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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
CrossOver: Ranma
Titolo Fanfic: INUYASHA&RANMA VS MOON&LORD
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver, What if? (E se...)
Autore: kira-evans galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/10/2007 03:18:00 (ultimo inserimento: 09/02/08)

Due ragazzi legati da uno stesso destino, troveranno nella pioggia la propria salvezza e la propria distruzione...un mezzo per tornare...
 
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PASSATO-PRESENTE E FORSE FUTURO
- Capitolo 1° -

Ekko un'altra fanfic ke sto scritto da tempo e ke finalmente mi sono decisa a pubblicare, l'ho modificata kissà quante volte x farla diventare così, spero ke sia apprezzata da qualkuno, negli avvisi non ho messo Poesia o Song-fic anke se alcune parti sono poetiche e ci sono scritti alcuni testi di canzoni xchè non è solo così...tengo molto a questa fanfic come a quella di HxH e spero ke piaccia come l'altra (anke se sono completamente diverse) bhè ora non mi resta ke augurarvi buona lettura...



Corri…corri lontano da lei, lontano dal dolore, lontano dalla delusione. Fuggi…stai fuggendo? Sì…proprio tu, che non sei mai fuggito neanche davanti a mille avversari. Lo sai, avevi riposto tutto te stesso, ma lei non ha capito. Sembrava sconvolta, quando ti ha dato quello schiaffo, la guancia ti fa ancora male…vero? Poverino, stai piangendo...più che al viso, quello schiaffo ti ha fatto male al cuore. Rotto…è il termine giusto, ti ha spezzato il cuore, forza, piangi, ripensa a tutto quello che avete passato insieme, non farai che star male. Per non soffrire, stai fuggendo. E allora, scappa, corri per vicoli che non conosci, a testa bassa, nella pioggia. Lacrime e pioggia si confondono, non vedi, non vedi quella figura finché non vi scontrate...cadi sull'asfalto bagnato, ansimando. Stai per insultare lo stupido che ti ha investito, quando incontri i suoi occhi, pieni di malinconia, tristezza ma soprattutto...traditi…come devono esserlo i tuoi... lui è come te...

Rimanete lì a guardarvi per tanto tempo, mentre la pioggia cade, con il volto rigato dalle lacrime, immobili sull'asfalto bagnato. Non vi siete mai visti eppure è come se vi conosceste da sempre, ognuno vede negli occhi dell'altro i propri ricordi, le proprie emozioni...le proprie paure e le proprie delusioni...simili dentro, eppure così diversi fuori, un ragazzo dai capelli neri lunghissimi che contrastano con gli occhi violetti, arrossati dal pianto, vestito con un kaigoru rosso, reso quasi nero dalla pioggia…l'altro era senza scarpe, vestito alla cinese con i capelli blu scuro come la notte legati in una treccia e gli occhi dello stesso colore, anche i suoi gonfi e rossi x le troppe lacrime versate…
“Chi sei…”
“Non lo so più...e tu chi sei”
“Non ne ho più memoria...”
All'improvviso, cominciate a ridere nella pioggia, a ridere e piangere insieme, trovando conforto l'uno nella risata e nel pianto dell'altro...siete più sollevati, non siete soli, adesso siete in due, due disperati sotto una pioggia incessante, che troveranno nella pioggia la propria salvezza e la propria distruzione...un mezzo per tornare...

Driin...Driin...
La ragazza aprì lentamente gli occhi e ancora mezza addormentata alzò la cornetta.
“Pronto?”
“Yo Kagome-chan! Scusami se ti ho svegliato, so che stavi dormendo, ma dovevo assolutamente dirti che ho trovato i biglietti!!!
“Cosa?! Eri-chan, spiegami tutto, ma più lentamente stavolta sono ancora un pò in coma...”
“Ok, te lo spiego in parole povere, ho trovato i biglietti per il concerto degli L&M!!! Ti rendi conto?! Ne ho 3, uno per me, uno per Akane-chan e uno per te. E non osare dirmi di no, per convincere Akane-chan a venire, le ho promesso che ci saresti stata anche tu, ti prego, dì di sì!!!
A Kagome sembrava di vedere gli occhioni luccicanti di Eri-chan che le chiedeva un favore...
“E va bene, verrò” rispose rassegnata la ragazza.
“UAAAHHH!!!”l'urlo dell'amica le trapasso i timpani.
“Grazie, grazie Kagome sono in debito con te!!! Ti chiamo dopo per i particolari!!! Bye-bye!!!”
Kagome attacco il telefono e sospirò, in fondo non le andava di andare a quel concerto... si alzò e aprì le tende della camera. Svolse le piccole faccende casalinghe e si preparò per andare all'università; aveva 19 anni ma ne dimostrava di più, i lunghi capelli neri facevano contrasto con il suo viso di porcellana, aveva degli occhi castani dalle ciglia lunghe e un fisico perfetto, da fare invidia ad una top-model, i ragazzi si giravano a guardarla, mentre camminava per le strade in direzione dell'università di Giurisprudenza. Si guardò intorno in cerca di un viso noto, vide Akane all'ingresso e la raggiunse. Anche Akane era molto bella, i capelli scuri dalle sfumature blu lunghi fino alle spalle davano un effetto sbarazzino al suo viso sempre sorridente, con gli occhi castani scintillanti; anche lei aveva un fisico da far invidia, sembrava una venere, era esile, ma nascondeva una grande forza fisica con la quale molte volte aveva respinto i suoi pretendenti più assillanti.
“Yo Kagome, Erichan ha telefonato anche ha te?
“Sì, mi ha svegliato mentre stavo facendo un bel sogno, tu hai intenzione di andare a quel concerto”
“Beh…sì, sarà un bel modo di distrarsi e poi chissà, magari troviamo anche qualche bel ragazzo!”
“Certo!” rispose Kagome ridendo.
Entrarono insieme nell'edificio, sapevano entrambe che le parole dette da Akane erano solo per scherzare...loro non avevano più avuto un ragazzo da quel fatidico giorno di pioggia...
La lezione di diritto era più noiosa del solito, al professore non importava di essere seguito nella spiegazione, continuava a riempire la mente degli studenti con fiumi di parole...Kagome ed Akane erano come al solito sedute vicine e parlottavano a bassa voce dell'imminente concerto degli L&M, non ne sapevano molto, a parte il fatto che era una band nata circa un anno prima, composta (così dicevano le loro compagne) da due ragazzi stupendi...Kagome era ancora un pò titubante, non le espirava molto come gruppo ed Akane ormai non sapeva più cosa inventarsi per convincerla... ricorse all'ultima carta, la più pericolosa, sia per lei che per Kagome...
“In verità, Kagome, tu non vuoi venire perchè ti sembrerebbe di tradirlo di nuovo, vero?”
Kagome sobbalzò, ma riuscì a trattenersi e sorrise con un'espressione ingenua.
“Tradire chi, scusa?” cominciò a scarabocchiare svogliatamente qualcosa sul quaderno.
“Non fingere con me, non ti viene bene, la verità è che, nonostante siano passati due anni, tu ancora non riesci a dimenticarlo, anche se forse è più probabile che tu non voglia dimenticarlo...io almeno ci sto provando, mentre tu proprio non vuoi!” Akane aveva pronunciato quelle parole con sicurezza ma in cuor suo, sapeva bene che anche x lei sarebbe stato impossibile dimenticare quella persona.
Kagome lasciò andare la matita, portò lo sguardo fuori, verso la finestra, il sole era in gran parte oscurato da grandi nuvole grigie, che non promettevano niente di buono.
“Guarda Akane, proprio come quel giorno...” disse con voce assente.
“Il concerto sarà il nostro punto di partenza-strinse la mano di Kagome-ci lasceremo alle spalle tutti i ricordi, ricominceremo daccapo, questa sarà l'ultime pioggia per la quale soffriremo…l'ultima...” la ragazza abbassò il volto e una lacrima scivolò dal suo viso.

Kagome stava tornando di corsa a casa, pioveva molto forte, i lampi e i fulmini si sprecavano. Nonostante avesse fatto più in fretta possibile, era comunque bagnata fradicia quando aprì la porta del suo appartamento.
“Devo cambiarmi subito se non voglio prendermi un raffreddore da record...” si blocco, provava una strana sensazione di deja-vu, quando aveva già detto quelle parole? I ricordi l'assalirono e lei non fece nulla per fermarli, mentre ancora una volta riviveva quei momenti...

“Maledizione proprio adesso si doveva mettere a piovere?!” Kagome corse per tutto il tragitto fino al tempio Higurashi, ma arrivò comunque bagnata fradicia.
“Aaahh, guarda che disastro! Se non mi cambio subito i vestiti mi prendo un raffreddore da record, sicuramente Inuyasha si innervosirà perchè starnutisco!”
Il pensiero di Inuyasha le fece battere forte il cuore, si conoscevano da due anni, da quando lei era capitata nell'epoca Sengoku ed avevano incominciato la ricerca della sfera degli Shikon, ne era innamorata, ma il suo amore barcollava tra lei e Kikyo, le aveva persino promesso che quando la sfera sarebbe stata completa, sarebbe morto con lei, lasciandola sola ed il momento era arrivato, la sfera era completa e lei non avrebbe più potuto rivederlo, mai più, come avrebbe poteva vivere senza Inuyasha…qualcuno picchiò alla finestra, era l'oggetto dei suoi pensieri in versione umana, gli aprì subito ed Inuyasha con un balzo raggiunse la sua camera, in mano teneva la sfera degli Shikon, che non emanava alcun potere. Kagome capì, Inuyasha aveva utilizzato la sfera per diventare umano, probabilmente sotto insistenza di Kikyo, non poteva sopportarlo, oltretutto Inuyasha sembrava felice, felice di morire! No, non poteva sopportarlo, la tristezza e la rabbia presero il sopravvento sulla ragione, in quel momento ripensò a tutte le volte in cui l’aveva lasciata sola x correre da Kikyo, già una volta aveva rischiato di cedere sotto l’influsso di Akago, ma stavolta non sarebbe riuscita ad accettare la situazione, era troppo dolorosa, più delle altre e l’odio cominciò a farsi strada fra le sue parole
“Ah, sei tu, cosa vuoi-disse pronunciando le parole con fermezza e guardandolo fredda.
Inuyasha era perplesso, Kagome era così fredda-vedo che hai utilizzato la sfera per diventare umano, così hai deciso di morire insieme a lei, vero…beh, la cosa non mi riguarda, eri venuto a dirmi questo, giusto, lo sapevo già, perciò ora puoi andare direttamente all'inferno”
Fece per andarsene, ma il ragazzo la trattene per un braccio.
“Perché mi parli così?” ora il volto di Inuyasha era preoccupato e confuso.
“Perchè, non è forse la verità…comunque lasciami.” rispose con disprezzò quasi urlando.
“No, non è vero e non ti lascerò andare finché non ascolterai tutto quello che ho da dirti”
Normalmente gli avrebbe dato retta e si sarebbe calmata, ma si era tenuta dentro la rabbia per troppo tempo ed ora era il momento di darle voce e corpo, cominciò a divincolarsi, ma Inuyasha la teneva saldamente il braccio, chiedendogli di calmarsi. Accadde tutto in un momento, Kagome si voltò e diede uno schiaffo ad Inuyasha, il rumore della mano sullo splendido viso del ragazzo si diffuse in tutta la stanza. La ragazza era sconvolta e aveva gli occhi sbarrati per lo stupore, aveva schiaffeggiato Inuyasha! Lui si toccò la guancia offesa e la guardò con occhi pieni di tristezza, lei avrebbe voluto scusarsi, ma ormai doveva andare fino in fondo, avrebbe dovuto dire definitivamente addio ad Inuyasha e all’epoca Sengoku.
“Vattene-affermò con disprezzo x poi voltarsi di nuovo dandogli le spalle, Inuyasha sussultò… Kagome incrociando le mani all’altezza del cuore urlò con tutto il fiato che aveva in corpo-vattene a morire con la tua Kikyo e non farti vedere mai più”
Le sue parole risuonarono come i rintocchi di una campana che annunciavano la condanna a morte per un condannato, Inuyasha non sapeva perchè, ma aveva capito che tra loro tutto era finito, senza aver avuto neanche la possibilità di spiegarsi, ferito come non mai annuì e fuggì dalla finestra. Kagome si voltò e cadde in ginocchio davanti alle tendine svolazzanti, pianse come non aveva mai pianto in vita sua, per il suo amore che oramai era perduto per sempre.


Da quel giorno non aveva più rivisto né Inuyasha né tutti i suoi amici dell'epoca Sengoku, non aveva neanche provato a raggiungerli attraverso il pozzo mangiaossa e poi la sfera, aveva perso tutto il suo potere. Da due anni ormai conviveva con questi ricordi ed ogni volta che pioveva riviveva quegli attimi e quella sofferenza...ma quella sera sarebbe stata l'ultima. Kagome vide il foglietto che aveva lasciato vicino al telefono. "Mercoledì ore 21…si cambia" e oggi era martedì, da domani sera non avrebbe più sofferto pensando ad Inuyasha o nei giorni di pioggia.
“Ehi Akane!” la ragazza si voltò al richiamo dalla sorella maggiore.
“Sì Nabiki?”
“Senti, io sto uscendo con i miei amici, mi raccomando chiudi bene le finestre, io non ho fatto in tempo, sai non è bello trovarsi con le camere allagate!”
“Ok sorellina ci penso io” rispose Akane, salutò la sorella e rimase sola nella grande casa dei Tendo, ma qualcosa non andava, Nabiki aveva già detto quelle parole…o forse era stata lei…

“Ah, maledetto temporale!!!”
Akane stava correndo come non mai, maledicendo mentalmente sia il tempo sia Ranma, che a differenza di lei, si portava sempre l’ombrello dietro, se non fosse stato per la sua stupidità, avrebbero fatto insieme la strada di casa, stretti sotto lo stesso ombrello, come due veri fidanzati…la ragazza arrossì ed accelerò ulteriormente, concentrandosi solamente sul rumore dei suoi passi sull’asfalto bagnato; appena arrivata a casa, chiamò:
“Kasumi! Sorellina, dobbiamo chiudere bene le finestre, sennò troviamo le stanze allagate”
“Non ti preoccupare Akane, ci ho già pensato io”rispose lei dalla cucina.
La ragazza sospirò di sollievo e salì in camera per indossare la sua amatissima tuta, voleva scaricare tutta la sua frustrazione nei confronti di Ranma, già…perché in fondo, lei sapeva di amare Ranma, era un amore strano in verità, lui era sempre circondato del suo stuolo di fidanzate e lei non faceva che picchiarlo per questo, ed ora non poteva nemmeno sfogarsi su di lui, Ranma era partito per la Cina, per un viaggio di addestramento, ma soprattutto per riacquistare la sua forma normale, era andato via senza neanche avvertirla, aveva solo lasciato un biglietto vicino al suo letto. Nemmeno suo padre ne sapeva nulla, era come se fosse scappato…Akane spalancò gli occhi, che stupida era stata a non pensarci prima! Probabilmente Ranma era scappato dal fidanzamento con lei, con una delle sue spasimanti, altro che allenamento! I suoi pensieri furono interrotti da una familiare voce maschile.
“Akane…” la ragazza si voltò, alla porta c’era l’oggetto dei suoi pensieri! Il suo primo impulso fu quello di abbracciarlo ma, ricordando le sue conclusioni [sbagliate tra l’altro] assunse un’espressione indifferente.
“Ah, sei tu. Non pensavo di vederti così presto, come sta Shampoo? O forse è più probabile che sia Ukyo…in tutti casi, auguro a te e alla tua futura consorte tante felicità. Le tue cose sono di sotto, credo tu che sia venuto per quelle, giusto? Beh, prendile e vattene…”
Ranma era rimasto attonito e spaventato, come aveva potuto Akane dirgli quelle cose tanto crudeli? La prese per le braccia e la scosse con violenza.
“Akane, che cosa è successo in mia assenza? Che cosa ti è successo?!”
“Non è successo niente di niente, non capisco perché me lo chiedi. E in ogni caso mollami”
“No Akane, è successo qualcosa e tu non ti muovi di qui finché non mi racconti tutto”
Akane ormai era inarrestabile, cercò di divincolarsi ma il ragazzo la teneva fermamente… Fu un secondo, Akane diede uno schiaffo a Ranma. Il ragazzo la lasciò di riflesso e si portò la mano sulla guancia offesa, guardandola con gli occhi spalancati, Akane non era meno sconvolta di lui, aveva picchiato una marea di volte Ranma, ma raramente gli aveva dato uno schiaffo così...purtroppo il rimorso durò solo un secondo, la rabbia e la sensazione di essere stata tradita si rifecero sentire.
“Vattene da questa stanza, da questa casa, da questa città e se fosse possibile anche da questo mondo, Ranma non voglio più vederti…mai più…”
Gli occhi di Ranma si fecero vitrei e scappò dalla camera sbattendosi dietro la porta. Akane sentì le voci sconcertate di suo padre e di Kasumi che cercavano di fermare il ragazzo e poi l’aprirsi della porta di ingresso. Le gambe non la ressero e cadde in ginocchio, in quel momento, il vento fece spalancare la finestra della sua camera, facendo entrare la pioggia che bagnava la ragazza esattamente come le sue lacrime.


Erano passati due anni da quel giorno ed Akane aveva cercato in tutti i modi di evitare tutti coloro che le potevano ricordare Ranma, finite le superiori, si era iscritta all’università. Lì aveva incontrato Kagome, era diventate subito amiche e si erano legate ancora di più quando si erano raccontate di quel giorno, un giorno per entrambe fatale, che le aveva cambiate in modo indescrivibile. Ed ora stavano per fare un nuovo passo insieme, lasciandosi alle spalle il passato. Sorrise amaramente, modo strano di cambiare andando ad un concerto…



Fine del primo chappy...come vedete la situazione è un tantino tragica, sia x Inuyasha&Ranma, sia x Kagome&Akane è stato difficile x me farli separare ma era inevitabile x la fanfic ç_ç...spero di ricevere presto le vostre opinioni, x sapere anke se è degna di essere continuata^^Xiao!!!
 
Continua nel capitolo:


 
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