torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LIGHT AND SHADOW OF HEARTS
Genere: Sentimentale, Romantico, Comico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: kira-evans galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/09/2007 02:10:32 (ultimo inserimento: 19/09/07)

Due ragazzi soli...una terribile perdita...due vite contrastanti unite da un solo destino...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
UN INCONTRO E...MILLE RICORDI
- Capitolo 1° -

Questa fanfic è nata da un sogno che ho fatto, nel mio sogno ho sentito i sentimenti di questi due ragazzi e da lì ho creato una storia che potesse rispecchiare il loro modo di vivere...ehm...è strano che io parli in modo così serio ma ci tengo troppo a questa fanfic...comunque come avrete già capito la storia è fra maschi ma x adesso è tranquillissima!



…senso di colpa…

‘Vivere…perchè mai devo fare una cosa così insignificante, la mia non può neanche lontanamente considerarsi vita, il solo fatto di svegliarmi al mattino, con la consapevolezza di dover affrontare un altro giorno, vuoto e noioso come gli altri è insopportabile, uscire per andare a scuola e vedere quelle facce sorridenti e serene delle persone che mi stanno attorno mi da la nausea, cosa avranno mai da essere così felici, li detesto, li detesto tutti, fino a poco tempo fa, l’unico luogo in cui potevo starmene un po’ in pace, per conto mio, senza nessuno intorno, era la mia casa, ma dopo quel incidente, neanche lì riesco più a stare tranquillo e a rilassarmi, troppi ricordi, troppa sofferenza, che mi fanno detestare ancora di più il fatto di essere vivo, non posso neanche togliermi questa mia vita insignificante, se non fossi legato a quella promessa, me la sarei già strappata con le mie stesse mani, ma non posso, non avrei mai il coraggio di farti un torto, soprattutto ora che non sei più qui con me e poi sono state le tue ultime parole…le tue ultime volontà…lei pensava che sarebbe stato un male per me morire, se chiudo gli occhi e ci ripenso sento ancora il calore del suo schiaffo sulla mia guancia, e le sue parole che ancora adesso risuonano nella mia testa e nel mio cuore come se fossero state appena pronunciate…’
“SCHIAFF…Pensi, che la morte sia la soluzione, pensi che morire sia la cosa più giusta da fare, rendere vano il sacrificio di una donna che pur di darti alla luce è morta per te… perchè vuoi rendere i suoi sforzi e il suo sacrificio vani, alloraAHHHH…”
‘Basta…non ne posso più…non mi affezionerò mai più a nessuno, visto che appena provo ad essere felice accade qualcosa alle persone che mi sono vicine, o a cui tengo, questo mi distrugge e mi provoca nuova sofferenza…ne ho abbastanza e poi io non ho bisogno di nessuno’ continuava a pensare un ragazzo dai corti capelli neri con dei leggeri riflessi lilla e dagli occhi viola, mentre continuava a camminare per il viale che conduceva alla sua scuola, aveva indosso l’uniforme scolastica perfettamente allacciata, come solo pochi studenti la portavano.

…insoddisfazione…

Intanto un altro ragazzo stava camminando per il viale che conduceva alla scuola, aveva dei lunghi capelli blu, legati in una lunga treccia e degli occhi da gatto dello stesso colore, anche lui portava svogliatamente la divisa, i primi due bottoni della giacca aperti, facendo intravedere una catenina con una spada alata demoniaca ‘Mi manca qualcosa ma non riesco a capire cosa sia, mi basta una parola per avere tutto ciò che voglio, ma non sono soddisfatto, questa sensazione diventa sempre più forte, ho bisogno di trovare qualcosa o qualcuno che riesca a riempire questo senso di vuoto che mi perseguita e mi opprime la mente, ma che cos’è…di sicuro non è la mia famiglia, sono più contento quando mi lasciano da solo, di amici ne ho a bizzeffe, le ragazze non le sopporto, la scuola mi diverte, non ho preoccupazioni, allora perchè ogni giorno che passa mi sento sempre più vuoto, forse perchè non ho più niente per cui combattere, forse io senza neanche accorgermene, sono già morto dentro. Già io sono Koji l’ultimo rampollo della famiglia Masaru…ma chi sono io all’infuori della famiglia, proprio nessuno e come tale io…io non ho bisogno di nessuno. Anche perchè l’unica persona a cui sono riuscito ad aprire il mio cuore, ora non c’è più, è da allora che questi strani pensieri affollano la mia mente, fino ad ora non ci avevo mai pensato seriamente, infatti continuavo a trascorrere le mie giornate finché non la incontrai…la conobbi per sbaglio, quel giorno stavo correndo verso scuola per gli allenamenti ed ero in ritardo.
********FLASHBACK********
“Maledizione se non mi sbrigo arriverò tardi, poi chi lo sente Shin-chan (Shingo Takeda, capelli castani e occhi verdi, ha 22 anni, è il suo professore di ginnastica, che fa anche da allenatore alla squadra di calcio, ma Koji lo tratta come se fosse un amico della sua stessa età) non ho voglia di sorbirmi un’altra delle sue prediche” così dicendo cominciò a correre più veloce, ma non si accorse che dall’angolo stava uscendo una persona. *SDOOONG*
“Accidenti che botta, scusami ti sei fatt…” disse Koji prima di bloccarsi.
“Ahi ahi ahi, che male” disse il malcapitato ancora a terra.
‘Oh no…è una ragazza, ma perchè…perchè sono così sfortunato, uffa...adesso comincerà a rompere, dicendomi che è stato il destino a farci scontrare o cose del genere, e mi farà perdere inutilmente un sacco di tempo, facendomi arrivare in ritardo...mmh? aspetta un pò, ma questa ragazza…è Yamazaki, è in classe con me, dicono tutti che sia la più bella della scuola, mmmh…ma perchè capitano tutte a me, sicuramente farà anche la vanitosa visto che è così carina…sono rovinato’
“Senti…mi dispiace, stavo leggendo un libro e non guardavo dove andavo, scusami ti sei fatto male...?” chiese innocentemente la ragazza.
“…” nessuna risposta (Sbigottimento totale…)
“Oh…ma forse sei di fretta visto come correvi e io ti sto facendo anche perdere tempo…ecco la tua cartella ti era caduta…scusami ancora-inchino-ci vediamo”
‘Sogno o son desto, quella ragazza si è scusata, per ben tre volte, si è presa tutta la colpa, deve essere una santa…ha persino detto che mi stava facendo perdere tempo…tempo’ guardò l’orologio e…“È TARDIIIIIIIIII…Shin-chan mi ammazzerà se arrivo tardi” detto questo ricominciò la corsa, ancora più frenetica di prima, passò velocemente davanti alla strana ragazza dai lunghi capelli neri legati in una brande treccia che le arrivava alle ginocchia e dai dolci occhi viola, e non poté fare a meno di pensare che forse si era solo mascherata gentile, infatti a scuola alcune ragazze facevano le ochette solo per farsi vedere da lui, anche se in classe era sempre stata una ragazza tranquilla, però non ne poteva essere certo, così decise che intanto sarebbe andato a scusarsi dopo gli allenamenti, anche perchè in fondo la colpa era solamente sua. (gocciolina sulla fronte)
********FINE FLASHBACK********
‘Già…quel giorno arrivai in tempo per miracolo…mhf mhf mhf…anche se mi sono beccato comunque una botta in testa da Shingo, comunque dopo essermi scusato con lei mi accorsi che la sua non era una maschera di finta gentilezza, ma il suo vero carattere, lei era diversa e poi non gli dava sui nervi (Strano!!!) come tutte le altre, infatti da quel giorno ci vedevamo praticamente tutti i giorni, ed ogni volta era una sorpresa, il suo carattere aveva così tante sfaccettature che per capirlo non gli sarebbe bastato un mese intero, ma non ebbe nemmeno il tempo di conoscerla bene che dopo una settimana passata insieme e una senza vedersi quasi mai, successe la tragedia, non posso certo dire che ne ero innamorato, ma ci tenevo molto a lei e quando incontrai il suo sguardo per la prima volta stavo percorrendo proprio questo viale’ cominciò a correre per scacciare via quei pensieri…quando…*SDOOONG*
“Ahi, che male…è la seconda volta in due settimane, se continuo così mi spaccherò la testa” disse Koji, ma quando alzò lo sguardo, anche se gli parve impossibile vide il volto che si sarebbe aspettato di non rivedere più…l’abbracciò senza nemmeno pensarci, e caddero entrambi a terra, era così felice, si staccò leggermente, gli appoggiò le mani sulle spalle e con voce tremante chiese…“Chinami…sei tu…”
“Ma sei ubriaco…chi ti conosce…” disse il ragazzo ormai disteso a terra.
L’immagine della ragazza che si era creato Koji svanì immediatamente, come se si fosse appena risvegliato da un bel sogno, per lasciare spazio al viso di un ragazzo praticamente identico a quello della ragazza che tanto voleva rivedere.
“Capelli neri con lievi riflessi lilla, frangetta all’altezza degli occhi…viola, ma non può essere sei identico a lei” continuava a dire senza staccargli gli occhi di dosso.
“Senti…hai intenzione di farmi la lastra per caso…e poi…sei pesante” Koji si accorse solo allora che la loro posizione era facilmente fraintendibile, il misterioso ragazzo nell’impatto era caduto con le gambe aperte, e lui gli si era posizionato praticamente in mezzo, per di più, quando l’aveva abbracciato gli si era disteso sopra, per completare l’opera aveva una mano sulla sua guancia, l’altro braccio disteso vicino al suo fianco e i loro visi erano parecchio vicini…si alzò immediatamente, il volto in fiamme e il cuore a mille, prima aveva creduto di rivedere la sua cara amica, che poi aveva scoperto essere un maschio e poi quella posizione così…così…ma cosa andava a pensare, si stava eccitando stando disteso su un ragazzo, va bene che non sopporta le femmine però non aveva mai pensato di poter essere gay…ma questo problema passava in secondo piano, perchè il primo ce l’aveva davanti agli occhi, doveva scoprire chi era quel misterioso ragazzo, che intanto si era sistemato la divisa.
“Ehm…scusami ma la mattina sono sempre mezzo addormentato, così temo di averti scambiato per una mia amica” quella affermazione diede molto fastidio al ragazzo che gli lanciò un’occhiata gelida, poi prese la cartella che era ancora in terra e senza nemmeno guardarlo gli passò davanti e disse “Lasciami in pace…ti conviene”
“E perchè mai-si voltò, la treccia al vento- per caso…sei geloso” sorrise sarcastico.
Shion stava per perdere il controllo, gli prese il colletto e avvicinò il viso al suo, lo fissò con uno sguardo omicida, un misto tra dolore e odio, Koji capì che doveva gettare la maschera che si stava creando per non far vedere che anche lui stava male.
“Allora-chiese serio-chi era? Una cugina…?” lo guardò sperando in una risposta.
“Mia sorella” rispose secco, continuando a guardare quel ragazzo che non conosceva ma che già non sopportava, era furibondo ed era solo per questo che involontariamente gli aveva risposto, o almeno era quello che lui credeva, comunque ora era sicuro che la ragazza di cui parlava era proprio sua sorella Chinami, era impossibile non riuscire a riconoscerla guardandolo, visto che erano gemelli.
“Gli dovevi volere proprio un gran bene, per arrabbiarti in quel modo”
“Non puoi neanche immaginare quanto-poi si accorse di aver detto troppo-cioè non… non volevo dire questo…aaargh” arrossì vistosamente e ricominciò a camminare.
“Ti capisco-socchiuse gli occhi-certo non posso capire la tua sofferenza perchè la conoscevo da troppo poco tempo ma… immagino quanto ti manca, è una ragazza fantastica, l’unica a cui mi sono affezionato, sai-sorrise lievemente- io non sopporto le ragazze, ma lei ha qualcosa di speciale, qualcosa che mi affascina, non fraintendere non ne sono innamorato, è solo che…anche se la conosco da poco più di due settimane e siamo semplicemente amici, mi manca la sua presenza-sorrise-lei mi tratta come se fossi il suo fratellino, infatti mi parla spesso di te-riabbassò gli occhi-non sai quanto ti ho invidiato, ma ora che ti conosco capisco il suo sentimento di protezione verso di te ‘è un ragazzo chiuso e solitario, proprio come aveva detto Chinami, ‘ha tanto bisogno d’affetto come un cucciolo, non riesce a legare con nessuno, è sempre solo, è anche per questo che io non lo abbandonerò mai’’
“…non capisco perchè ti ostini a parlare di lei al presente, non lo capisci, lei è morta”
“Questo lo so-piccola smorfia di dolore-ma non potrei mai parlare al passato di lei”
“E perchè mai…”Shion non capiva il suo atteggiamento “Chinami non c’è più, e niente e nessuno può cambiare le cose, perchè parli di lei come se fosse ancora viva”
“Perchè lei vive ancora dentro di te…adesso ne sono sicuro, quando ne avrai bisogno…lei sarà sempre accanto a te per aiutarti…non credi?”
Shion era rimasto immobile, sentiva che quel ragazzo aveva detto il vero, lei non l’aveva mai lasciato solo, lui fino a quel momento l’aveva tenuta chiusa in un ricordo, un dolce ricordo, che ora stava diventando parte della sua anima anche se lo era già.
“Accidenti-Koji guardò l’orologio-è tardi se salto gli allenamenti sono guai-stava per andarsene correndo come un pazzo quando-ascolta io sono Koji, Koji Masaru, e tu”
“…”nessuna risposta.
“Bè se non vuoi dirmelo non fa niente…comunque grazie, per merito tuo mi è tornato il buon umore e ho di nuovo la forza di andare avanti ‘non ho potuto proteggerla, ma almeno cercherò di restare al fianco della persona per lei più importante’ sii forte anche per Chinami, non dimenticarlo”
Koji riprese la sua corsa verso la scuola, finalmente dopo una intera settimana di sofferenza, aveva ritrovato quella serenità che da poco tempo aveva scoperto grazie a Chinami che poi se ne era andata via con lei e solo adesso era tornata con un’intensità ancora più forte, come uno tsunami che neanche lui poteva e voleva fermare, sentiva che poteva tornare ad essere se stesso e buttare via quella maschera di finta felicità e sottomissione per la sua ricchezza, non si sarebbe più vantato solo per far si che le persone lo prendessero in considerazione, perchè aveva di nuovo paura di restare solo, ma aveva capito che le persone veramente amiche avrebbero accettato il suo vero carattere, avrebbero capito e accettato le sue scelte o lo avrebbero rimproverato, contraddetto o addirittura picchiato se combinava qualcosa o se non rispettava le regole, di quelle persone che invece si approfittavano di lui o gli cadevano ai piedi solo perchè era ricco non gli importava nulla, tutto questo lo aveva capito solo grazie a Shion, ‘Lui non maschera i suoi sentimenti, se è triste lo dimostra, anche se rimane solo, a lui non importa, se non avesse quel modo di fare così tetro che allontana la gente, potrebbe avere degli amici, devo capire il motivo di tanta frustrazione, voglio proteggerlo e aiutarlo, ad ogni costo ma soprattutto voglio sapere tutto di lui…tutto’
Intanto l’oggetto dei suoi pensieri stava camminando verso la scuola a passo lento e meccanico, gli occhi fissi in un punto indeterminato, mentre un turbine di pensieri affollavano la sua mente ‘Perchè…perchè non faccio altro che pensare alle parole di quel ragazzo, rimbombano nella mia testa e non fanno altro che ripetersi, non lo conosco nemmeno eppure in qualche modo mi arrivano dritte al cuore, fino ad ora l’unica persona che era riuscita a stupirmi era mia sorella, invece adesso è arrivato questo strano ragazzo…che crede di conoscere me e mia sorella, non si rende conto di essere solo un presuntuoso, il solito bambino viziato, proprio il genere di persona che meno sopporto al mondo, detesto quello che dice, è insopportabile…-abbassò lo sguardo-allora perchè ho così tanta voglia di piangere…’ “Chinami...mamma...” sussurrò.



Bene bene bene... sono riuscita a trascrivere tutto ciò che sentivo, i loro sentimenti...ok basta fare la drammatica, comunque mi piace molto questa differenza tra loro xchè sono proprio opposti tipo 'giorno e notte' 'sole e ghiaccio' ma come si sa gli opposti si attraggono!!!
 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: