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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Tokio Hotel
Titolo Fanfic: CARPE DIEM
Genere: Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Autore: shiroi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/11/2007 19:43:06 (ultimo inserimento: 17/11/07)

Scritta a tre mani(due mie, una la bru XD),Le protagoniste non sono mary sue(spero). Carpe Diem, cogli l’attimo: pensare troppo uccide l’amore…
 
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-DOVE DUE RAGAZZE VIVONO LA LORO VITA NOIOSA-
- Capitolo 1° -

Un mercoledì mattina di gennaio.
Ilaria come ogni giorno fu svegliata dall'ombra proiettata da suo padre sul letto. Come sempre con passi assonnati si dirige in bagno e si guarda allo specchio esclamando:" Uff… è tutto esattamente come ieri..." Dopo quella che sembra un'eternità esce dal bagno e torna in camera sua per vestirsi. Come sempre il letto è già stato fatto, ma non è solo quello il segno del passaggio di sua madre, infatti i pantaloni che la sera prima aveva lasciato sulla sedia erano scomparsi. "Dove cavolo li ha messi?! e io che li volevo mettere...ufff" si guarda un po' attorno per vedere dove poteva averli spostati, ma alla fine rassegnata ed anche un po' arrabbiata apre l'armadio e tira fuori un paio di jeans, un maglione nero, la cintura anch'essa nera. Si veste e dopo cinque minuti va a prendere le scarpe, le sue all star, le allaccia ed esce dalla camera per andare con calma verso la cucina dove prende una tazza di caffè. Quando poi si accorge che finalmente il bagno è libero vi entra e si guarda nuovamente allo specchio: " Ma chi cazzo è questa?"abbassa lo sguardo e inizia lavarsi i denti. Poi prende il pettine ed impreca rivolta allo specchio per quei suoi capelli né ricci né lisci; tenta in tutti i modi di rendere il suo ciuffo un po' più liscio e per il resto pensa di non poter fare l'impossibile così sistema un po' con le mani i suoi capelli corti. Poi alza di nuovo la testa verso lo specchio ed apre l'armadietto vicino al lavandino per prendere la matita. é da qualche giorno che ha iniziato a metterla, ma oggi proprio non ne ha voglia anche perchè è di pessimo umore allora la ricaccia dentro dicendo:" Ma che cazzo la metto a fare tanto non cambia niente, non lo incontrerò mai..."
Così prende le lenti a contatto e le mette e si trova di nuovo a guardarsi allo specchio e torna ad aprire l'armadietto e a prendere la matita, la mette sia sopra che sotto e dice rivolta a se stessa: " tanto che vuoi che sia?! Magari oggi..." Ma i suoi pensieri vengono interrotti da sua madre, che incurante del fatto che il bagno sia occupato entra, mette delle cose in lavatrice e va via come una furia dal bagno quando la figlia la fulmina con uno sguardo.
Ilaria allora prende il suo orologio, lo guarda e dice:" cavoli sono già le sette e venti..."allora va in camera sua, dove sua sorella è già pronta per andare in ospedale a fare tirocinio, e prende il suo Eastpack. Lei la vede andare via di corsa dicendo " Ci vediamo verso le quattro!".
Ancora un po' assonnata prende la giacca e va in cucina dove aspetta che i suoi la portino a scuola. Come sempre però sua madre è in ritardo e sembra anche più esagitata del solito anche se la cosa le sembra impossibile. Quando finalmente anche la madre è pronta sono già le 7.34 Ilaria, suo padre e la madre entrano in macchina e dopo 6 minuti di interminabile di silenzio, ecco che Ilaria arriva a scuola .

....

Intanto, sul treno che collega Varese a Besozzo, Bianca guarda fuori dal finestrino con il suo mp3 a palla; sta ascoltando i My Chemical Romance ed è ancora un po’ assonnata e forse sta proprio pensando a quanto sarebbe stato bello poter rimanere nel suo letto al calduccio, ma come ogni mattina sua madre aveva acceso la luce per svegliarla. Come se fosse un orologio svizzero la madre la chiamava sempre alle 6 e 10 e proprio come sempre Bianca aveva aspettato cinque minuti prima si alzarsi e andare in bagno a lavarsi. Anche lei aveva messo le lenti a contatto fissandosi per dieci minuti allo specchio. Quella mattina aveva scelto di mettersi una maglietta a righe bianche e nere e i suoi soliti Jeans neri, il ciondolo e gli anelli ed era scesa in cucina per fare colazione. Adesso sul treno pensava ancora a quando aveva dovuto aspettare che sua madre svegliasse i suoi fratelli, i due mostriciattoli come li chiamava lei, imprecando per il ritardo, a come fosse riuscita ad arrivare alle 7.10 in stazione e al freddo che aveva preso aspettando quello stupido treno, ricordandolo un brivido le percorse la schiena, odiava il freddo, così come odiava le oche e i truzzi che affollavano il treno. Quella mattina però fortunatamente era riuscita a trovare, oltre alla sua fidata amica Eleonora, i suoi amici in mezzo alla folla di pendolari e forse il suo umore non era poi così nero. E poi c’era una fantastica notizia che doveva dare alla Bru, “ chissà cosa mi dirà, io non sto più nella pelle...cavoli cavoli!!!”
Finalmente alle 7.47 arriva in stazione e assieme alla sua “cara amica” Grazia si dirige verso la scuola. “Ah tu sei troppo calda...sei la mia stufetta!!!” esclama quella mentre Bianca, spinta dalla sua cavalleria le porge una cuffia. “ Cambia canzone lo sai che i Tokio Hotel non mi piacciono!!”. Allora lei cambia canzone e ne mette una dei My Chemical Romance. Ma in un attimo sono costrette a separarsi e Bianca deve per forza entrare in quell’edificio che tanto odia dalla porta opposta.
Sale le scale, entra in classe e si fionda al suo posto, secondo banco vicino al muro, dove vede Ilaria, le salta praticamente addosso e esclama: “Bru ho delle notizie fantastiche!!!”
Intanto Ilaria ha la faccia blu, le manca il respiro e sta cercando i tutti modi di staccarsi di dosso la sua amica: “ Bru- sussurra- non respiro...”. Bianca la lascia dicendo: “ Scusa ammora non volevo ucciderti!!”. Così le due si guardano in faccia un attimo e poi scoppiano a ridere. Le due ragazze si comprendono benissimo, è come se si conoscessero da una vita, ma in realtà si sono conosciute solo tre anni prima. Bianca e Ilaria ormai sono come sorelle: l’una finisce le frasi dell’altra e anche se non mancano le piccole discussioni, non hanno mai litigato veramente.
Ilaria: “ Allora Bru qual è questa grande notizia?!”
Bianca: “ Be’ vedi...”
Ma le sue parole vengono interrotte dall’arrivo del prof di chimica. “Sedetevi ragazzi”
Ilaria: “Be’ dai, dicevamo?!”
Prof: “ Allora Bianca Maria interrogata, forza vieni qui!”
Bianca sussurra: “ok cazzo... aiutami Illy... iiiiiihhhhhh...me non sa niente...aiuto.!!!”
Ilaria sorride per incoraggiare l’amica.
Non appena finisce l’interrogazione, che inutile a dirlo, è stata una delle più esilaranti della storia del liceo, Bianca torna a posto vomitando un fiume di parole.
Bianca: “ L’anidride solforica... ma che cavolo me ne frega a me di come si fa l’anidride solforica?! E quella stupida formula...”
L’amica ormai era abituata a quel modo di fare di Bianca e sorrideva al suono della sua voce.
Ilaria: “ Ma il bello è stato quando hai scritto alla lavagna Anidride COMICA!!! Ahahaha di quelle risate assurde... Anidride comica... ssurdo!”
Bianca: “ ahahaha”
Le ore passarono veloci tra cavolate, disegnino sul banco e risate. Finalmente la giornata finì e Bianca ed Ilaria decisero di rimanere a mangiare fuori.
Bianca: “ Ho una fame che mangerei un lupo!”sorride rivolta all’amica.
Ilaria: “ allora stammi lontana...!” Dice allontanandosi e finendo praticamente sotto un pullman.
Le due ragazze incominciano a ridere, ridono così tanto che tutti quelli che passano le guardano, ma a loro non importa, loro si sentono diverse, loro sono diverse, ma uguali, loro sono uniche.
Ilaria ancora ridendo: “ ci sono andata vicina stavolta... Hai visto Bru è tutta colpa tua!”
Bianca con le lacrime agli occhi: “ Neanche avessi guardato nella tua scollatura!”
Ormai le due ragazze erano arrivate davanti al locale in cui avevano deciso di mangiare ed entrarono. Ilaria come sempre non aveva molta fame così prese solo una bottiglietta d’acqua e alla fine un gelato, mentre Bianca aveva preso un trancio di pizza e due focaccine rotonde.
Ilaria: “ ma mi spieghi dove cavolo metti quello che mangi?!”
Bianca: “ non sai quanto sei fortunata tu!”
Ilaria: “ si si certo come no... !”
Bianca, quasi strozzandosi, cerca di parlare.
Ilaria: “ Bru calmati, non mi morire così. Pensa al titolo sul giornale -Ragazza muore soffocata da un pezzo di pizza-...sarebbe una cosa esilarante, degna di te, ma esilarante” e sogghigna.
Bianca sorridendo: “Be dai sarei originale!” e sorride “ comunque ... la sai la novità? Mio fratello va via!”
Ilaria: “ il Luciano?! Ma non è un po’ troppo piccolo per andare via di casa?!”
Bianca: “ NO...cioè si...insomma va via per l’estate, va in Germania per due seminari al conservatorio di Magdeburgo!”
Ilaria: “ cavoli che culo, allontanarsi da questo mortorio!”
Bianca: “ Ma aspetta...deve ancora venire il bello, mi hanno proposto di andare lì anche a me!”
L’amica strabuzza gli occhi, ormai non è più un segreto che l’amica sia stonata.
Bianca: “ e dai non fare quella faccia, io in Germania…ma ti immagini!”
Ilaria: “ un terremoto di magnitudo 10...ahahah...ricordati di mandarmi una cartolina!”
Bianca: “ ma che dici…Bru io senza di te mica vado!!! E poi andrei lì per l’intercultura, e dai Illy...” fa gli occhietti da bambina.
L’amica fa qualche smorfia , giusto per far stare sulle spine la ragazza, ma in cuor suo sa che la risposta è si. In un attimo si perde nei suoi pensieri, allontanarsi da Varese, passare un’estate diversa dal solito.- Sarebbe proprio una figata!-
Bianca: “ Bru...BRUUUU!!! Mi senti?!”
Ilaria cade dalle nuvole: “ Certo certo che ti sento ti avranno sentito fino a Besozzo!”
Bianca: “ Ma tu non mi ascoltavi” si comporta come una bambina piccola che è stata sgridata ingiustamente, l’amica sorride.
Bianca: “ Dovresti farlo più spesso!”
Ilaria: “ cosa sorridere...ma se oggi non ho fatto altro! Comunque dicevi…!”
Bianca: “ Allora, progetto intercultura in Germania!”
Ilaria: “ Ma tu non sai il tedesco?!”
Bianca: “ So qualcosina...e poi c’è tutto il tempo, andremo via a Luglio, dai allora ci stai?”
Ilaria: “ Certo che ci sto, è ovvio!c’è solo un piccolo problema, non è mica detto che ci piazzano nella stessa città, potremmo essere lontanissime, sempre in Germania ma lontanissime!!”. Dicendolo tutti i suoi sogni vanno in frantumi, le sarebbe proprio piaciuta una vacanza lontana dall’Italia, dalla sua famiglia, con la sua migliore amica Bianca.
Bianca: “ Ma vedi che non mi ascolti!! Ti ho detto prima che non ci sono problemi per quello, tu datti da fare per convincere i tuoi e vedi che al resto ci penso io!”
Ilaria: “ Allora, mi sa che rimango a casa questa estate” dice sfottendo l’amica.
Le due ragazze ridono, pagano ed escono.



Intanto molto lontano da Varese


Tom: “ Ancora lettere di fans...ma quante sono?!” ne apre una ed inizia a leggere:
“ Ciao Tom mi chiamo Sophie
Ho gli occhi azzurri, sono bionda e alta,
Sei fighissimo, io ti amo, io ti adoro!!”
Tom: “Un’altra...ma come cavolo fanno a dire di essere innamorate di me?! Non sanno neanche chi sono!”
Bill: “ Bru non dire cavolate, certo che sanno chi sei: sei il gemello più famoso della musica...o meglio uno dei gemelli più famosi della musica!” e sfodera uno dei sorrisi più grandi che il fratello gli avesse mai visto fare.
Tom: “ Dai Bill hai capit...” ma le sue parole sono interrotte dal suo cellulare: “e adesso chi cavolo è?!” guarda il cell e : “Oddio la tipa di ieri sera, che palle!!”
Intanto il sorriso dalla faccia del fratello non accennava ad andarsene: “ che cazzo hai da ridere Bill?”
Bill: “ Senti questa lettera : Tom per me sei il più figo, non sai quanto mi piaccia il tuo piercing vorrei proprio giocarci con la ma lingua! Se vuoi divertirti questo è il mio numero...!- cavoli questa ci va giù pesante, però certo se ti vuoi divertire...”e fa l’occhiolino al fratello che gli fa una linguaccia.
Tom: “ Proprio simpatico Bru!!” dopo due minuti di silenzio “Possibile che pensano tutte solo al mio aspetto fisico! Quanto vorrei..."





...<<la vita è come l'acqua, ci sono diversi modi di starci dentro.
Pochi nuotano guardando male chi non ne è capace.
I più si limitano a galleggiare aspettando qualcosa dal cielo, rassicurati da una routine sempre uguale.
Alcuni annegano, perchè nella vita non saper nuotare o galleggiare significa non essere in grado in provare od ottenere qualcosa d'indispensabile quale la serenità.
Poi ci sono i coccodrilli.
Stanno fiacchi, sott'acqua, senza annegare, senza nuotare, senza galleggiare.
Aspettando eternamente un occasione.
Aspettando un attimo da cogliere.
Ma molte persone, a differenza dei coccodrilli, quando incontrano il loro attimo fuggente.
Lo lasciano andare.
Perchè molte persone hanno paura di essere felici.
Perchè la felicità può finire, perchè possono soffrire.
Perchè le persone non capiscono che se non colgono quel momento però...non saranno felici mai.>>...
 
Continua nel capitolo:


 
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