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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: SOGNI MALINCONICI
Genere: Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: wk17 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/09/2007 21:17:23

-ti piacciono ancora i pomodori sasuke?- è una domanda frivola in questi anni ma nonostante questo me la pongo sempre piu spesso
 
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- Capitolo 1° -

un paio di squallide piccole note prima di iniziare !
la menata dei pomodori nn è invenzione mia giuroXD a sasuke piacciono i pomodori era scritto in nn ricordo piu quale data book
detto questo chiedo pietà perla forma effettivamente scorretta ma la sorte non mi ha dotato di nessuno ceh mi faccia da beta e ciò è un grave deficit




-ti piacciono ancora i pomodori sasuke?-
è una domanda frivola in questi anni ma nonostante questo me la pongo sempre piu spesso
mi chiedo se li dove sei li mangeresti ancora , se ancora mi rimprovereresti per questi miei pensieri da idiota.
sai sasuke, ultimamente mi capita di fare un sogno;
ci siamo io e te e non litighiamo.. so chi è impossibile ma per questa volta perdonami e lasciami sognare,poi potrai commentare con superiorità questa mia fantasia;
nel mio sogno siamo in una cucina,una stanza luminosa che ha pensarci non è troppo adatta a te quanto non lo è a me,
io sto tagliando gli ingredienti per il pranzo, si sembra che nonostante la mia incapacità sia io a cucinare..
cosa ci vuoi fare sasuke il mio inconscio non riece propio a vederti nel ruolo della massaia,
tu avvicinandoti guardi da sopra la mia spalla ciò che sto facendo e risentito mi rimproveri di non averti comprato i pomodori quella mattina la mercato e io scoppio a ridere allegramente dicendoti che -sasuke,non puoi sempre mangiare pomodori-
facendo ,senza accorgermene, il verso ai rimproveri di kakashi sensei sul mio mangiare solo ramen;
solitamente a questo punto mi sveglio e ancora intontito in quel sereno istante fra il sonno e la veglia il primo pensiero è quello che in casa, nella casa luminosa del sogno, i pomodori non ci sono e che dovrei proprio andarteli a comprare...

...poi mi sveglio, il peso della realtà pretende il suo posto e come altri prima di me e sicuramente altri dopo mi ritrovo davanti a questa dannata pietra a parlare come un fesso a un nome inciso nella roccia,
con ancora la sensazione del sangue di quella battaglia sulle mani,
del tuo sangue sulle mie mani,
domandandomi se sarebbe stato mai possibile,
se ,impegnandomi ,impegnandomi fino all'impossibile , ci saremmo mai riusciti ad arrivare a quel sogno pieno di luce ,
se da qualche parte qualcuno come me riesce a passare davanti a un mercato senza provare nausea verso se stesso e la propria incapacità.
 
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