RIALZATI... - Capitolo 1° -
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i personaggi non sono miei ma di quel genio di takehiko inoue, non li utilizzo a scopo di lucro...i contenuti di questa fanfiction sono nc17 cioè rapporti sessuali...in questo caso poi, i rapporti sono maschiettoxmaschietto...buona lettura!
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CAPITOLO UNO:RIALZATI...
-certo che hanamichi in questi giorni è proprio una furia…
-sarà perché è tornato da poco dalla riabilitazione…
La palla a spicchi gira sulle dita esperte del play, annoiato dall’ennesima sfida…
-forse crede di aver fatto la figura dello stupido infortunandosi…ma non sa quanto è stato utile alla squadra…
-vabbè vediamo chi la spunta!
Esordisce mitsui seduto a terra con un asciugamano sulle spalle e la bottiglia d’acqua semivuota abbandonata sul parquet…
-ma sei matto? E te lo chiedi pure? Insomma stiamo parlando di rukawa ti ricordo…
-già è vero…è senza speranze…
I soggetti di tale discorso invece sono soli nel campo della palestra illuminato dalle luci accecanti degli immensi fari…
-perderai kitsune!
Classica frase da copione per hanamichi, che osserva il volto del rivale quasi a volerne leggere la prossima fulminea mossa…
Povero hanamichi…nonostante il suo grande talento…tutto questo non basta per battere rukawa, lo sa bene anche lui, ma ammetterlo sarebbe come ammettere una sconfitta, e hanamichi odia perdere…
La tecnica non si acquisisce in pochi mesi, e lui, dopo aver compiuto ventimila tiri lo ha capito…ha capito il vero talento di rukawa, ma non vuole brillare di luce riflessa…lui,vuole brillare di propria luce…
Accidenti…un altro tiro da tre…è incredibile come con un movimento così veloce sia stato capace di insaccarne un altro,mi stupisco ogni volta rimanendo imbambolato a guardare la traiettoria del tiro sperando fino all’ultimo in un rimbalzo, e invece rimango deluso sentendo l’inconfondibile frusciare della retina…
-dannazione…
-rassegnato do’hao?
-MAI!
Già mai, ma in realtà il mio cuore sa bene che la batosta che mi sta per arrivare si incastrerà alla bocca dello stomaco lasciandomi l’amaro della sconfitta in bocca…
Mitsui e miyagi se ne sono andati, penseranno sicuramente che non ho speranze, che tutti i miei vaneggiamenti sulla mia immensa genialità siano solo una perdita di tempo per i loro standard…ma ora come ora tutto questo fa parte di una routine, qualcosa di familiare a cui aggrapparsi piuttosto che non far nulla…
Sbuffo e guardo nuovamente il viso concentrato di rukawa e non posso negarne la bellezza…comprendo che la sua immagine potrebbe far vacillare più di una persona ma per quel che mi riguarda rukawa è solo un tassello della mia vita che mi impedisce di annoiarmi…
Così indifferente a tutto e tutti, più che odio verso di lui provo curiosità, così tanta devozione verso il basket… e non solo curiosità…paura…ebbene si…quando quegli occhi di ghiaccio si posano su di me mi sento impaurito…la profondità di quelle iridi mi spaventa, mi spaventa l’idea di una persona forte come me, se non di più…io che non ho mai avuto rivali…
Salto…stoppo la palla ma sento una fitta alla schiena…
L’infortunio subito contro il sannoh mi perseguita come un demone oscuro…
Rukawa se ne accorge e smette di palleggiare, cado in avanti trovando come unico appiglio la sua divisa…
Ansimo pesantemente per il dolore mentre una mano diafana mi fa alzare la testa…
La sua faccia non si scompone minimamente mentre le parole escono dalla mia bocca prima che possa formularle nella mia mente…
-dannazione!
Non voglio essere messo da parte…
-dannazione voglio giocare!!
Stringo i denti mentre i miei occhi sono pieni di lacrime di dolore, investo rukawa con la mia frustrazione…investo rukawa con i miei sentimenti, con il vero “me”…e lui semplicemente mi sorregge…
-do’hao…
Stringo maggiormente la presa sulla sua divisa sentendo il suo odore penetrante ma familiare di tante risse…
-voglio giocare…
Non si scosta, non mi lascia a terra con il mio dolore…
Sbuffa rumorosamente mentre si fa passare un mio braccio sulla spalla aiutandomi a percorrere lo spazio necessario per arrivare agli spogliatoi, spalanca la porta facendomi sedere su una panca…
Il silenzio ora è nostro complice…
-grazie, puoi andare non è necessario che resti…
Sussurro più come un dovere…
-nh
Sono abbattuto…mi sento inutile, e mentre prima cercavo incessantemente di uscire da questo stato di inutilità ora so per certo di esserci ricaduto dentro…
Un pugno…
Un pugno mi riporta alla realtà…più efficace di una secchiata d’acqua fredda…
Dolore lancinante si espande dal mio ventre pulsando e sbattendo violentemente sulle pareti del mio corpo, le viscere attorcigliate nel tentativo di ridurre il dolore a un sordo pulsare…
Rukawa mi ha tirato un pugno…questo non me lo aspettavo…
Rimango inerte sulla panca senza rispondere ma semplicemente scivolando su di essa mentre la bianca mano afferra il bavero della maglietta alzando il mio viso all’altezza del suo stringendo la presa sollevandomi in concomitanza degli armadietti in metallo…
-stupido do’hao…
Forse ha cominciato a capire che in realtà tutto ciò che noi costruiamo ogni volta sono solo pallide scenette patetiche che ci permettono di crogiolarci nel nostro mondo dove un problema si risolve con una scazzottata…violento ma semplice…
Inevitabile…
-non sei morto, sei solo caduto…rialzati!
La sua rabbia…la sua rabbia mi spaventa…
-RIALZATI!
Lui mi spaventa…
ho il respiro strozzato e gli occhi innaturalmente spalancati...
Molla la maglia ma la mano rimane sul mio collo…
Il suo sguardo torna indifferente, di un blu insondabile, mentre il mio cuore rischia di sfondare il petto per la paura…la mia espressione dev’essere terrorizzata…
La mano di rukawa scende arrivando al torace ed io chiudo gli occhi per non guardare ripetendomi di calmarmi, che è rukawa, che non sta succedendo, ma il mio cuore batte sempre più veloce…
Piega la testa tirando in su ironicamente gli angoli della bocca…
Perché rukawa non sorride…
mai…
Sussulto, e nel buio dei suoi occhi si accende una scintilla pericolosa…
Deglutisco…
mi sento in trappola…
Chiudo gli occhi nuovamente…non voglio vedere…
Le sue mani mi accarezzano i capelli, il collo e le spalle in un lento massaggio sul mio corpo ora rigido come un tronco di legno per la paura, i pollici percorrono le labbra in tutta la loro lunghezza per poi staccarsi lievemente accarezzando le guance…
La mano si sposta sul mio torace accarezzando i pettorali ma senza mai invadere la barriera leggera della maglietta, semplicemente toccando e sfiorando il mio petto…
…Chiudi, chiudi gli occhi hanamichi…così potrai far finta di non vedere…
Chiudi, chiudi gli occhi hanamichi…rimani per sempre a crogiolarti nel limbo della tua ingenuità....
…Dove rukawa usa le mani per picchiarti, e non per dipingere sulla tua pelle quadri immaginari…
…Chiudi gli occhi, non vedere…
Il respiro di rukawa si avvicina ed io stesso trattengo il respiro…
La punta del suo naso sfiora la mia guancia e il mio collo, ed io istintivamente porto le mie labbra al di fuori della sua traiettoria voltando la testa di scatto…
sento un lieve incresparsi delle sue labbra sulla mia pelle in un abbozzo di sorriso…
Le sue labbra toccano il mio collo e il mio orecchio come farfalle sulla pelle, compiendo lo stesso tragitto delle mani toccando la fronte in lievi baci senza rumore, come timorosi…
-io vado in alto…e tu verrai con me…
Un sussurro nel mio orecchio…
un sussurro udibile solo a me…
…Riuscirai hanamichi a far finta di non sentire?...
...Ti chiuderai in una stanza d’acqua dove i suoni non giungeranno, dove non respirerai, non vedrai?
…La verità… …………………….la verità è orribile no?
Le mani, la bocca, tutto svanisce…
Ho gli occhi serrati nonostante io abbia sentito distintamente i suoni leggeri dei passi di rukawa mentre usciva…
Ho gli occhi serrati sperando che tutto questo non sia accaduto, non perché rukawa è un uomo…
Magari il problema fosse quello…
Semplicemente perché tutto questo non può accadere a me che con tanta fatica ho costruito un mondo intorno a me apposta per dividermi dalla verità, e quindi non avere problemi…
Me la merito un po’ di pace in fondo…………o no?
Un po’ di pace…dopo tutto quello che ho passato…dopo tutto quello che ho costruito…
Tutto ciò non può avere la consistenza di un castello di sabbia…
non è giusto…
rukawa è il bambino cattivo che con una paletta distrugge tutto…solo per un capriccio…
solo perché lui ha deciso…
...lui ha deciso non solo per se stesso…
ed ora sono coinvolto…
di nuovo…
sono di nuovo imprigionato…
CONTINUA…
ecco, questa è una fanfiction strana...lo vedrete anche più avanti la trama è piuttosto contorta...spero di riuscire a continuarla contando che sto scrivendo anche i capitoli di maledettamente tu... bè che dire...i commenti sono bene accetti...se piace la continuo...
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l'ho letta col fiato sospeso... ti ammiro molto per come scrivi, sai?
non vedo l'ora che tu la continui... ^^
kiss
marykei