CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -
“Sasuke-kun, guarda com’è bella la luna questa notte, è così grande!
Sembra quasi di poterla toccare.”
“Si Sakura-chan…”
“Sas’ke, guarda bene la luna, perché io un giorno arriverò fin lassù!”
“Si Naruto-kun”
† Never See The Moon †
La luna piena brillava alta nel cielo privo di nubi, illuminando di una luce soffusa [e crudele] la stanza buia e rilucendo sulla pelle nivea del giovane che stava disteso in posizione fetale sul letto disfatto [groviglio informe di lenzuola] e sporco [sudore e sperma].
Riusciva ad udire ancora chiaramente il leggero frusciò [che gli aveva ferito i timpani] provocato dall’uomo che si rivestiva e poi usciva silenziosamente con [lo sapeva] un ghignò [da serpente] che gli piegava le labbra pallide.
Il giovane si passò distrattamente una mano all’altezza dei glutei in cerca di qualche traccia [una prova] che dimostrasse la violenza che si era svolta in quello stanza.
Ma non c’era nulla.
Non che lui si illudesse davvero di trovare le dita sporche di sangue, ma per un attimo [solo un attimo, una piccola distrazione] aveva sperato di trovare le lenzuola sporche di liquido scarlatto.
Ma chiaramente non aveva trovato nulla.
Le lenzuola erano pulite [eppure così dannatamente sporche].
Ogni notte ripeteva la stessa scena, e lui ogni [santa, dannata] notte, sperava di trovare le lenzuola sporche di sangue, ma non trovava mai nulla.
Durante l’atto non provava più dolore, e anzi, da un po’ di tempo a questa parte, aveva cominciato a trovarlo addirittura piacevole [dolorosamente piacevole].
E ogni volta, che si ritrovava a gemere di piacere, in preda all’orgasmo, si odiava perché provava a piacere e si ritrovava a volerne, suo malgrado, ancora [ancora, ancora].
E ogni notte, in quella stanza nella residenza del Kage di Oto si svolgeva la stessa scena.
Ormai aveva imparato la sua parte a memoria.
Ogni notte ripeteva gli stessi gesti, tentando di perdersi tentando di annullarsi in essi [di scomparire].
Ma i ricordi [dannati] lo tenevano ancorato alla realtà
E un desiderio malsano, ben più forte della lussuria lo corrodeva lentamente dall’interno.
Perché lui non aveva mai guardato la luna.
Troppo grande, bianca e pura perché uno come lui potesse guardarla senza rischiare di rimanere accecato dalla sua purezza.
†The End†
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