MY PERSONAL BROTHER
- Capitolo 1° -
Hyka: scritta durante le ultime ore scolastiche, venuta quasi di getto... Insomma lo scritta col cuore e anche coi piedi! Senza pretese! XD Ma anche pensando a qualcosa di leggero, volevo che provaste un effetto di amore, giocando anche su una piccola ambiguità, però non so se ho reso l'idea...Però a me piace tanto! *____*
Amo Heroes! Amo quel film! Amo tutti i pg maschili! Compreso Sylar!
My Personal Brother
Dopo quel breve scontro contro Sylar, ero agitato, cosi agitato e affaticato da perdere i sensi.
E ricordo solo che prima di toccare terra, vidi le sue braccia e il suo volto...
"Nathan, dove siamo?" gli chiesi ansioso e impaurito, cercai la sua mano per stringerla. Mi chiedevo perchè amasse portarmi in certi posti!
"Dai non avere paura, ci sono io!" mi rispose sicuro mio fratello, stringendomi forte per mano.
Probabilmente ci eravamo persi nel boschetto dietro casa, ma lui non voleva ammetterlo.
"Nathan, torniamo indietro!" anche se mi teneva per mano avevo una paura folle.
"Peter non fare il guasta feste!" mi strinse ancor più forte la manina.
"Va bene" risposi, se lui era cosi sicuro dovevo esserlo anch’io.
Ma dopo un bel tratto, in quel boschetto, senza accorgermene inciampai su una grossa radice.
"Hei, stai bene?" disse voltandosi a guardarmi.
"Si, tutto a posto" cercai di alzarmi, ma la caviglia, ogni volta per tentativo cedeva.
Mi guardò sconsolato.
"Scusami, non volevo.."
"Fà niente tornerò da solo fratellino" si chinò davanti a me, di spalle.
-cosa… voleva lasciarmi da solo?-
"Dai, sali!"
Gl ubbedì.
"Grazie Nathan..."
Tornati indietro a casa, ci riempirono di rimproveri, prendendosi anche con attenzione cura di me allo stesso tempo.
E per il resto della giornata rimasi isolato da mio fratello, tutti occupati a preoccuparsi per me, dimenticandosi di lui.
Povero fratellone.
Finalmente però, quella sera stessa, Nathan venne a trovarmi in camera, rimanendo comunque lontano da me.
"Per quanto non puoi muoverti?"
"Un paio di giorni"
"Mi spiace, in parte è anche colpa mia" mi disse, finalmente, avvicinandosi.
"Ma dai, tu cosa centri? Semplicemente non ho visto quella radice!" Gli sorrisi.
"Mmmm" spostò lo sguardo, evitando il mio.
Gli presi il volto e lo porti al mio.
"Non sentirti in colpa fratellone!"
Poi lo baciai, approfittando dell'effetto sorpresa.
"Ti voglio bene fratellone!" Gli dissi.
Parole di un ragazzino che vuole farsi grande, ma che invece è appena sulla strada del cambiamento.
Quella sera giocammo e scherzammo insieme fino a tardi, per poi addormentarci scompostamente sul letto...
..."Hei si sta svegliando!"
La sua voce scoppiava nella mia testa.
"Hai ripreso i sensi Peter?"
Lo guardai cercando di schiarirmi la vista e l'idee confuse.
"Si" risposi, e di nuovo l'attenzione fù sù di me.
Però alla fine rimasi di nuovo solo, con Nathan.
"Sicuro di stare bene?"
"Si, e sai caro fratellone, ho fatto un sogno, un vecchio ricordo per la precisione!"
"Quale?"
"Di quando mi storsi la caviglia e ti baciai!"
"COSA!"
"Massì non ricordi?"
"NO! Me ne ricorderei se fosse stata una cosa cosi allucinante!"
"Eddai, non era stato cosi brutto!"
Nathan mi guardava allucinato.
Approfittai del momento propizio. Lo baciai.
Si separò di colpo, ammutolito.
Io invece scoppiai a ridere.
"Fratellone, ti voglio tanto bene!"
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