IO...SONO...SOLO...
- Capitolo 1° -
Sono passati tanti anni da allora...
tante cose sono successe, tante persone sono andate e venute...
si dice che ciò che non ti uccide ti fortifica, non ho mai capito se questo sia veramente vero...quello che so è che non ci sono sempre soluzioni... vedo gli altri, vedo le loro vite felici... non ricordo più il giorno in cui ho smesso di guardarle immaginando di essere uno di loro.
Oggi non lo desidero più. Non voglio essere nemmeno messo al cospetto di uno loro. Mi annoia, non sono in grado di capire, cercano di farlo e non possono minimamente vedere quello che ho dentro...Loro, con quell'assurdo sentimento di comunità che li rende in questo modo vittime di un meccanismo assurdo, spesso falso e ipocrita...l'amicizia... Non mi importa se loro credono o no in questo sentimento, e non mi importa di non scoprire quanto sia bello: io non ne ho bisogno. E loro non hanno bisogno di me. Questo dannato garden, l'accademia, la seed... tutto questo è spesso soltanto uno specchio... un riflesso di ciò che vogliamo essere... è tutto così... chiaro, così limpido per me...eppure sono l'unico a pensarla così...
perchè mai fuggire dalla realtà per sentirsi più felici? veramente credono che avere degli amici sia un bene? veramente pensano di potersi fidare? perchè mai qualcuno dovrebbe aiutarti, se non è nella sua missione? che senso ha...tutto questo?
l'unica cosa che conta per me, è la mia arma...è a lei che devo dar conto durante l'azione, è da lei che può dipendere l'esito della missione... non ho chiesto l'aiuto di nessuno...tutto ciò che chiedo è di portare a termine le mie missioni...
quel maledetto Seifer... non gliela darò vinta... non fin quando riuscirò a maneggiare il gunblade... lo odio eppure forse lui è l'unico che...l'unico che ha capito cosa voglio... non desidero altro che questo, nella mia vita...non desidero altro che combattere in un momento fervente ed effimero di intensità e adrenalina... lui è l'unico, fino a oggi, che ha capito cosa voglio...forse quindi non sono completamente solo...ma non mi importa, neanche di lui...io ce la farò. Userò tutte le mie forze e me la caverò... è passato tanto tempo da allora, da quando sentii per la prima volta questa sensazione... questo pugnale al cuore che ho deciso di estrarre e di usare per difendermi, è l'unico sentimento che ho per proteggere ciò che ancora amo... io...sono solo... ma in qualche modo, sono sicuro che qualcuno da qualche parte vorrebbe rivedermi...qualcuno di cui non ricordo il nome e l'aspetto è in grado di cambiare tutto questo... è in grado di abbattere il muro che mi separa dal resto del mondo... se succederà...non voglio che sia per un effimero momento... non voglio essere dimenticato... se c'è anche solo una possibilità, voglio che sia per sempre... e non ci saranno più muri, non più lotte folli, non più silenzi... la solitudine è un masso pesante persino per me, ma nel mio caso è un'alleata piuttosto che un nemico. Nonostante ciò, non credo che qualcuno verrà mai ad togliermi dalle mani questo doloroso pugnale... forse tutto questo è solo un effetto collaterale del dolore...forse tutta questa è fantasia...forse è tutto inutile....
domani ho un'importante esercitazione alla cava di Ifrid, non è più necessario credere o no in queste cose. Ora ho soltanto la mia missione.
|
|
