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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: ANCHE AI GATTI PIACE SPORCARSI
Genere: Sentimentale, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: siram galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/09/2007 15:28:09

- Lui è un gatto e tu solo una volpe sporca. I gatti sono animali puliti per questo sei sicuro che non si avvicinerà mai a te.-
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

ANCHE AI GATTI PIACE SPORCARSI

CAPITOLO UNICO

E’ mattina. Ti svegli e guardi fuori dalla finestra. E’ una giornata normale, non noti niente di diverso dalle altre. Ti alzi, fai colazione e poi ti prepari per andare all’accademia. Una volta pronto ti guardi allo specchio per vedere se è tutto a posto. Non noti niente di strano. Ti guardi meglio. Niente di strano. Continui a fissarti. Niente, sembri proprio un ragazzo normale, come tutti gli altri. Eppure sai bene che quella che ti dà lo specchio e solo un illusione. Tu non sei come gli altri. Hai dentro di te qualcosa di mostruoso, che ti è stato imposto quando eri appena nato. E da allora per tutti sei sempre stato solo una volpe. Una volpe sporca. Tu non ti senti così però, ti hanno ficcato con la forza questa idea nella testa e adesso non riesci più a cacciarla via. Decidi di lasciar perdere questi pensieri e di uscire. Cammini per le strade in silenzio. Oggi sei un po’ giù, non hai voglia di fare casino per attirare l’attenzione come al solito. Tanto sai che non serve a niente. Per loro sarai sempre e solo una volpe sporca. Ma forse un modo per risolvere la situazione l’hai trovato. Se diventassi Hokage forse le cose cambierebbero. Perché l’Hokage è come il leone nella savana. Il leone è il capo. E’ il più forte, il più agile ed il più intelligente. Tutti gli altri animali lo adorano e gli portano rispetto. -“Se diventassi Hokage le cose cambierebbero.”- Questi sono i tuoi pensieri. Ma… Una volpe sporca può diventare un leone? Non lo sai neanche tu, però hai volontà e continuerai a provarci. Inizi ad alzare il passo. Per fermarti a pensare hai perso tempo ed è meglio che ti sbrighi. L’accademia non è dietro l’angolo e sei già stato bocciato tre volte. Non puoi più commettere errori. Ma mentre ti incammini a passo svelto lo vedi. Cammina tranquillo, senza problemi. Non deve essersi accorto della tua presenza dietro di lui ma tanto non ti stupisce. Uno irraggiungibile come lui e già tanto se sa che esisti. Sasuke Uchiha. Tutti ti hanno detto di parlargli usando il lei e di chiamarlo usando il san. Perché lui è ricco, importante, rispettato, ecc. Il tuo perfetto opposto. Ma gli opposti tendono ad attrarsi. Forse è per questo che ti senti attratto da lui. Ma senti che questa attrazione è a senso unico. Perché Sasuke è come un gatto. Bello, elegante, silenzioso, tranquillo, ma se provocato sa graffiarti con i suoi artigli. Lui è un gatto e tu solo una volpe sporca. I gatti sono animali puliti per questo sei sicuro che non si avvicinerà mai a te. Fissarlo da lontano, proprio come stai facendo ora, questa è l’unica cosa che puoi fare. Finalmente arrivi all’accademia, però tu continui a fissarlo. Tanto siete nella stessa classe. Anche se non lo dai a vedere, a te piace stare in classe, perché lì, oltre ad Iruka-sensei che ti tratta come se fossi suo figlio, incontri tutti i giorni due delle poche persone che non ti trattano male. – Ehi, Naruto!- Senti la voce di uno di loro che ti chiama. Corri al tuo posto sedendoti affianco a lui. – Buon giorno Naruto.- - Buon giorno Kiba.- Kiba Inuzuka. Lui è come un cane. Sempre in movimento, sempre pronto a giocare, a fare scherzi, chiassoso, sa sia ringhiare che mordere. Tu e lui siete molto simili sotto certi aspetti, ma è normale. Cani e volpi non fanno forse parte della stessa famiglia? Tutti ti hanno abbandonato, ma lui no. Lui è come un cane. I cani sono fedeli. Lui non ti avrebbe abbandonato. Ti mette un braccio intorno al collo e cominciate a chiacchierare. Ti sorprende che ti stia così vicino, ma infondo e normale. Lui è come un cane. I cani spesso giocano nel fango. Ai cani piace sporcarsi. Poi senti un ronzio dietro di te. Ti giri e vedi l’altro tuo amico che dorme, come al solito. – Non abbiamo ancora iniziato la lezione e già ronfi Shika?- - Yanhw. Ho sonno! Che posso farci?- Shikamaru Nara. Lui è come un cervo. Tranquillo, sereno, rilassato, fa le cose con lentezza, ma quando è in pericolo sa correre veloce. Tutti scappano davanti a te perché si sentono in pericolo, ma lui no. Lui è come un cervo. I cervi sanno sempre quando sono realmente in pericolo. Lui sa che con te non è in pericolo. Lui non scapperà davanti a te. Intanto entra in classe il sensei e inizia la lezione. Le ore passano veloci. Tu sei una volpe sporca ma pur sempre una volpe e le volpi sono famose per la loro furbizia. Ma la furbizia deriva dall’intelligenza quindi tu devi essere intelligente. Ma allora perché i voti dei tuoi compiti, come quello che hai in mano adesso, sono sempre bassi. Mentre ti scervelli su questa cosa, ti giri a fissare Sasuke. Sempre all’ultimo banco. Sempre da solo. Lui è come un gatto e anche i gatti sono intelligenti. In più, quando fanno qualcosa cadono sempre in piedi. Probabilmente avrà preso il voto più alto della classe, come sempre. Eppure il suo volto è corrucciato. Non riesci a capirne il perché, ma poi guardi verso la finestra e comprendi. Il tempo fuori si sta rannuvolando, ma lui non ha bisogno di guardare per saperlo. Perché lui è come un gatto. I gatti sono sensibili ai cambiamenti del tempo. Le ultime ore passano in fretta. La giornata è finita e ti avvii con i tuoi amici all’uscita dell’accademia. Fuori però a cominciato a piovere. Kiba ti saluta e inizia a correre verso casa sotto la pioggia. Perché lui è come un cane. Ai cani piace bagnarsi. Shikamaru invece aveva saputo della pioggia e si è portato un ombrello. Perché lui è come un cervo. I cervi sono previdenti. Ti saluta, apre l’ombrello e anche lui inizia ad incamminarsi verso casa. Tu non sapevi della pioggia. Non ti sei portato l’ombrello. Ma a te ci ha pensato l’immagine paterna di Iruka-sensei che ti ha dato il suo quando sei uscito dall’aula. Diceva che a lui non serviva perché tanto doveva restare a scuola fino a tardi e per allora la pioggia sarebbe dovuta passare. Stai per aprire l’ombrello e andartene, quando senti dei passi provenire da dietro. Strano, oltre a te e a qualche sensei non dovrebbe esserci nessun altro. Ma poi ti accorgi che i passi sono molto silenziosi, come quelli dei felini. Pensi di sapere già a chi appartengono. Ti giri e vedi Sasuke comparire all’improvviso dai corridoi bui, ma non ti sorprendi. I gatti vedono bene al buio. Però senti che c’è qualcosa che non và. La tua furbizia di volpe ti sta dicendo di stare attento. All’inizio non ne comprendi il motivo, ma poi ti ricordi. Quando i gatti compaiono all’improvviso dal buio e per prendere di sorpresa una preda. Ma lì non ci sono prede. Ci sei solo tu e tu sei solo una volpe sporca. Si mette a fianco a te, c’è solo un metro a separarvi. Guarda storto la pioggia che cade. Normale anche questo. Perché lui è come un gatto. Ai gatti non piace l’acqua. Distogli lo sguardo da lui e fissi pensieroso l’ombrello. Vorresti accompagnarlo, ma sai che un gatto bello e ordinato come lui non accetterebbe mai l’invito di una volpe sporca come te. Però, forse accetterà il tuo ombrello. Tanto un po’ d’acqua non farà male ad una volpe sporca, anche se non riuscirà lavarti. Lo sporco che ti ricopre non potrà mai essere lavato. Ti giri e fai un paio di passi verso di lui. Un bel respiro e:- Uchiha-san, non avete l’ombrello?- Lui ti guarda e ti risponde:- No.- -Tenete, potete usare il mio.- Glielo offri e lui lo accetta, però ti sta ancora fissando. – Ma tu come farai?- - Oh, non fa niente, casa mia non è lontana. E poi un po’ d’acqua non può fare niente ad una volpe sporca.- Lui ti fissa interrogativo, forse vorrebbe capire ma non può, nessuno può. Ti giri. Stai andando, pronto ad affrontare la pioggia quando:- Uzumaki, aspetta.- Tu ti blocchi di colpo. Lui ti ha chiamato. Lui sa il tuo cognome. Forse sa anche il tuo nome. Lui si era già accorto di te. Ti volti e lo guardi come se fosse un fantasma. – S-Si, Uchiha-san?- - Visto che l’ombrello è il tuo, facciamo la strada insieme?- Tu non riesci a crederci. Lui, un gatto bello e ordinato, vuole camminare a stretto contatto sotto lo stesso ombrello con te, una volpe sporca. – Che c’è, non ti va bene?- - No, no anzi. No, cioè, volevo dire che per me va bene. Allora, visto che l’ombrello e mio l’accompagno a casa.- Lui fa cenno di si con la testa. Ancora non ci credi, eh Naruto? La persona che fino ad allora avevi sempre guardato da lontano adesso e a pochi centimetri da te. Camminate in silenzio sotto la pioggia che sta aumentando pian piano, ma a te va bene così. Tieni l’ombrello più dalla sua parte che della tua. Così ti stai bagnando una spalla e una parte della testa, ma non ti importa. Non vuoi bagnare con l’acqua quel bel manto bianco e pulito. Al tuo pelo sporco un po’ d’acqua non farà niente. Ma a quegli occhi da gatto non sfugge nulla. – Guarda che così ti bagni.- - Eh? Ah, non fa niente.- - Stai cercando di guadagnarti la mia simpatia?- Ahi. Povero Naruto. Questa domanda ti ha fatto male, vero? Si capisce dal tuo sguardo. – NO! Io volevo solo evitare che si bagnasse. Volevo solo essere gentile.- Tieni lo sguardo basso. La felicità che provavi fino a qualche secondo fa è scomparsa. Tu volevi solo proteggere quel bel manto candido dall’acqua, ma lui ha frainteso. Probabilmente pensa che volevi avvicinarti a lui per via del suo cognome. Ci avevano già provato in molti per questo motivo. In fondo quella domanda era comprensibile, e tu lo sai questo. Però, sapere che adesso lui crede che tu sia come uno di quegli avvoltoi e ancora peggio che essere considerato una volpe sporca. Intanto la pioggia si fa più forte. L’ombrello quasi non la regge più. Finalmente, siete arrivati a villa Uchiha. Lo accompagni fin sotto la porta. Ti giri e cominci ad incamminarti. Vuoi solo andartene, ma tanto lo sapevi già che sarebbe finita così. Sapevi che avresti dovuto continuare ad ammirarlo da lontano, senza avvicinarti. Perché quando cerchi di ottenere una cosa spesso non ci riesci. E tu lo sai bene il perché. Perché sei solo una volpe sporca. Ma non è detto che debba sempre finire così. – Ehi, Uzumaki.- Ti giri sempre con lo sguardo basso. – Si, Uchiha-san?- -Prima non dicevo sul serio.- - C-Come?- - Quando ti ho fatto quella domanda, non dicevo sul serio. So che non mi hai accompagnato per quello.- In meno di un secondo torni felice. Allora lo sa che non sei come uno di quegli avvoltoi e questo è più che sufficiente per te. Gli sorridi e lo saluti con una mano, ma quando stai per andartene senti che ti sta chiamando ancora. – Ehi Uzumaki, dove stai andando?- Ma che razza di domande ti fa? Tu lo guardi sorpreso. – A casa.- - La pioggia è troppo forte. L’ombrello non riuscirà a reggerla per molto. Dai, vieni in casa. Ti ospito io finché non si calma.- Hai sentito Naruto. Ti a invitato ad entrare. Che cosa aspetti? Non restare fermo lì con quella espressione da pesce lesso, entra dentro, forza. Ti dai dei pizzicotti sulla mano e sulla faccia per accertarti che non stai sognando. No Naruto, questo non è un sogno. Sei davvero seduto sul letto del tuo amore segreto. Ti ha detto lui di accomodarti lì, dopo che ti ha chiesto di dargli la tua giacca perché bagnata. C’è un gran silenzio in quella casa. L’unico rumore che si sente è quello delle gocce d’acqua che picchiettano sui vetri. Ad un tratto la porta si apre e lui entra. Ha in mano un asciugamano. Te lo mette in testa e ti dice:- Asciugati, se no ti prenderai un malanno.- - Grazie, Uchiha-san.- - Di niente. Ah, non devi chiamarmi così per forza. Puoi chiamarmi anche solo Sasuke.- - Va bene, Sasuke. Allora lei può chiamarmi Naruto.- - Come vuoi, Naruto. Ah, puoi anche smettere di darmi del lei. Non è affatto necessario.- - Va bene, se lo dice lei. No, cioè, se lo dici tu.- Ti fa un mezzo sorriso e poi si siede anche lui sul letto e si mette a fissare la pioggia. Tu, invece, non riesci a togliergli gli occhi di dosso. La luce se ne andata a causa della pioggia. E’ così buio che sembra notte. Ma, nonostante tutto, la sua figura lattea si intravede abbastanza in quella poca luce. Ma la tua furbizia di volpe sta cercando di avvertirti di qualcosa, ma tu non riesci a sentirla. O forse non vuoi? Poi, ad un tratto, un fragoroso lampo illumina la finestra. Tu hai sempre avuto paura dei lampi, anche perché le tue orecchie da volpe non sopportano il loro suono. Apri gli occhi. Per lo spavento ti sei gettato su Sasuke e adesso ti trovi tra le sue braccia, con la tua testa poggiata sul suo petto. Senti il tuo cuore che batte a mille e una piacevole sensazione di protezione da qualsiasi cosa ti avvolge. Vorresti restare così per sempre. Ma così rischi di sporcare il suo manto bianco con il tuo pelo sporco, e tu non vuoi questo. Provi a ricomporti ma non ci riesci. Quelle braccia forti ti stanno stringendo a loro, impedendoti di muoverti. E fu così che la volpe sporca diventò un topolino indifeso. Il gatto aveva portato la preda nella sua trappola e ora che l’aveva in pugno ne avrebbe fatto ciò che vuole. Con le sue fusa ti trascina dolcemente sotto le coperte. Apri gli occhi. E’ tutto finito, ma lui ti sta ancora stringendo a se, come se non volesse più lasciarti. Ancora non capisci come sia successo. E’ stato tutto così improvviso. Però, se da volpe sei diventato un topo per poi tornare volpe, forse potrai anche diventare un leone. Ma ciò che non comprendi è: perché lui ha voluto strofinare il suo manto bianco con il tuo pelo sporco? Inizi a guardarti intorno, come se la risposta fosse nascosta in quella stanza. I vostri vestiti buttati sul pavimento, la pioggia che sta ancora picchiettando sul vetro e un gran silenzio. Sono queste le uniche cose che riesci ha vedere in quel buio. Poi, senti la sua mano accarezzarti il viso. Alzi lo sguardo verso di lui. Vedi i suoi occhi felini brillare nel buio della stanza. – Ti ho fatto male?- Sei quasi stupito dalla dolcezza con cui te la chiesto. Ti accoccoli di più a lui e gli rispondi con un:- No.- - Bene.- - Però non capisco. Perché l’hai fatto?- - Perché ti volevo.-
Tu lo guardi con l’espressione più stupita che hai. Ti è impossibile credere a quelle parole. – Tu… Tu volevi… Me?- - Si. E, ad essere sinceri, adesso che ti ho finalmente preso, ti voglio ancora. Forse più di prima.- Tu non riesci ancora a crederci. - Ma… Ma tutto questo non può essere possibile!- - E perché no?- Abbassi lo sguardo. Finalmente, è arrivata l’ora di confidare il tuo dolore a qualcuno . - Perché tu sei un gatto bello e ordinato ed io solo una volpe sporca. E nessuno può volere una volpe sporca. E’ questo che mi ha sempre detto la gente. O provato a lavarmi, a cambiare, per farmi accettare dagli altri ma, per quanto ci provo, lo sporco non viene via. Proprio come il loro odio per me. Per questo io sarò sempre e solo una volpe sporca.- Lui ti fissa serio. Dal tuo tono deve aver compreso la gravità di ciò che hai detto. Adesso ti senti più leggero, però hai anche paura che ora lui ti cacci via schifato. Alzi lo sguardo e, con tuo grande stupore, riesci a intravedere un sorriso. – Vuoi conoscere un segreto?- Tu lo guardi incuriosito. Che cos’ha in mente? Avvicina il suo volto al tuo e ti bacia con dolcezza. Poi, sposta le sue labbra dalle tue al tuo orecchio e ti sussurra:- Ogni tanto, anche ai gatti piace sporcarsi.-

FINE

Salve a tutti! Questa è la prima drabble che scrivo (credo che sia una drabble, non ne sono molto sicura. Chiedo venia per la mia ignoranza), perciò siate clementi. A dire la verità, questi sono stati i miei primi pensieri quando mi sono svegliata in una mattina d'Agosto, per la serie:"ma che cosa hai sognato per farti venire in mente certe cose?" A dire la verità all'inizio avevo pensato a Naruto bloccato a scuola e a Sasuke che lo trascinava in infermeria e lo violentava, ma mi pareva un pò esagerato così l'ho modellata un pò. Spero di aver messo i generi giusti, in caso contrario avvertitemi in modo che possa cambiarli. Va beh, come nelle altre ff che ho scritto, vi ringrazio per l'attenzione.
Siram



 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
siram 07/09/12 16:00
Grazie!^^
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jamie91 - Voto: 09/07/11 18:11
Che bella!
Davvero, mi piace moltissimo! Complimenti!
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