- Capitolo 1° -
il gran giorno
Quella notte era splendida!Non si vedeva un cielo così poco nuvoloso da anni oramai..quelle sere di settembre erano piovose..ma non quella notte...era certamente un segno..una luna grande,piena, velata da un alone rossastro galleggiava placida in quel mare che variava gradazione di colore a seconda di vari fattori...primo tra i quali il proprio stato mentale.. piccole lucciole danzavano immobili in quella macchia d'inchiostro..
scintille di emozioni che invitavano a perdersi nell'infinito dei sensi..quelle sirene ti portavano lontano..ma non ancora..non era ancora il momento giusto..quella macchia scura e chiara insieme sembrava insensibile al teatro sottostante..ed è proprio per questo che amavo quel cielo..era tutto quello che io non ero stato...che io non sono ancora tutt'ora..ma ancora per poco..l'alba sta per arrivare..il mio battesimo ci sarà..e dalle acque pure sarò cielo anch'io..cielo..sempre insonne sempre assopito..infinito...ma ora no..non ancora..purtroppo ho ancora occhi per guardare...orecchie per sentire..non voglio più il ronzio dei sensi..tra poco sarà l'alba.. e la notte non mi avvolgerà..vi vedo cosa credete...voi non mi vedete..da quassù solo la luna ha il diritto di vedermi..vi aggrovigliate laggiù nelle vostre piccole certezze con le luci che non illuminano...con le parole che non sentite..con occhi che non vedono le lacrime..vi costruite le alte torri di ipocrisia...vi sentite al sicuro...camminate col sangue alle ginocchia..i vostri visi sono di cera...non avete ali per volare...anche io sono di cera,non ho bisogno di volare..non più...la cera si sciogliera...allora sarò...non sarò...presto..manca poco...ancora pochi minuti e sarà l'alba...non vi rendete conto..non sapete che ora è?continuate a muovervi a dibattervi..da qui vedo le vostre candele spegnersi..non alzate le vostre teste a guardare le stelle..io ero in mezzo a voi..ci sono stato fin dall'inizio..ho conosciuto il fiume di emozioni...vi ci sono annegato...ora solo il giorno può salvarmi..l'acido intorno non mi brucerà..ecco ancora un minuto...ho preparato tutto..il battesimo è vicino..da quassù sarà perfetto...sarò cielo...l'alba è vicina...niente ci sarà...tutto ci sarà...ecco.
QUEL GIORNO IL SOLE SORSE ALLE 6.03...NESSUNO SE NE ACCORSE..UN UOMO IN QUEL PRECISO MOMENTO SI GETTAVA DAL GRATTACIELO PIù ALTO...CADEVA...VEDEVA IL MONDO RIBALTARSI...AVEVA PAURA...IL RESPIRO GLI SI ERA STROZZATO IN GOLA...IL VENTO LO COSTRINGEVA A CHIUDERE GLI OCCHI...MA LUI VOLEVA VEDERE..CADEVA...CADEVA DA UNA GRANDE ALTEZZA...VEDEVA TUTTE LE PERSONE CHE COME LUCCIOLE AVEVANO ILLUMINATO LA SUA VITA.E COME LUCCIOLE LO AVEVANO RIGETTATO NEL BUIO..TUTTI GLI ATTIMI DELLA SUA VITA...LI RIVEDEVA..TUTTO IL DOLORE CHE LO AVEVA PORTATO LI..LO RIPROVAVA..MA DOVEVA RESTARE LUCIDO...LA VERA ALBA GIUNGIEVA ADESSO..RIUSCIVA ANCORA A PENSARE....ERANO PASSATI 15 SECONDI...POTEVANO BASTARE...LA LUCE CHE SCORREVA LIMPIDA LO AVVOLSE...ECCO IL MOMENTO..QUELLA CICATRICE TRA IL VECCHIO GIORNO E IL GIORNO NUOVO CHE LUI AVEVA TANTO SPERATO CI SAREBBE STATO..L'UOMO STRINGEVA UN TELECOMANDO...PREMETTE UN PULSANTE...UN SECONDO..UN SOLO SECONDO...IL RUMORE FRAGOROSO NON LO TOCCò..L'IMPROVVISO CALORE NON LO FERì..CADEVA ADESSO IN QUELL'ALBA CHE AVEVA SOGNATO...UN ALBA ROSSA UN ALBA DI FUOCO..TUTTO IL CASTELLO CROLLAVA E I RE CON ESSO...LA LUCE ADESSO LO ACCECAVA...NON SAPEVA DI NON AVERE PIù GLI OCCHI...IL SUO CORPO STANCO ERA CULLATO DAL CALORE..NON SAPEVA DI AVERE LE CARNI BRUCIATE...TUTTO SI DISSOLVEVA IN QUELL'ALBA...GLI UOMINI E LE DONNE URLARONO NEL FUOCO..TUTTO ESPLODEVA...IL FUMO AVVOLGEVA....LA CARNE COME CERA SI SCIOGLIEVA..LUI CADEVA...NON SAPEVA DI ESSERE GIà CADUTO..DA MOLTO TEMPO...OGNUNO SI PORTA DIETRO I PROPRI DEMONI E LUI AVEVA PORTATO.. TUTTI CON SE...LA REDENZIONE ERA AVVENUTA...LUI SAREBBE RINATO..LUI SAREBBE STATO CIELO...IL CIELO DEL GRANDE GIORNO
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