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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: LA LEGGENDA DI ATLANTIDE
Genere: Romantico, Commedia, Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: yuna2284 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/11/2007 21:57:04

La ciurma di Cappello di paglia veleggia tranquilla per la Rotta Maggiore, fino a quando i guai non incombono su di loro.
 
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PRIMO CAPITOLO
- Capitolo 1° -

PRIMO CAPITOLO

Il corridoio era fiocamente illuminato dalle torce, poste a distanza l’una dall’altra; giochi di ombre e luci si disegnavano sui muri di pietra, mentre due fugaci ombre attraversavano di corsa quell’angusto varco. Alle loro spalle uno scalpiccio e un fragore di urla, rompeva il silenzio, altresì padrone.
Una delle due figure cadde, cozzando contro il pavimento di pietra; l’altra si fermò e andò subito ad aiutare la prima.
_ Mia signora, state bene?_ domandò preoccupata la figura, accucciandosi accanto alla persona caduta.
Il mantello scivolò dalla testa della caduta, rivelando una lunga chioma argentea e un viso giovane di donna, dove due occhi azzurri sfavillavano: _ Sto bene…_ mormorò la donna, rialzandosi a mal fatica e volgendosi verso le sue spalle: _ Ci stanno raggiungendo_ dicendo così strinse qualcosa sotto il mantello.
L’altra figura si rialzò, togliendosi il cappuccio e rivelando un cranio pelato e un viso d’uomo dalla pelle scura e rovinata dal sole: _ Andate avanti_ decretò, aprendo il mantello e afferrando lo spadone che portava al fianco: _ Li terrò occupati io_
La ragazza sgranò gli occhi: _ NO!_ strillò, aggrappandosi all’enorme braccio dell’uomo: _ Avevi detto che ce ne saremo andati via insieme…_
L’uomo abbassò lo sguardo amorevole sulla ragazza: _ Ci prenderanno…_ bisbigliò.
_ No…_ gemette la ragazza, stringendo spasmodica quel braccio possente: _ Sei tutto ciò che mi resta…_
L’uomo scosse la testa, mentre la luce delle torce dei loro inseguitori iniziava a farsi vicina, scosse il braccio, togliendolo dalla stretta della ragazza: _ Clea, scappa!_ le ordinò, mentre i primi inseguitori comparivano alle sue spalle.
_ JELLY!!!_ gridò la ragazza, mentre uno degli inseguitori si buttava contro l’uomo con la spada sguainata.
Jelly estrasse il suo spadone, bloccando l’avversario e ributtandolo contro gli altri: _ Scappa, Clea!_ ripetè alla ragazza tremante alle sue spalle, mentre fermava l’ennesima avanzata: _ Sei la nostra ultima speranza…_
Clea si strinse nel mantello, annuendo fra le lacrime che avevano iniziato a scendere lungo le guance. Si rialzò e, dando le spalle, al guerriero iniziò a correre, impedendosi di voltarsi.



_ NOOOO!_ gridò, alzandosi ansante dal letto.
Nami, navigatrice della Thousand Sunny, si passò una mano fra i corti capelli rossi, cercando di riscuotersi dall’incubo appena vissuto.
Dio, che incubo! Uno di quelli che non ti dimentichi facilmente!
Rufy aveva dipanato l’intero tesoro, che erano riusciti ad accumulare, in carne. Ripensando la sogno, Nami rabbrividì nuovamente, stringendosi le braccia al corpo.
Un lieve bussare la distrasse dai suoi pensieri.
_ Avanti_ mormorò la rossa, voltandosi verso la porta.
La porta si aprì, facendo entra la figura di Nico Robin all’interno della stanza della navigatrice: _ E’ successo qualcosa? Ti ho sentita urlare…_ domandò, indicando il muro, al di là del quale, c’era la stanza dell’archeologa.
Nami sorrise: _ Niente di che! Ho solo avuto un incubo…_ bofonchiò, scalciando lontana la coperta e alzandosi in piedi.
_ Un incubo?_ domandò l’archeologa.
_ Si, ho sognato che il nostro capitano faceva fuori il nostro tesoro in carne…_ mormorò distratta Nami, afferrando gli abiti che aveva preparato la sera prima.
Robin sorrise, scuotendo il capo e uscendo dalla stanza, lasciando la rossa alla sua privacy. Appena sola, Nami, si tolse la camicia maschile che usava come pigiama e che aveva sgraffignato a Sanji e indossò il vestito corto rosa, con un profondo scollo a V, adornato da un ricamo nero. Si allacciò la cintura, a cui aveva appeso il Perfect Clima Tact e, infine, indossò i sandali marroni.
Uscì dalla stanza, avviandosi verso il ponte, stiracchiandosi le braccia. Sul ponte osservò il sole appena sorto: era davvero presto e i suoi compagni stavano ancora tutti nel regno dei sogni, tranne Robin che Nami aveva svegliato con le sue urla. Si appoggiò alla balaustra, osservando il chiarore dell’alba e assaporando l’aria fresca, socchiudendo gli occhi e stirando le labbra in un sorriso soddisfatto.
Un rumore di passi attrasse l’attenzione della ragazza verso la porta che portava sottocoperta, si voltò in tempo per vedere un altro membro dell’equipaggio uscire sbadigliando Una mano a grattare i corti capelli verdi, un’altra nella pancera verde, la bocca aperta in uno sbadiglio gigante, gli occhi socchiusi, lacrimanti per il sonno.
La navigatrice osservò tale spettacolo mattutino con un sopracciglio alzato: _ E tu? Sei caduto dalla branda?_ domandò sarcastica, ben sapendo quanto lo spadaccino amasse dormire.
Zoro socchiuse gli occhi, ancora assonnato, e si voltò verso la fonte della voce, guardandola assente.
E’ ancora nel mondo dei sogni. Pensò sconsolata la navigatrice, scuotendo la testa.
_ E te che ci fai di già in piedi?_ domandò, dopo qualche minuto, Zoro, sbadigliando nuovamente.
_ Io…_ dichiarò decisa la navigatrice: _ mi alzo sempre presto!_
_ Ma se sei sempre l’ultima a venire a colazione…_ bofonchiò lo spadaccino scendendo le scalette e finendo nel giardino della Sunny.
_ Questo non vuol dire che io non mi svegli presto!_ ribatté inviperita la ragazza, seguendolo.
Zoro studiò il ponte della nave, scegliendo con cura un angolino, sotto le fronde dei mandarini e accomodandosi lì: _ E ora che fai?_ domandò Nami, seguendo ogni movimento dello spadaccino.
Zoro incrociò le braccia dietro la testa e chiuse gli occhi, abbandonandosi contro l’albero: _ Mi riposo_
_ MA SE TI SEI APPENA ALZATO!!!_ gridò la ragazza. Grido che risvegliò l’intera ciurma.


Clea si accasciò contro il suolo, appoggiandosi ad un muro diroccato. Il suo sguardo si volse indietro, verso il palazzo in fiamme, mentre sentiva il cuore stringersi dolorosamente.
_ Nobile Clea?_ domandò incerta una voce davanti a lei.
Clea alzò lo sguardo, vedendo un gruppo di persone incappucciate nello stesso mantello grigio chiaro che portava anche lei. Una di queste si tolse il cappuccio, rivelando la propria identità: una donna anziana, con i capelli bianchi raccolti in un complicato intreccio; gli occhi cerulei, fissi in un volto rugoso.
_ Oh, Nobile Clea…_ mormorò l’anziana donna, singhiozzando e portandosi una mano alle labbra: _ Ne siete uscita sana e salva! E Jelly dov’è?_ domandò, allungando il collo e cercando di vedere la figura imponente che aveva accompagnato la ragazza.
Clea abbassò lo sguardo: _ E’ rimasto all’interno per permettermi la fuga…_ mormorò, con un filo di voce.
Un’altra persona del gruppo avanzò accanto all’anziana: _ Verrà ricordato con onore_ dichiarò una decisa voce d’uomo.
_ Dell’onore non se ne fa niente adesso che è morto_ vomitò Clea, osservando con odio l’uomo che aveva parlato.
La terra tremò, per l’ennesima volta da quando la guerra era iniziata: _ Gli dei sono adirati…_mormorò l’anziana, alzando lo sguardo verso il cielo ricoperto da nubi scure: _ Dobbiamo sbrigarci a raggiungere il porto, rimanere sull’isola non è saggio…_ dichiarò, spostando lo sguardo sullo sparuto gruppo.
Clea si rialzò e seguì il piccolo gruppo, non senza aver lanciato un’occhiata al palazzo in fiamme: _ Addio, Jelly…_ mormorò, voltandosi e seguendo il gruppo per le vie della città, ormai devastata dalle fiamme e agitata dalle scosse della terra.



Nessuno sapeva che cosa fosse successo, ma tutti sulla Sunny avevano capito di stare ben lontani dalla furia che si era scatenata. La ciurma era stata svegliata dall’urlo della loro navigatrice e quando tutti erano usciti sul ponte, più o meno presentabili, si erano ritrovati davanti all’ennesimo litigio fra la navigatrice suddetta e lo spadaccino.
Le reazioni erano state immediate: Usop, avvezzo oramai ai confronti fra i due, aveva allestito immediatamente il solito banco scommesse, invogliando gli altri a fare la loro puntata; Sanji aveva cercato di proteggere Nami, ma si era beccato un “Fatti gli affari tuoi” da entrambi i litiganti e si era dileguato, andando a preparare la colazione, con appresso il capitano, non senza aver fatto una puntata a favore della sua pupilla; Rufy, dopo aver esclamato un “Fico!”, ancora da capire a cosa rivolto, aveva aspettato l’apertura del banco di Usop e fatto la sua puntata, dando Nami vincente, aveva iniziato a rompere le scatole al cuoco di bordo, seguendolo in cucina; Chopper, dopo aver ricorso inconsciamente al Guard Point, si era ripreso e aveva fatto anche lui la sua puntata, correndo poi a recuperare in infermeria la cassetta del pronto soccorso; Robin aveva osservato la situazione con il suo solito sorriso misterioso sulle labbra, puntando a favore della navigatrice; Franky, ultimo arrivato nella ciurma, guardava stranito i due contendenti, finendo poi a scommettere a favore dello spadaccino.
La calamità naturale si era poi riversata nella cucina, una volta che Sanji aveva urlato loro che la colazione era pronta, invitando Robin ad accomodarsi , con uno sfarfallio di cuoricini. L’archeologa aveva sorriso come sempre ed era entrata assieme al resto della ciurma.
Il cuoco si ritrovò dietro al bancone osservando i compagni e, soprattutto, le compagne, sospirando tristemente. Non che ci avesse fatto chissà quali viaggi mentali, ma ci aveva sperato; mentre adesso si trovava di fronte alla nuda e cruda realtà: Nami, nonostante ci litigasse un giorno si e l’altro pure, sembrava avere occhi solo per quello zoticone di spadaccino; Robin, dopo quello che era successo a Enies Lobby, invece, sembrava aver sviluppato una particolare simpatia per il capitano di gomma, simpatia che poteva essere tradotta negli sguardi più dolci del solito che rivolgeva al moretto con la fame perenne.
_ ORSO BURBERO!!!_
_ STREGA MALEFICA!!!_
_ SFATICATO!!!_
_ STROZZINA!!_
Inutile dire che il litigio fra navigatrice e spadaccino continuava tranquillamente: _ Ma sono sempre così?_ borbottò Franky, rivolto al nasone seduto al suo fianco.
Usop buttò giù il boccone che aveva ingoiato e schiaffeggiò una mano allungata di Rufy: _ Si, sempre così…_
Franky osservò sospettoso nuovamente la coppia intenta a litigare: _ Ma stanno insieme?_ domandò dopo un po’ al cecchino.
Usop, che in quel momento stava tranquillamente bevendo il thè del mattino, lo risputò completamente in faccia a Chopper: _ Nami e Zoro insieme?_ squittì.
Lo strillo del nasone portò l’attenzione di tutta la ciurma su di lui che, intanto, caduto dalla sedia, si rotolava per terra e rideva a tutto spiano in quello che, secondo il medico di bordo, era un attacco di isteria acuta.
Usop si riprese un poco: _ Nami e Zoro insieme…ihihihih…_ riuscì a dire, prima di scoppiare nuovamente in un attacco acuto di risa.
Inutile dire che le poche parole che il nasone aveva detto scatenarono il finimondo nella cambusa.
_ La mia Nami…sigh…il mio fiore delicato…sigh….insieme…sigh sigh…a quel buzzurro…_ iniziò a singhiozzare Sanji, accasciandosi a terra.
_ Ma…ma…ma…_ balbettò Nami, diventando rossa in volto.
_ Fico!!!_ esclamò Rufy: _ Bisogna fare una festa!!!_
Chopper iniziò a saltellare qua e là, finendo poi a ballare sconclusionato assieme a Rufy; Robin sorrise, unica ad aver capito sul serio la situazione.
Usop scambiò un’occhiata con un confuso Franky e scoppiò nuovamente a ridere.
_ Finitela!_ tuonò la voce possente di Zoro: _ Non so che accidenti è preso a questo stupido di Usop, ma io e questa qui non stiamo insieme_ spiegò lo spadaccino: _ E poi chi accidenti può prendersi questa pazza furiosa?_
Nami sentì il cuore fermarsi, chinò leggermente la testa: perché le faceva così male? Aveva sentito di peggio quando era al servizio di Arlong…eppure…eppure quelle poche parole di Zoro l’avevano ferita come e se non peggio delle tre lame che pendevano sempre al fianco dello spadaccino.
_ Navigatrice va tutto bene?_ domandò Robin, notando la improvvisa scomparsa della vivacità della ragazza.
La rossa alzò lo sguardo, cercando di abbozzare un sorriso forzato: _ Tutto ok! Vado a controllare la rotta!_ e dicendo così uscì velocemente dalla cambusa, sotto lo sguardo attonito della componente maschile della ciurma.
_ Ho forse detto qualcosa di sbagliato?_ domandò innocentemente Rufy.
Sanji si riprese, accendendosi una sigaretta: _ Non credo sia tu quello che ha detto qualcosa di sbagliato…_ bofonchiò, guardando irato lo spadaccino.
Zoro ignorò lo sguardo, rimanendo fermo, con le braccia incrociate al petto: e adesso cosa era preso a quella dannata ragazzina fulva? Durante i loro litigi gliene diceva di peggio e non capiva proprio perché se l’era presa tanto per quella stupida frase. Sbuffò irritato, per ritrovarsi il cattivo della situazione e con cinque paia d’occhi ad osservarlo intransigenti.
Cinque paia, perché Robin aveva pensato bene di andare a tirare su la navigatrice e infatti l’aveva seguita sul ponte, trovandola appoggiata ad una balaustra della Sunny, con i piedi nudi, che solleticava l’erbetta del giardino che ricopriva il ponte.
Silenziosa, l’archeologa, si appoggiò al parapetto accanto alla rossa e guardò il mare calmo e tranquillo: _ Non l’ha detto apposta…_ mormorò dopo un po’ la mora, decidendosi a voltarsi e ad osservare l’amica.
Nami sbuffò, inarcando il corpo e stirando le braccia, facendo perno sul parapetto: _ Lo so…_ mugugnò: _ Però…_
_ Però fa male sentirselo dire_ completò per lei Robin.
_ Non che Zoro mi interessi…_ continuò Nami.
_ Sicura?_ le domandò Robin, voltandosi e osservandola attentamente.
Nami incrociò lo sguardo celeste dell’archeologa, arrossendo vistosamente; Robin sorrise alla ragazza: _ Uhm…si in effetti come può interessare un simile buzzurro, scorbutico, arrogante, pigro…_ iniziò ad elencare la mora.
_ Però è anche un bravo combattente e quando c’è da aiutare qualcuno…_ lo difese immediatamente a spada tratta Nami, scatenando l’ilarità della mora.
Nami sgranò gli occhi, accorgendosi di come era caduta facilmente nella trappola dell’archeologa e spostò nuovamente lo sguardo verso il mare: _ Sono una scema…_ bofonchiò, dopo un po’.
_ No…_ le rispose Robin, anche lei osservando il mare: _ A volte è facile non accorgersi di quello che si prova, soprattutto quando vivi a stretto contatto con la persona interessata…_
Nami appoggiò i gomiti sulla balaustra e il volto sulle mani, guardando maliziosa la mora: _ Perché mi sembra che questo discorso si riferisca anche a te?_
Robin sorrise, socchiudendo gli occhi e voltandosi, appoggiandosi di spalle al parapetto: _ Forse perché è vero…_ mormorò convinta.
Nami sgranò gli occhi: _ No! Chi è? Chi è?_ le chiese, iniziando a saltellare curiosa.
Robin sorrise più convinta, socchiudendo gli occhi, senza rispondere alla domanda: _ Usop? No, non credo….Sanji? Lo rifiuti sempre…Franky? Ne dubito…_ Nami si appoggiò come l’amica, iniziando ad elencare i vari componenti maschili: _ Chopper?_ domandò, ma subito scosse la testa, vedendo l’occhiata che la mora le aveva rivolto: _ Zoro? Ti ammazzo se è lui!_ dichiarò la rossa, facendo ridere Robin: _ Rufy?_
Nami si voltò verso la mora: _ Rufy?_ domandò più convinta, mentre Robin stirava le labbra in un sorriso più convinto: _ E’ Rufy?_ chiese confusa Nami.
_ E’ Rufy…_ dichiarò convinta Robin.
_ Ma Rufy è…_ Nami cercò un aggettivo che potesse definire il loro capitano, non trovandolo: _...Rufy!_ concluse, sapendo quanto il loro capitano era unico.
_ L’hai detto! Rufy è Rufy!_ ripetè Robin, mettendosi a sedere sulla balaustra: _ Non ha mai dubitato di me a Enies Lobby e io ero sicura che sarebbe venuto a salvarmi…_ Nami ascoltò in religioso silenzio, era raro che l’archeologa si aprisse così: _ E non solo a Enies Lobby. Rufy mi ha salvato in tutti i modi in cui è possibile salvare una persona: mi ha dato il coraggio per inseguire il mio sogno, per affrontare la vita…_
Nami sorrise: _ Signori e signore, la sorellona è cotta e stra-cotta del capitano!_ dichiarò divertita, mentre una mano di Robin le spuntava sulla fronte e le dava un colpetto: _ Come qualcun altro di un certo spadaccino!_ rispose divertita la mora.
Le due ragazze si guardarono prima di scoppiare a ridere in una sonora e piena risata, attirando l’attenzione della parte maschile della ciurma che, uscendo dalla cucina, si ritrovò le due ridenti.
_ Tzè, valle a capire le donne!_ dichiarò convinto Franky, appoggiandosi alla ringhiera del piccolo terrazzino che dava sul ponte.
_ Donne, un mistero per noi uomini!_ annuì con fare saccente Usop, mentre iniziava a raccontare una delle sue tante fandonie con un Chopper che pendeva dalle sue labbra.
_ Sembra stia meglio!_ mormorò Sanji, osservando la ripresasi Nami e poi spostando lo sguardo sullo spadaccino.
_ Cosa vuoi?_ borbottò quest’ultimo irritato.
Sanji si accese una sigaretta, l’ennesima della mattinata: _ Niente, ma vorrei avvertiti: continua a fare così e qualcuno se la prenderà prima di te…_
Zoro incrociò le braccia e guardando l’altro con aria di sfida: _ Tu, per esempio?_ bofonchiò.
Sanji si limitò a sorridere misterioso, facendo irritare maggiormente lo spadaccino.
Alla fine, Rufy, curioso di tanto divertimento da parte delle due ragazze, raggiunse le due e, quando queste se lo ritrovarono nel mezzo, iniziarono a ridere maggiormente, mentre il ragazzo di gomma saltellava dall’una all’altra domandando, con la sua aria da bambino, che cosa c’era di così divertente.



Il sole picchiava alto nel cielo, Clea si coprì gli occhi con una mano, mentre osservava il cielo sereno. Era riuscita a scappare da quell’inferno e adesso andava alla deriva con quella piccola barchetta: non sapeva quanti altri suoi compatrioti si erano riusciti a salvare. Il suo sguardo si posò sul piccolo fagotto appoggiato vicino ai suoi piedi, allungò una mano tremante verso quell’intreccio di stoffa e lo districò, rivelando una piccola statua d’oro raffigurante due serpenti in lotta. Il simbolo del suo paese, il simbolo della sua sofferenza. Finché non avesse messo quella statua nel grande tempio, inghiottito dal mare millenni prima, gli dei avrebbero continuato la loro opera distruttiva.




Salve a tutti!! Sono Yuna2284 ed eccomi qua con la mia prima fanfic ispirata al manga/anime “One Piece”! Allora che ne dite? ^^ Come avrete già notato la storia si svolge dopo Enies Lobby (anche se non ne so granchè, dato che con il manga sono un po’ indietro! ^^; Però volevo assolutamente metterci anche il personaggio di Franky – oltrettutto credo che sarà parecchio OOC per il motivo suddetto) e già si nota quali saranno le coppie! Ebbene si, essendo una Zonamista sfegata (della serie: Zoro è di Nami, guai a chi lo tocchi!) la coppia principale sarà Zoro/Nami, ma ci sarà anche una Rufy/Robin (Penso di essere fra le poche a vedere bene questa coppia! O.o). Beh, che altro dire, se non al prossimo capitolo! ^^ Nel frattempo sono ben accettati i commenti! ^^
Baci
Yuna2284
 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
giulychan93 - Voto: 11/07/08 20:10
ti pregooooo aggiornaaaaaa
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