torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: UN'AMICIZIA PROFONDA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: -smack- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/10/2007 20:27:11

Thimothy e Yukari due ragazzi che frequentano la terza media e che riescono a trasformare la loro profonda amicizia in qualcosa di più grande...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
UN'AMICIZIA PROFONDA
- Capitolo 1° -

Ciao a tutti, volevo solo dirvi che questa è la mia prima storia in assoluto, commentatela e non siate troppo crudeli con me...
grazie e
BUONA LETTURA



Driiiiin.<<Finalmente! Non ce la facevo più con quella professoressa!>> Pensò Timothy, mentre prendeva il panino dalla tasca dello zaino.
Timothy era un ragazzo di colore, aveva quattordici anni, alto circa un metro e settanta, con i capelli nero corvino e gli occhi di un verde molto intenso. Era il suo primo giorno di scuola, si era trasferito da poco con la sua famiglia in Italia ed era sicuro che, andando a scuola, avrebbe imparato molte cose e incontrato nuovi amici. Tutti i compagni erano usciti dalla classe, tranne Yukari, una ragazza Giapponese che si era trasferita in Italia tre anni prima per frequentare la scuola media.
Aveva la stessa età di Timothy, portava sempre i capelli neri raccolti con una bacchetta argentata, a cui era affezionata perché era di sua nonna. La ragazza aveva gli occhi neri a mandorla e gli occhiali che le poggiavano sulla punta del naso. Si avvicinò a Timothy e disse: <<Ti va di uscire fuori, ti faccio conoscere gli altri compagni>><<d’accordo, andiamo>> rispose Timothy. Appena usciti, un gruppo di bulletti si avvicinò ai due giovani e cominciò a canzonarli: <<Piccioncini! Piccioncini! Come siete carini!>> Yukari rispose subito: <<Non è vero! È solo un amico, gli sto facendo vedere la scuola!>><<Stai zitta Giapponese! Nessuno ti ha concesso la parola>>, ribatté uno dei bulli. Ma Timothy rispose: <<Siamo liberi di parlare, non c’è bisogno che le venga concesso.>> Appena Timothy finì di parlare, Jhonny, il capobanda, si fece largo tra gli altri e si rivolse a Timothy dicendo: <<Come ti permetti di rispondere negro! Sei nuovo qui, cerca di non creare problemi altrimenti farai una brutta fine.>> E così dicendo passò avanti spingendolo con la spalla. <<Avete capito? Non disturbate!>>Dissero gli altri e scapparono via. Yukari cercò di consolarlo: <<Non devi dare retta a “quelli”, lasciali stare. Secondo me sono solo invidiosi. Vieni continuiamo il giro. Allora questa è la palestra, due volte a settimana veniamo per giocare con il pallone. Qui invece c’è l’aula congressi, è molto grande perché tutte le classi si riuniscono qui. Un po’ più avanti, c’è un piccolo bar, proprio accanto all’aula professori.>><<Però! È abbastanza grande vero?!?>> affermò Timothy e Yukari rispose con gioia: <<Si, abbastanza, ma non hai visto la parte migliore1>> Dicendo questo, prese per mano Timothy e gli chiese di chiudere gli occhi. Arrivati in fondo al corridoio, si guardò intorno per controllare che non ci fosse nessuno, poi aprì la porta che era nascosta dietro una tenda blu. Camminarono ancora per alti cinque minuti. Ad u certo punto si fermarono e Yukari disse a Timothy di aprire piano gli occhi, Timothy li aprì e rimase con il fiato sospeso, non aveva mai visto uno spettacolo così bello:
<<Ma è stupendo! Tutti questi fiori, e guarda quante farfalle!>> Yukari rispose: <<È il mio posto segreto, quando sono in difficoltà corro qui, osservo qualche fiore e mi torna subito il sorriso e la forza di andare avanti. Sarà il nostro rifugio e mi devi giurare che non lo dirai a nessuno.>>. Con molta sicurezza, Timothy rispose: <<Tranquilla, con me il tuo segreto è al sicuro, lo giuro sulla mia stessa vita.>> Yukari rispose: <<Torniamo in classe ora, la campanella è già suonata e la professoressa non accetta giustificazioni.>>.
Tornarono in classe con il sorriso sulle labbra, perché erano certi che la loro amicizia sarebbe durata per sempre.
Il giorno dopo, durante la ricreazione, Timothy e Yukari si recarono di nuovo nel loro rifugio, ma si accorsero che Jhonny li stava seguendo. Yukari percorse il corridoio, scostò la tenda blu, aprì la porta e dopo essere entrata insieme a Timothy, la richiuse delicatamente. Jhonny fece esattamente la stessa cosa e, appena aprì la porta, si ritrovò di fronte ai due giovani. Questi rimasero perplessi non sapendo cosa dire. Allora Jhonny cominciò ad insultare Yukari: <<Tu e i tuoi stupidi luoghi strani, lo sai che questo posto è proibito? Brava cinesina adesso ci hai messo tutti nei guai. Ma stai tranquilla io certamente farò il tuo sporco nome, quando lo scopriranno, sei solo una clandestina qui e devi essere punita, sciocca sgualdrina!>>. A quel punto Timothy cominciò a scaldarsi, non sapesse esistesse gente così maligna e per difendere l’amica disse: <<Prima di tutto nessuno ti ha chiesto di venire e secondo lei non è cinese.>>. Jhonny ribattè: <<Non m’importa è sempre una straniera. E poi ti ho già detto che non mi devi rispondere!>> detto ciò tirò fuori un coltellino della tasca del giubbotto nero e si scagliò contro Timothy. I due caddero a terra, mentre Jhonny cercava di colpirlo. Ad un certo punto si sentì un forte urlo, tutti gli uccelli che stavano tra le siepi e gli alberi volarono via, Yukari incominciò a piangere e Jhonny si scostò subito da Timothy: era riuscito a colpirlo proprio tra il collo e la spalla destra. Yukari gli s’inginocchiò vicino e gli disse piangendo: << Timothy come stai? Ti prego resisti vado a chiamare subito qualcuno>> Timothy rispose: <<Non c’è bisogno, non importa, tanto io…>> non riuscì a finire la frase perché svenne, aveva perso molto sangue. Proprio in quel momento si aprì la porta, era la professoressa che, avendo sentito l’urlo, era corsa subito a controllare. All’inizio rimase un po’ scioccata, poi prese subito il telefono e chiamò l’ambulanza e la polizia. Chiese spiegazioni, ma nessuno parlò. Arrivata l’ambulanza, Timothy fu subito portato in ospedale e Yukari lo accompagnò. La polizia invece portò Jhonny in centrale per fare qualche domanda e per prendere provvedimenti. Yukari stette tutta la notte ad aspettare che l’amico si riprendesse. Alle quattro del mattino finalmente Timothy aprì gli occhi e fu sorpreso, quando vide la ragazza accanto al lettino. Piano piano le accarezzò i capelli, svegliandola dolcemente, i due si guardarono per un momento e poi Yukari disse: <<Sono felice che ti sia ripreso, avrei sofferto molto se non fosse stato così.>> Timothy rispose con fatica: <<Dovevo, non potevo lasciarti senza dirti addio!>> Yukari lo abbracciò forte e rimase tutta la notte con lui. Da quella sera la loro amicizia diventò qualcosa di molto più forte, qualcosa che niente e nessuno avrebbe potuto distruggere.

 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: