SUL TRENO
- Capitolo 1° -
COMMENTATE IN TANTI ALTRIMENTI NON POSTO IL PROSSIMO CAPITOLO!!!!!!
IN QUESTA STORIA LE COSE ANDRANNO DIVERSAMENTE DAL LIBRO, CI SARA' LA CORTE SERRATA DI JAMES SOLO DOPO UN Pò DI CAPITOLI, FINO AD ALLORA LUI RIMARRA' SULLE SUE, E LILY E JAMES COMINCERANNO LA LORO STORIA GIA' DAL PRIMO ANNO, SI PRVEDONO MOOOOOOOOLTI CAPITOLI, CHE NON POSTERò SE VOI NON COMMENTATE!!!!
Chiuse gli occhi stancamente, sospirando. Finalmente il treno si era allontanato dalla stazione. Non riusciva più a sopportare quello sguardo da parte di sua sorella, come se fosse stata colpa sua, tutto quello che era successo da un mese a quella parte. Ancora non le sembrava vero che stesse succedendo a lei. Lei, Lily Evans una….una Strega!!!Era stato uno shock per tutta la famiglia, sua madre, suo padre, e…sua sorella. Sua sorella più di tutti non l’aveva guardata sorpresa o contenta per lei, no, lei l’aveva guardata con disprezzo, come se fosse stata affetta da una grave e incurabile malattia mortale e contagiosa. Ma sua madre e suo padre no, loro almeno l’avevano presa bene, sua madre era stata orgogliosa di lei, e aveva detto “Non è magnifico?Abbiamo una strega in famiglia, la nostra piccola Lily, un’adorabile streghetta!”Anche se Lily pensava che sua madre fosse poco realista “sull’adorabile” …scoprire di essere una strega le aveva provocato un indicibile gioia, e anche molto sollievo. Il suo essere una strega, spiegava molti avvenimenti della sua infanzia, che assieme a sua sorella, cercava di nascondere ai genitori. Una volta, il giorno del compleanno di Cledis, una compagna di scuola, la Signora Evans aveva raccomandato Lily e sua sorella Petunia, di non macchiarsi il vestito fino a fine giornata…ma si sa com’è…alle prime feste di compleanno, ci si scatena!Infatti, ancora prima che venisse tirata fuori la torta, sia lei che Petunia, avevano i vestiti sporchi di terra e erba fino al collo…poi….un secondo prima che Lily scoppiasse in un pianto isterico per aver spudoratamente disobbedito alla mamma, le macchie sui vestiti erano completamente e inspiegabilmente scomparse. Allora non aveva fatto troppo caso a quel incidente, come non dava peso agli altri….cose banali, ma che agli occhi di semplici persone, apparivano assurde, cose che solo un mago o una strega poteva capire. Ci fu uno scatto della maniglia, e la porta dello scompartimento del treno si aprì rivelando una ragazza con una faccia un po’ ciotta,alta, con capelli castani lunghi, e un paio di occhi grigio-azzurri nel quale sembrava avere luogo una tempesta. “Scusa,-disse la ragazza sorridendo nervosa-non è che posso stare qui con te, il treno è pieno, e non adoro molto le riunioni di massa negli scomparti…”Lily poteva giurare che vedeva quella ragazza trattenere il respiro, mentre attendeva pazientemente la risposta. “Certo, entra, siediti, mi stavo annoiando tutta sola!”La ragazza sorrise riprendendo a respirare regolarmente, e , chiudendo la porta alle sue spalle, entro nello scomparto sedendosi davanti a Lily, scrutando fuori dal finestrino. “E’ il tuo primo anno a Hogwarts vero?”Chiese Lily alla ragazza mentre si sistemava sul sedile. “Oh, sì, certo,tu sei più grande?” “No, anche per me sarà il primo anno!Comunque, io sono Lily Evans, piacere!” “Il piacere è mio signorina Evans, io sono Alice Miller” “Chiamami Lily, Alice”La ragazza annuì perdendosi poi nei propri pensieri fissando la sua immagine riflessa nel vetro del finestrino.
La porta si aprì con un altro scatto e questa volta rivelò un ragazzo, era piuttosto alto, era magro, aveva la carnagione molto pallida, naso adunco e capelli che sembravano incollati alla testa come se li avesse leccati una mucca, e infine degli occhi neri come la pece. “Ciao Severus!Allora, sei riuscito a fermare il carrello dei dolci?” Il ragazzo scosse la testa poi disse: “Abbiamo ospiti?Piacere, io sono Severus Piton”Alice alzò lo sguardo sul ragazzo e sorridendogli un po’ timida rispose: “Io sono Alice, Alice Miller, piacere Severus”
Il ragazzo chiuse la porta e si sedette accanto a Lily, guardando la nuova arrivata molto interessato.
“E’ il tuo primo anno qui?”La ragazza annuì ricambiando lo sguardo leggermente confusa. “Sai già in che casa ti collocheranno?” “Io…ehm io…credo che mi metteranno con i Grifondoro, la mia famiglia appartiene a quella casa da generazioni. E tu?”
Anche se non ne era molto sicura, Alice, vide Severus lanciare uno sguardo d’intesa a Lily, mentre lei rispondeva animatamente per lui “I nostri genitori si sono divisi in Grifondoro e Serpeverde.”
“Ah, e quindi siete fratello e sorella?”chiese Alice un po’ sconcertata dalla diversità dei due ragazzi. “Bè -cominciò Severus – in verità siamo parenti alla lontana…” “Già, molto alla lontana…” disse Lily continuando a sorridere divertita scambiando sguardi divertiti a Severus. “Oh, altri due purosangue, Hogwarts non ne ha mai avuti tanti come quest anno” disse Alice scuotendo la testa sconsolata. “Tu non lo sei?” chiese Lily guardandola sorridente “Oh, no, mio padre è babbano”
“Bè se vuoi sapere un segreto –disse Lily guardando Severus- anche noi siamo - ma, ricevendo una leggera gomitata dal ragazzo al suo fianco rispose- cioè anch’io non sono purosangue, i miei genitori non sono né un mago né una strega!” “E allora come fate a essere parenti?” chiese ancora più confusa “Suo padre è un magono” Spiegò Severus stringendo i denti e guardando Lily preoccupato. “Oh, mi dispiace Lily, non intendevo sapere i fatti tuoi…” “Non preoccuparti Alice, non è successo niente!”. “Forse dovremo metterci le divise di scuola…” disse incerto Severus, “Veramente manca ancora…-ma Alice non potè finire la frase che la porta si aprì di nuovo, rivelando questa volta…
Ma dove diavolo si era cacciato quel reietto di un Black???Scosse la testa bruscamente, aveva fatto male a permettergli di andare a farsi il giro del treno in cerca di quel carretto dei dolci solo per un paio di Ciocorane! Dongiovanni com’era, di sicuro si era fermato a chiacchierare con qualche ragazza in chissà quale scomparto! Come gli era saltato in mente di rincorrere quel carretto?
Prese la rivista che stava leggendo e andò all’indice, per cercare qualcosa di stuzzichevole da leggere. Pag. 23 °Il ministro della magia passa il posto a Caramell: scelta affrettata o ponderata?° Pag. 37 °Apre nuovo pub a Diagon Alley° Pag. 46 °Apre la nuova stagione di Quidditch°
Immediatamente aprì la rivista a pagina 46, il Quidditch, unico sport esistente nel mondo dei maghi che valga veramente la pena guardare, era anche il preferito del ragazzo che concentratissimo leggeva l’articolo, niente popò di meno che James Potter, ultimo erede della nobile e antichissima casata dei Potter.Egli era alto, magro, aveva capelli corti castani che non stavano mai in ordine, occhi color nocciola,eccelleva in tutto ciò che faceva,e, oltre al vizio di avere tutto quel che voleva ovviamente, era presuntuoso e attaccava briga con tutti quelli che gli capitavano a tiro per il puro gusto di farlo. Il ragazzo che invece era appena uscito dallo scomparto, era il cugino di James, Sirius Black, anche lui ultimo erede della nobile e antichissima casata dei Black. Come James anch’egli era alto, magro e aveva capelli castani che per sua fortuna erano sempre in ordine, ma aveva occhi neri come la pece, e lo stesso e identico carattere del cugino. Entrambe le famiglie vantavano di avere nei membri, nient’altro che il nobilissimo e purissimo sangue di maghi e streghe, senza intrusione o invasione di sangue babbano. Come sempre succedeva che le famiglie purosangue, per mantenere la raffinatezza delle loro nobili origini, erano tutte imparentate, in quanto rimaste in poche a non essere contaminate da quel che veniva definito °sangue sporco°; James e Sirius, in qualità di ultima generazione, avevano un solo obbiettivo comune: dimostrare alle famiglie che avrebbero fatto di tutto per farli infuriare, sperperando il patrimonio, e infettando il loro sangue se necessario. Secondo loro, una persona non doveva essere giudicata in base alla provenienza del suo sangue, ma dalla forza del proprio cuore; attenzione però, queste, sì sono belle parole, ma non significa che anche questi due ragazzi siano belli e dolci…anzi, tutt’altro. Altra cosa che dividevano James e Sirius era l’arroganza, lo spietato fascino, e la totale noncuranza delle regole. D’altronde, come biasimarli? Non erano mai finiti in guai gravi, visto che nessuno aveva mai il coraggio di fargliela pagare cara per paura di un intervento delle potenti famiglie. E così, ora su quel treno diretto a Hogwarts loro sognavano di portare la distruzione in quella famosa scuola, di minare alle fondamenta della pazienza dei suoi abitanti(professori) e di finire veramente nei guai, solo per il puro gusto di infrangere le regole (e di riuscire anche a trovare il modo di scampare alle punizioni se ci riuscivano).Insomma, erano esattamente l’opposto di Lily Evans e Severus Piton, che avevano come ambizione principale, quella dello eccellere a scuola tra gli altri, e stare meno volte possibile al centro dell’attenzione.
Chiuse di scatto la rivista, erano passati venti minuti e ancora Sirius non si vedeva…ma dove diavolo era andato a cacciarsi? Sbuffando, si alzò dal sedile e uscendo dallo scomparto si preparò ad andare di vagone in vagone per cercarlo.
Dopo i primi tre vagoni, di Sirius non c’era ancora l’ombra, così arrivato ormai all’ultimo vagone e all’ultima porta, la aprì con uno scatto certo di aver trovato il cugino ormai dato per disperso.
E invece no, l’ultima cosa che sentì prima di aprire la porta fù “Veramente manca ancora…”
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