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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: IO, DEMONE DELLA MORTE..... LEI, ANGELO DELLA VITA.
Genere: Sentimentale, Romantico, Poesia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: kamisan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/09/2007 22:14:27 (ultimo inserimento: 03/10/07)

Io sono il ghiaccio perenne, io sono la Morte... Lei è la vita. Se muore lei, muoio io. La amo troppo. Ses/ e altro personaggio ff Taiyou no Getsuei
 
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IO, DEMONE DELLA MORTE..... LEI, ANGELO DELLA VITA.
- Capitolo 1° -

IO DEMONE DELLA MORTE....... LEI ANGELO DELLA VITA.





Questa è una fanfiction che possono leggere solo quelli che hanno letto Taiyou no Getsuei, nessun’altro……. Per quelli che non l’hanno fatto si leggano Taiyou no Getsuei, vi piacerà!! Per il resto questo è Sesshomaru nel futuro che pensa al suo passato senza di lei…..
Leggetela!!!!!!!!!!!!!!!



La mia natura è sempre stata riservata, il mio mondo freddo, la mia anima intrisa di sangue come le mie mani.
Le urla, le grida soffocate, la morte, la dolcezza del sangue caldo sulla pelle…. Quella è sempre stata la mia vita.
Anche ora, quando sento quel profumo avvolgente, quella dolcezza mi sento inebriato…… probabilmente per me era come l’oppio per quegli inutili insetti degli umani.
Avevo una droga. Ora ne ho più di una.
Lo confesso, mi sentivo un po’ incompleto. Io le cose le dico chiaramente non tergiversavo mai.
Per lo meno, ero convinto così.
Qualcuno mi ha amato?
No, Non sono mai stato amato. Non la ritenevo una cosa importante, o per meglio dire utile.
Non mi avvantaggiava e quindi non la consideravo.
Sinceramente non ne ho mai sentito la necessità, di essere amato........ Io stavo bene come stavo.
L’amore è sempre stato una debolezza, uno svantaggio, una cataratta debilitante sugli occhi neri dei ningen già tanto deboli di loro.
Anche mio fratello era un debole. La sua natura di hanyou, poi, era ripugnante. Un inutile imbecille con l’unico pregio di avere il mio stesso sangue. Una piaga, una zecca, una pulce.
Ma nemmeno allora, quando pensavo questo di lui, sono mai riuscito a fargli seriamente del male.
Perché? Possibile che io fossi già in qualche modo legato a lui?
Se ci avessi impegno, determinazione e coraggio, doti di cui di certo non ero e non sono carente, forse lo avrei fatto.
Forse……
Affetto?
No, non era affetto. Forse era perché sentivo la nostra fratellanza… quel tanto che bastava per non ucciderlo.
Ma non gli volevo bene. Forse solo ora comincio a volergliene.
Io non avevo mai provato l’affetto. Forse solo con la mocciosa.
Quella mocciosa era una piccola e brillante gemma, talmente brillante che desiderai vederla ardere ancora e ancora…. Per sempre.
Forse per questo le ridai la vita, non saprei dire.
Ma lei non fu il mio Grande amore, non fu l’unico.
Già la sola idea di amare era rivoltante di suo, affezionarmi a troppe persone era ed è assolutamente inaccettabile.
Io sono uno spirito raro.
Sono lo spirito del ghiaccio perenne, del cane bianco, dell’assassino di ningen innocenti, dell’oblio ghiacciato.
Sono la Morte, la bellezza...... il freddo. E la morte e la vita si respingono. È sempre stato così. Finchè non arrivò lei.
*****
- Chi siete e che cosa volete? Non vi ho recato alcun torto né fastidio. Perché mi volete attaccare?-
- Ti seguirò mikoto e sarò la tua serva, come mi hai chiesto prima.-
- Be che ti prende?... ehm, volevo dire...Che succede Sesshomaru-sama?-
“Sesshomaru guardò il suo viso e vi lesse nervosismo, timore…….paura.
La stessa paura che aveva la sera prima.

Afferro le sue mani e la stringo al mio petto.


Gli venne voglia di fargliela pagare per la sera prima, di sentirla di nuovo supplicarlo di smetterla, di vederla nervosa davanti a lui…..
Non poteva ribellarsi. Questa volta se avesse deciso di finire quello che aveva cominciato non sarebbe riuscita ad impedirglielo.

Tento di riempire le mie braccia della sua bellezza ,


Sesshomaru fu davanti a lei.
Era stupito che non fosse scappata, indietreggiata o come minimo messa in posizione di difesa. “Fragile, indifesa….. bisognosa della tua protezione” questo era il chiaro messaggio che leggeva in quell’improvviso atteggiamento sottomesso.


di depredare con i baci il suo dolce sorriso,


di bere i suoi bruni sguardi con i miei occhi.



La sentì fremere sotto il suo tocco fermo, mentre tastava la pelle morbida.
Quell’abbronzato viso angosciato che sembrava sperare che non le rifacesse del male, che questa volta la risparmiasse, la perdonasse….
- Sesshomaru……- mormorò lei, incerta.


Ma dov'è?


Chi può spremere l'azzurro dal cielo?





La sua voce cristallina e dolce, ebbe l’effetto di una doccia fredda. Aveva detto il suo nome. Lo aveva detto con dolcezza, con affetto Non lo odiava. Non lo aveva mai odiato.”



Cerco di afferrare la bellezza; essa mi elude


lasciando soltanto il corpo


nelle mie mani.


Stanco e frustrato mi ritraggo.


Come può il corpo toccare


il fiore che soltanto


lo spirito riesce a sfiorare?


“In quel momento Sesshomaru capì, senza via di fuga, che a lui quella ragazza piaceva.
Adorava quella donna e adorava sentirsi adorato.
Come una cosa sola, come una mente sola si baciarono.
Le sue labbra erano buone come le ricordava, erano magnifiche……
Le loro lingue si legarono indissolubilmente, mentre i due facevano aderire i loro corpo, lei cingendogli il capo, lui la vita fragile.


Angeli vedi nella prima luce

tra la rugiada curvarsi,

Cogliere e volar via con un sorriso:

crescon per loro i fiori?




Sesshomaru alzò il capo di Hara, facendo toccare dolcemente i loro nasi.
La luce dei suoi occhi illuminava vagamente il suo viso, nell’oscurità totale.
La vide socchiudere gli occhi e guardare le sue labbra.”


Angeli vedi quando il sole infuria

tra le sabbie roventi,

cogliere e volar via con un sospiro:

ed i fiori avvizziti con sé portano .


Io amo Hara.
La amo con tutto me stesso.
Lei mi ha aperto un mondo a me sconosciuto…. Mi ha liberato con il solo sguardo, con le sole parole, con la sola anima dalle mie catene di ghiaccio. Catene che mi ero imposto da solo.
Io amo Hara. Non ci sono altre parole.
Ma forse amare è restrittivo. Io adoro Hara. L’adoro come un padre adora i figli, come un uomo adora il suo lavoro….. come una persona adora la vita.
L’adoro in un modo inspiegabile, tanto che mi chiedo come diavolo facessi senza di lei.Come vivevo senza di lei.
Ma la cosa che più adoro in lei è il fatto che mi ama più della sua stessa vita.
Lo so. Me l’ha dimostrato.
Perché se io sono il Demone della morte….. lei è l'Angelo della vita.
La mia vita.
La morte, la fragranza dei baci di Hara, il sangue caldo, la sua bocca dentro la mia, le battaglie, il suo corpo bello solo come la sua anima pura…..
Questa è la mia droga.
E sono felice di drogarmi tutti i giorni tutti i momenti….
Non ci sono dubbi.
Se muore lei, muoio io.
La amo troppo.
Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita o allevierò una pena ,
O aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido
Non avrò vissuto invano.
Di E.D.
Pezzi della nostra vita insieme…..
Due anime affini, due anime opposte….. due anime gemelle.
È questo che siamo io e lei.
Ed ora stringo tra le mie mani il frutto dei pianti, della gioia, del dolore, della vita, del nostro amore…..
I Miei figli sono bellissimi.

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
angel206 - Voto: 26/11/11 12:37
Mai visto un Sesshomaru così... dolce :D
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