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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Tokio Hotel
Titolo Fanfic: IL SILENZIO PRIMA DEL SALTO
Genere: Sentimentale, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: reby90 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/08/2007 17:09:55

Ed è proprio la paura di salire sul palcoscenico a farti tamburellare il cuore nel petto. Una one short dedicata al mio gruppo preferito!
 
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ONE SHORT
- Capitolo 1° -

Nota: i Tokio Hotel non mi appartengono(magari!) e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia.














Pioggia.
Pioggia sottile,fitta,incessante,silenziosa,che bagnava le strade rumorose della grande metropoli che è Milano
Lava tutto la pioggia. Il dolore,la malinconia..
La paura.. l’attesa.
Quando aspetti impaziente qualcosa,la senti nell’aria l’attesa. Ti sembra quasi che abbia un odore proprio,un suo colore,un suo richiamo.
E poi lo senti..
Il suo martellante del tuo cuore che batte fortissimo nel tuo petto,e aspetti che da un momento all’altro balzi fuori ancora in fibrillazione.
Ti manca il respiro,la tua mente è ferma su quel pensiero e non riesci a pensare ad altro,perché è come un effetto molla.. i pensieri ritornano sempre lì.
Sono quelli i sentimenti che accompagnavano il ragazzo che quel pomeriggio contemplava la pioggia in silenzio.
Avvolto in una felpa nera,con le mani nelle tasche dei jeans che mettevano in risalto le sue gambe asciutte e sode,osservava le gocce che cadevano incessanti da quel cielo grigio.
Alzò lo sguardo al cielo sospirando.
Ogni volta era sempre la stessa cosa. Ogni sera prima di un concerto era nelle stesse identiche condizioni. Le risa che provenivano dall’interno della camera d’albergo gli fecero voltare il capo e involontariamente un sorriso gli increspò il viso liscio.
Un ragazzo dai rasta biondi era stato letteralmente sbattuto giù dal grande letto da altri due ragazzi,leggermente più robusti di lui,che ora se la ridevano dandosi il cinque.
Ritornò a fissare la pioggia.
I temporali lo rilassavano. Avevano la forza di farlo sentire a suo agio con il mondo,facendogli dimenticare l’angoscia per la sera dopo.
Si alzò un leggero venticello che gli scompigliò i capelli che,a differenza del solito,gli ricadevano morbidi sulle spalle strette e perfette.
Aveva il fisico di un modello. In molti lo invidiavano per quello,e non solo tra il pubblico maschile. Non che non mangiasse,anzi..
Molto spesso si ingozzava molto più di suo fratello,e questo è dire molto.
Un sorriso sghembo gli incorniciò il viso dai tratti dolci.
Il vento… Monsoon..
Quella canzone ormai era parte di lui,faceva parte della sua essenza,del suo essere.. proprio come il vento..
C’è sempre,ma a volte non riusciamo a percepirlo perché si nasconde dietro sospiri che non possiamo sentire.
Monsoon era proprio così per lui.. una cosa invisibile,ma che lo accompagnava sempre..
Si ritrovò a canticchiare la sua canzone a bassa voce,stringendo alla gola la sciarpa di seta e cotone che indossava. Quando non era davanti alle telecamere la indossava sempre,per evitare possibili raffreddori o problemi alla gola.
Senza la sua voce sarebbe stato perso.
Era la sua più grande preoccupazione. La sua voce. Anche da piccolo molte volte nei suoi incubi si vedeva improvvisamente muto.
E quando lo raccontava a suo fratello,lui attaccava a ridere e spesso per vendicarsi gli lanciava un cuscino in faccia e da li…era la lotta più spietata!
-Bill è arrivata la cena!- sentì il suo amico Gustav chiamarlo dall’interno.
-Cominciate pure.- gli rispose,affacciandosi nella stanza.
Quella sera avevano ordinato cinese. Ogni sera prima di un concerto,mangiavano sempre pasti di quella nazione.
Ormai era diventato un rito per loro.
Sentendo aprire l’anta che conduceva al balcone,si girò e trovò il suo gemello che lo guardava.
Tom richiuse la porta,e si appoggiò al muro accanto a lui.
-Sempre in ansia,eh?- gli domandò non riuscendo a trattenere un ghigno divertito.
-Già- sospirò Bill,ignorando volutamente il tono divertito di suo fratello.
-Non so perché ogni volta ti comporti così. Sei sempre grandioso sul palco,che motivo hai di stare in ansia?- gli domandò il biondo,alzandosi per l’ennesima volta i larghissimi jeans strappati che indossava.
Questa volta fu Bill a ghignare.
-Beh..- iniziò,sentendosi un perfetto idiota.- non mi chiamare scemo..-
-Lo sei già,non mi preoccupo di dirtelo.- disse sarcastico Tom,battendogli una mano sulla spalla.
Bill di rimando gli alzò elegantemente il dito medio.
Come di consuetudine..
-Ogni volta ho paura che sbagli qualcosa sul palco… che la voce non regga,che stoni qualcosa..- mormorò il moro,osservando la pioggia che stava piano piano diminuendo.
Tom sospirò.
Non gli piaceva vedere suo fratello preoccupato,ma ormai ad ogni concerto si ripeteva sempre la stessa scena.
-Bill,hai una voce meravigliosa,non devi preoccuparti di questo. Quanti concerti abbiamo fatto ormai?Non hai sbagliato niente in tutti questi anni..- lo rassicurò il rasta,guardandolo comprensivo.
-Già.. una volta sul palco poi mi lascio andare..- gli rispose Bill,accennando uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
-E questo lo appezziamo tutti signor Kaulitz- sogghignò Tom,per poi continuare.- La ringrazio a nome di tutte le sue fan.- e si chinò davanti a lui a mo’ di riverenza.
-Ma smettila coglione.- rise Bill,che con una piccola spinta lo fece cadere a terra.
-Allora,va meglio adesso?- gli domandò Tom non perdendo si sorriso mentre si rialzava.
-Si meglio.- rispose suo fratello.
-Eh,modestamente le mie sedute psicologiche sono meglio di qualunque altra cosa.- si vantò Tom atteggiandosi come suo solito.
Bill roteò gli occhi.- Sei sempre il solito egocentrico.- disse scuotendo il capo scuro.
-Posso permettermi di esserlo,caro fratellino.- gli rispose strizzandogli l’occhio.- Tu invece sei sempre il solito inguaribile romantico.-
Il cantante alzò le spalle.- Che ci puoi fare,uno di noi doveva venire con un po’ di materia grigia in testa,e il destino a scelto me.- rispose alzando le sopracciglia sottili.
-Ah si?Vediamo se dirai la stessa cosa,quando mi supplicherai di smetterla..- mormorò Tom con uno strano ghigno sulle labbra,forate da un grazioso piercing che non stonava affatto.
Bill lo guardò,iniziando a preoccuparsi.
Conosceva bene suo fratello,e quando vedeva comparire quel ghigno malefico sul suo viso non si prospettava niente di buono..
E quando lo prese per il polso sottile e lo trascinò nella stanza dove George e Gustav continuavano a mangiare indisturbati,i presentimenti del moro si rivelarono esatti.
-Ragazzi,mio fratello ha bisogno di una bella punizione!Massacriamolo con i cuscini!- urlò Tom,buttando Bill sul letto e iniziando a prenderlo a cuscinate.
I due non se lo fecero ripetere,e subito aiutarono Tom nella sua opera.
Dopo dieci minuti di cuscinate,alle quali Bill aveva cercato di difendersi meglio che poteva,erano sdraiati tutti e quattro sfiniti sul letto.
Tom si voltò ad osservare suo fratello,che sorrideva con ancora il fiatone.
Sorrise a sua volta.
Era riuscito a distrarlo dalle sue ansie.
Si voltò anche Bill,che guardandolo gli sussurrò a bassa voce.- Grazie fratellino.-
Tom gli strizzò l’occhio.
Ma i due non ebbero tempo di respirare ancora,perché gli altri due componenti della band si erano appena tuffati su di loro per riprendere la lotta.











30 ottobre 2007,Alcatraz di Milano
-Sei pronto Bill?-
Erano dietro le quinte,in attesa di salire sul palco.
Tutto era pronto.
Il pubblico c’era,eccome se c’era…
Una folla scalpitante li chiamava in un'unica grande voce..
Tokio Hotel,Tokio Hotel…
Sempre più forte,sempre di più..
Bill chiuse gli occhi,assaporando ancora una volta in sapore dell’attesa.
-Sono nato pronto Tom.- rispose con un ghino a suo fratello accanto a lui,con già la chitarra in spalla.
Si sorrisero.
-Ragazzi,diamoci dentro anche questa volta. Milano ci reclama.- disse George,mettendo davanti a lui il dorso della sua mano aperta.
Che fu subito coperta da quella di Gustav,Tom,ed infine ma non meno importante,da quella flessuosa di Bill.
-1,2,3…-
-Si parte!- gridarono in coro,e uscirono sul palco.
I loro cuori persero un battito.
Un’immensa folla si stendeva a perdita d’occhio davanti a loro.
Bill la guardava con gli occhi intesi e profondi spalancati.
-Vai,sei grande- sussurrò al suo orecchio Tom,mentre passava per andare al suo posto.
Un attimo,un istante.
Il silenzio prima del salto.
Accese il microfono.
Poi,ovunque…
-Buonasera Milano!-



















Ragazzi!!
La mia primissima one short su loro..
I quattro ragazzi che mi accompagnano nelle mie giornate!I mitici Tokio Hotel!
Ho voluto scrivere questa one short in attesa del loro concerto a Milano,al quale molto probabilmente sarò presente..!
Anche se,essendo della provincia di Bari mi aspetta un viaggio faticoso,non mi importa!^^
Ho voluto dedicarla quasi interamente a Bill,il mio preferito dei quattro!
Spero vi sia piaciuta,
aspetto i vostri commenti!
Un bacio









Ps. Se sapete da quando sarà possibile acquistare i biglietti,fatemelo sapere!;)


 
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