UN SOFFIO
- Capitolo 1° -
“Siii!Si,si,si,si!” le urla arrivarono fino all’ultima villetta di quell’immenso agglomerato di case che era il quartiere residenziale di Desperville. “Mammaaa!Ce l’ ho fatta!Mi hanno accettata per lo scambio culturale!Ma ci pensi?!Ben 3 mesi a Berlino!Be-rli-no!BERLINO!Potrò vedere gli ultimi residui del muro che segnò la storia di un’intera civiltà,potrò assaggiare milioni e milioni di torte di quella gran cuoca (volevo dire donna) che sicuramente sarà la mia ospite!” Gli strilli della ragazzina (rassomiglianti più a rantoli soffocati di una qualche belva in preda alla più asfissiante forma di asma, piuttosto che ad urla umane),che intanto si era messa a correre per la casa alla ricerca della sua genitrice,non ebbero risposta. L’euforia nel cuore di Sibille si stava spegnendo,poiché non poteva essere condivisa dall’unica persona al mondo che si fosse mai realmente presa cura di lei.-Ma dove diavolo si sarà cacciata?-si chiese,affacciandosi con quel nasino all’insù ad ogni stanza della casa.
Come ogni volta,passò davanti alla foto del matrimonio di sua madre,Vivianne,e di suo padre,Stefane,mai conosciuto,e vi si soffermò sopra con lo sguardo.-Sarà sicuramente in un posto migliore adesso-. Con un gesto quasi del tutto naturale,dovuto alle innumerevoli volte in cui aveva mostrato all’immagine di suo padre ogni compito scolastico che riuscisse a superare il 7, alzò la lettera che aveva appena ricevuto dall’agenzia all’altezza dello sguardo dell’uomo nella foto. Già,era proprio così.Confermava tutto ciò che la giovane aveva appena fatto sapere a mezza città.
“Siamo lieti di informare la Sig.na Sibille VonDutch e famiglia che la sua richiesta è stata accettata calorosamente,date le sue credenziali scolastiche,e che presto le verranno inviate data e orario di partenza del volo aereo per la località da lei selezionata.Buon Viaggio e Buona Estate.Grazie per essersi iscritta alla nostra agenzia di viaggi Student Exchange.”
La mostrò quasi come fosse un trofeo (ed in effetti lo era veramente) al padre,sperando che,da qualche parte,anche lui potesse esserne fiero almeno la metà di quanto non lo fosse lei.
Era sempre stata presa in giro dai suoi compagni con soprannomi ridicoli a causa della sua intelligenza,quasi come se fosse stato qualcosa di cui doversi vergognare,per non parlare poi del fatto che le venisse così naturale interessarsi a tutti quegli argomenti tanto inutili quanto noiosi che gli insegnanti provavano gusto ad insegnare.Ma adesso,dopo tutti quegli anni,essere stata la classica “SECCHIONA” aveva fruttato!
Non aveva mai dato troppa importanza a quei ragazzini desiderosi di attenzioni,ma l’anno successivo sarebbe andata in 1 Liceo,e sicuramente non le sarebbe riuscito altrettanto bene!Anche perché se tutti avessero continuato a prenderla in giro..come avrebbe mai potuto riuscire a trovare il classico primo amore?! Il suo liceo era ad indirizzo classico,con tutto quel greco,quel latino..ma in fondo era proprio per provare qualcosa di diverso che due anni prima aveva scelto di iscriversi alla 4 Ginnasio del “Rossini”,sicura di poter dare il meglio.
Destatasi dai propri pensieri,continuò frenetica la ricerca,dirigendosi al piano di sopra.
“SORPRESA!!”gridò un coro urlante di nonne,nonni,zii,zie e amici. Ovviamente,al centro di quel coro la vera solista ideatrice di tutto era stata sua madre. Trovò quell’ incredibile dimostrazione di affetto nella sua camera non appena accese la luce.
La madre l’abbracciò subito e in un soffio le disse “Ho già letto quella lettera.So che non avrei dovuto,ma avresti preferito non avere tutto questo?” Sibille la strinse forte a sé,e la festa cominciò!
C’era anche una delle sue poche amiche,Roxie,ma questo non la sorprese più di tanto: era sempre a casa sua,per un motivo o per l’altro.Inoltre quando Sibille non era in casa, lei spesso aspettava che tornasse parlando amorevolmente con sua madre e..una volta che si riesce a entrare nelle sue simpatie!
Si conoscevano dalla più tenera età;si,era decisamente la migliore amica che una ragazza avesse mai potuto desiderare.
“Ciao!!!Ce l’hai fatta ad aprire quella dannata busta!E’ 3 ore che sono qui in silenzio assaporando gli olezzi di tuo zio Ollie!” “Roxie!” la rimproverò la madre.
“Scusa mamma. Oh ma che piacevole coincidenza incontrarla qui a quest’evento mondano!Davvero un onore incontrare una giovin donna con un così attento attaccamento al più sano dei valori:LO STUDIO. E speriamo che trovi presto di che farsi marito!Son certa potrà sfornare tante piccole dolci pagnottine scalcianti. Così va meglio,donna?!” ringhiò Roxie a Ceryl,sua madre,anch’essa invitata alla festa,che rispose con uno sbuffo.
Quelle due avevano sempre fatto sghignazzare Sibille,ma mai in pubblico:aveva paura potessero offendersi.
La festa proseguì con congratulazioni,domande di circostanza del genere “Come stai?La scuola?Il moroso?” e tanti tanti palloncini,finchè non si arrivò al momento tanto atteso.La torta.
S:“Ma mamma!Non è mica il mio compleanno!Vero?Oddio che giorno è oggi?” R:“Il 24 Maggio.” S:“Fiuu..Mancano ancora 4 mesi.”
V:“Piantala di fare la furba e soffia su queste candeline!”
Uno scrosciante applauso accompagnò il soffio che segnò l’inizio della sua avventura.
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