torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: THE PRISION OF HEART
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, AU, Lemon
Autore: serenity00 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/11/2007 23:44:55 (ultimo inserimento: 04/02/08)

All' IRF, riformatoro tranquillo,arriva Itachi Uchiha, ke prenderà il controllo su tutti, tranne Sayuri, e qst gli darà non poco ad Itachi ke..Leggete
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
LO SGUARDO CHE SEGNA L'INIZIO
- Capitolo 1° -

Salve! Ecco la mia ultima ff! questa volta una AU! Ambientata nel nostro mondo, in un liceo, o meglio riformatorio.
Bhe vi lascio leggere!

I° CAPITOLO: LO SGUARDO CHE SEGNA L’INIZIO

Erano le otto del mattino a Konoha. L’intero villaggio era in piena fermentazione singolare, che tuttavia veniva nascosta da un silenzio paranoico, e dalla finta indifferenza.
Le voci ormai erano fondate, erano vere, vere più che mai visto che erano scritte sul giornale. Era stato preso. Catturato vivo. Il più temibile criminale di Konoha. Un ragazzo di diciannove anni. Itachi Uchiha. L’assassino.
E adesso, dopo essere sfuggito alle ire di suo fratello minore, il ragazzo, dopo aver passato quindici giorni in una speciale cella d’isolamento, si trovava costretto a frequentare un liceo.
Erano queste le parole che Sayuri stava leggendo sul giornale che tutte le mattine, allo stesso orario, una donna grassa e scorbutica, bussando alla porta di tutte le camere, portava buttandolo per terra senza nemmeno dare il buon giorno ai giovani che vivevano in quel luogo.
“Istituto Riformatorio Fukustu”. Era lì che era rinchiusa, da quattro anni. Frequentava il secondo anno, classe seconda C. Anni diciassette. Svogliata e pigra, con un carattere silenzioso e poco socievole, spesso irritabile. Costretta a rimanere in quel dannato riformatorio per altri tre anni. Proprio così, Sayuri era in un carcere minorile, e doveva restarci per sette anni e frequentare corsi scolastici, ma il perché di questa su reclusione è un'altra storia.
Continuò a leggere il giornale e lì la sorpresa.
“Itachi Uchiha, verrà trasferito nell’ Istituto Riformatorio Fukustu”.
Sayuri annoiata buttò a terra il giornale, aveva in dosso la divisa scolastica, una gonna che arrivava fino al ginocchio color blu scuro, una camicia a maniche lunghe color panna che sul petto portava un fiocco del colore della gonna, e a destra una tasca con lo stemma della scuola dove c’erano le iniziali “IRF” ovvero Istituto Riformatorio Fukustu. Si guardò allo specchio, capelli lisci castani che arrivavano a metà schiena, e la frangetta cadeva sulla fronte, i suoi occhi sempre castani scuri, erano molto vaghi nell’espressione quasi sempre indifferente o forse triste per praticamente tutta la giornata. Sbuffò pensando che ora le toccava una noiosissima giornata in una classe di gente con cui non aveva il minimo contatto, prese la borsa a tracolla e la giacca del colore della gonna, parte della divisa, e uscì dalla sua stanza, e dall’ edificio che era la “sua” casa o per meglio dire la casa di tutte le ragazze che frequentavano l’istituto. Pochi metri a piedi, ed arrivò ad un edificio molto grande, dove una marea di ragazzi e ragazze di tutte le età si avvinghiavano per entrare. Sayuri non lo sopportava proprio tutto quel trambusto, non vedeva l’ora di andarsene, solo che non poteva farlo, chi entrava in quel riformatorio doveva restarci, era impossibile uscire e non essere ritrovati.
Entrò a scuola, come al solito c’era traffico, le aule non erano abbastanza visto che l’unico riformatorio del paese era quello, c’erano ragazzi a partire dai dodici anni fino ai vent’anni, ogni mattina gli alunni cambiavano aula , appena arrivavano a scuola, cercavano su un foglio esposto in bacheca il numero corrispondente alla loro aula. Ma quella mattina, era diverso, tutti erano agitati. Tutti tranne Sayuri. Era il giorno, il giorno in cui sarebbe arrivato il terrore allo stato puro. Eppure a lei, non importava proprio niente, infondo lì dentro erano tutti uguali, tutta gente, che aveva fatto qualcosa di male. Tutta gente “sporca”. Chi era stato arrestato per spaccio, chi per omicidio, chi perché faceva affari illeciti, ma c’erano così tanti casi, e lei li riteneva tutti uguali, insopportabili.
Ad un certo punto, nel lungo corridoio, Sayuri si dovette fermare, una folla di ragazzi e professori si era raggruppata, come se aspettasse qualcosa. C’era un trambusto pazzesco, le voci si mescolavano ed il chiasso era imparagonabile a quello che c’era di solito. Poi calò il silenzio. Tutti si attaccarono alle pareti, lasciando il centro libero. Sayuri si trovò al centro e decise di spostarsi sbuffando con malavoglia. Tutti avevano la testa sporta per guardare qualcosa, a quel punto la curiosità non poté che assalirla e si sporse anche lei per guardare, un giovani coi capelli neri, occhi dello stesso colore, sguardo completamente indifferente, aria da “so tutto io, e voi siete tutti morti se mi date fastidio”, indossava la divisa della scuola, l’IRF, ovvero un pantalone lungo blu scuro , e la camicia bianca a maniche lunghe, la giacca portata in modo svogliato, il passo altrettanto costrittivo. Il ragazzo guardava tutti i presenti dalla testai i piedi, con la sua aria altezzosa, disprezzante, che celava con quel senso d’indifferenza. Dietro di lui, il preside dell’istituto, il professor Sarutobi, a seguire il più anziano c’era il professore d’italiano Jiraiya, il professore d’inglese Kakashi Hatake, Orochimaru quello di matematica, ed infine l’infermiera Tsunade. L’aria sembrava fattasi elettrica, qualcuno lo guardava persino terrorizzato, e sembrava che al nuovo arrivato questo fatto piacesse parecchio.
Poi il preside si fermò.
-Allora! Non c’è niente da vedere! Filate in classe!!-I ragazzi come riportati in vita, cominciarono a muoversi lentamente e compattamente, per poi smistarsi nelle proprie classi, purtroppo Sayuri si trovò costretta a tornare in dietro, perché si era accorta che la l’ula in cui stava andando non era quella giusta, ripercorse il corridoio quasi vuoto, e senza accorgersene passò davanti al nuovo arrivato e i professori che lo accompagnavano.
Fu la quiete prima della tempesta.
Uno sguardo quasi di sfuggita, lei prosegui imperterrita, e lui si voltò per osservala, ma solo per un secondo, per poi tornare a guardare dritto davanti a se e la porta che stava per varcare.
-Uchiha Itachi, questa è la tua classe, quarta C, non combinare guai, è il tuo primo giorno, e la tua prima e unica occasione… altrimenti…-Ma il vecchio preside fu interrotto dal giovane.
-Si, si, mi risbattete in carcere… -Disse lui aprendo la porta dell’aula ed entrò.

Fine I capitolo.

Commentate in tanti! Aspetto i vostri pareri!

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
-hyoo- - Voto: 08/02/09 21:08
qst ff è bellixima.... continuala!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: