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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: UN NUOVO FUTURO
Genere: Romantico, Comico, Azione, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: botan87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/09/2007 19:24:51 (ultimo inserimento: 15/09/07)

un nuovo destino per Naruto Hinata e gli altri protagonisti di shippuuden (
 
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UNO STRANO COMPORTAMENTO
- Capitolo 1° -

Ecco un ff sulla mitica serie di NARUTO (come se non ce ne fossero abbastanza). La storia parte dall’inizio della serie Shuppuuden quindi i personaggi sono cresciuti. Gli avvenimenti saranno molto diversi dall’originale e ci saranno anche personaggi nuovi. I protagonisti saranno Hinata e Naruto ma dedicherò ampio spazio anche agli altri personaggi, ognuna dei quali avrà una propria storia. Spero che vi piaccia. Leggete e se vi va commentate.

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Da ormai tre anni Konoa viveva un periodo prospero e di pace. Gli abitanti svolgevano ogni giorno le proprie attività con assoluta serenità. Anche per i ninja del villaggio quei tre anni erano stati poco impegnativi, salvo qualche rara missione.
Nella villa degli Hyuga, Hinata si sentiva la ragazza più felice del mondo. Il motivo di questa sua gioia era il ritorno, dopo due anni e mezzo di allenamenti insieme al ninja leggendario Jiraiya, di Naruto Uzumaki. Ritorno dal quale erano già trascorsi tre mesi. Dopo il loro ultimo incontro, la ragazza iniziò ad allenarsi duramente aiutata, oltre che dai compagni Shino e Kiba, dal cugino Neji. I rapporti con quest’ultimo erano infatti profondamenti mutati, anche se il preferito di casa Hyuga difficilmente si lasciava andare a generose manifestazioni d’affetto verso la cugina. Nonostante questo Neji guardava ora ad Hinata come a un membro della famiglia e non più come ad un’ ostacolo, ad una sorella e non ad una fallita. Di sicuro anche questo cambiamento contribuì ad infondere nuovo coraggio e maggiore autostima nella timida Hinata, lasciata ancora in disparte dal padre Hiashi.

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Il sole iniziò a levarsi dall’orizzonte e a spandere i primi tiepidi raggi sul villaggio ancora addormentato. Un braccio di luce attraversò la finestra posandosi sul volto di Hinata che aprì lentamente gli occhi. Dopo essersi liberata dalla coperta che l’avvolgeva si mise a sedere sul letto lanciando una breve occhiata alla sveglia sul comodino: le 06:30. Si avvicinò alla finestra camminando scalza sul pavimento fresco e scostò le tende per far entrare più luce. Guardando nel cortile della villa riconobbe la figura di Neji incamminarsi verso il portone e sparire poi oltre le mura della tenuta.
<< Anche questa mattina si allena presto >> pensò, e dopo aver infilato la divisa per l’allenamento scese per una breve colazione. Raggiunta la base della scalinata incrociò Hiashi.
<< Buongiorno padre >>
<< Buongiorno >> rispose lui senza degnarla di uno sguardo << Neji è già uscito ad allenarsi >>
<< Lo so. Ora lo ragg…>>
Hinata non ebbe il tempo di terminare la frase che il padre si allontanò lasciandola sola nel corridoio. Con lo sguardo basso e triste la ragazza si avviò fuori casa rinunciando alla colazione.
Si infilò in una delle tante stradine e camminò avvolta dal silenzio della città. L’unico suono a farle compagnia era il cinguettare degli uccelli.
HINATA: (pensando) Neanche questa mattina mio padre mi ha degnata del suo sguardo. Eppure sono cambiata tanto in questi tre anni e credo di essere più forte ora. Ma forse non è ancora abbastanza. Nei suoi pensieri e nei suoi discorsi c’è sempre Neji. Mi domando che senso abbia tutto questo mio darmi da fare per conquistare almeno la sua fiducia. Come se non bastasse nemmeno Naruto sembra essersi accorto del mio cambiamento.
Assorta nei propri pensieri la giovane Hyuga proseguì senza fermarsi con passo lento e insicuro. Solo quando intravide il campo di allenamento accelerò l’andatura e sgombrò la mente da tutti i pensieri malinconici che l’avevano accompagnata lungo la strada. Si fermò sul perimetro dello spiazzale e attese. Non era sola. Proprio davanti a lei Neji aveva già iniziato ad allenarsi e tutto preso dalla concentrazione non si era accorto dell’arrivo della cugina.
NEJI: Hinata!
HINATA: Finalmente te ne sei accorto. Sono pronta,possiamo iniziare.
Neji osservò la ragazza prendere posto di fronte a lui. Hinata gli apparve fortemente motivata e decisa ad iniziare una nuova giornata di allenamento.
HINATA: Perché non mi hai svegliata questa mattina?
NEJI: Avevi bisogno di riposo. Ieri sera ti ho vista molto provata.
HINATA: Non dovresti essere più severo con me?
NEJI: Capisco che tu voglia raggiungere presto il tuo obiettivo, ma non esagerare. Anche il riposo è importante.
HINATA: Non credevo che ti avrei mai sentito dire una frase del genere.
Hinata sorrise ripensando a quando Neji si allenava in quello spiazzo fino allo sfinimento, senza fare mai una pausa.
NEJI: Il corpo umano non è una macchina. Ha bisogno di fermarsi ogni tanto.
HINATA: Lo so. Ma ora basta perdere tempo. Come vedi ho recuperato tutte le energie, quindi iniziamo con gli allenamenti.
NEJI: Come vuoi.
Ed esaudendo la richiesta della cugina, Neji diede inizio al programma di allenamento di quella giornata.
Il sole nel frattempo si era levato ulteriormente al di sopra dell’orizzonte dando così la sveglia a tutto il villaggio che poco alla volta cominciò ad animarsi. Gli abitanti che possedevano un’attività propria aprirono ognuno il proprio negozio attendendo l’arrivo dei primi clienti. Le strade in breve pullularono di madri che accompagnavano i figli all’Accademia, mentre qualche ninja faceva ritorno al villaggio dopo una breve missione. C’era però anche chi continuava a dormire.

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NARUTO: (nel sonno) Questo ramen è il migliore….Gnam Gnam Gnam
DRIIIIIIINNNNNN!!!!!!!!
Il trillo della sveglia fece balzare il ragazzo giù dal letto con un tonfo sonoro.
<< Ma che ore sono? >> si domandò ancora sonnolento.
Le lancette segnavano le dodici in punto.
NARUTO: Cooooosaaaa!!! È tardissimo! Sakura mi ammezzerà!
Così dicendo si precipitò in bagno, si vestì e lasciò il monolocale senza nemmeno far colazione. Corse a perdifiato attraverso il villaggio, non senza urtare i passanti dei quali ignorò completamente gli insulti e le imprecazioni.
Davanti al portone di casa Haruno, Sakura attendeva ormai furiosa.

Dopo una corsa al limite dello sfinimento Naruto, il ragazzo della volpe a nove code, finalmente raggiunse il luogo dell’appuntamento.
NARUTO: Perdonami Sakura, sono in ritardo. Mi dispiace io…..
SAKURA: Sta zitto Naruto. Per questa volta farò finta di niente e cercherò di ignorare il fatto che ti sto aspettando da un’ora
Il ragazzo rimase di stucco, incredulo di fronte a un simile atto di misericordia. Si era infatti già preparato a ricevere uno dei soliti cazzottoni dell’amica, ma a quanto pareva quel giorno la dea della fortuna gli aveva sorriso.
NARUTO: (pensando) Visto che è di buon umore sarà meglio non combinare altri guai per oggi.
SAKURA: Vediamo di non perdere altro tempo.
E si incamminò seguita a ruota dall’amico. Il sole aveva raggiunto ormai il suo punto massimo nel cielo e la gente cominciava a chiudere le attività per entrare in pausa pranzo. Chi possedeva un ristorante, invece, si preparava a ricevere i primi clienti della giornata.
SAKURA: Visto che è ora di pranzo andiamo a mangiare qualcosa. Ah non preoccuparti, non ti chiederò di offrirmi il pasto.
NARUTO: (Sottovoce) Meno male, come al solito non ho un quattrino. Certo che Sakura è davvero strana oggi. È troppo gentile e la cosa mi spaventa un po’. Ma che dico? Devo approfittarne finchè dura. Magari se le chiedo di uscire con me accetta pure.
SAKURA: Che stai borbottando?
NARUTO: Chi? Io? Niente. Eheheh ^_^’ beh, a dire la verità mi stava chiedendo come mai oggi tu fossi così…così….ecco…insomma….gentile. non che gli altri giorni non lo sia, sia ben chiaro.
La ragazza non rispose e continuò a camminare fissando la strada davanti a lei. Naruto le si avvicinò per guardarla e notò, dipinta sul suo volto, un’espressione contrita, quasi di delusione.
NARUTO: Sakura, tutto bene?
SAKURA: Cosa? Ah, si, non preoccuparti sono solo un po’ stanca.
Stanca non era certo l’aggettivo adatto a descrivere il suo stato d’animo, poiché a guardarla dava più l’impressione di una persona preoccupata e allo stesso tempo risentita. Giunti al Chiosco di ramen entrambi si sedettero e ordinarono. Per diversi minuti nessuno dei due aprì bocca, poi finalmente Naruto spezzò il silenzio.
NARUTO: Ehi Sakura, come mai sei così silenziosa. Non è da te.
SAKURA: Non ho tanta voglia di parlare.
NARUTO: (pensando) Questa è la mia occasione per confortarla e starle più vicino. (verso Sakura) Vederti così giù di morale mi rende triste. Perché non mi dici cos’è che ti tormenta. Lo sai che su di me puoi sempre contare.
SAKURA: Sempre?
NARUTO: Ma certo! Se qualcuno ti ha fatto arrabbiare dimmi chi è ed io lo prenderò a calci finchè non ti avrà chiesto scusa.
SAKURA: Ti sembro una che ha bisogno di essere difesa?
NARUTO: Beh, a dire la verità…….no.
SAKURA: Ti ringrazio per l’interessamento, ma non devi preoccuparti sto bene.
La ragazza cercò di sfoderare uno dei suoi sorrisi migliori nel tentativo di convincere l’amico. La cosa sembrò funzionare. Dopo aver pagato il proprio conto si alzò.
SAKURA: Naruto, scusami, ma ora torno a casa.
NARUTO: Come?! Ma tra poco dobbiamo incontrarci con Kakashi.
SAKURA: Oggi Kakashi non verrà. Ha lasciato il villaggio questa mattina all’alba per una missione fuori programma. Arrivederci e grazie per il pranzo.
Dopo aver salutato il proprietario si incamminò per strada.
Naruto la seguì.
NARUTO: Se sapevi che Kakashi non sarebbe venuto, perché mi hai fatto svegliare lo stesso così presto?
A quella domanda Sakura ebbe un sussulto che la fece bloccare sul posto. Naruto allora la raggiunse mettendosi al suo fianco, in attesa della risposta.
SAKURA: Io…io….non lo so
E riprese a camminare con Naruto sempre dietro di lei.
NARUTO: Non è che per caso tu…..No, non è possibile. Non può essere. Sarebbe troppo bello.
SAKURA: Ma di che diavolo stai parlando?
NARUTO: Non è che magari volevi passare un po’ di tempo da sola con me?
La ragazza avvertì un nuovo sussulto ma questa volta anziché fermarsi accelerò il passo.
SAKURA: Non dire sciocchezze, idiota. Non mi sognerei mai di darti un appuntamento. E ora lasciami in pace.
Senza rendersene conto arrivarono sotto casa di Sakura. Quest’ultima entrò nell’edificio chiudendosi la porta alle spalle senza salutare il ragazzo biondo che l’aveva accompagnata. Corse a rintanarsi in camera sua e si gettò sul letto con lo sguardo rivolto al soffitto. Una lacrima le rigò la guancia destra e scivolò sul cuscino.

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Per quale motivo Sakura si comporta così?
Lo saprete solo leggendo il resto della storia.

A presto ^_^


 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
artistari - Voto: 08/11/09 19:02
questa fic è bellissima! quando aggiorni?
non vedo l'ora del continuo!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

hanahinata - Voto: 30/05/08 12:36
BELLA!! ^^ SPECIALMENTE -UNA NOTTE AL CHIOSCO-! CONTINUA!
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