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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: DICONO CHE L'AMORE È VITA, MA IO PER AMORE STO MORENDO!
Genere: Sentimentale, Drammatico, Autobiografico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: bicemuu galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/09/2007 19:24:01

Il suo sogno si avvera, per poi svanire, dopo un sorriso...
 
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AMORE... CHE SCHIFO!
- Capitolo 1° -

Io faccio parte di questa storia come protagonista.
Non scandalizzatevi...

Il cielo grigio.
La pioggia scendeva piano.
Il ticchettio dell’orologio innervosiva Maia.
La ragazza era sdraiata sul suo letto.
I capelli disordinati, gli abiti bagnati.
Gli occhi rossi.
Piangeva... Come il cielo.
Lacrime salate le caddero sulle labbra morbide.
La sua lingua passò sulla bocca.
Quella lingua che il giorno prima aveva accarezzato quella di un ragazzo che tanto amava, Leo.
Il cuore le batteva forte, il respiro affannato.
Un fulmine squarciò il cielo.
E come esso il ricordo del bel moro le passò per la testa.
Maia si mise a sedere.
Teneva le gambe con le braccia.
Il mento sulle ginocchia.
Il pianto di questa si fece più forte.
I singhiozzi interrompevano il silenzio tombale.
Leo... Lo amava da un anno ormai, ma lui?!
Lui non aveva mai ricambiato, fino a quel giorno.
Quel giorno così bello e così brutto.
Come un sogno che si avvera ma che poi svanisce per colpa della sveglia.
Ritornando al giorno prima...
Un gruppo di amici era a casa di Leo.
Una pausa per rillassarsi con i compagni dopo la scuola pesante.
Maia e Leo sul letto ascoltavano la musica.
La ragazza fissava i mille poster e i disgni stupendi del ragazzo.
Poi lui l’aveva abbracciata.
Lo faceva spesso, infondo erano amici...
Veri amici, di quelli che si vogliono bene davvero e resterrebbero a fissarsi per ore pur di vedere il sorriso dell’altra persona.
Quelli che si scambiano dolci baci sulla guancia, quelli che si prendono in giro e finiscono sempre per dire “Ti voglio bene!”.
Proprio due amici, ma non quella volta, perchè quel giorno Leo la baciava più del solito, solleticandole il collo con le sue labbra.
La stava facendo impazzire.
Gli amici andavano e venivano per chiaccherare, ma lui era immerso nel profumo di lei.
Un ultimo “Ti voglio bene” soffocato e poi le labbra dei due si erano incontrate per un bacio a stampo.
Lui sorrise e la strinse a sè.
Le guance della ragazza si erano colorate di un rosso acceso.
Altri baci seguirono quello, sempre più possessivi e passionali.
Ma sempre casti, quasi puri, come senza vergogna per un sogno che avevano entrambi.
Le mani del ragazzo vagavano tra i capelli chiari di lei.
Un bacio ancora e le lingue dei due si sfiorarono.
Maia gli accarezzava il braccio con le unghie lunghe.
Poi la passione si spanse tra i due.
Il ragazzo si mise sopra di lei passando una mano sui suoi fianchi.
Le gambe aperte per far spazio a quelle di lei.
La maglietta si alzò, e con stupere da parte della ragazza lui gliela abbassò.
In effetti Leo non voleva fare altro che baciare quelle labbra tanto agognate.
Niente di più.
Solo coccole.
Ed era strano, perchè lui era un vero Don Giovanni, eppure i suoi baci rimasero dolci e mai chiese di più.
Nella testa della ragazza c’era una gran confusione.
Lo amava da sempre.
Mai avrebbe pensato di averlo.
Ma la speranza... Si, quella c’era.
Maia aveva sempre sognato un bacio con lui, l’unico che avesse mai amato davvero.
L’unico che la faceva soffrire tutte le volte che gli diceva “Ti voglio bene”.
Avrebbe voluto sentirsi dire “Ti amo!”.
Ma non lo sentì mai, solo baci e qualche carezza.
Ma poi i secondi trascorsero e con loro i minuti, mezz’ora dopo la ragazza doveva tornare a casa.
Un ultimo bacio rubato e via.
Ma il giorno dopo, il giorno del pianto, il giorno dei ricordi, lui sorrideva dolce agli occhi celesti di lei.
Senza parlare, senza un bacio, tutto era finito, come una fiamma di passione si spegne dopo una tempesta di delusione lei moriva di dolore.
E piangendo si sfogava un poco, dopo l’ennesima giornata di scuola, dopo l’ennesima interrogazione andata male.
Ma non bastano le lacrime per qualcosa di così profondo, di così bello.
Si sentiva usata, una puttana.
Come un giocattolo, un orsacchiotto, finchè ne hai bisogno lo tieni e lo coccoli, ma poi ti stanchi elo lasci da parte, dimenticandolo.
Maia si sentiva offesa.
Nella sua testa una frase continuava a esplodere:
“Odiarlo!”
“Devo odiarlo!”
Ma la mente e il cuore sono due cose diverse.
E proprio quest’ultimo diceva:
“Ma lo amo!”
“Lo amo più della mia stessa vita!”
Le tempie le pulsavano ritmicamente:
“Non ne hai bisogno!”
“E’ una persona inutile!”
“E’ una persona insulsa!”
Il petto le doleva:
“Si che ne ho bisogno.”
“Ne ho bisogno più dell’aria!”
“Più della terra dove cammino, più dell’ossigeno.”
“Lui è la cosa più importante!”
Maia piangeva, piangeva forte.
Tutto quello che aveva voluto fino al giorno prima era un bacio da Leo.
Ma ora...
Sapeva che era sbagliato, sapeva che stava facendo un errore, ma...
La finestra si spalancò e pochi secondi dopo un corpo senza vita giaceva inerme sotto la pioggia.
Le sue ultime parole furono un “Ti amo!” gridato al vento.
Come un sogno nella notte che svanisce dopo l’alba.
Come la pioggia che si ferma per far largo ad un arcobaleno meraviglioso.
Le numerevoli ambizioni della ragazza erano svanite, il suo sorriso 1000 denti era sparito, i suoi occhi lucenti erano scomparsi.
Quella che era una ragazza come tante altre si era trasformata in fumo alla fragola, quel profumo che utilizzava sempre.
Fragola.
La vita per Maia era finita, non per un ragazzo, ma per le sue illusioni, per quello che era la cosa più importante e che era oramai diventata cenere.

Eccomi qui, anche io in lacrime poichè la situazione è reale, tranne il suicidio naturalmente!
Grazie per aver letto e recensite!
Il finale non è reale perchè quello vero è più penoso.
Ricordo però che la morte è il coraggio di un momento, invece la vita è il coraggio di sempre.
Il grande Jimmy (Jim Morrison) il mio tesoro, mi ha dato la forza di retare intatta, senza alcun grazzio apparentemente.
Apparentemente appunto...
Il cuore ormai è spento e lacerato!
Dicono che l’amore è vita, ma io per amore sto morendo!

Vostra Bice!

 
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