IL CIELO NON MI AMERÀ
- Capitolo 1° -
Sasuke sapeva che Naruto amava Sakura,
L’amava con tutto se stesso, ma lei non aveva occhi che per lui..
E Naruto ci stava male, e si ritrovò cosi ad odiarlo, Sasuke dopotutto non aveva colpa, ma per sfogare la frustrazione e la rabbia, gli aveva dato la colpa.
Ma in fondo …
Sasuke a sua volta, detestava e amava sia Sakura, sia Naruto.
Sakura era un’oca appiccicosa che lo idolatrava.
Naruto era il suo opposto.
Ma qualcuno diceva che se odiamo tanto una persona è perché il lei vediamo parte di noi…
Sakura lo adorava, come lui stesso aveva adorato Itachi, rimanendo poi tradito.
E in fondo le voleva bene.
Naruto invece era il suo opposto… Un opposto che avrebbe voluto essere…Senza sapere che dopotutto anche Naruto desiderava essere come Sasuke…
Sopratutto, quest’ultimo…
Perché anche se diceva di odiarlo, vedeva in lui qualcosa di se stesso, e perciò come non poteva amare quella piccola parte di sé?
No, lui si detestava, perciò per capriccio voleva detestare anche Naruto.
Sasuke odiava Naruto.
Affermare il contrario era come negare che il cielo fosse azzurro, o che il deserto fosse caldo.
E Sasuke si ritrovò ad adiarlo ancor di più quando lo tradì.
Ma a Naruto non importava, lo aveva seguito e picchiato a sangue.
e Sakura era stata tradita.
E Sasuke se ne fregava, ma soffriva lo stesso.
Ma Naruto lottava!
Non voleva spezzare quel legame.
E Sasuke se ne ritrovò consapevole quando voleva ucciderlo…
Quel legame era troppo forte…
Il cuore gli si strinse e l’amore e la paura, abbracciarono ancora una volta la coscienza corrotta, ma sopratutto ferita.
Sasuke amava Naruto, ma era un ragazzino e l’amore era una parola troppo grossa per essere capita.
Ma l’amore era tutto e decise di risparmiarlo proprio per amore.
Non sapendolo come meglio definirlo.
Un fiore che non sboccia, lasciato marcire…
Sasuke si compativa, ma era felice… non avrebbe sofferto più…
Ma quelle lacrime maledette gli rigavano il volto e un kunai sembrava pugnalarlo.
E decise di risparmiarlo, scappando, lasciandolo solo, solo col suo coprifronte…
Cosa se ne faceva? Nulla…
Pregava che Naruto lo buttasse!
-Rompi quel legame-
Gridava la mente.
-Riportami a casa con te!-
Gridava il cuore.
Un anima lacerata… gli rimaneva solo questa.
Naruto al risveglio non aveva altro a cui aggrapparsi e lo strinse fra le mani e pianse, dandosi dell’idiota senza speranza… Ma Sasuke non lo sapeva.
Avrebbe riportato Sasuke indietro, e lui diventava ogni momento più folle nel covare il suo desiderio… Ma Sasuke non lo sapeva.
Sasuke non sapeva di avere una speranza.
Sasuke, una volta lontano, lontano dai cuori, dalle case e da quella persona che amava, pensava a quei pensieri e quei sentimenti pensati da ragazzino, scosse la testa e affondava i colpi nei corpi dei nemici, una volta alleati.
Moriva anche lui.
Al suo fianco non c’erano i due stupidi… erano sempre più lontani…
Il tempo passava e un giorno, scuoteva ancora il volto, è un mattino, si rese conto di due cose, non lo avrebbe ammesso mai, ma Sakura un pochino gli mancava… ma soppratutto, il cielo lo fissava.
Sasuke amava Naruto.
Di nuovo quel pensiero.
Io ti amo Naruto.
Pensiero sciocco, da ragazzino sciocco, ma infondo che cos’era lui?
Ricorda, hai solo 15 anni…
Il cielo lo guardava, e non esisteva altro.
Erano due ragazzini.
E si rese conto di volere che il suo sguardo spento brillasse ancora.
Naruto, vuoi darmi ancora la luce? Tenderò una mano invisibile, e le lacrime sgorgheranno copiose da questo cuore… ma tu le vedi? I tuoi occhi sono migliori dei miei….
Ti prego, tu li vedi?
Tu li vedi questi sentimenti?
Si, Sasuke amava Naruto, ora e per sempre, finche i suoi occhi avrebbero incontrato il cielo azzurro e poi si sarebbero spenti.
Nell’oscurità, nella solitudine, nell’accidia, io ti amo.
Naruto amava ancora Sakura, ma quando pensava a Sasuke, il cuore batteva forte…
Guardava e ricordava quegli occhi, erano belli, ma ormai spenti… e lui vedeva una grande sofferenza, ma anche qual cos’altro, a cui non sapeva dare nome.
Sasuke, invece quel nome l’aveva trovato, ma non glielo disse, non sapeva che Naruto avrebbe voluto dare nome a quei battiti.
Ma voleva riportarlo indietro, e Sasuke lo capì, ne era felice, ma i suoi occhi erano spenti e non lo davano a vedere.
L’affrontò, per poi scappare ancora.
E Sasuke promise di amare per sempre Naruto mentre scappava come un ragazzino.
Da ragazzino aveva vissuto, da ragazzino pensava e da ragazzino amava.
E sarebbe rimasto per sempre un ragazzino, perché cosi lo avrebbe amato…
… Kabuto guardò Sasuke, una scintilla in quei occhi, e si accorse che incominciava a piovere…
“Ripariamoci…”
Ubbidirono…
E poi lieve, e sofferente una frase appena udita -il cielo non mi amerà-
note dell'autrice:avevo voglia di scrivere qualcosa di triste... per questa volta.
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