CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -
Sono qui, di nuovo, sdraiata su questo letto, nella mia camera, la mia tana, il mio rifugio dalla vita. Vita così crudele nel suo ostinato andare avanti, così imperterrita e insofferente. Può essere davvero pesante. Da quando te ne sei andato penso che sia solo questione di momenti prima che il suo peso mi schiacci.
Torna, ti prego.
Ti supplico, mi privo del mio orgoglio, della finzione che troppe volte mi ha fatto da scudo.Tutto questo è niente se paragonato a te. Non trovo più nemmeno le parole per descriverti. Mi lasci inerme e spaventata. Non credevo di essere tanto debole.
Guardo il soffitto senza vederlo realmente, lui invece è sempre stato l' unico a guardare ed a accogliere i miei sfoghi, ad accorgeri del tormento e della fragilità dietro la facciata. Sono passati tre anni eppure ancora non ce la faccio a guardare avanti. Mi sento vuota e sola. E ho paura. Paura che questo vuoto e questa solitudine siano le uniche cose che mi restano. Le altre le hai portate via con te e non so se le riavrò mai. Non sono così sicura di ritrovarti come sembro. Il dubbio mi lacera, mi fa scoprire una me stessa che credevo non esistesse e col suo profumo mi ottunde la mente. Non sono più sicura di niente. So solo due cose: ho paura e soffro.
Vorrei piangere ma non ci riesco. Il mio dolore senza lacrime mi soffoca. Dalla memoria risorgono come fantasmi i momenti passati insieme. Ricordi tristi, allegri...tutti ugualmente preziosi, ma ora mi appaiono anche così inconsistenti. Voglio vedeti, ascoltare la tua voce, poterti sfiorare. Le memorie non mi bastano più.
Torna, ti prego.
Sono ancora talmente immatura. Mi fa stare male pensare quanto io dipenda da te, ma non posso comportarmi diversamente. Non ci riesco.
Gli occhi mi si riempiono di tue immagini. Vedo il tuo viso, i tuoi capelli, i tuoi occhi, la tua bocca...sta sussurrando un dolce ti amo. Ci risiamo. Le fantasie mi vengono a sollevare da una realtà che fa troppo male. La mia mente ti cerca, divaga, delira. Come un fiume in piena il mio amore mi travolge e mi annienta.
Torna, ti prego.
Segretamente mi rendo conto che questo desiderio è profondamente egoista. Se si avverasse tu non potresti ottenere ciò che più desideri: la vendetta su Itachi.
Itachi...lo odio perchè ti possiede come tu possiedi me, eppure senza di lui forse non saresti diventato l' uomo che amo così disperatamente.
Torna, ti prego.
L' umiliazione, l' immaturità, l'egoismo...semplicemente non mi importano. Solo il tempo conta. Con esso potrò ritrovarti, non posso arrendermi senza tentare e tenterò finchè avrò vita. Col tempo tornerò in grado di nascondere questa ferita che però non smetterà mai di bruciare e ricostuirò la facciata che tutti conoscono...Sakura, la razzionale e continuerò a cercarti con Naruto. Il tempo sarà l' unica cosa che mi salverà da me stessa e che mi darà la forza di lasciare questa stanza. Ora è troppo presto. Non ho la forza necessaria. Non vedi quanto ho bisogno di te?
Torna, ti prego.
Vorrei smettere di chiedertelo, ma me lo urla il cuore a ogni battito.
No. Basta nascondersi. Il mio cuore urla con altrettanta violenza anche qualcos' altro. Una verità che fa male e ho sempre lasciato coprire dalle altre grida:
-Ti amo. Sii felice. Se non vuoi non devi tornare, ma sii libero.
Mi sento spezzata. Sono una nave alla deriva davanti a un bivio e non so a quale corrente affidarmi. Sono entrambe forti e violente.
Poi, all' improvviso, la verità rischiara tutto e le acque si calmano.
Tutto svanisce.
Ancora più in profondità
Nel mio cuore
Solo sussurrato
Quasi come per timore
Resta solo un appiglio
Solo un nome:
-Sasuke
Una lacrima mi scende sulla guancia. Mi dà una sensazione di calore e di benessere. Somiglia quasi alla felicità. Finalmente.
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