torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Shaman King
Titolo Fanfic: COLD AS FIRE
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Avventura, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Autore: anna-chan93 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/10/2007 21:04:02 (ultimo inserimento: 08/04/09)

Tutto prima o poi torna, per quanto possa far male e per quanto possa far soffrire. La resa dei conti ti aspetta
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
SANGUE SCARLATTO
- Capitolo 1° -

Ciao, sn d nuovo io!!!^^Sta voltacon una long fic!!!
Se volete che continui commentate!!!^^
Spero vi piaccia!^^
KisseS
Anna.Chan93

C.1. Sangue Scarlatto

Ora tutto era fermo.La battaglia che fino a poco prima imperversava era cessata.
Una ragazza se ne stava al centro, immobile cm tutto il resto, il suo rosario dai 1080 grani stretto in mano. Le perle candide erano rigate, un rivolo di sangue scorreva sopra ognuno di esse facendo contrasto col bianco candido per poi andare a cascare, creando così una pozzanghera del sangue appartenente all’Itako stessa davanti ai suoi piedi.
Si fece cadere in ginocchio. I capelli biondi ormai impiastricciati di sangue le cadevano disordinatamente sul volto candido coprendole così il viso.
Non ci poteva credere; quel potere che a lungo aveva nascosto a tutti per non creare problemi era tornato, più potente di prima, più distruttivo che mai. Il fatto di poter nuovamente leggere nel pensiero era stato solo un’anticipazione di quello che poi sarebbe venuto, nonché la parte più innocua del suo potere. Non ci voleva credere. Non se lo sarebbe mai aspettato. Lei aveva sconfitto quel suo potere, o almeno, così credeva!
Credeva, finche non si era manifestato in quella battaglia, esplodendo con tutta la sua furia. E a lei, non era rimasta altra scelta, aveva dovuto farlo: Aveva dovuto congelare gli spiriti e le anime di quegli sciamani, condannandoli a non invecchiare e a non provare. A starsene lì fermi, immobili, come statue di cera.
Piano, piano si alzò da terra. Il suo vestito nero oramai impregnato di sangue era quasi perfetto, strappato solo un po’ ai bordi, quasi ironico in quella situazione.
Alzò la testa e cominciò a camminare con fare regale, attraversando lentamente il campo di battaglia, ignorando quelle persone immobili, gli spiriti congelati a mezz’aria e quella distesa che pareva di rubino. Un giorno tutto si sarebbe risvegliato,apparentemente immutato ma più forte di prima, certo…. Ma sicuramente non di lei. Cercò con lo sguardo tra le “statue”. Finalmente trovò chi stava cercando: Un ragazzo moro con due enormi cuffie arancioni se ne stava la , in piedi. In una mano reggeva l’Harusame, la spada da Samurai un tempo appartenuta a quello che adesso era il suo spirito, nell’altra il Futsu No Mitama No Tsurugi, la spada di pietra appartenente da secoli alla famiglia Asakura.
Lo abbracciò. Era freddo, ma sempre con quel suo immancabile sorriso che infondeva calore sulle labbra. Congelato. Anche lui congelato come gli altri. L’Itako scoppiò a piangere, non era da lei, ma adesso che importava?! Probabilmente non l’avrebbe mai più rivisto.
Lui era stato il suo salvatore, l’unico che non si era spaventato e l’aveva aiutata ad eliminare quella croce che si portava dietro dalla nascita, o almeno, una parte. Lui era stato l’unico che si era preso cura di lei quando tutto il mondo la odiava e lei odiava tutti.
Ma adesso se ne rendeva conto, era stato tutto inutile. Tutto, a cominciare dal sacrificio di Matamune.
Si ricordò quando era stato lui a partire per l’America, a come aveva sofferto e a come aveva sperato. Ma stavolta sarebbe stata lei a partire, per non tornare più.
Non seppe quanto rimase abbracciata a lui a piangere; se minuti o ore, ma tanto, cosa importava?!
Lentamente si staccò e, dopo aver posato un bacio sulle labbra del suo fidanzato, Anna si girò. Fece alcuni passi con quella regalità della quale solo lei era dotata dopodiché scomparve in un raggio di luce abbagliante, certa che non avrebbe rivisto quelle persone per un po’.





Era il 25 luglio, ed erano le 2.00 di notte quando una bambina venne alla luce; gli occhi smeraldo, i capelli biondo oro che non appena nata non pianse, ma si guardò attorno con curiosità, no, lei non avrebbe mai pianto.

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: