torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: IL SAPORE SCONOSCIUTO DEL MARE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ran7 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/03/2003 21:12:32

eccomi dopo 1000 anni di assenza...una ragazza che scappa...ma da chi? chissa!!!!!
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
PRIMO
- Capitolo 1° -

E' la mia prima fic su One Piece...è da troppo tempo che ne volevo scrivere una su O.P. che adoro da almeno un annetto e mezzo!!!! Però il mio piccolo neurone non riesce a soddisfare tutte le mie idee per cui dopo un anno e mezzo...ta-daaaan!!!
E da subito...buona lettura!!! Ma se vi fa schifo insultatemi pure, ok? Almeno il mio f.p. la smette di funzionare autonomamente e di mandarmi da solo msg di disprezzo!!!! Che almeno sia insultata da un essere vivente e non una stupida macchina!!!!

IL SAPORE SCONOSCIUTO DEL MARE

SCUBB ISLAND.
ORE 14.37


AL PORTO DELL'ISOLA

Si erano fermati dopo 15 giorni di viaggio continuato, erano tutti sfiniti, tutti tranne Rufy che saltellava da una parte all'altra reclamando cibo. Proprio mentre Nami lo rimproverava di essere il solito ingordo immaturo, una strana sensazione attraversò i cuori di tutto il gruppo:
Nami smise di sbraitare come suo solito e venne presa da una specie di panico, come all'arrivo di una tempesta.
Rufy si dimenticò per un attimo del suo stomaco gommoso e si guardò in giro, come se dovesse combattere da un momento all'altro.
Sanji, fino a quel momento rapito dalla voce di Nami, lasciò cadere a terra la sigaretta e si voltò di scatto quasi avesse percepito qualcuno dietro di sé.
Usop, che stava pensando ai vari attrezzi da comprare appena giunto a qualche negozio, sentì un brivido lungo la schiena e iniziò a tremare senza un motivo ragionevole.
Chopper aveva appena finito di scaricare alcune casse a terra, quando provò la stessa terribile sensazione di quando era stato attaccato dagli uomini, tanto tempo fa.
Zoro stava dormendo sulla nave; per la prima volta nei suoi 19 anni di vita si svegliò di soprassalto come avesse avuto un incubo, ma la spiacevole sensazione che lo aveva svegliato non lo lasciò nemmeno aperti gli occhi.

Nel frattempo una persona li guardava da lontano...sorrise tra sé, pensando di aver finalmente trovato le persone giuste: dopo tanto tempo di ricerca aveva trovato finalmente dei ragazzi in grado di aiutarlo.

All'improvviso la strana sensazione che aveva pervaso i cuori di tutto il gruppo scomparve e ognuno di loro cercò di non darle peso, non accorgendosi così che anche gli altri l'avevano provata. Così Nami tornò a rimproverare scherzosamente Rufy, che subito rincominciò a reclamare cibo; Sanji si riaccese un'altra sigaretta, mentre Usop iniziò a ridere in modo stupido e senza senso; Chopper ritornò ad essere una graziosa e piccola renna dal naso blu e Zoro richiuse gli occhi sospirando.
Ma nessuno di loro si poteva dimenticare di ciò che li aveva turbati precedentemente, così, pur serrato intimamente, era rimasto nell'aria un po' di nervosismo.

-Scusate, voi siete un gruppo di pirati?-
Tutti, perfino Zoro si era alzato, si erano girati dalla voce che aveva posto la domanda: era un ragazzo, un bel ragazzo dai capelli lunghi biondi.
Nessuno di loro rispose, tutti rimasti colpiti dal magnetismo del giovane che sorrideva cordialmente, in attesa di una risposta.
-Chi lo vorrebbe sapere, scusa?- disse allora Zoro, con tono sospettoso.
-Ah, scusate, non mi sono neppure presentato, che maleducato che sono! Il mio nome è Shin, sono un avventuriero, proprio come voi!- rispose quello per nulla intimorito dal viso un po' stupito di Rufy e gli altri.
-Si amico, siamo dei pirati! Questi sono Sanji, il nostro inimitabile cuoco, la cartografa Nami, Usop il nostro tuttofare, il medico di bordo Chopper e Zoro, il miglior spadaccino al mondo. Io sono Rufy , il capitano, e sono colui che diventerà il re dei pirati!!!- disse Rufy pieno di entusiasmo.
Mentre ognuno di loro si presentava a suo modo, chi sorridendo, che mostrando quasi un grugno di sfida, una triste espressione apparve sul viso di Shin che disse: -Scusate se vi interrompo, ma io ho bisogno di voi. Io credo che voi possiate aiutarmi, sono disperato e nessuno, nessuno vuole darmi una mano!-
-Ehi cosa ti succede?- rispose allora Nami, con un tono dolcissimo nella voce.
-Già, noi siamo pronti a sfidare ogni pericolo per...- aggiunse Usop, zittito immediatamente da un occhiata di Zoro che si era avvicinato al ragazzo.
-Dovete sapere che io...io sto cercando una ragazza...lei, lei è la ragazza migliore al mondo, è buona e generosa...è bellissima. Non so perché ma è ricercata dalla Marina...io sono sicuro che non potrebbe mai far del male ad una mosca!- disse con voce disperata.
-Ah, ora ho capito, vuoi che la troviamo!!!- disse Nami
-Ehi dovevamo capire che era un affare di cuore...ma quanto hai detto che è bella questa ragazza?- aggiunse Sanji.
- E' splendida, meravigliosa, unica! Il problema sta nel fatto che sta scappando, forse impaurita dalla Marina. L'altro giorno ero riuscito a ritrovarla, ma lei è scappata via terrorizzata! Per questo ho bisogno di voi che siete persone in gamba e oneste! - disse Shin.
- Non ti preoccupare, Shin! Noi ti aiuteremo, vero ragazzi?- disse allora il capitano.
-SIIIIIIII!- risposero gli altri in coro!

Ognuno di loro aveva accettato l'incarico, ma inconsciamente le ragioni della loro generosità erano da cercare in motivazioni ben nascoste nell'animo.
Rufy, ben contento di aiutare gli altri, agiva soprattutto per l'amore di giustizia e l'idea di una ragazza braccata ingiustamente dalla Marina lo aveva attirato subito.
Nami era rimasta così attratta da quel ragazzo così disperato, che aveva potuto fare a meno di pensare ad un eventuale guadagno pur di aiutarlo.
Usop aveva intenzione di ritrovare la ragazza, lavoro privo di pericoli, per apparire ai suoi occhi come un eroe.
Sanji, appena aveva udito le parole "bella" e "ragazza" nella stessa frase non aveva più capito niente e già pensava di conquistarla con una cenetta deliziosa.
Chopper si era imbarcato per conoscere il mondo e alla ricerca d'avventura, e questa sembrava essere una storia molto interessante, non troppo pericolosa.
Zoro lo faceva solo per la gloria, per il numero di nemici abbattuti e per affinare le sue tecniche...ma non era entusiasta per la missione, fin troppo facile. Per di più non gli riusciva mai di fidarsi completamente degli altri e, anche in quel momento, non riusciva a comprendere il sentimento di quel Shin per la misteriosa ragazza scomparsa. Lui non conesceva l'amore, questo era chiaro, me la disperazione del ragazzo erano fin troppo eccessive!

STESSA ISOLA
STESSA ORA

PIAZZA CENTRALE DEL PAESE

Il sole splendeva quasi crudelmente sulla piazza arroventata, le persone si muovevano lentamente, completamente sfiancate dal caldo infernale. Tutti erano vestiti o per meglio dire svestiti, ma nella folla, sotto un portico sul lato est vi era una figura coperta completamente da un mantello nero con il cappuccio.
Solo gli occhi si riuscivano a vedere, occhi che bruciavano di rabbia, occhi colmi di ira, occhi tristi, occhi che cercavano aiuto. Occhi...
La figura nera si muoveva lenta, quasi con difficoltà, ma le persone che la circondavano non si curavano di aiutarla, né si preoccupavano per lei; volevano solamente tenersi lontano da possibili guai.
La figura ansimava, forse per il caldo, forse per la stanchezza, forse per la ferita profonda che aveva all'altezza dello stomaco. Ma continuava a camminare, maledicendo ogni istante se stessa, maledicendo chi l'aveva ridotta in quello stato, maledicendo gli altri, maledicendo il mondo.
" Se solo...se solo potessi andarmene ora...ma non è possibile, non è possibile, non ora almeno! Non riuscirei a nuotare ora, non potrei neppure se facessi...Maledetto, maledetto...se non fosse per lui...ma lui c'è, esiste, ed è qui...è qui ora...mi prenderà...madre, padre...perché mi avete creato? Perché questo errore? Tutta questa sofferenza per una colpa non mia..."
Lacrime sgorgavano copiose dagli occhi grigi, scendevano lungo le guance pallide ed arrivavano al mantello nero che le assorbiva, come la mattina il sole assorbe il buio notturno.




SCUBB ISLAND
ORE 15.21

IN GIRO PER LA CITTADINA

Il gruppo si era diviso, nella ricerca della fanciulla scomparsa. Shin aveva fatto una descrizione piuttosto accurata: occhi grigi, capelli biondi lunghi, labbra carnose, alta, un orecchino al naso, uno all'ombelico, tre all'orecchio destro e due al sinistro.
Un tipo facilmente riconoscibile...certo ma il problema era riuscire a tranquillizzarla e non farla fuggire...allora Shin aveva ideato questa strategia: chiunque di loro l'avesse incontrata non avrebbe menzionato il suo nome, ma si sarebbe offerto di accompagnarla ad una locanda...in quella locanda ci sarebbe stato lui che l'avrebbe calmata sicuramente.
Il piano di Shin sembrò perfetto per tutti, così il gruppo si divise e ognuno di loro si diresse in una parte diversa della citta, mentre Shin si avviò alla locanda designata per l'incontro.

Rufy non fu molto fortunato: nella sua ricerca non riuscì ad incontrare la ragazza, ma si imbattè in un gruppo di Marines che lo riconobbero subito.
-Quello è il pirata dal cappello di paglia! Dobbiamo catturarlo!- iniziarono ad urlare.
Il pomeriggio di Rufy trascorse abbattendo i militari che cercavano di acciuffarlo, dopodichè si accorse che correndo e combattendo per tutto il tempo non aveva fatto caso alla strada fatta e si dichiarò perso. In realtà i trovava esattamente dietro alla locanda da cui era partito, ma ci impiegò almeno 2 ore a orientarsi, così il pomeriggio di Rufy fu un completo fallimento. Ritornò alla locanda dove lo aspettava Shin alle 18.00 dopo aver abbattuto almeno una trentina di tenaci marinai (in 5 minuti) ed aver girato in tondo nella città (per almeno le restanti 2 ore abbondanti!).

Chopper Usop e Nami erano andati via insieme: oltre al coraggio che mancava a Usop, si temeva che la ladra potesse cacciarsi in qualche guaio o che Chopper atterrisse la povera ragazza scomparsa. Ma insieme facevano un bel trio, ben equilibrato; fu solo per fatalità che essi non riconobbero, nella figura fasciata dal mantello nero, proprio chi stavano cercando.
Il pomeriggio della furba rossina del nasone e della renna dal naso blu trascorse piacevolmente, come fosse una gita turistica in città; Nami si comprò anche qualche vestito e in breve sia lei sia il buffo animaletto e Usop si erano completamente dimenticati della missione.
Solo ad un certo punto, quando un gruppo di ragazzi maleducati e stupidi iniziò a corteggiare Nami e a sfottere Chopper e Usop, si ricordarono di essere pirati e di avere una missione! Appena questi iniziarono a circondare il cucciolo di renna, Nami capì che da sola non avrebbe potuto battersi, Usop pensò di battere in ritirata, ma inaspettatamente Chopper si trasformò in un omone tutto muscoli che mise in fuga i teppistelli in batter d'occhio abbattendo con un solo pugno la casa pericolante vicino a loro.
Tutti e tre scossi dal fatto, decisero di recarsi alla locanda dell'appuntamento a mani vuote...non si accorsero che la casa abbattuta non era vuota...che all'interno vi era proprio chi stavano cercando...la figura dal mantello nero...


Sanji, prendendo assai seriamente l'incarico di ritrovare una fanciulla in pericolo, iniziò ad esaminare da vicino tutte le belle ragazze che incontrava...ovvero dopo circa 20 minuti si era già circondato di 5 ragazze che "non corrispondevano alla descrizione, però erano tanto carine..." questa era l'auto-giustificazione che Sanji si continuava a ripetere nella testa.
Così, dopo aver passato il pomeriggio ad oziare immerso nelle grazie femminili decise che era giunta l'ora di dedicarsi alla sua missione così edificante.
Giunse ad un mercatino, gestito solamente da belle ragazze che reclamizzavano ciò che vendevano con grandi sorrisi e moine...Sanji si credette per un attimo in paradiso...poi valutò bene la situazione.
"E' vero, c'è una ragazza in pericolo...Sanji non ti lasciar distrarre da questa tentazione diabolica...ma che diabolica...dai ci sono Rufy Chopper e lo spadaccino che possono gestire perfettamente la situazione! Dai, buttati ragazzo mio, quando mai ti capitare un'altra occasione del genere?!"
Fattostà che i buoni scrupoli del cuoco non durarono che pochi minuti, infatti il pomeriggio trascorse tra una ragazza e l'altra e solo alle 18.00 si ricordò di essere sulla terra, non in paradiso, e decise di tornare alla locanda.

Zoro iniziò a girovagare a caso, non molto interessato a trovare quella famosa ragazza...a lui importava molto di più incontrare qualche attabrighe così da sfogare tutti quei giorni di inattività in mare. In fondo non gli era mai importato di una ragazza, eccetto Kuina...ma lei era un discorso ben diverso, era una spadaccina, una combattente, non era solo una sciocca ragazzina, come invece questa che andavano cercando...sicuramente una ragazzina viziata, magari scappata di casa e per questo ricercata dalla Marina...
Nel pieno delle sue riflessioni notò una figura vestita di nero, una figura che barcollava vistosamente e che rasentava i muri delle vie.
"Sarà qualcuno che ha bevuto un po' troppo oggi! Bah riprendiamo questa emozionante caccia all'uomo!" disse fra sé lo spadaccino, non trascurando di dare un tono ironico alla parola "emozionante".
Il pomeriggio di Zoro fu se possibile anche più tranquillo e noioso di quello degli altri...aveva ormai deciso di tornarsene alla locanda quando si ritrovò nei pressi di una casa pericolante ed abbandonata...dall'altra parte della casa sentiva delle voci e gli parve di riconoscere quella di Nami e di Chopper...appena si voltò, vide dietro di se quella figura nera che si appoggiava al muro della casa e, proprio quando Zoro stava per chiederle cosa ci facesse lì e se si sentiva male, arrivò il momento in cui Chopper abbattè la casa, travolgendo sotto le macerie la figura nera e Zoro.
Nell'oscurità più totale Zoro capì di essersi salvato e di aver salvato con il suo tempismo anche lo sconosciuto vestito di nero...si trovavano in una cavità coperta di macerie, una specie di grotta artificiale.
-Ehi tutto bene?- chiese Zoro all'altro
-...- nessuna risposta
-Guarda che qui sotto ci siamo solo tu ed io, mi vuoi dire qcosa?- Zoro si era indispettito.
La figura giaceva tra le sue braccia e nella caduta erano finiti uno sopra l'altra, in una posizione un po' imbarazzante per lo spadaccino, posizione dalla quale era impossibile levarsi causa il poco spazio!
-Sono viva?- una voce senza intonazione chiese ad un certo punto.
-Così pare...ma allora sei una ragazza?- chiese Zoro sempre più imbarazzato - Scusa la posizione ma non posso levarmi da qui..-
-Perché mi hai salvato?- chiese lei...
-Perché?! Beh è stato istintivo!- disse lo spadaccino.
-Moriremo qui sotto...forse meglio così...-
-Ma che dici?!- rispose adirato Zoro.
-Come ti chiami?-chiese lei, cambiando discorso
-Zoro-
-Non sei un gran chiaccherone! Scusa per prima che non ti ho risposto, ero ancora un po' scossa! Il mio nome è...aaahhh- la frase della ragazza fu interrotta da un grido di dolore...
-Che c'è?-
-Niente sono..ho un piccolo graffietto qui..e tu ti ci sei appoggiato sopra...- e si levò il mantello alzandosi la maglietta per far vedere al suo salvatore la ferita...
Zoro, pur essendo nell'oscurità capì l'azione della ragazza e arrossì...poi per cercare di rompere il momento di imbarazzo si alzò anche lui la maglietta e disse:
-Ho avuto ferite ben più gravi della tua! Senti questa cicatrice...!-
La mano che di posò sul petto di lui...il contatto della sua pelle con quella di lei...il fatto che fosse una sconosciuta...la posizione...l'oscurità...il suono dei loro sospiri...la voce di lei così magnetica...i suoi occhi che brillavano anche al buio...
Zoro perse il controllo di sé, anni di allenamenti per controllare il corpo e la mente sfumarono in un solo istante...la ragazza lo baciò, forse credendo fosse arrivata la loro ultima ora...se anche avessero dovuto morire, l'avrebbero fatto nel modo più dolce e piacevole sulla terra...
Un bacio...un altro bacio, ancora più profondo...il respiro di lui così caldo...il suo corpo scolpito...le sue cicatrici...il dolore della ferita...la sua foga...i suoi movimenti pieni di potenza...il buio...la paura di morire...la paura di lui...la sua voce nella testa che si confondeva con quella dello sconosciuto...così bello...così bello quel momento così perfetto...lui era un uomo, lei una donna...nient'altro che quello erano...intrappolati nell'oscurita...liberati nell'istinto...

-Che ore saranno?- chiese lui dopo un bel po' di tempo in cui non si erano detti nulla...
-E chi lo sa?- e lo baciò...
-Insaziabile, eh?!- la rimproverò scherzando...
-Come facciamo ad uscire? Fra un po' finirà l'aria e tu...non voglio tu muoia!- disse lei.
-Ma neppure tu devi! Comunque ora cerco di sollevare un po' di macerie...-
-Ma come potresti? Peseranno tonnellate!-
-Ora vedrai- disse lui e iniziò a spostare i pezzi di muro che aveva addosso...si sarebbero liberati in breve tempo...fra breve avrebbe visto il viso di quell'angelo che ora aveva solo un corpo ed una voce...aveva paura dell'imbarazzo che si sarebbe potuto creare...
Anche i pensieri di lei erano giunti alla stessa conclusione...
-Promettimi una cosa!- disse lei, poco prima che la luce cominciasse a filtrare
-Cosa?-
-Appena usciamo fuori mi porti da qualche parte a bere qualcosa, ok? Come se ci fossimo appena incontrati, senza obbligo da nessuno dei due, ok?-
-Mi va benissimo! Ma mi sa che dovrai offrire anche per me, perché non ho un berry!!!!- disse lui, spostando l'ultima maceria che impediva il passaggio...
Alla luce del tramonto gli occhi di lui si appoggiarono delicatamente sul viso di lei...era bella, come se l'era immaginata...gli occhi di lei non lo evitarono, ma il sorriso era un po' imbarazzato...
-Beh- disse lui -allora andiamo a bere qcosa?-
-Già...- e non aggiunse altro.

Zoro, accortosi dell'ora, decise di portare la sua..."ospite" alla locanda in cui aveva appuntamento con gli altri...si era completamente dimenticato della missione che doveva compiere...in realtà era ancora inebriato dal profumo della sconosciuta...non sapeva neppure il suo nome...
ALLA LOCANDA
ORE 19.48


Arrivati alla locanda, Zoro si accorse che era l'ultimo...forse gli altri lo stavano aspettando da ore perché quando entrò con al suo fianco la ragazza, tutti i suoi compagni li guardarono con aria strana...poi Shin sbucò fuori da dietro un pilastro e si avventò sulla ragazza dicendo: -Ottimo lavoro, Zoro!-
Ancor prima che potesse difendere la ragazza, gli altri lo circondarono per festeggiare il suo successo...-Non avrei mai creduto che un lavoro come questo potessi farlo tu..-
-Già, Zoro è uno da menar le mani, ma per quanto riguarda le donne...-
-E bravo amico!!!Ora che abbiamo salvato una donzella in pericolo...-
-Evviva si mangia!!-
Ma Zoro continuava a guardare la ragazza, che a sua volta guardava lui con aria di disprezzo e di odio.

Lui aveva capito che lei era la donna di Shin, era già occupata...così aveva solo voluto divertirsi con lui...solo un'avventura da pochi soldi...da vera ragazzina viziata...tutto quello che stava succedendo lo feriva più di qualsiasi spada...ma avrebbe sopportato anche questa ferita...come tutte le altre...già, anche lei era ferita...ma ora non aveva più importanza...lei era di quel Shin...lui i sarebbe occupato di lei per sempre...

Lei aveva capito che Shin aveva assoldato quel gruppo di ragazzi per ritrovarla...e Zoro l'aveva adescata...l'aveva catturata senza usare corde...senza usare catene...l'aveva presa in giro...si era approfittato di lei...lo voleva vedere morto...più ancora di quanto avrebbe voluto vedere morto Shin...la ferita che bruciava non era nulla rispetto a quella infertale da quel pirata...

Solo incomprensioni...solo incomprensioni che mai si sarebbero rimarginate...solo questo li accumunava esteriormente...oltre che quel piacere dell'animo che avevano raggiunto respirando insieme per un istante.

Continua...

 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: