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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SONO TORNATI A CASA
Genere: Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: lanchan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/08/2007 13:12:47

è l'ultimo capitolo di "Un aiuto dal passato" ma siccome non centrava molto con la storia, ne ho fatta una side story originale
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Come scritto nell'introduzione, questa storia è l'ultimo capitolo di "Un aiuto dal Passato", ma siccome come storia non ha molto a che fare con la storia principale, ho preferito farne una side. Sappiate che questa storia, sebbene non sia nella storia, va inserito in contemporanea alla decisione dei ragazzi di tornare a casa per recuperare Kyuubi. Quindi quando ci sarà l'esplosione, quello sarà il momento in cui le due storie si incroceranno e potrà andare avanti. Mi scuso con chi si aspettava il seguito "vero" ma sappiate che questa storia mi serve, per poi continuare con la longfic. Spero solo che vi piaccia e che mi lasciate un commentino.




Un gruppo di ragazzi all'incirca di vent'anni si stava avvicinando in quel luogo che aveva causato loro tanto dolore. In quel posto avevano perso la vita due loro cari amici. La prima ha voluto gettarla via per colpo del loro egoismo, il secondo ha voluto seguire la ragazza che amava. Se solo non fossero stati così ciechi, sarebbero ancora con loro a ridere. Quanto sentivano la loro mancanza. Da quando lei se ne era andata, ogni anno si recavano in quel luogo e lasciavano un fiore, insieme ad una foglia d'alloro. Diceva sempre di amare i profumi delle spezie, forse per questo l'avevano chiamata così. Per lui invece lasciavano un piantina di menta dai fiorellini bianchi. Si recavano lì per salutarli e chiedere loro scusa. Scusa per essere stai così incapaci di vedere la loro sofferenza e il loro dolore.

Il primo era un ragazzo dal fisico minuto ma ben sviluppato, corti capelli a spazzola, occhi castani e l'orecchino ad anello all'orecchio.

"Avete visto? Ve l'avevo promesso che sarei tornato. Mi immagino le vostre facce. Starete pensando 'che sfiga', vero? Spero che ovunque voi siate, stiate l'uno accanto all'altro. Cazzo, se penso al modo in cui ve ne siete voluti andare....Un modo meno rumoroso non c'era? Da Martin me lo immaginavo ma da te Laura....eri sempre così tranquilla, così silenziosa, grande e grossa ma si faticava a trovarti ogni volta da quanto eri riservata. Se penso che all'elementari eri così vispa e vivace... Mi si spezza il cuore ancora adesso se penso a quello che ti abbiamo fatto. Spero solo che adesso che siete insieme non mi combiniate casini. Martin, spero per te che sia valsa la pena. Lo spero per tutti e due."

Si alzò in piedi raggiungendo il gruppo, da cui si fece spazio una ragazza, non molto alta, ma dal fisico longilineo, capelli rosso rame e occhi neri.

"Ciao ragazzi. Vi chiederei come state, ma mi sembrerebbe una domanda scontata. Vorrei dirvi tante cose, ma ogni volta resto senza parole di fronte alla dimostrazione di quanto sia stata stupida e senza cuore. Non ho fatto niente per evitare tutto questo, e dire che sarebbe bastato un gesto un po' più amichevole da parte mia, da parte di tutti noi. Tu per noi c'eri sempre e alla fine ti abbiamo ripagato in questo modo. Non abbiamo avuto il minimo rispetto per te. Sperò che lassù (spero di cuore che voi siate lassù) Martin possa finalmente darti tutto l'amore di cui hai bisogno."

Si alzò in lacrime di fronte alla porta di quell'aula e avvicinandosi ai suoi amici, lasciò il posto ad un altro ragazzo, anche questi non molto alto, con gli occhi castani, capelli corti dello stesso colore.

"Ehilà Dario, com'è? Come vedi non ho perso il vizio di chiamarti così, ma non ci posso fare nulla, per me hai la faccia da Dario. E poi l'avevi capito anche tu che era un modo affettuoso per chiamarti. Mi spiace solo che non siamo stati capaci di evitarvi questa brutta fine. Ah già, non sapete la novità. Vi siete persi uno scontro tra titani, Alessio non ve l'ha detto? Beh avete presente quella bastarda della Sara, quella che t'ha pugnalato alle spalle, Laura? Beh s'è vista a terra dopo che la sua ragazza le ha tirato un ceffone in faccia da record. Le ha stampato in faccia una di quelle cinquine che se la ricorderà per tutta la vita. Beh, è stata fortunata. C'è chi avrebbe voluto farle di peggio. Se non ci sono riusciti è stato solo per non abbassarsi al suo livello. Però è stato epico: Sara VS Sara; stesso nome ma carattere di verso per fortuna. Ohi Martin, trattala bene lassù e coccolala anche da parte di questo cretino di Alessandro."

Con un sorriso amaro sul volto e gli occhi lucidi, lasciò il posto all'ultima del gruppo, alta con i capelli biondi ricci, occhi azzurri e fisico da atleta qual era.

"Oggi sono l'ultima a salutarvi, abbiamo deciso di venire solo noi quattro, perché altrimenti sareste annegati in fiume di lacrime, se aveste visto la Sabrina, la Vanessa e Mirko. Cavolo ragazzi ci mancate da morire. Ahh avete visto? Mi fate fare pure le battute squallide. Colpa tua Martin, tua e del tuo brutto vizio. Spero che lassù Laura ti abbia tirato un coppino bello forte da parte mia. Sai che cosa avrei preferito alla tua morte Laura? Il tuo odio, la tua collera, anche la tua indifferenza, ma almeno eri con noi. Vi ha detto Alessandro della sberla che s'è beccata la Sara? Quella cretina aveva osato dire che finalmente s'era sbarazzata di te. La prima cosa che abbiamo fatto (dopo il ceffone) è stata andare dal preside e farla sbattere fuori dalla scuola. Purtroppo però questo non vi riporterà indietro da noi."

Alzandosi e raggiungendo il gruppo si girò un'ultima volta, insieme agli altri, verso quella che era la loro tomba. Non avendo trovato i corpi dei ragazzi, non era stato possibile fargli un degno funerale, decidendo di lasciare li un memoriale. Alessio, Sara, Alessandro ed Elisa avevano deciso di riunirsi quel giorno per salutare i loro compagni deceduti. Ormai quei famosi e maledetti laboratori erano stati chiusi definitivamente. Erano sgattaiolati all'interno dell'edificio e appoggiato alla porta le piantine come segno di rispetto, come in un qualunque cimitero. Loro se n'erano andati.

"Sono passati tre anni dalla tua scomparsa Laura e uno dalla tua, Martin, ma cavolo, non sapete quanto vi vogliamo qui con noi. Abbiamo una voglia matta di rivedervi e riabbracciarvi."

Fu in quel momento dall'altra parte della porta si sentì una leggera esplosione. La porta si aprì lasciando uscire il fumo e la polvere dalla stanza. Cominciarono ad intravedersi delle figure umane. Pensando che stessero correndo dei rischi a stare li in mezzo, si buttarono nella mischia, fino a raggiungere quelle figure che ignare di chi avessero davanti, continuavano a tossire. Spalancarono le finestre e quando finalmente la polvere si diradò, pensarono che Dio avesse finalmente esaudito la loro richiesta. Constatando che c'era gente in più, non potevano non pensare che forse aveva fatto anche troppo, ma in fondo che importava. Erano tornati a casa.





GIURO SOLENNEMENTE CHE ENTRO LA FINE DELLA SETTIMANA PROSSIMA SCRIVO IL SEGUITO PRINCIPALE è___é

Se no avete il permesso di minacciarmi di morte atroce e violenta è.è (fate piano però ç.ç)

 
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