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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: NARUTO REMIX
Genere: Romantico, Comico, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: erica93 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/10/2007 19:47:30

Ecco la versione seria di 'Pazzia è la parola chiave!XD'...giudicate voi!!^^
 
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- PARTE 1A -
- Capitolo 1° -

Anch qui avverto:Itami Tenshi è un personaggio di my invenzione e forse ne appariranno altri...;) è la sorellina acquisita(ancora nn mi sn decisa a prendere il vocabolario per vedere se si scrive cosìXD) di Naruto. Ditemi 1 po' se vi piace^_^ Buona lettura!!


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La pioggia cadeva incessantemente nel paese della Foglia. Gli uccellini si riparavano nei loro nidi, nell'attesa del caldo sole estivo.
 Uffa, piove ancora… – disse una ragazza affacciata alla porta-finestra aperta di casa Uchiha. Era di figura slanciata e aveva i capelli lunghi color biondo cenere con due ciocche azzurre; i suoi occhi erano bicolori: il destro azzurro e il sinistro viola.
 …Per fortuna che non sei andata via subito, altrimenti ti saresti imbattuta in quest'acquazzone! – le disse sorridendo un ragazzo molto carino coi capelli e gli occhi neri, i primi con dei riflessi blu elettrico.
La ragazza si girò verso di lui, che era seduto per terra, dietro di lei e la osservava con espressione dolce. Appena lei lo guardò, lui distolse lo sguardo.
 Spero solo che Naruto non si preoccupi vedendo che non torno a casa… Gli avevo detto che venivo qui, ma magari se non se lo ricorda… Speriamo bene! – concluse lei, sorridendo in direzione del ragazzo, il quale arrossì impercettibilmente.
 Non preoccuparti Itami, tra poco la pioggia cesserà, ne sono sicuro.
Itami si sedette vicino a lui.
 Comunque grazie Sasuke per avermi invitata a casa tua a prendere un the, verrò volentieri tutte le volte che lo vorrai! – gli sorrise dolcemente.
Sasuke rimase interdetto quando un flash-back gli attraversò la mente: sua madre si sedeva accanto a lui e gli sorrideva. Il ragazzo abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi, abbandonandosi al ricordo della dolce voce di sua madre e della sua mano che lo accarezzava… Quando riaprì gli occhi, vide il viso di Itami vicinissimo al suo, e i suoi occhi che lo osservavano attentamente.
 … C-che c’è?... – chiese lui, indietreggiando e arrossendo, questa volta vistosamente.
La ragazza assunse un’espressione preoccupata.
 Uhm… Stai bene Sasu? Di solito sei più allegro… Qualcosa non va? Vuoi che me ne vada? – disse lei, accennando ad alzarsi.
Sasuke le prese una mano, facendola arrossire.
 No, ti prego, non te ne andare… – disse, guardandola tristemente.
Itami si fece seria.
 Dimmi cosa ti preoccupa, con me puoi parlare. – sorrise al ragazzo per incoraggiarlo – Avanti!
 … – Sasuke rimase in silenzio per un po’ – Quando mia madre e mio padre furono uccisi, pioveva. Prima mi hai fatto tornare in mente mia madre. – abbassò lo sguardo, insicuro.
Lei gli prese una mano tra le sue.
 … Vuoi raccontarmi di quando sono morti?
Sasuke rimase stupito: mai nessuno gli aveva posto una domande simile, tutti lo avevano sempre compatito ma nessuno aveva mai tentato di capirlo… Iniziò a raccontare.
 Ero andato a comprare del pane per mia madre. Per la strada del ritorno notai che le luci del giardino erano spente, nonostante fosse buio. A quel punto mi preoccupai e iniziai a correre, proprio mentre cominciò a piovere. Un terribile presentimento mi girava continuamente in testa. Quando giunsi davanti alla porta di casa, ebbi paura di ciò che avrei trovato dentro. Cercavo di ripetermi che mi sbagliavo, che quando l’avrei aperta mia madre o mia zia mi avrebbe sorriso, dicendo che si erano dimenticate da accendere le luci… Ma sapevo che mentivo a me stesso. Allora cercai di ordinare al mio corpo di aprire la porta, ma non ci riuscivo. Le mie braccia non volevano saperne di muoversi. Mi disperavo, cercavo di comandare il mio corpo, ma la paura era troppo grande… Poi, ecco che con un enorme sforzo, riuscii a poggiare le mani sulle maniglie e spinsi leggermente. Io… – Sasuke si interruppe e una lacrima gli rotolò giù dalla guancia. Trattenendosi per non piangere, continuò il racconto – …io vidi nella penombra delle macchie di sangue per terra… Poi i miei occhi si abituarono all’oscurità e vidi… i corpi di mia madre e mio padre… per terra… c’era tanto sangue… E dietro c’era mio fratello Itachi… Quel… quel… – un singhiozzo percosse il corpo del ragazzo. Itami strinse di più la sua mano e attese in silenzio che continuasse a narrare.
 …Mi guardava con quell’espressione crudele… Gli chiesi perché aveva ucciso tutti, anche i nostri genitori… Lui… rise, dicendo che lo aveva fatto per testare la sua forza… Voleva uccidermi, ma non lo fece, perché voleva sfidarmi quando fossi stato alla sua altezza… Ma perché non mi hai ucciso quella volta, Itachi?? Maledizione!... – il ragazzo si tratteneva, non voleva piangere davanti ad una ragazza e mostrarsi debole, ma le lacrime non volevano saperne di scomparire. Scendevano, veloci e furtive lungo le guance. Itami abbassò lo sguardo.
 Sfogati. Non reprimere le lacrime che da tanto tieni chiuse dentro di te. Piangi Sasuke…
E così fece, il ragazzo pianse per molti minuti. Lei gli stette accanto, stringendogli la mano. Il desiderio di abbracciarlo era forte, ma aveva paura di suscitare un rifiuto in lui e farlo richiudere dentro la sua solita corazza di freddezza; attese quindi che fosse Sasuke a concederle il permesso di consolarlo. Questo non tardò ad arrivare, infatti dopo poco lui le tirò una manica del kimono, avvicinandola un po’ a se, attendendo. Lei gli posò dapprima la mano sulla testa, poi abbracciò Sasuke, accarezzandogli dolcemente i capelli con fare materno. Questo nascose il viso e soffocò i singhiozzi nel suo kimono.
 E’ stato un bene che tu sia rimasto vivo, altrimenti non ci saremmo mai conosciuti, no? – disse lei dopo un po’.
Sasuke sorrise lievemente, mentre le lacrime diminuivano e la tristezza lo abbandonava insieme ed esse…
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 Ha smesso di piovere. – osservò Itami dopo mezz’ora. I fiori dei ciliegi brillavano alla luce del sole; un magnifico arcobaleno era comparso nel cielo. – Bene, ora torno a casa, altrimenti Naruto si potrebbe preoccupare! – sorrise – Sono stata felice di esserti stata d’aiuto in un momento difficile.
La ragazza si alzò e si avviò verso la porta.
 Hey, non è che adesso mi prenderai in giro? – le disse Sasuke, sorridendo.
Lei si girò e si avvicinò al ragazzo, sedendosi sulle proprie ginocchia. Scompigliò i neri capelli di lui e sorrise a sua volta.
 Non ti preoccupare, con me i tuoi pensieri e i tuoi segreti sono al sicuro! – rimase per un poco in silenzio, ad osservare Sasuke, e poi chiese – Se ti sei sfogato con me significa che mi consideri la tua migliore amica?
Lui annuì.
 Sì, sei decisamente la mia migliore amica… E io? Sono il tuo migliore amico?
 Certo!! – disse lei felice.
Il ragazzo posò allora una mano sulla vita della ragazza e, avvicinandola, le diede un bacio sulla guancia.
 Ti voglio bene Itami. Ma ora corri da Naruto, altrimenti mi uccide!
 O-ok… – disse lei arrossendo – Allora ciao Sasu-chan, ci vediamo domani?
 Di sicuro! Magari vengo a prenderti di mattina e andiamo a fare un giretto con Naruto e Sakura, che ne dici?
 Benissimo!! Ciao! – i due si salutarono e Itami si rimise gli zoccoli, allontanandosi velocemente da casa Uchiha.
Quando giunse a casa e aprì la porta, trovò un ragazzo coi capelli biondi corti, Naruto, seduto su uno sgabello e pronto a farle il terzo grado.
 Allora, cara mai(=sorellina)… – iniziò lui – Sei stata tutto questo tempo da Sasuke? Cos’avete fatto? Non mi dirai che ti ha messo le mani addosso, perché se lo ha fatto giuro che…
Itami sbuffò.
 Uffa, o nii san(=fratellone), devi sempre preoccuparti così tanto? Conosci Sasu-chan, no? E poi hai visto che pioveva…
 Cos’hai detto??
 …?... Ho detto “hai visto che pioveva”…
 No, no, prima hai detto “Sasu-chan”!! Da quando lo chiami così??? – disse Naruto in preda alla gelosia.
 …Non mi dirai che sei geloso?? – Itami rise – E io che ti chiamo o nii san anche se siamo veri fratelli… Pensi che voglia più bene a lui che a te?
 ……. – lui mise su il broncio – Non e vero che sono geloso… Solo che per me sei come una sorella, e mi preoccupo per la tua incolumità…
Itami decise di cambiare discorso.
 …Piuttosto, dimmi com’è andata con Sakura? – gli chiese sorridendo.
 …Ehm… – lui parve imbarazzato.
 Dai, cosa ti ha detto quando le hai dato i fiori? – lo incalzò la sorella.
 …Beh… E’ rimasta…
 …Allibita? – cercò di continuare lei.
 …Sììì… Ed era anche felice (più o meno)….. – disse Naruto, ripensando alla faccia della sua amata – …Diciamo che all’inizio era sorpresa e poi mi ha ringraziato…
Lei sorrise, felice per il fratello.
 Vai così, o nii san!! Domani mattina Sasuke ha detto che mi viene a prendere per andare a fare una passeggiata e… – notando l’espressione poco contenta di Naruto, finì in fretta la frase – …abbiamo pensato che sareste potuti venire anche tu e Sakura!! Che ne dici?
 …”Sasuke”…”mi viene a prendere”…”fare una passeggiata”…”abbiamo pensato”…
 …….O nii san? Tutto ok?
 …..Siiigh…Non valgo nulla come fratello, sono proprio una frana…… Maaaaiiii….. Ma faccio davvero così schifo???? Perché devi andare proprio con Sasuke? Ci sono tanti altri ragazzi carini…
 …..Uffa, ancora con questa storia! A me piace lui,ok? Guarda che se non la smetti, ti ripudio come fratello e non ti racconto che è successo oggi… – disse lei, fingendosi offesa.
 …No, no!Ok, sto zitto… – fece lui, diventando ad un tratto più attento – Allora? Gli piaci?
 Ehm…Sono la sua migliore amica e… – un pugno le colpì lievemente la testa – …Ahi!! o nii san, ma che fai?
 …Scemotta, vuoi essere la sua fidanzata o la sua migliore amica? – disse lui.
 …Non posso essere entrambe? – gli chiese innocentemente.
 …E’ difficile, ma puoi provarci… Comunque, brava, almeno hai raggiunto un posto elevato nel suo cuore. Ma…non è che gli farai prendere il mio posto nel tuo? Anche a me piace Saku-chan, ma tu, Ita, rimarrai sempre la mia mai…
 …Vedi che anche tu la chiami “Saku-chan”?? Quindi anch’io posso chiamare Sasuke “Sasu-chan”…Sto scherzando Naru, non ti preoccupare, tu sei e rimarrai sempre il mio o nii san!!
I due si abbracciarono in modo fraterno e pensarono a cosa avrebbero potuto fare il giorno dopo insieme a Sasuke e Sakura. Nel centro del villaggio avevano installato un luna-park, decisero quindi che sarebbe stata quella la loro meta.
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Il giorno seguente, Itami e Naruto si svegliarono prestissimo, poiché non riuscivano a dormire per l’emozione.
 Oddio, mai, secondo te devo mettere la maglietta nera o quella verde?? – chiese Naruto, che era davvero andato in depressione.
 Ehm…Quella nera è più carina!...Ma secondo te come sto? Potrei piacere a Sasu-ch…? – il fratello l’azzittì con un gesto della mano.
 Ti scongiuro, non chiamarlo così in mia presenza… Mi devo ancora abituare… – alzò lo sguardo per dare un parere sul vestito – …!!!! – rimase a bocca aperta.
 ………….O nii san????....Ecco, lo sapevo, non va bene…
 No, no, sei carinissima!! Se non gli piaci così, allora Sasuke non ti merita! – disse convintissimo – …Scusa, ma a che ora doveva arriv…? – si sentì bussare alla porta.
 Eccolo!!
Itami corse felice ad aprire a Sasuke. Per l’occasione si era messo la maglietta blu con le maniche corte che lei gli aveva regalato al suo scorso compleanno.
 Ciao Ita-chan!! Sei… davvero bellissima… – disse lui, facendola arrossire.
 Ciao Sasuke… Io e Naru siamo pronti!...Andiamo a prendere Sakura?
 Certamente! – sorrise.
 O nii san???? Hai fatto? Dai che passiamo da Saku-chan…
Il trio s'incamminò verso la casa della ragazza che aveva rapito anni prima il cuore di Naruto. Appena arrivarono, Itami fece bussare la porta al fratello e indietreggiò di qualche passo con Sasuke, per lasciargli il campo libero. Dopo poco, una ragazza con lunghi capelli rosati e occhi verde acqua aprì la porta.
 Ciao Itami… Sasuke… Naruto… – Sakura salutò quest’ultimo un po’ imbarazzata – …sono pronta.
Quindi, il gruppo al completo si diresse al luna-park. Naruto camminava al fianco di Sakura e Itami, tenendo a braccetto la prima; Sasuke aveva invece preso la mano a Itami, la quale aveva il cuore che batteva a mille. Raggiunta la meta, i quattro ragazzi si recarono subito al “tunnel degli orrori”…




















...TO BE CONTINUED!!^^

 
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