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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Tokio Hotel
Titolo Fanfic: UNWAHRHEIT UND LIEBE
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, What if? (E se...)
Autore: seirychan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/08/2007 21:07:35

Incest, ma non è la solita fic sui gemelli.
 
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ONE-SHOT
- Capitolo 1° -

Come al solito i Tokio Hotel non sono di mia proprietà e non scrivo questa storia a scopo di lucro.
Tutto ciò che ho scritto è inventato dalla mia mente malata. C’è un accenno di Incest, ma questa volta avrete una sorpresina ^_^. Chi ha il coraggio di leggerla si faccia avanti e perché no, alla fine lasci anche un commentino. Chi non digerisce il genere o ormai si è stufato di leggere quello che scrivo clicchi sulla freccetta e torni indietro altrimenti chiuda direttamente la pagina.
Buona lettura.







- Mamma…-
- Mi dispiace ragazzi, mi dispiace-
I due gemelli guardavano la madre persa nel suo pianto.
Tom non ci vedeva più dalla rabbia, complice anche il fatto che aveva bevuto molto.
Bill era sull’orlo delle lacrime anche lui.
Scoprire così che la propria madre ha mentito per tutto questo tempo…
-Come hai potuto!Come hai potuto farci questo?- Continuava ad urlare Tom. Simone fu scossa dall’ennesimo singhiozzo. Scoprirlo così, non avrebbe mai voluto.
-Perché ora!- balbettava Bill.
Fosse stato in un altro momento l’avrebbe accettato. Sì, l’animo buono e tenero di Bill l’avrebbe accettato, ma in quel momento né lui né tantomeno suo fratello erano in grado di capire perché Simone non gliel’avesse detto.
Suonarono il campanello.
Tom si avviò alla porta. Era in uno stato pietoso: occhi lucidi di pianto offuscati dall’alcol, sguardo furibondo da maniaco. Jeans, per la prima volta della sua taglia e non dieci volte più grandi, neri; camicia nera prestata per l’occasione(anche se non tanto felice) da suo fratello, aveva i primi tre bottoni aperti e la cravatta era lasciata lenta al collo e i capelli… Beh, i suoi bellissimi dread non c’erano più, al loro posto il chitarrista sfoggiava capelli corti non più biondi, ma castano ramato, tenuti sparati(tipo Bill) grazie al gel.
Aprì la porta e si trovò davanti l’unica persona che in quel momento non avrebbe mai voluto vedere.
- Vattene per te non c’è niente qui!-
- Aspetta Tom- disse la ragazza con le lacrime che violavano i suoi splendidi occhi azzurri con delle pagliuzze nocciola.
Tom stava per chiudere la porta, ma si bloccò. Non voleva dar retta a quella voce, ma qualcosa dentro di lui lo avevano spinto a farla entrare.
La portò in silenzio nel salotto senza guardarla negli occhi e lì abbandonò la bottiglia di whisky su un tavolino.
- Perché l’hai fatta entrare Tom- Ora era Bill che urlava – Ha già fatto abbastanza danni! Cosa vuole ancora!-
- L’ho fatto per Andreas- Bastò questo per far scoppiare nuovamente Bill in lacrime.
- Andreas è morto Tom. È morto! Non tornerà!-
- Per favore Bill. Lei è…- Provò a dire Simone.
- Lei non è niente. Lei per questa famiglia non è niente!- Continuava ad urlare il moro.
- Io non voglio far parte della vostra famiglia Bill se voi non mi volete. Non ne ho fatto parte per questi quindici anni perché dovrei farne parte ora- Aveva detto la ragazza.
- Allora cosa vuoi?- Era un tono piatto quello di Tom.
- Andreas era anche mio amico. Ero venuta lì solo per salutare Andreas un’ultima volta. Non volevo che si venisse a creare tutto questo scompiglio- Ormai il leggero trucco che aveva sugli occhi stava colando lungo le sue guancia rosee fino ad arrivare alle sue labbra colorate da un rossetto perla e scendevano giù , lungo il collo. Aveva un vestito nero a fiori piccoli bianchi che risaltavano la sua linea perfetta e le sue curve.
- Tu sapevi?- Per la prima volta Simone si era rivolta alla ragazza, guardandola negli occhi.
- Si, papà me l’ha raccontato qualche anno fa. Pensava che fossi pronta a conoscere la verità-
- Come ti chiami?- Tom iniziava ad essere curioso. La sbronza gli stava passando e iniziava a ragionare. Andreas gliel’aveva sempre descritta come una persona fantastica, gentile ed altruista, a tratti poteva sembrare Bill, ma i suoi raptus di egoismo finivano sempre con l’aiutare qualcuno. Prima di scoprire la verità Andreas li aveva preparati ad accettarla. Bill si era sempre rifiutato di stare a sentire l’amico parlare di questa ragazza come se ne fosse innamorato. Lo infastidiva.
Ma come si chiamava? Il nome non era mai riuscito a ricordarlo. Forse non gliel’aveva mai detto.
- Sophie- abbozzò un sorriso. Era triste, ma così bello al tempo stesso.
- In che rapporti eri con Andreas eh? Andavate a letto insieme vero!- Ecco Bill di nuovo all’attacco.
-NO! Io e Andreas eravamo solo ottimi amici! Non mi è mai passato per la testa di fare sesso con lui…- ricominciò a piangere e la sua voce fu solo un debole sussurro - … perchè amava te Bill. Ti amava con tutto il cuore.-
Bill corse fuori dalla casa, sotto la pioggia e corse, corse finchè ebbe fiato in corpo.
Mentre quell’acqua fredda scivolava su di lui, ricordava.
La prima volta che l’aveva vista, di sfuggita, era appena uscita dalla stanza dove i medici avevano messo Andreas.
Poi, il funerale. Una fitta dolorosa lo colpì al petto lasciandolo senza respiro.
Lei era lì, in quella chiesa, con il suo vestitino nero che piangeva accanto ai compagni di scuola di Andreas. Il suo ragazzo. Sì, Bill e Andreas stavano insieme da sei mesi ormai. La guardava senza capire cosa ci facesse lei lì, chi fosse e perché non l’aveva mai conosciuta.
Tom era entrato ubriaco e si era diretto verso di lui. “Povero Tomi” aveva pensato “il dolore è così tanto che hai bisogno di annegarlo nel alcol?” Ma lui ancora non sapeva che in realtà Tom beveva per non dover fare una scenata alla madre, per dimenticare il SEGRETO che Andreas gli aveva rivelato e che il loro padre gli aveva confermato.
Quando vide Sophie quasi gli venne un collasso.
Durante tutta la cerimonia suo fratello non fece altro che guardare quella ragazza che non aveva un’ identità.
Quando uscirono e lo sguardo della mamma si posò su di lei venne fuori tutto. Tutte le bugie che lei e papà avevano messo in piedi per tutti quegl’ anni. La vera ragione per cui i loro genitori si erano separati.
Per Bill quella ragazza era stata la distruzione della sua famiglia.

- Io non volevo provocare ciò, io… io volevo solo dire addio ad Andreas…- Intanto in casa Kaulitz, Tom capiva che quella ragazza doveva far parte della famiglia. Che quel giorno doveva arrivare prima o poi e che Bill se ne sarebbe fatto una ragione.
- Shhh…. Non ti preoccupare. Bill è solo scosso. Ancora non vuole accettare la sua morte. È innamorato… vedrai che tutto si sistemerà- l’aveva presa fra le sue braccia e l’aveva stretta più che poteva per infondere in lei un po’ di quel calore che le era stato portato via da piccola.
- Sophie, mi perdonerai mai? – Ora anche Simone si era unita a quell’abbraccio.
- Come potrei odiarti?-
- Oh, Sophie…-
- Grazie… e chiedete scusa a Bill da parte mia…-
- Perché gli devi delle scuse?- Aveva parlato Tom.
- Perché esisto- Il sorriso triste tornò a incorniciare il suo volto – Sarà meglio che vada-
- Ma Sophie, non vuoi rimanere? Ci sono tante cose che dobbiamo dirci- tentò di convincerla Simone.
- Io, non vorrei disturbare più del previsto-
- No, no. Tu non disturbi affatto. Mamma, prepara la stanza degli ospiti, voglio che Sophie viva qua-
- Ma Tom, io non… e Bill? Cosa ne penserà?-
- Oh credimi, anche lui è felice di avere una sorella- Il sorriso si dipinse sulle sue labbra.
“ Andreas, tu volevi chela proteggessimo. Per questo mi hai parlato di lei? Per questo me l’hai fatta amare? E io che stavo per rovinare tutto. In realtà, però, non ero arrabbiato con lei, ma con la mamma che non ci aveva detto che aveva avuto una figlia con un altro uomo e per questo aveva divorziato da papà. Prima o poi dovrò chiedergli scusa. L’ho odiato così tanto per averci abbandonato e invece lui è stato disposto a fare la parte del cattivo per non far perdere la faccia alla mamma…”




2 anni dopo…

- Tom è vero che l’ultimo singolo “Inside your eyes” l’hai scritto tu?-
Ecco, lo sapevo che l’avrebbero tirato fuori.
- Si è vero. Un giorno mi sono trovato a pensare a delle parole che poi sono diventate quello che è la canzone-
-Bill, non sei geloso? Tuo fratello ti sta rubando il lavoro-
“Se spari una delle tue solite cazzate giuro che ti fucilo davanti alle telecamere!” ecco quello che gli dico quando lo fulmino con lo sguardo.
Lui sorride.
Ma allora vuoi farmi arrabbiare!
- No, non sono geloso. In fondo sono stato io a convincerlo a lanciarlo come singolo del nuovo album-
Ecco, volevo ben dire.
Siamo qui, su Rtl a Roma.
Il conduttore ci sta facendo un’intervista coi fiocchi non c’è che dire.
Ormai siamo diventati una band seria. Io, beh, io non sono più lo scapestrato che ero un tempo.
Bill non vive più a casa con noi, si è trasferito in una casetta non lontano però. Giusto per non far stare in pensiero la mamma.
Per fortuna che ora ha trovato Sybille.
Io, Tom kaulitz, mi vedo invece costretto a vivere con la cara Simone.
No dai, non proprio costretto, ma se Sophie non si vuole trasferire… nisba!
Già, Sophie. Da quel giorno è venuta a vivere con noi e ha instaurato un buon rapporto con la mamma.
E anche se sembra strano e assurdo, anche con Bill.
- Tom – mi chiama la presentatrice. Ha finito di ascoltare la parlantina di mio fratello –Ci sono giunte voci che “Inside your eyes” tu l’abbia scritta per Sophie tua sorella minore. I giornali hanno scritto molto su di voi e su un tuo presunto infatuamento. Cosa ci dici in proposito?-
Prima o poi sarebbe venuta fuori questa domanda no?
- È vero. La canzone l’ho scritto per la mia sorellina, ma per lei provo solo un gigantesco affetto che molti interpretano per amore. In realtà le voglio solo un mondo di bene. Era da una vita che volevo una sorella!-
Mentre l’intervista finisce e andiamo a firmare autografi sento quel disgraziato di mio fratello ridere e gli altri due dopo un po’ si uniscono a loro.
- Che cazzo avrete da ridere!-
- Oddio. Davvero, la tua interpretazione era da oscar! “In realtà le voglio solo un mondo di bene”-
Mi fa il verso Georg.
- Davvero fratellone sembravi convincente. Per fortuna non ci hanno fatto suonare altrimenti la tua “copertura” sarebbe saltata!-
Insomma, tutti qui mi prendono in giro. Ma perché suono con questi deficienti?
Ancora scazzato volto le spalle ai miei “amici” e mi dirigo verso le fans urlanti.
- A chi lo dedico?-
Chiedo alla prima ragazza che ho davanti senza alzare lo sguardo e vedere chi è.
- Mhmm non saprei, magari scrivici “ Alla sorella a cui voglio SOLO un mondo di bene” che ne dici?-
Alzo la testa di colpo per andare ad incontrare i miei occhi con quelli azzurri di Sophie.
- Mi sfotti pure tu? Ma che avete oggi?-
Lei ride e la sua risata è la più bella cosa che le mie orecchie possano sentire.
- Cosa ci fai qui? Pensavo che volessi andare con la mamma alle Canarie-
Dimmi che è perché volevi stare con me.
- Ho deciso che ci andremo tutti insieme. Così potremo passare un po’ di tempo insieme.-
Sì!!!
- Sophie!!- Georg e Bill si avventano contro la mia sorellina e non faccio in tempo a fermarli che già la stritolano.
- Ragazzi, lasciatela respirare! Ricordatevi che dobbiamo firmare gli autografi, la saluterete in camerino-

- Ehi -
Le dico una volta arrivati in camerino.
- Ehi -
Le mie labbra si posano sulle sue e le nostre lingue iniziano una danza afrodisiaca.
Non ho mai avuto nessuno accanto come te Sophie e anche se sei mia sorella non ti lascerò andare per nessun motivo.
Sia che sia immorale.
Sia che le fiamme dell’inferno ci aspettino.
La mia vita è basta su di te.
Inside your eyes, I find myself.

Fine…

Eccovi qui un’altra One- shot partorita dalla mia mente perversa. Diciamocelo, chi poteva inventare e scrivere una roba così? Oddio, non le ho lette tutte le fic sui mitici Tokio Hotel e non so se a qualcun altro è mai venuto in mente di scrivere una cosa così. Se c’è qualcuno pazzo quanto me, per favore me lo faccia sapere. Sorpresi dell’incest?? Niente gemellini questa volta, no, no. Ho voluto fare una cosa diversa.
E non sapete cosa ho in serbo per voi una volta che avrò concluso un po’ di progettino! Buahahahahahahahahahahahahah!! XD
Ho scritto anche:
Hazel ice-cream
Only you can set me free ( in collaborazione con Animor)
One way or another
Semplicemente
Cry’s city
Inferno e paradiso

Sono graditi commenti sia positivi che negativi, non mi offendo.
Baci e alla prossima pazzia!
Seiry

 
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