- Capitolo 1° -
È primavera: una collina che non ha nome velata nel mattino
haru nare ya na mo naki yama no asagasumi
è mattina presto. Fa freddo. il riscaldamento del treno non funziona come dovrebbe ed il ritmo è regolare. Reila guarda fuori dal finestrino avvolta nel suo cappotto, con una felpa morbida addosso, sopra la maglia più leggera… la luce fuori è quella dell’alba.. forse sono le sei, forse le 5 e mezza…non ha voglia di prendere l’orologio.. c’è la prima luce azzurra del mattino, e gli uccelli fuori già volano e vivono.. Ashita sul sedile di fronte sta dormendo rannicchiato e lei lo guarda per un attimo, per poi rivolgere lo sguardo al paesaggio. c’è la nebbia e fa freddo. Gli uccelli fuori già volano e vivono… Prende il lettore mp3 del suo compagno di viaggio e lo accende.. ascolta tre canzoni.. immersa nella nebbia che scorre veloce e immobile… La ragazza dai capelli tinti di rosa vicino a lei si muove nel sonno, cercando più calore dalla sua giacca… ha detto di chiamarsi Kiku. Si sono conosciute solo la sera prima, mentre aspettavano la partenza del treno.. un’amica di Ashita ..due occhi azzurri da incantare.. Le canzoni nel lettore girano e il treno si muove con ritmo regolare… Oscilla leggermente. Concilia il sonno.. concilia l’abbandonare il corpo.. il freddo, la nebbia, gli uccelli che si alzano in volo al passare del treno, la musica melodica nelle orecchie… Lentamente Reila chiude gli occhi e cede, lasciandosi trasportare… Chiude gli occhi e si addormenta mentre il treno avanza… In mattinata saranno a Parigi…
haru nare ya na mo naki yama no asagasumi
È primavera: una collina che non ha nome velata nel mattino
haiku di matsuo basho
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