MORGANA MOTHILDA
- Capitolo 1° -
CAPITOLO 1
Marianna McKay era seduta su una morbida poltrona nella Sala Comune di Grifondoro. Era seduta su una poltrona e stava sfogliando con foga un volume di 'Pozioni Avanzate'. Pozioni era la sua materia preferita. Ogni tanto sbirciava fuori dalla finestra con la coda dell'occhio: stava nevicando ancora. Alcuni ragazzi del terzo anno chiacchieravano sonoramente. Era mai possibile che la gente a mezzanotte doveva fare tutto quel casino?! Dopo poco, però, anche loro si stancarono, e lasciarono Marianna sola col suo vecchio libro. Il buco del ritratto si aprì.. -Irene! Finalmente! Pensavo che Gazza ti avesse presa..- sussurrò Marianna. -Oh.. No.. Gazza no. Mi ha beccata Madama Pince però! Le ho detto che avevo dimenticato una relazione di Storia della Magia, ma non penso che ci abbia creduto. Comunque non ha fatto nulla!- aggiunse Irene quando vide la faccia preoccupata dell'amica. -Ho bisogno di quel libro.. Devo assolutamente preparare il Distillato della Morte Vivente! Ma Piton ha voluto far mettere quel libro nella Sezione Proibita a tutti i costi!-. -Mary, pensi di riuscire a preparare quella pozione? E' roba da G.U.F.O. penso..- chiese incerta Irene. -I miei sono abilissimi pozionisti, spero di aver ereditato da loro questa capacità- rispose Marianna. -Ma ancora non mi hai detto perché vuoi...- iniziò Irene. -Beh, tantovale che ti racconto.. Devo uccidere una Mangiamorte..-. Irene sussultò -Cosa? Chi?-. -Si chiama Morgana Mothilda.. è purosangue come me, penso sia mia cugina.. Due settimane fa è scappata da Azkaban- raccontò Mary. -Ma.. Voglio dire.. Tu nemmeno sai dov'è questa Mangiamorte..-. -Non mi interessa dov'è, ho un modo infallibile per somministrle il Distillato. Il suo Elfo Domestico Rufus è morto pochi giorni fa a insaputa di Morgana. Essendo ad Azkaban non lo poteva sapere. Io ho dato al mio Elfo domestico Scrat la pozione Polisucco con un pelo di Rufus. Erano mesi che Bella non vedeva Rufus, ma lo ha ripreso volentieri con sè credendolo il suo fedele servo. Ora il mio Elfo vive con lei su mio ordine, anche se ai miei ho detto che lo facevo venire a lavorare nelle cucine di Hogwarts. Darò a Scrat la pozione e lui la dovrà somministrare a Morgana..- concluse. Irene era rimasta scioccata. Nella sua mente presero vita flashback cruenti di quando sua nonna fu uccisa da un mangiamorte.. -E va bene ti aiuterò- disse in tono pacato -Ti aiuterò-. Mary rimase sbalordita; si aspettava che la ragazza si rifiutasse di andare oltre una volta conosciuta la verità. -Chiederò a Emanuele Potter di prestarmi il mantello dell'invisibilità e andrò in biblioteca. Ma non stanotte. Non credi che dovresti dirlo almeno a Daniel?-. -Veramente lui lo sa già- disse Mary in tono di scuse. -Oh..- Irene era turbata -Beh vado a svegliare Potter nel dormitorio, almeno per domani avrò tutto pronto-. Detto questo lasciò sola Mary tra i suoi pensieri. Il buco del ritratto si riaprì: entrò una grossa pantera nera dagli occhi verde chiaro. La ragazza le andò incontro -Nefertiti..- mormorò accarezzandole il collo. Poco dopo Irene scese dal dormitorio maschile con un lucente mantello viola di velluto tra le mani (n.d.Autrice: io il mantello dell'invisibilità è così che lo immaginavo>_<). -Bene Irene, domani entreremo in azione... SCRAT!- sussurrò Mary. Alle sue parole, un Elfo domestico con un grembiule rosso apparve davanti alla ragazza, la quale gli porse una boccetta di Pozione polisucco che lui ingoiò velocemente. Pian piano si allungò appena e dimagrì, le orecchie si allungarono parecchio e molte rughe comparvero sulla fronte. Mary era desolata.. -Mi spiace Scrat che tu debba sopportare tutto questo..-. -Per la signorina qualunque cosa!- gracchiò sorridente l'Elfo. Mary lo prese in braccio amorevolmente e lo baciò come una madre avrebbe baciato un figlio. -Mi raccomando fai attenzione!- mormorò Mary rimettendolo a terra e porgendogli una bottiglia di Pozione marrognola -e se la finisci torna che te ne darò un altra!-. L'Elfo si piegò in un profondo inchino e sparì. Irene era rimasta impietrita. Nefertiti la fissava dal basso con i vispi occhi verde chiaro.
Il giorno dopo Mary si svegliò presto, intorno alle cinque e mezza. Giulia Foster russava forte. Doveva mandare un regalo a sua madre, così si recò alla guferia. Il castello era deserto; i suoi passi rimbombavano nei corridoi silenziosi. Svoltò a sinistra e apparve davanti a lei una gatta bianca che la guardò torva. Mary fece -Sciò!- e la gatta scappò via. Salì le antiche scale di pietra ed aprì la porta di legno della guferia. I gufi, a quanto pareva, erano svegli. La ragazza scelse un grosso allocco marrone, legò il pacchetto e diede un biscottino al gufo -Mi raccomando, il più presto possibile!-. L'allocco planò e Mary lo guardò allontanarsi. Dopodiché, verso le sette, decise di scendere in Sala Grande a fare colazione.. Effettivamente era piuttosto affamata! In uno stretto corridoio incontrò Davide Monaghan di Tassorosso che correva verso di lei. Il ragazzo le url ava -Scappa, scappaaaaa!!! C'è una Mangiamorte impazzita in Sala Grande!-. -Cosa?!-. Ma il ragazzo non poteva sentirla, aveva già voltato l'angolo. Marianna aveva un bruttissimo presentimento.. Ma in fondo non era possibile: Voldemort non era tornato in vita... Ma Morgana non era perfettamene a posto con la testa, era probabile che.... Mary bloccò i pensieri: aveva varcato la soglia ed era entrata in Sala Grande. Una donna alta con i capelli neri rilegati in uno chignon stava ridendo sonoramente, intanto che bloccava gli incantesimi dei professori Vitius, McGranitt, Piton e Sprite. Il professor Ruf volò da lei (n.d.Autrice: ricordiamo che è un fantasma) e ululò -Non ti avvicinare McKay! Silente non c'è, è al Ministero! Questa pazza è riuscita a bloccare tutti i gufi e i camini, non sappiamo come comuicare con lui! Prendi un Testhral e vai al Ministero, corri, ragazza, corri!!!!-. Ma Mary era pietrificata. A terra giaceva un Elfo Domestico insanguinato. -Scrat...-. -é tuo quell'Elfo?- gracchiò Madama Chips alle sue spalle. Mary corse verso Scrat e lo abbracciò. Lui mormorò -Scrat ha fallito signorina! Scrat è cattivo! La signorina darà vestiti a Scrat!-. -No Scrat! sei stato bravissimo!-. Madama Chips prese il controllo della situazione: -Signorina McKay, mi occuperò io dell'Elfo, ma lei vada, ha un incarico!-. Marianna annuì e si precipitò davanti alla Signora Grassa; varcò il buco del ritratto e si recò nel dormitorio maschile. Daniel era sveglio e si era già vestito. Lei lo prese per una manica e lo trascinò nel dormitorio femminile. Anche Christian Russel li seguì. Irene, Solanyie, Giulia e Laura chiacchieravano: Solanyie stava raccontando alle ragazze cosa stava succedendo in Sala Grande. Mary le interruppe e disse agitata: -Venite con me al Ministero.. Dobbiamo avvisare Silente!-. -Mary...é Morgana?- chiese Ilaria, ma già sapeva la risposta. -Sì, è Morgana-. Così Mary guidò Irene, Solanyie, Laura, Giulia, Daniele e Christian verso la foresta proibita. Christian corse velocemente verso la casa di Hagrid. L'omone stava dando da mangiare a Thor. Christian gli raccontò velocemente la faccenda e Hagrid li aiutoò a trovare i Thestral. Solo Irene e il Guardiacaccia riuscivano a vederli, e aiutarono il resto del gruppo a montare. Hagrid ululò -Forza, bestioni, portateli al Ministero della Magia, all'ingresso dei visitatori!-. I sette Thestral decollarono. Il viaggo fu particolarmente scomodo, tuttavia abbastanza rapido...
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