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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Lupin III (Lupin Sansei)
CrossOver: Yu-gi-oh!
Titolo Fanfic: DUE LADRI INCORREGGIBILI
Genere: Azione, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: bordeaux galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/09/2007 00:19:16 (ultimo inserimento: 17/02/08)

La banda Lupin e il nuovo socio Bakura sono sulle tracce di un tesoro di un antico faraone egizio...
 
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COME TUTTO EBBE INIZIO...
- Capitolo 1° -

Piccola premessa prima di iniziare. Tempo fa io e un'altra utente di Manga.it, Falcediluna, abbiamo parlato di un vecchio episodio di Lupin in cui ruba la maschera funeraria di Tutankamon e ci venne naturale il collegamento tra Lupin e Bakura del tipo "Chissà cosa potrebbero fare quei due assieme". Da quella riflessione è nata questa fan-fiction...
Come al solito, auguro a tutti buona lettura!!!


Erano le nove di sera e il sole era già da tempo tramontato dietro la linea dell'orizzonte. Sembrava una notte come tutte le altre: le insegne al neon lampeggiavano e illuminavano i locali, il traffico riempiva le strade e c'era un continuo viavai di gente. Ma in realtà questa notte qualcosa di importante stava per accadere...
In una delle più importanti aziende della città, la Kaiba Corporation, tutti quanti erano in agitazione. Il giorno prima era arrivato nelle mani del titolare una lettera di sfida da parte del ladro più famoso e ricercato di tutti i tempi, Lupin III, che aveva l'intenzione di aggirare il sistema d'allarme considerato insuperabile e di rubare un oggetto ancora non ben identificato all'interno dell'azienda. Tutti si stavano preparando all'evento con grande preoccupazione tranne il titolare stesso, Seto Kaiba.
In quel momento Seto era seduto nel suo ufficio e stava consultando il suo computer come se nulla fosse, il pensiero del furto non lo turbava in nessun modo. Durante un momento di pausa Seto staccò gli occhi dallo schermo e gettò lo sguardo fuori dal finestrone alle sue spalle. Non vedendo altro che la normalità, Seto si girò e riprese a lavorare al computer.

In mezzo a quella folla Seto non aveva notato che due persone dall'aria sospetta erano sbucate da due vicoli che costeggiavano la strada e si stavano per incontrare.
Erano partiti da due postazioni lontane e il loro punto d'incontro sembrava essere il marciapiede opposto a quello davanti la sede della Kaiba Corporation. Uno dei due personaggi era Lupin, riconoscibile dalla sua giacca rossa mentre il secondo teneva nascosta la sua identità sotto una giacca con cappuccio. Una volta arrivati al punto d'incontro Lupin salutò il suo ospite che a quel punto si tolse il cappuccio e svelò il suo volto.
«In perfetto orario Bakura!» commentò Lupin ridacchiando.
«Quando c'è un furto sono sempre in orario...» commentò a sua volta Bakura lanciando un'occhiata alla Kaiba Corporation.
«E' veramente un palazzo ben arredato! Una volta dentro dovrò chiedere il numero dell'architetto al titolare!» disse Lupin guardando in direzione dell'ufficio di Seto.
«Jigen è pronto?» chiese Bakura che scalpitava per entrare in azione.
«A quest'ora dovrebbe essere in uno dei palazzi vicini pronto per la sua parte del piano» rispose con precisione Lupin.
«Benissimo! Allora andiamo!»
«Sento che stasera sarà memorabile!» Con passo spedito i due partorono alla volta dell'edificio davanti a loro.
A questo punto alcune domande sorgono spontanee: quando e perché Lupin e Bakura sono diventati soci? Cosa avranno in mente i due? Per rispondere a queste domande bisogna fare un salto indietro di qualche giorno...

Al museo nazionale di Tokyo era stata aperta da poco un'ala dedicata all'Antico Egitto in cui erano esposti alcuni manufatti di grande valore storico. Tra la numerosa folla che era corsa a vedere le opere in mostra c'erano anche Lupin e Jigen che in questo momento stavano osservando alcuni vasi dietro una solida vetrata.
«Si sono dati da fare per mettere in sicurezza il posto...» commentò discretamente Jigen.
«Già, puoi ben dirlo. Vetro antiproiettile con sensori, guardie un po' dovunque e telecamere di sicurezza agli angoli. Di certo non hanno risparmiato sulla sicurezza di questo posto» commentò a sua volta Lupin sottovoce.
«Adesso che ci troviamo qui, vuoi dirmi cos'hai in mente di rubare? Sono due giorni che te lo chiedo e non mi hai ancora risposto!» disse Jigen stufo di non sapere niente del piano che aveva in mente Lupin.
«Se proprio insisti...» rispose Lupin allargando le braccia.
«Quali oggetti hai intenzione di rubare?»
«Solo uno! Quel rotolo che vedi laggiù verso destra!» Lupin indicò un rotolo di papiro esposto in una bacheca. Jigen rimase perplesso della risposta.
«Quello?!? Ma è solo un pezzo di carta!»
«Quel pezzo di carta è la chiave per arrivare ad un favoloso tesoro di un antico faraone egizio!»
«Il tesoro di un antico faraone? Ne sei sicuro?»
«Certo! Ma ora è meglio uscire da qui, ti spiegherò tutto nei minimi dettagli quando saremo tornati al nostro covo. Per oggi abbiamo visto abbastanza Jigen!»
Rapidamente i due uscirono dal museo e salendo a bordo della loro piccola utilitaria gialla si allontanarono in mezzo al traffico. (Viva la mitica 500 di Lupin!!! N.d.A.)

La macchina guidata da Lupin si fermò davanti un albergo di seconda mano alla periferia della città. Dopo aver chiesto le chiavi al cameriere nella hall, Lupin e Jigen entrarono nella loro stanza.
L'arredamento era veramente spartano: al suo interno c'erano due letti singoli da rifare, un tavolino in legno in mezzo alla stanza circondato da una sedia e da una poltrona con varie toppe, una finestra con tende di un rosso sbiadito che dava sulla strada e un comodino con una rude sveglia in metallo vecchia di decenni. Non molto accogliente come stanza d'albergo, ma come rifugio per Lupin e Jigen andava benissimo. E poi come si dice "Chi sia accontenta, gode".
Sdraiato su uno dei due letti Jigen domandò a Lupin per l'ennesima volta se voleva dargli qualche spiegazione sul prossimo colpo che ha in mente. Lupin non rispose e a sua volta chiese all'amico se aveva notizie di Goemon. Secondo le previsioni dette dallo stesso Goemon, Jigen rispose che dovrebbe arrivato tra poco. Contento per l'arrivo imminente del samurai, Lupin uscì dalla stanza sotto lo sguardo sorpreso di Jigen che non riusciva a capire cosa diavolo aveva in mente stavolta. Quando Jigen provò a domandare dove stava andando, Lupin gli rispose semplicemente che aveva un impegno urgente. Conoscendo da anni Lupin e non potendo far altro, Jigen decise di lasciar perdere e di dedicarsi a qualcosa.

Smontando con cura la sua fedele pistola, Jigen iniziò a lucidarla e a controllare che tutti i suoi componenti fossero ben funzionati. Fatta questa operazione decise di passare alla conta dei proiettili in suo possesso quando sentì qualcuno bussa alla porta. Si trattò di Goemon che puntualmente arrivò, come aveva detto.
«E' stato difficile trovare il nostro covo?» domandò Jigen.
«No. Le indicazioni che mi avevi dato erano giuste» rispose Goemon mettendosi in ginocchio sulla poltrona. «Dov'è finito Lupin?»
«Non lo so, è uscito dieci minuti fa senza dirmi niente! E' da due giorni che si comporta in modo strano...» commentò Jigen.
«Colpa di una donna?» chiese Goemon sapendo i gusti di Lupin.
«Non credo. Deve esserci qualcos'altro sotto» rispose Jigen.
Dopo essersi parlati, Jigen ritornò al suo lavoro di manutenzione della pistola mentre Goemon si concentrò per la sua quotidiana meditazione in attesa del ritorno di Lupin.


Continua...
 
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