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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ***
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: el-barto galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/10/2007 10:00:01

Raccolta di poesie personali, commentate mi raccomando!
 
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IMPOSSIBILE DA DIRE
- Capitolo 1° -

Carezza d'autunno
vento dulcimero
e passi silenziosi
nel loro battere rumoroso.
S'intrecciava la strada
nell'aria arcobaleni di benzina
la bugiarda ipocrisia
di chi assapora il piacere di mentire
e il passo audace,
in compagnia della giovane stagione
invitava i brividi della notte.
Sulla strada le ombre incalzanti
come figure irregolari e indistinte,
tra lo scoccare dei pensieri
e il prolungarsi del cammino.
La fugace cortesia
negli occhi di chi ascolta,
nel silenzio delle sue parole;
il cadere di una lacrima
persa tra la paura di ricordare.
L'amara consapevolezza
di capire la verità delle cose.
Impossibile da dire.
Impossibile da ascoltare.
Le foglie secche
incartorciate sul pavimento della strada,
lo sguardo verso la campagna
d'intorno,
la grande metropoli
illuminata dalle insegne gigantesche
rette dal peso della fatica
di chi lavora nel suo animo.
Impossibile da capire.
Impossibile da pensare.
Difficile da credere
nell'infinita leggerezza di essere
cosa è meglio o conviene;
camminavano insieme
calpestavano le foglie,
e gli sguardi abbassati
vuoti da ogni parola.
Impossibile da dire.
Quello che è giusto
o ciò che è sbagliato;
vola nell'aria
il profumo di petali,
la dolcezza nascosta
di chi assapora la voglia di pensare,
odore di garofani freschi
nell'intransigenza atmosfera del nulla;
il buio cimiteriale
ornato dai lampioni
che riflettono vetro rotto sulla strada.
Si perde l'immagine
tra gli specchi deformati
e pungenti.
Impossibile da immaginare:
un auto spezza la leggera
monotonia silenziosa
e nel tempo risale la parola.
Voglia di dolore
e inconsapevolezza di camminare;
nella campagna
solo un albero di banana.
E poi ancora
l'inconveniente sconfitta,
la delusione celata dietro maschere
di ferro,
in un labirinto di discorsi insensati,
frena la rabbia
e mantiene le redini
di forti emozioni emigranti.
Vento dulcimero
nell'aria gomme bruciate
l'incandescente visione
dell'autunno inoltrato;
autunno nell'animo
autunno nell'amaro di chi odia
di chi sa farlo senza rimpianti,
e tra le sue paure
la mancanza della sua vita stessa
lontana dagli occhi,
lontana dal cuore.
Nell'anima il peso del proprio respiro.
Si allontanano i passi,
nel buio del cammino,
si separano le vie;
l'ultimo intrecciarsi di sguardi vuoti
fa spazio tra le righe
e il calpestare del terriccio
umido ai piedi.
Impossibile da dire.
Difficile da sapere.
Cammina sola, triste,
e sul viso una lacrima
secca e rinfrescata,
come castelli di sabbia
abbattuti da pioggia
cadente sul bagnato,
mentre avanza lento
il passo silenzioso
di chi si sente perso;
cammina solo
solo ancora una volta
da chi sa amare.
La finta speranza
di un giorno lontano,
abbandonando l'attesa trepidante
di rincontrare la sua vita.
Stanco, cresce il suo riposo
nell'anima,
tra sfoghi innocenti
di una maliziosa e patetica allegria
nascosta da occhi comuni;
e và.
Impossibile da vedere.
Impossibile da dire.

 
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