COME VA LA GRAVIDANZA?
- Capitolo 1° -
E ripensavo al suo sguardo come se fosse stata davanti a me... Freddo come il ghiaccio... La nostra amicizia era stata rovinata da un ragazzo.
Nana perdonami se ti ho ferito ma non odiarmi per aver amato, per aver amato lui. Non odiarmi perché lo amo ancora, è il padre della mia bambina non posso lasciarlo... è tutto quello che potevo desiderare.
Nana so che non ci sei ma se stai guardando il cielo come sto facendo io ora, spero che sentirai il mio pensiero... In fondo siamo sempre state legate da un filo invisibile, ricordi quel giorno sul treno? Un po' per caso un po' per fortuna, poi lo stesso nome e poi rincontrarsi a Tokio, dividere lo stesso appartamento... amare due ragazzi della stessa band. Eravamo amiche NANA! Ti prego ritorna a casa, ritorna da ME!
Piangevo affacciata a quella finestra, davanti a quella luna che sembrava volesse dirmi "abbi speranza"...
In quei momenti di nostalgia Takumi si avvicinava a me e mi abbracciava tentando di consolarmi ed a farmi pensare di quello che avevo e non di quello che avevo perso. Ma era impossibile dimenticarla, era come la mia sorella maggiore, il ragazzo che avrei sempre voluto avere... NANA mi manchi...
Takumi mi prese in braccio e mi portò a letto, incominciò ad accarezzarmi il viso ed a spostarmi i capelli ma io mi girai per non vedere il suo volto che mi ipnotizzava e mi addormentai. Non vidi la sua reazione ma pensavo che avesse capito il perchè.
Il giorno seguente mi svegliai per il bacio che mi diede prima di andare a suonare con la band. Ormai non era un segreto che io e lui eravamo sposati. Il giorno del matrimonio c'erano tutti i nostri amici, i giornalisti e le guardie che li tenevano a bada e anche lei... Nana c'era ma dopo le nozze era scomparsa, fuggita. Forse voleva vedere se con quest'uomo ero felice, finalmente felice... Dalla fuga, Ren aveva reagito male e da allora aveva incominciato di nuovo a drogarsi ma per fortuna Yasu l'aveva fermato in tempo... Le giornate passavano una uguale a l'altra, era tutto perfetto se non era per lei... Dovevo incominciare ad odiarla? Mi stava rovinando la vita? Nana perchè non ritorni da noi?!?
Mi alzai, e mi vestii. Andai a lavarmi la faccia e guardandomi allo specchio vidi la sua immagine. Diedi un pugno allo specchio ma non si ruppe.
Ormai la pancia si vedeva, mamma mia sembravo una balena, tra 1 mese nasceva. Nana vorrei che tu fossi con me, a stringermi la mano...
Non avevo niente da fare, incominciai a spolverare quel poco di polvere che si era accumulata il girono prima, poi accesi la tv e stavano trasmettendo un servizio sui Trapnest: " La band del momento! I Trapnest! Abbiamo l'onore di avere una loro intervista! Ma la domanda più cool è: tra quanto tempo il signor Takumi diventerà padre?!? Ebbene lui ci ha confermato che la bambina, accettatosi ormai che è una femmina, nasca tra 1 mese! Tutte le sue fans gli fanno tanti auguri a lui e alla moglie!" spensi la tv, ormai questi servizi erano su tutti i canali...
Telefonai a Junco, ancora fidanzata con il capellone: - Hei Jun! Sono Hachiko!- che importanza aveva ormai farmi chiamare Hachiko... lei non c'era più ma...Il noma Nana era ormai appartenente a lei... Solo pronunciare il nome faceva cadere tutti in una gran depressione...
- Hachi! Come stai? Successo qualcosa???- lei si preoccupava sempre della mia gravidanza, mi procurava le cose che Takumi non riusciva a prendermi. Una vera amica.
- Non no. Volevo solo fare due chiacchiere. Ti va di uscire oggi pomeriggio?-
- Sei sicura di poter uscire?-
- Sì, anche se da certi calci!- feci una risata.
- Vorrei tanto poterla sentire, hai già deciso come chiamarla?
- Nana*- risposi senza esitare
Passò un attimo di silenzio.
- Ah... Sicura?-
- Bè Takumi si è fissato col nome Sachiko ma tu sai la mia triste storia... Quindi il nome sarebbe quello, ma ci stiamo ancora pensando-
- Ah, comunque va bene, ci vediamo oggi pomeriggio a casa tua per poi uscire, Ciao-
- Ciao Jun-
Il pomeriggio era occupato. Ora bastava occupare la mattinata. Era già mezzogiorno. Forse era Takumi, alle undici non mi aveva chiamata... In fatto di premura lui era un tesoro.
Driiin Driiin
E come previsto arrivò la chiamata: - Takumi?-
- Nana, tutto apposto?- era l'unico che continuava a chiamarmi col mio nome. Sembrava non creargli problemi come a me.
- Sì... Ho appena finito di parlare con Jun, oggi pomeriggio starò fuori.-
- Ce la fai? Sei sicura di poter uscire?-
- Sì, non preoccuparti- per modo di dire. Era difficile che non si preoccupasse.
- Ora devo ritornare in sala prove. Fai la brava, ti amo-
- Anche io. Ciao-
Dopo la chiamata decisi di andare a fare la spesa. Potevo farcela.
Uscii.
Andai al supermarket e presi le cose che avevo scritto sulla lista, in più aggiunsi qualche dolcetto e gli ingredienti per preparare una torta al cioccolato con panna.
Ritornata a casa mangiai un po' della frutta che avevo comprato e poi andai a stendermi sul letto per riposarmi. Quando mi svegliai erano già le tre e mezzo del pomeriggio, allora incominciai a trovare un vestito carino che mi entrasse ancora. Ci misi mezz'ora prima di trovare quello giusto. Alle quattro in punto, suonò il campanello. Pensai che fosse Jun, ma quando aprii la porta vidi Nobu.
L'ultima persona che potessi immaginare di ritrovarmi davanti, era a casa mia.
- C-ciao Nobu...- Ero rimasta senza parole.
- Ciao Hachiko... Posso... Posso entrare?- Sembrava anche lui imbarazzato. Conoscendolo chissà quanto gli c'era voluto prima di trovare il coraggio di venire.
- Ma certo- Feci un sorriso per tranquillizzare l'atmosfera.
- Come va la gravidanza?-
Uff.... Certo che però sta domanda era diventata monotona...
- Bene grazie. Tra un mese nascerà la piccola...-
- Allora è vero che è una femmina! Augurii!- Sembrava che il fatto l'ho rallegrasse.
- Aspettavo Jun, aveva detto che oggi uscivamo. Ma sono le quattro e ancora non arriva...-
- Hachi, la solita sbadata! Ti sei dimenticata di spostare le lancette dell'orologio, ora sono le tre del pomeriggio!- Fece una risatina e mi accarezzò la testa come se fossi una cagnolina.
- Oh, mi sono dimenticata...- allora Takumi non aveva telefonato un'ora in ritardo... E Jun dovrebbe arrivare tra un 'ora...- Vuoi qualcosa da bere?- continuai.
- Un birra magari...-
Gli presi la birra e quando gliela posi le nostre mani si toccarono.
In un momento mi sentii paralizzata, aspettavo la sua reazione. Ma lui sembrava non risentirne minimamente! Forse aveva dimenticato tutto quello che c'era stato tra noi...
- Grazie- fu la sua risposta. - E... Dov'è Takumi?- continuò.
Strano che mi abbia domandato di Takumi...
- E' alle prove con la band. Da voi come va?- ecco questo forse non dovevo domandarglielo. Dopo che Nana era scappata, il tuor di lancio andò a monte e dopo circa un mese i Blast incominciarono a cercare un'altra cantante, pur sapendo che una come Nana non l'avrebbero trovata facilmente o forse neanche esisteva...
- Bè, stiamo ancora cercando una sostituta per...- ebbe un attimo di esitazione ma poi continuò. - Per Nana, sai è difficile trovarne una con una voce decisa ma che abbia anche sentimento e passione sia per quello che canta sia per la musica in generale-
- Spero che la troviate presto- accennai ad un sorriso per dargli conforto e speranza.
- Senti Hachi... Parlando chiaramente, io non sono venuto qui solo per fare due chiacchiere. Sono venuto qui perchè volevo dirti che il mio amore per te non è svanito! O almeno non del tutto, ma io non voglio che svanisca! Perchè... Perchè io TI AMO!- a questo punto cercai di interromperlo ma non mi lascio aprir bocca. - Ascoltami! So che sei sposata, so che sei incinta e che tra un mese diventerai madre ma io TI VOGLIO!- si fermò. Le ultime due parole erano urlate e credo che lui aspettasse una mia risposta. Non sapevo cosa rispondere, era letteralmente paralizzata e con la bambina che incominciava a scalciare era difficile pensare ad una risposta.
Restai in silenzio. Era come una ferita che si riapriva dopo tanto tempo. Bè, tanto tempo non era, all'incirca erano passati cinque o sei mesi...
- Ma io non ti voglio- mamma mia che acida! Da quando ero diventata così?!? - Sono felice o almeno quasi del tutto e tu sai quel poco di infelicità a cosa lo devo. Ora vattene tra poco devo uscire- acida sì, ma non mi aveva lasciato scelta. Non può presentarsi a casa mia e dirmi ancora che mi ama, quando aspetto una bimba e sono anche sposata!
Rimase scioccato dalla mia risposta. C'era da aspettarselo.
Non disse nulla ma mentre apriva la porta per andarsene si avvicinò e diede un bacio. Ero esterrefatta.
- Non finisce qui, ti voglio e ti otterrò!- sbatté la porta e se ne andò.
Mi dovevo sedere, mi stesi sul divano e incominciai a pensare. Suonarono alla porta ma non avevo la forza aprire. Ma si aprì comunque credo che non l'avessi chiusa. Entrò Jun: - Hachiko! Non dovresti lasciare la porta aperta! Non sai chi può entrare!- dopo l'urlata vide che non ero in me, si avvicinò e mi chiese: - Hei, ma cosa ti è successo? Sembra che hai visto un fantasma... Vuoi che ti porti all'ospedale?-
- No... No è che...- gli raccontai tutto quello che era successo e lei rimase scioccata all'inizio ma poi si riprese:
- Devi dirlo a Takumi! Le parole di Nobu non sono rassicuranti. Meglio che ti riposi, questo stress non fa bene alla bambina. Rimarrò con te per farti compagnia finchè non ritornerà Takumi. Sai a che ora ritorna?-
- No Jun, non è il caso. Comunque ha detto di ritornare verso le otto...- Non volevo ammetterlo, ma avevo bisogno di qualcuno che si prendesse cura di me in quel momento e magari preparasse pure la cena!
- Ok... Ti aiuterò a preparare la cena per stasera- wow! Desiderio avverato! Bene, almeno farò metà fatica!
- Grazie Jun!- le feci un sorriso.
Arrivò la sera e Takumi tornò a casa.
- Sera Takumi- disse Jun.
- Sera Junco... Che cosa ci fa qui?- mentre lo diceva mi diede un bacio. - E' successo qualcosa a Nana?- disse in tono preoccupato.
- Si e no, ma credo che debba raccontartelo lei- ecco Jun sempre la furba. Aveva dato via al mio discorso, così che non potessi far finta di niente!
Takumi rivolse il suo sguardo verso di me.
- Bè... Oggi... E' venuto a farmi visita Nobu e...- mi interruppi. Già la notizia che Nobu era venuto a casa nostra senza che lui ci fosse lo infastidiva.
- Lui... Ha... Detto certe cose... Non molto belle...- le parole mi uscivano a fatica.
- Allora Nobu è venuto a casa vostra e ha detto ti amo ad Hachi, tua moglie. Ha detto anche che la vuole ancora anche se è sposata ed incinta. So che sembra peggio di una soap ma è la verità. E visto che sei suo marito dovresti far qualcosa. Detto questo faccio la mia uscita di scena. Buona serata e buona cena per quanto abbiate voglia di mangiare- Jun prese il giubbotto e se ne andò. La solita, fa delle uscite di scena mozzafiatanti! Non ci ero riuscita io a dire cosa era successo e ovviamente ci aveva pensato lei...
- Ecco questa è la storia... Non credo che Nobu mi farebbe del male quindi... Non credo ci sia da preoccuparsi...- ripresi l'argomento cercando di tranquillizzare Takumi.
- Non preoccuparsi?!? Ma sei matta?!? Gli spacco la faccia a quello se prova solo a sfiorarti! Ma come si è permesso di venire qui in mia assenza?!?- divenne una belva. La sua voce si sentiva per tutta la casa!
- C-calmati- cercai di trattenere le lacrime.
Lui capì che la sua reazione mi aveva spaventata, allora si sedette sul divano accanto a me e mi incominciò a baciare. Poi mi strinse tra le sue braccia e mi sussurrò dolcemente: - Tu sei solo mia- e mi ribaciò.
Mi prese in braccio e mi portò in camera da letto. Si vede che non aveva fame...
ECCO QUI L'INIZIO DELL'INTRIGO HIHIHI, SPERO VI SIA PIACIUTA L'INTRODUZIONE. COMMENTATE ! ^^
*la bimba si chiama in realtà Satsuki
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