LETTER
- Capitolo 1° -
Mi sento tremendamente stupida, adesso. Scrivo storie basate su altro, ma mai su me stessa. Forse perchè ho paura di vedere quello che ho dentro. Ma ora scrivo tutto quello che adesso mi passa x la testa, ed è tutta colpa TUA.
Mi sono affacciata x caso alla finestra e improvvisamente mi è tornato a mente qnd mi dicesti: "Ho capito dv abiti. Sta attenta che qualche pomeriggio passo a trovarti". Lo facesti. Ma io non c'ero.
Non sn idiota, so di non essere molto amata in classe. Non da tutti, non completamente, ma si. Mi sn chiesta tnt volte perchè. E la risposta mi è arrivata qll mattina in cui litigammo su un brano che avevamo appena letto. La ricordo ancora qll domanda:
"Secondo voi, cosa voleva esprimere l'autore?" perchè l'ha detto prof?
Io e te iniziammo una feroce battaglia verbale scambiandoci opinioni. Nessuno aveva il coraggio di dividerci, perchè eravamo incazzati neri e anche perchè (mi dissero in seguito) era piacevole vederci litigare per qualcosa che avesse un SENSO. Niente argomenti perveriti, niente sport, niente musica o cinema. Ma letteratura.
In quel momento capì perchè in quella maledetta classe nn ero mai stata accettata. Non mi interessavano i ragazzi, niente sport (sn pigra), nn sn bellissima, amo leggere e fare i compiti (ultimamente nn tnt però!). E la cosa che più mi sorprendeva e che scoprì che tu eri come me: Facevi finta di essere qll che nn eri, sl qnd rimanevamo soli mi aprivi il tuo cuore, parlavamo delle cose che ci stavano più a cuore.
Ma qnd eravamo in compagnia mi ignoravi. Fai finta di essere qll che nn sei, sl x essere accettato e lo sai che ti dico: IO SN COSI' e nn permetterò mai a nessuno di cambiarmi, a costo di nn essere accettata. Solo tu mi hai accettato così cm sn, e alla fine, quasi senza rendermene conto, mi sn innamorata.
Ma tu, cm sempre, non mi guardi nemmeno. Tutte le mattine ci salutiamo insultandoci, ma in te vedo sempre un guizzo di ironia in ciò che mi dici e di divertimento. Puoi misurarti cn qualcuno che può capirti fino in fond, e questo ti fa paura.
Ti ricordi qnd eravamo i primi ad arrivare in classe, mentre gli altri ciondolavano fuori? Ci salutavamo cm due vecchi amici e mi raccontavi come avevi passato la giornata o un argomento in particolare. Poi arrivava qualcuno e l'incanto finiva.
Non so xchè ti ho scritto questa specie di lettera forse perchè tra poco c'è la scuola e ti rivedrò, ma poi le nostre strade si divideranno. Nessuno mi reputa tanto coraggiosa da cambiare scuola e città, ma io lo farò, e lì nn potrai più farmi soffrire.
Da quest'anno in poi le cose cambieranno. Resteremo sempre la coppia sux-intelligente della classe, ma io sn cambiata.
Cercherò di dimenticarti e qnd lo farò ti dirò tutto questo a parole... sai bene che io non ho peli sulla lingua.
Ah... e... un'ultima cosa... nn fare più l'idiota, facendo finta che certi argomenti ti interessino, perchè quello non sei TU.
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