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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: MAI ARRIVATO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, What if? (E se...), Shounen Ai
Autore: aduah galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/08/2007 11:35:44

Piccola ipotesi: cosa sarebbe successo se lui si fosse ucciso? FMA non sarebbe mai iniziato
 
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- Capitolo 1° -

Per la serie: “Mo li fo crepa’ tutti” (allegria! ndtutti) è arrivato il momento anche per un altro personaggio che mi sta a cuore di tirare le cuoia (sempre più allegri! ndtutti).
E’ un “What if…” su cui io e alcuni miei amici abbiamo riflettuto a lungo, e alla fine siamo giunti alla stessa conclusione: per quanto sia arrogante, vanitoso, ambizioso, bello e tutto quello che volete… cavolo, senza di lui Fullmetal alchemist non sarebbe iniziato! C'è anche un piccolissimo micorscopico accenno EdxRoy... ma non è rilevante.
Buona lettura!





Mai arrivato



Paese di Reesembool, 3 ottobre 1910.

Ormai era prassi comune non fare più caso a loro due.
Certo, in un Paese piccolo le voci girano, ed infatti la storia della trasmutazione di Trisha Elric ad opera dei figli era conosciuta da tutti, anche se nessuno o pochi sapeva bene cosa significasse trasmutare. Ma da come quei ragazzi erano ridotti, sicuramente non era una cosa positiva.

Alphonse come al solito leggeva all’ombra dell’albero di casa; oggi era il suo turno di badare all’edificio, mentre Ed si faceva cambiare le bende.
Ad un certo punto alzò gli occhi al cielo. Se solo avesse potuto, avrebbe sospirato dalla tristezza.
-Possibile che non ci sia un modo…?- si chiedeva, era da quel giorno che cercava di trovare un metodo grazie al quale lui e suo fratello potessero riavere i loro corpi; ma per quanto i due avessero pensato, nulla era saltato alla mente.

In alcuni libri e lettere, loro padre aveva parlato della pietra filosofale, la strana sostanza con cui si poteva trasmutare il tutto a partire dal nulla.
Al si era dimostrato subito entusiasta di quell’idea, e all’inizio anche Ed lo era; ma data la scarsità di informazioni e il non sapere da dove cominciare le ricerche più approfondite, il maggiore degli Elric aveva preferito lasciar perdere, con la scusa “finiremmo di certo in grossi guai”. Ma i guai non erano già cominciati?

-Al, tutto bene?-
Ed lo scrutava dall’alto; solo quando era seduto poteva farlo.
Da Winry e la zia si era fatto mettere una protesi solo alla gamba, ma non un auto-mail, figuriamoci: il dolore che si prova durante l’operazione dicono che sia insopportabile!
-Sì, va tutto bene fratellone… e te?-
-Io? Alla grande, come al solito! Solo che… stavo pensando… non ti annoi qua tutto solo? Pensavo che potremmo andare al fiume e… non so, chiacchierare magari-
La solita scusa di chi non sa che fare. Tutti i giorni Ed la ripeteva, con la stessa scansione: “non ti annoi” “andiamo al fiume” “chiacchieriamo”.

Era disperato. Edward voleva a tutti i costi ridare un corpo normale a suo fratello, avrebbe fatto di tutto per riuscirci, ma non aveva la minima idea su come cominciare o dove cercare.
Talvolta questi pensieri gli si affollavano in testa, talmente opprimenti e drammatici che lo sconforto aveva il sopravvento, e lui piangeva disperato, quando in solitudine quando davanti a tutti.

-… e così gli ho detto di farsi i fatti suoi, certo che la gente è troppo curiosa, non ci lascia mai in pace-
-Mmh mmh-
Da ore Ed raccontava ad Al la sua giornata, ed anche la più piccola cosa la ingigantiva di molto, solo per avere un parere dal fratello, il quale però, sembrava non starlo nemmeno ad ascoltare. Quello era il modo dei due di passare le giornate; entusiasmante, eh?
-Che barba- disse alla fine il più grande –quando eravamo piccoli mi sembrava ci fossero molte più cose da fare…-
-Beh, delle cose da fare ci sarebbero…-
-Al, per favore, non voglio più sentir parlare di quella storia! Ormai abbiamo rinunciato a creare la pietra filosofale e…-
-No! Sei tu che hai rinunciato, non io!- per la prima volta da quell’incidente, Al alzò la voce con suo fratello.
-Sentimi fratellone, è vero, non sappiamo da dove cominciare, ma se partiamo con questo pensiero non arriveremo a nulla! Magari potremmo andare nella capitale, Central City, là ci sono milioni di libri così… potremmo cercare… magari potremo trovare persino papà e chiedere a lui-
-Non se ne parla nemmeno! Quello lì… è l’unica persona a cui non chiederò mai aiuto!-
-MA IO VOGLIO RIAVERE IL MIO VECCHIO CORPO, STUPIDO FRATELLONE!- detto ciò, Alphonse si alzò in piedi e corse via da suo fratello. Come al solito sarebbe andato a casa per poi rimpiattarsi sotto le coperte del letto dei loro genitori.

Ed non sapeva che fare, anche lui avrebbe voluto riavere i loro vecchi corpi.
Era come… come se gli fosse sfuggito qualcosa, come se qualcosa di importante non fosse ancora arrivato. Un qualcosa che magari lo avrebbe convinto ad iniziare a viaggiare per tutto il mondo alla ricerca di un sogno. Magari una persona, un uomo.
Sì, un uomo alto… vanitoso e… un militare! Anzi no no, meglio: un alchimista di Stato, certo! Magari che all’improvviso sarebbe saltato in casa dicendo cose tipo “vuoi diventare un’alchimista di stato?”. Di sicuro i militari avevano accesso a mille informazioni segrete!
E magari quella persona sarebbe diventata il suo superiore, che avrebbe continuato a prenderlo in giro per la statura fino all’ultimo (e allora sarebbe diventato davvero insopportabile), ma lo avrebbe anche aiutato nella sua ricerca.
Però… avrebbe potuto usare il loro segreto come scusa per tenerli buoni…
E magari senza darlo a vedere si sarebbe affezionato a lui, sarebbe arrivato ad amarlo, starci insieme, per tutta la vita!
-Ma no, che idee mi saltano in mente?- si disse fissando il punto in cui il fiume sembrava congiungersi al cielo –se esistesse una persona così, si sarebbe di certo già interessata a noi-


-Visto? Anche oggi non mi sono ricordato di venirti a salutare!-
Forse poteva sembrare scemo che un uomo sposato e con una moglie incinta parlasse ad una cosa inanimata, ma Hughes sapeva che poteva sentirlo.
La guerra era finita da anni ormai, ma aveva lasciato nel cuore dell’uomo una tristezza infinita. Non avrebbero dovuto chiedere ad uno come lui di uccidere come se nulla fosse. Ne aveva già viste troppe in quel dannatissimo sterminio, addirittura ordinare ad un neo-alchimista di stato di uccidere due innocenti dottori che non facevano altro che il loro mestiere.
Era logico che alla fine non avrebbe retto, e nessuno, nessuno avrebbe potuto impedirgli di togliersi la vita.
-Sai, ieri ho visto la signorina Hawkeye, sono sicuro che una come lei non ce l’avresti mai fatta ad invitarla fuori, nonostante tu fossi il più affascinante di tutti... probabilmente avresti potuto anche… anche ambire a governare questo paese. Perché ti sei arreso così presto, Roy?-





La fonte di ispirazione è arrivata dall’episodio 15, quando si vede Roy che si punta una pistola alla gola; io ho solo sviluppato la storia per cui Marcoh non riesce ad impedire a Mustang di compiere il suicidio. Però credo che sarebbe successo questo, senza Roy FMA non avrebbe visto futuro, e non si può nemmeno dire che magari qualcun altro sarebbe potuto andare dagli Elric per convincerli: Havoc, Breda e Falman non si sarebbero minimamente interessati a due ragazzini appena undicenni, mentre Hughes, Armstrong, Hawkeye e Furey magari potevano anche esserci andati, ma una volta visti i fratelli non avrebbero avuto il coraggio di chiedergli di diventare alchimisti di stato.
Questo è un po’ come la vedo io,ma non sono l’unica a pensarla così.
Spero che questo storia vi sia piaciuta un minimo
Baci Kissosi
ADUAH! >v<
 
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