- Capitolo 1° -
Nel vecchio stagno Una rana si tuffa. Il rumore dell’acqua.
Furu ike ya Kawazu tobikomu Mizu no oto.
-perché dici questo?- il tempio è tranquillo. Solo noi nel giardino che ci separa dal resto del mondo, davanti ad uno stagno ricoperto di ninfe e qualche carpa che passa con eleganza sotto la superficie dell’acqua. tu hai un ombrellino per ripararti dal sole. Sebbene ormai non ce ne sia bisogno indossi lo yukata che ti piace tanto. Uno yukata nero dai fiori rossi ed il tuo obi è scuro come i tuoi occhi. guardo i tuoi capelli neri che cadono morbidi sulle tue spalle. -sono così insicura…tu mi hai sempre trattata con dolcezza, dandomi tutto l’amore di cui avevo bisogno. Io non mi sento mai all’altezza di tutte queste attenzioni. – dici, quasi sottovoce.. -ti amo davvero tanto, Yokan…- mi chiami sempre in quel modo, sebbene non sia il mio vero nome.. e tu mezza straniera invece, hai un nome davvero singolare. Ma è bellissimo nel suo suono, forse un po’ difficile per le nostre orecchie. -Betulla, se mai dovessi dubitare dei tuoi sentimenti, non pensi che te ne parlerei..?- abbassi leggermente il viso.. la tua dolcezza ti porta sempre a preoccuparti troppo per tutto.. troppo per ogni più piccola cosa, ma è anche grazie a questo che ti trovo tanto bella. un tonfo nell’acqua di qualcosa che cade. poi di nuovo il silenzio e solo il canto di qualche cicala… le carpe continuano a passare con eleganza sotto la superficie dell’acqua… mi prendi la mano –sono proprio una stupida a volte… - sorridi timidamente –non voglio mai farti preoccupare e finisco solo per fare il contrario…- ed è per questo che ti trovo tanto bella. -vuoi andare fino al tempio a comprare un amuleto? Suona anche la campana, così potrai essere sicura che gli dei sono dalla tua parte e ti stanno ascoltando. - -cattivo! Sai che non sono per nulla superstiziosa!- un leggero rossore sulle tue guance… -però forse.. mi darebbe un po’ di tranquillità…- aggiungi poco convinta… sorrido… -come desidera la mia principessa…- e passeggiamo lungo lo stagno, guardando le carpe e ascoltando le cicale, fino a raggiungere il tempio…
Furu ike ya Kawazu tobikomu Mizu no oto.
Nel vecchio stagno Una rana si tuffa. Il rumore dell’acqua.
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