESTO DELLA MANO SALUTò ARAGRON CHE LA GUARDAVA DALLA FINESTRA. PARTIRONO, LEI LE SUE ANCELLE E LA SCORTA. LA MATTINA ERA TENEBROSA E QUASI PIVEVA. IN POCHI GIORNI SAREBBERO ARRIVATI A BOSCO ATRO, ANCHE SE LEGOLAS NON SAPEVA NULLA DELL'ARRIVO DI ARWEN. LUI ERA RE E DA TANTO TEMPO, NON RIVEDEVA NE LEI NE ARAGRON ANCHE SE AVREBBE DESIDERATO FARLO. INTANTO ARAGORN NEL SUO STUDIO, COMBATTEVA CON SE STESSO.
- VATTENE, LASCIAMI IN PACE- URLAVA DA SOLO. ERA COME SE UNA DOPPIA PERSONALITà SI FOSSE IMPOSSESSATA DI LUI.
- NO...SEI TU CHE TE NE ANDRAI. TUTTI TI ODIERANNO- LA SECONDA VOCE ERA UN FLEBILE E SPETTRALE SUSSURRO.
- NO..ODIERANNO TE...
- MA NON L'HAI VISTO? TUA MOGLIE GIà NON TI SOPPORTA PIù. E SE NE ANDATA DAL TUO MIGLIORE AMICO PER CONSOLARSI.....
-NO..LEI MI AMA...- ARAGORN PIANGEVA E AVEVA AURA CHE CON LA RABBIA QUELLA PARTE CATTIVA PRENDESSE IL SOPRAVVENTO.
- TU LO SAI...LORO DUE...SOLI...NELLA NOTTE..SAI CHE ACCADRà..
-NO....-ARAGORN STAVA IMPAZZENDO. GRIDò. LA RABBIA LO STAVA UCCIDENDO. E LA PARTE CATTIVA EBBE LA MEGLIO.
- TU DEVI PRENDERE TUTTO IL MONDO NELLE TUE MANI....SOLO TU PUOI FARLO...
- SIIII...LO FARò- ARAGRON STRILLò CON VOCE MALIGNA.
PASSò QUALCHE GIORNO E FINALMENTE ARWEN ARRIVò A BOSCO ATRO. IL CORNO DELLA SUA SCORTA SUONò E LEGOLAS ARRIVò COME UN LAMPO AD ACCOGLIERLA. LEI S'INCHINò. MA IL VOLTO ERA TRISTE E LEGOLAS LO NOTò SUBITO. SI RINCHIUSERO IN UNA BELLA SALA:
- ARWEN CHE PIACERE VEDERTI, MA CHE FAI QUI?
LEI NON SI POTè TRATTENERE. GUARDò GLI OCHHI GENTILI DELL'ELFO E CORSE DA LUI ABBRACCIANDOLO IN LACRIME.
- LEGOLAS...ARAGRON...ARAGORN..
- ARWEN, COSA è SUCCESSO AD ARAGORN?- LEGOLAS SI SPAVENTò- STA BENE VERO?
- SI..MA LUI..LUI è IMPAZZITO..
- COME?
- NON MI PARLA, STà SEMPRE CHIUSO NEI SUOI STUDI, FA TRUCIDARE PRIGIONIERI...IO...IO HO PAURA DI LUI.
FINALMENTE, DOPO TANTO TEMPO ARWEN POTè PARLARE CON QUALCUNO DEL SUO DOLORE.
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BEH? NON VOLETE SAPERE PERCHè ARAGORN è COSì STRANO? NON VOLETE SAPERE COSA ACCADRà FRA UN Pò? SE SI, ASPETTATE IL SECONDO CAPITOLO. MANDATE COMMENTI DI OGNI GENERE!!!!!!!!!! ENEDORE
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