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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: AMY E ROSE
Genere: Sentimentale, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Shoujo Ai
Autore: minoko90 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/08/2007 17:00:20

Le fate sanno fare grandi magie, ma nessuna di esse può creare l'amicizia.
 
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“L’ARRIVO DI UNA FATA”
- Capitolo 1° -

Ciao a tutti!^^
Sono Minoko90 e questa è una storia che ho inventato io. Da grande voglio diventare fumettista e mangaka. Realizzerò questo sogno?Chissà^^. Ora vi lascio alla lettura.
Ciaooooooooooooooooo ^^

È una normalissima giornata come tante a Tokyo: ragazzi che si preparano per andare a scuola, gente che comincia a lavorare presto e chi inizia la giornata in modo tranquillo. Se non fosse per…
- Uh?-
Due giovani studenti, un ragazzo e una ragazza, si voltarono indietro, in tempo per vedere una figura avvicinarsi correndo.
- Ma quella non è…?
- Kyyyyyyyyyyy….YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!
Neanche il tempo di finire la domanda che una scheggia passò a velocità piuttosto elevata sollevando una gran quantità di polvere.
- È proprio lei!- esclamò il ragazzo.
- È Amy Takeda!- finì la ragazza.
Una ragazzina di dodici anni, coi capelli biondi lisci legati con due code laterali, gli occhi color cioccolato, una maglietta a maniche lunghe arancione e una minigonna blu scuro stava correndo come una forsennata per quella via, diretta verso la scuola. Davanti all’edificio in questione, alcuni studenti procedevano verso la soglia del cancello. Due di loro si voltarono. Uno era un ragazzo aveva i capelli rasati che gli rendevano la testa ovale e gli occhi castani. L’altro aveva il fisico atletico ed un bellissimo viso, i capelli color nocciola e gli occhi blu come il mare.
- Oh, ciao sorelli…- il ragazzo coi capelli rasati non potette finire il suo saluto poiché la ragazzina, sempre correndo, lo aveva afferrato per un braccio e se lo stava trascinando dietro.
- Amy-chan...- sussurrò l’altro ragazzo, vedendoli allontanarsi.
Quest’ultima stava ancora correndo e ad un certo punto s’infilò all’interno di una libreria e sbattè le mani sul bancone, affannata per la corsa.
- Buongiorno, Amy. Cosa desideri?^-^ - disse in tono cordiale la commessa, una diciottenne di nome Nanako, coi capelli biondo castano, una bandana rossa in testa e un sorriso gentile.
- SAI GIÀ COS’È CHE VOGLIO!- urlò la ragazzina ancora stremata, mentre il ragazzo giaceva
scombussolato appoggiato al bancone.
- D’accordo Amy, come vuoi tu. ^-^ - rispose tranquillamente la giovane, con il suo sorriso e il suo tono dolce.

- CE L’HO FATTA!- gridò Amy, con voce piena di gioia, mente reggeva in mano un manga dove vi era raffigurata una strega.
- Sono riuscita ad acquistare la primissima copia del sesto volume di “Yuki, la strega”!Lo aspettavo con tanta impazienza e ora, finalmente, è fra le mie mani!Urrà! - la giovane dodicenne stava esultando con tantissima gioia tenendo in mano la sua preziosissima copia, ma il fratello maggiore non sembrava entusiasta, anzi si chiedeva cosa avesse la sorellina da esultare tanto.
- E tu mi avresti trascinato fin qui mentre stavo per entrare a scuola per quello stupido giornalino?-
- Quanto si vede,Takeshi, che di manga non ci capisci una mazza…-
- GUARDA CHE IO LI LEGGO I MANGA E ANCHE DA PRIMA CHE TU NASCESSI!- urlò il ragazzo, offeso.
- Si certo fratellone. Ora su. Andiamo a scuola che è tardi!!!- urlò, riafferrando Takeshi e riprendendo a correre come una saetta.

Intanto, in un mondo parallelo, popolato da creature magiche e misteriose, in un magnifico castello fatto di cristallo, una bellissima figura con lunghi capelli argentati, un abito ametista e gioielli d’oro con incastonate gemme d’ametista osservava in una fontanella d’acqua purissima la figura della dodicenne bionda mentre salutava la panettiera e suo fratello le stava dietro. La bellissima ragazza aveva dipinto un sorriso sulle labbra.
- Quella ragazzina possiede un vitalità e un cuore puro molto particolari. È un’umana fuori dal comune. Sarà lei…la prossima scelta -

L’ Istituto Sayaka, una scuola giapponese divisa in scuola elementare e scuola media. Qui studia la giovane Amy Takeda di dodici anni. Amy è una bimba come tante, con molti amici e tanti sogni. Vive con la mamma casalinga, una donna buona e comprensiva, e il fratello maggiore Takeshi, difensore nella squadra di calcio delle medie. Il suo papà, un medico, lavora negli Stati Uniti ed Amy purtroppo non lo vede spesso se non per Natale. La piccola crede nell’esistenza della magia e per questo motivo è molto appassionata alle storie sulle streghe, le fate e gli gnomi. È molto conosciuta nella scuola per la sua allegria e la sua vivacità, ed anche per il suo cuore d’oro.
Non immaginava che la sua vita sarebbe cambiata così tanto tramite un semplicissimo manga…

Istituto Sayaka, scuola elementare - ore 15:00
Le lezioni dopo pesantissime ore erano finite e ogni studente si divideva tra chi andava a casa e chi si occupava delle pulizie di classe. Ma qualcuno in particolare, preferiva optare la prima.
- Ehi Amy, vieni a casa con noi oggi?- chiese una ragazzina coi capelli castani chiari e gli occhi azzurri.
- Oggi non posso, Marina. Devo correre a casa. - rispose, dopo aver messo in cartella l’ultimo libro.
- Devi fare qualcosa d’importante?- le domandò un’altra compagna un po’ paffutella coi capelli rossi e gli occhi castani.
- Direi proprio di sì, Martina. Devo andare a casa a pranzare, poi preparare il cestino del pranzo per mio fratello e gli altri e dopo mi rilasserò nella mia stanzetta a leggere in santa pace il mio preziosissimo “Yuki, la strega” volume 6. -
- LO HAI GIÀ COMPERATO?!?- gridarono all’unisono le due ragazzine, entusiaste.
- Esatto. Lo volete vedere?^-^ -
- SÌ, SÌ, DAI!-
- Ok. ^-^ -
La ragazzina tirò fuori l’oggetto in questione dalla cartella e appena lo videro, le sue due amiche si riunirono accanto a lei.
- È proprio vero!Lo ha già comperato!- disse Marina, con tanta gioia nella voce.
- Lo dovresti sapere ormai che quando si tratta di Yuki, Amy è la prima.- le fece notare l’amica coi capelli rossi.
- Se è per questo è la prima anche in tontaggine. - s’intromise una voce.
Le tre amiche alzarono lo sguardo è videro un figura a loro familiare. Si trattava di una loro compagna, una ragazzina molto bella e ricca, con capelli neri su cui era attaccata una molletta rossa, occhi ametista e un’andatura femminile. Indossava una maglietta a maniche lunghe rosa confetto e portava un paio di pantaloncini marroni, sorretti da una cintura marrone chiaro. Osservava le sue compagne dall’alto in basso con un sorrisetto da snob.
- Ciao Natasha Losnob. - la salutò Amy, impassibile, per spirito di cortesia. Ma la ragazzina sembrò indignata.
- MA INSOMMA, BRUTTA ZOTICONA, COME TE LO DEVO DIRE CHE IL MIO NOME È NATASHA LOBLÒ?!- urlò, mettendo da parte la sua femminilità.
Amy, senza badarle, posò lo sguardo sul suo orologio da polso.
- Oh, cavoli, è tardissimo!- esclamò, riponendo il suo giornalino in cartella, caricandosela sulle spalle e cominciando a correre.
- Ragazze, scusatemi, ma devo proprio andare. - disse, fermandosi e voltandosi verso le sue due amiche.
- Non preoccuparti. - le disse sorridendo Marina.
- Vai tranquilla. - finì Martina.
- Grazie. A domani. - disse la ragazzina, correndo verso la porta. Facendolo, passò accanto a Natasha che la osservava con la mano destra poggiata sul fianco leggermente inclinato a destra e l’altro braccio lasciato libero.
- Ciao Losnob. - le disse, passandole accanto correndo.
- INSOMMA!IO MI CHIAMO NATASHA LOBLÒ!- le urlò contro.

- Sono tornata!-
- Ah, ciao cara. Bentornata ^_^ - la salutò la madre, mentre era ai fornelli.
La madre di Amy, Sumire Takeda, era una donna sui quarant’anni, bionda e con gli occhi castani. Era una donna estremamente buona e paziente. Spesso la sua tranquillità e pacatezza, ed anche il suo immancabile sorriso, facevano paura.
- Senti, mamma. Mi chiami quando il pranzo è pronto?- le chiese la figlia, avvicinandosi alle scale e mettendo la mano sul corrimano.
- D’accordo, tesoro. ^_^ - le assicurò Sumire, riprendendo a mescolare il kurry, mentre Amy correva di sopra in camera sua.

- Finalmente nella mia cameretta. - disse felicemente, poggiando la sua cartella sulla parete accanto alla porta e gettandosi a capofitto sul suo letto in fondo alla stanza. Ad un certo punto, sollevò la testa e la voltò indietro, verso la sua valigetta, e ridacchiò.
- Sono troppo curiosa. Voglio leggerlo adesso. - detto questo, si alzò dal letto con un salto e corse vicino la porta, prendendo il suo fumetto dalla cartella e iniziando a leggerlo allegramente.
- Che forte che è Yuki!E la sua fatina è così carina!Questa ragazza è un vero portento.-
La ragazzina si mise in piedi e si mise ad imitare la sua eroina preferita, imitandole il tono di voce e i movimenti.
-“Finché il male esisterà in questo mondo, io m’impegnerò a lottarlo. E con l’aiuto della mia fata custode non temo nulla.” “Pacho!^-^”- aggiunse, imitando la battuta della fatina di Yuki.
Subito dopo, Amy assunse un’aria sconsolata e si appoggiò sulle ginocchia.
- Uffa. Anche a me piacerebbe averla una fatina custode come quella di Yuki a cui chiedere di far avverare i desideri…Uff!-
Improvvisamente, come se qualcuno l’avesse sentita esprimere quel silenzioso desiderio, il volume nelle mani della bambina si illuminò di colpo. Amy riaprì gli occhi di scatto e tenne lo sguardo fisso sul suo manga, la cui luce aveva illuminato tutta la stanza. Una forte energia usciva dalle pagine aperte, che come un forte vento caldo stava sventolando i capelli di Amy e cadere alcuni fumetti dalla mensola. Nonostante tutto, la dodicenne non distoglieva lo sguardo e non mollava la presa. Dal centro delle due pagine prese a formarsi una sfera di luce che prese ad uscire dal fumetto e rimase a mezz’aria, e al cui interno vi era una strana creatura raggomitolata su se stessa. Amy non riusciva a emettere un solo suono e non finiva di fissare la scena. La luce si dissolse e anche la sfera sparì, lasciando al suo posto uno strano essere: si trattava di una strana bambolina con la testa rotonda, i capelli rosa scurissimi con puntini dorati, raccolti in due gonfie trecce che li facevano quasi assomigliare a delle grosse fragole, e una calzamaglia azzurra. Aveva due piccole ali trasparenti verdi e sorrideva alla ragazzina immobile seduta sul pavimento.
- Ciao. Tu sei Amy, vero? -
La ragazzina non rispose. Sbattè un paio di volte gli occhi e lasciò cadere il fumetto per terra. Subito dopo emise un forte grido.
- YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!!-
La bambina, spaventata, si appoggiò con la schiena alla parete, mentre balbettava.
- MA…MA CHE…?!?-
- Avanti. Non fare così. - le disse sorridendo lo strano tesserino che, come se non avesse notato l’espressione spaventata di Amy, prese a volarle vicino. La bambina si mise un braccio davanti, per impedirle di volarle troppo vicino.
- Avanti su. Non avere paura di me. ^-^-
Amy si riprese dallo spavento e osservò meglio la strana creaturina: somigliava moltissimo alla fatina del fumetto, in fatto di viso e anche di dimensione. Cambiavano solo i capelli e il colore della calzamaglia. La fatina di Yuki aveva i capelli corti, ricci e neri e la sua calzamaglia era gialla. Ma per tutto il resto…era identica!
- Ma…ma tu cosa sei?- la chiese Amy, avvicinandole gattonando.
- Piacere di conoscerti. - fece una piccola giravolta all’indietro. - Il mio nome è Rose. Sono una fatina dei fiori e da oggi in poi sarò al tuo fianco. Piacere. -
Non era possibile!Il suo…il suo desiderio si era avverato!Aveva detto di volere una fatina ed improvvisamente era successo!Doveva essere un sogno, non poteva essere altrimenti!Convinta di questo pensiero, la giovane Takeda iniziò a tirarsi la guancia.
- Che fai? - le chiese confusa, vedendola fare quel gesto strano.
- Ahio. Ma allora questo non è un sogno. Ma di un po’?Tu sei vera?- le chiese, massaggiandosi la guancia.
- CERTO CHE SONO VERA!- le rispose offesa.
- Ma allora è proprio vero!Sei una fatina! - esclamò entusiasta.
- MA INSOMMA!COME LO VUOI SPIEGATO?-
- EVVIVA!- esultò alzandosi in piedi con un salto. - HO UNA FATINA!HO UNA FATINA! URRÀ!-
- Che tipi strani gli umani…- disse fra se e se Rose, fissando Amy saltare di gioia.
- Ehi, senti!Non è che faresti una magia per me?-
- Eh?Una magia?-
- Sì. Una magia. Non so:far spuntare fiori, trasformare gli oggetti…Vedi tu. -
- D’accordo. Adesso faccio subito un incantesimo! ^-^- esclamò allegramente la fatina, mettendosi in piedi sul pavimento e sollevando in aria le braccia.
GUUURGLE. Si udì uno rumore nella stanza e la piccola fata si strinse il pancino.
- Che hai, Rose?- le chiese Amy.
- È che…ho un po’ di fame. Non avresti qualcosa da mangiare? - domandò la fatina dei fiori.
- Qualcosa da mangiare?Aspetta, dovrei avere dei biscotti nel cassetto… - disse la ragazzina avvicinandosi alla scrivania e aprendo il cassetto.
- Cosa sono i biscotti?-
- Sono delle cose che si mangiano per colazione o per la merenda. Sono buoni, sai?- disse, mettendosi seduta a terra e poggiando sul pavimento una scatola di biscotti al cioccolato. La piccola fata si alzò in volo e guardò il contenuto della confezione: c’erano della strane paste dure con sopra della gocce nere. Era del cibo che non aveva mai visto prima.
- Su coraggio, mangiane uno.- la incoraggiò Amy, prendendo un biscotto e porgendoglielo. Rose lo prese tra le mani e lo osservò attentamente: chissà che sapore aveva quello strano cibo. La fatina diede un piccolo morso per provarne almeno il sapore e subito il suo viso si accese in un sorriso e iniziò a mangiare il biscotto molto golosamente.
- Ti piace, vero? - le sorrise Amy, osservandola mentre finiva il biscotto in un lampo.
- Ne posso avere un altro?=^__^= -
- Va bene. Mangiali pure tutti, se vuoi. - le rispose, sorpresa.
La fatina non ci pensò due volte e si infilò all’interno della scatola, finendo quei deliziosi biscotti.
Amy la osservava stupita e assorta: quella fatina era un tipetto goloso quanto lei. Forse anche molto più di lei…
- Ce n’è ancora? =^__^= -
- COME?!?Ma ti sei finita una scatola di biscotti!- quella fata era un pozzo senza fondo!
- Ma io ho ancora fame...-
- Tesoro!Il pranzo è pronto!- giunse la voce della madre di Amy dal fondo delle scale.
- Ah!Arrivo mamma!-
La ragazzina bionda si alzò in piedi e si diresse verso la porta.
- Io vado a mangiare. Se sono fortunata, ti porto su qualcosa, ok?E mi raccomando: non uscire dalla mia stanza!- le raccomandò. Ci mancava solo che qualcuno la vedesse.
- OK! =^__^= -
Rispose la simpatica fatina sorridendole e sollevando il braccio come quando si risponde “presente”. Amy aprì la porta e uscì, mentre la piccola Rose iniziò a guardarsi intorno.
- Che posto strano. Credo che mi adatterò qui. -
- Eccomi, mamma!- disse Amy, raggiungendo la cucina.
- Mettiti pure seduta, cara. ^_^ -
- Takeshi non è ancora arrivato?- le chiese mettendosi seduta alla sua sedia.
- No. Ha chiamato per dirmi che rimane agli allenamenti. Che peccato.- aggiunse dispiaciuta.
- Già. - disse indifferente, mentre avvolgeva gli spaghetti con la forchetta. Ormai non era una novità che Takeshi stesse sempre al campo di calcio ad allenarsi.

- Ahhh…Sono sazia =^__^= -
Sospirò la fatina massaggiandosi il pancino gonfio per il piatto di spaghetti che aveva appena mangiato, mentre sul suo visetto vi erano ancora delle piccole macchie di sugo.
- Vedo che hai apprezzato la cucina di mia mamma…-
- Sì. È davvero un’ottima cuoca. -
- Senti Rose. Come hai fatto ad arrivare fin qui?-
- Mi hai evocata tu, no?-
- Eh?!Io ti ho invocata?!-
- Esatto. Hai chiesto di avere una fatina, giusto?Così eccomi qui. -
- Cioè…vuoi dire che sono stata io ad invocarti, tramite il mio fumetto?-
- Esatto.-
Cavoli!E suo fratello si divertiva a criticare la sua passione per la magia.
- Ma…da dove vieni esattamente?-
-Dal Regno della Luce -
- Il Regno…della Luce…?!-chiese confusa.
- Sì. È la parte illuminata dalla Luce-
- Fin qui ci ero arrivata ma…dove si trova?-
- Ops. Forse non sono stata chiara, scusa^^’. Il mondo da cui provengo è diviso in due emisferi: il Regno della Luce e il Regno delle Tenebre. Il Regno luminoso è un mondo meraviglioso illuminato dal Sole e sempre ricco di fiori e ogni genere di meraviglie dove lì viviamo noi fate ed elfi. Ci sono acque purissime e cristalline che riflettono il cielo sempre azzurro. Gli alberi produco frutti in abbondanza per tutti gli abitanti e c’è sempre tanto verde intorno che è impossibile non essere felice. -
- Che belloooo!Allora le storie su voi fate non sono errate. Vivete in un vero paradiso! Ehi, aspetta. E il Regno delle Tenebre?-
Il volto della fatina di fece serio, come se stesse per parlare di cose molto inquietanti.
-Nel Regno oscuro, invece, c’è sempre molta desolazione. Le acque sono scure e gli alberi producono cibo in scarsità. Lì vivono i Demoni, creature orribili e invidiose di noi Creature della Luce, poiché viviamo in un mondo migliore del loro. Infatti, cercano sempre di impossessarsi del nostro mondo attaccandoci.-
- È orribile!- esclamò, spaventata e incredula.
- Grazie al cielo riusciamo sempre a fermarli, ma credimi: sono molte le volte in cui tentano di attaccarci.- spiegò in tono pensieroso.
- E tu hai mai combattuto contro un demone?-
- Vorrai scherzare!Io sono solo una giovane fatina. Non ho abbastanza potere per combatterli!-
- Eh?-
- Per battersi contro un demone devi essere una fata adulta. Sei troppo giovane alla mia età.
- Vorresti dire che tu…sei solo una ragazzina possiamo dire?-
- Certo!Non vedi le mie dimensioni e il mio aspetto?Quando diventiamo adulte assumiamo più o meno le dimensioni e l’aspetto di bellissime ragazze e le nostre ali diventano più belle. Quando siamo ancora giovani abbiamo questo aspetto.-
- Wow!-. Il mondo delle fate era davvero interessante.
- C’è un addestramento speciale per diventare adulte. U_U –
- E sarebbe?- le chiese la dodicenne, sempre più curiosa.
-Un tempo ti mandavano nelle foreste del Regno Oscuro ad affrontare con le tue sole forze ogni genere di creatura maligna. Ma la Società si è ormai modernizzata e così ora l’esame finale da compiere è un altro.-
- Quale?-
- Assistere un essere umano.^-^-
- Cosa?!?Assistere...un essere umano? -
- Sì. E questo mi porta a te. Io sono qui per cominciare il mio addestramento, rendendomi utile a te.-
- Non posso crederci…Ma, come mai proprio a me? -
- Non tutti gli esseri umani hanno questo privilegio. La nostra sovrana controlla il vostro pianeta dal suo palazzo e così riesce a capire quale essere umano sia più adatto. -
- Cavoli!E in base a cosa lo sceglie?-
- Al suo cuore o alla sua energia vitale. -
- Come?-
- Le fate sono le creature più pure del mondo, dopo gli angeli, e quindi, affinché non corrano rischi, vengono affidate ad una persona buona e sensibile. -
- Io quindi sono stata scelta perchè possiedo questa dote?-
- Esatto. ^-^ -
- Wow!E dimmi della vostra sovrana!Che tipo è?-
Il sorriso di Rose si trasformò in una smorfia arrabbiata.
- Uhm…Non mi va di parlare di quell’antipatica. ù.ú -
- Uh? -. Perché aveva reagito così?
- Piuttosto, ho mangiato così tanto che ora ho sonno. Buona notte.-
Aggiunse la fatina, sdraiandosi sul pavimento e mettendosi raggomitolata come i gatti quando dormono.
- COSA?!?MA CHE STAI DICENDO?!DOVEVI FARMI VEDERE UNA MAGIA!
- Lo farò dopo il mio riposino. -
- ROSE!-
Ma la piccola fata non la sentiva più, essendosi addormentata. Amy sospirò: ma tra tutte le fate che c’erano, gliene avevano affidata una così pigra?Che pazienza. Improvvisamente, si ricordò di una cosa e voltò lo sguardo sull’orologio appeso alla parete. Le 16:30. Accipicchia, come passa veloce il tempo. Tra poco doveva preparare il cestino del pranzo per suo fratello e i suoi amici.
- Devo cominciare prima che si faccia tardi. -

Aveva appena messo gli ultimi panini nel cestino di vimini. Così si mise subito in cammino. Dopo un po’, raggiunse il campo di calcio dietro la sua scuola, dove suo fratello maggiore e gli altri membri del Fukuoka Sans si stavano ancora allenando.
- Ehilà!-
- Finalmente sei arrivata!Si può sapere dov’eri finita?- la rimproverò il fratello, vedendola arrivare.
- Ho avuto una cosa da fare! - si giustificò.
- Finalmente, ho una fame!- esclamò uno dei ragazzi appena la vide arrivare.
- Se questa scema non si fosse distratta avremo fatto merenda prima!-
- NON È VERO!-
- Osi negarlo?Oggi non eri andata a comperarti il manga di quella stupida strega??Confessalo:hai perso tempo nel leggerlo, vero?-
- NO!E YUKI NON È UNA STUPIDA STREGA!-
- Finitela di litigare.- s’intromise il capitano, lo stesso ragazzo di quella mattina, che altro non era che il miglior amico di Takeshi dai tempi delle elementari e come un secondo fratello per Amy.
- Ha cominciato lui!- si difese la bambina.
- Takeshi, so che non ho diritto di dirti come trattare Amy-chan, ma si meno severo. -
- Cerco solo di farle affrontare la cruda realtà, Kenta: la magia non esiste.
La piccola Amy lo guardò offesa:sembrava si divertisse ad offenderla davanti agli altri. Non era cattivo, questo no, ma era troppo severo. Forse perché il loro papà era sempre lontano, in America, e Takeshi aveva il ruolo di uomo di casa. Sapeva che lui le voleva bene, ma le sarebbe piaciuto che passasse più tempo con lei. E che condividesse le sue passioni.
- Tanto quando oggi vedrà Rose, la smetterà di dire che sono scema a credere alla magia!- disse con decisione, mentre si avviava a casa. Quando arrivò, inserì le chiavi nella fessura ed entrò.
- Sono a casa!-
- Hai ancora fame?Prendine ancora un po’.^_^- giunse una voce dalla cucina.
Amy la riconobbe: con chi stava parlando sua madre?Sbirciò oltre il muro e…NON ERA POSSIBILE!Sua madre teneva tra le mani quella che a prima vista sembrava Rose con una fetta di torta in mano!!!
- MAMMA!-
- Oh, ciao tesoro^_^. Perché non mi hai detto di avere un’amica così carina?^_^- le chiese sua madre poggiandosi una mano sul viso e tenendo Rose nell’altra.
- Rose…non ti avevo detto…di restare in camera mia???- le ricordò arrabbiata.
- Sì, ma avevo fame e tu non tornavi. Poi ho sentito un profumino di torta e…-
- Ha voluto essere la prima ad assaggiare la mia torta alle nocciole^_^. E da quel che sembra l’ha gradita^_^- concluse la donna, indicando una torta sul tavolo a cui ne mancava metà.
- Mamma…ma ti sei accorta che hai in mano una fata-.-? - le chiese la figlia, sempre più stupita dell’incredibile calma che il cosmo aveva donato a sua madre.
- Sì, e quindi?^_^Piuttosto, vuoi un po’ di torta anche tu?^_^-

- Simpatica tua mamma!^-^ - esclamò la fatina nelle mani di Amy, mentre questa si dirigeva nella sua camera.
- Sei fortunata!Mia madre ha sempre creduto molto più di me nella magia e nel paranormale. Se fosse stata qualcun altro, avrebbe urlato come una pazza.- le disse severa, entrando nella sua stanza.
- Come mai alcuni umani reagiscono così?- le chiese Rose, mentre Amy s’inginocchiava e avvicinava le mani al pavimento, per permettere a Rose di scendere. Questa fece un salto giù dalle mani della sua nuova amica, che si distese sulla pancia, tenendo i gomiti poggiati a terra e il viso che reggeva sulle mani, mentre muoveva le gambe su e giù.
- A quanto pare sai poche cose sul mio mondo quanto io ne so poche del tuo. Gli esseri umani sono persone alquanto scettiche e credono solo a quel che vedono. La maggior parte di loro è convinta che le fate e creature così siano solo storie inventate per i bambini. Perciò se ne vedessero uno, avrebbero paura o peggio ancora, lo catturerebbero per fargli dei controlli e per studiarli. Certe cose farebbero il giro del mondo in meno di mese. -
- Cavoli!Quindi, nessuno deve sapere di me, giusto?- chiese la fatina, dispiaciuta di non potersi fare amicizie in quel mondo nuovo.
- Esatto. Senti Rose, adesso mi fai vedere una magia piccola piccola?- le chiese, sperando non le tornasse il sonno.
- Dovrò restare nascosta per sempre. Non potrò legare con nessuno…- disse la piccola piu a se stessa che ad Amy, mentre si raggomitolava su se stessa triste. Amy era dispiaciuta. Rose sembrava tenerci a conoscere il loro mondo e a fare amicizia. In fondo…come darle torto?
-Ho trovato!- esclamò improvvisamente la fatina, scattando in piedi.
- Come?- esclamò stupita. Sapeva riprendersi in fretta!
- Non avrò bisogno di stare nascosta per vedere il tuo mondo. Potrò visitarlo tranquillamente e fare anche conoscenza con gli umani^^-
- Rose, non hai ancora capito: sarebbe incredibile, se non insolito, vedere una fatina volare tranquillamente per le strade! Te lo sconsiglio!- Amy si bloccò. Cavoli!Stava cominciando a ragionare come suo fratello!
- E chi ha detto che andrò in giro volando con il mio aspetto?U.U-
- Eh?- Dove cavolo voleva andare a parare?
- Osserva.- le disse la fata.
Rose sollevò in alto le mani, tenendo gli occhi chiusi, come concentrata ed Amy la osservava profondamente. Chissà che voleva fare. Improvvisamente, un’aura dorata circondò la piccola Rose che rimase sospesa a mezz’aria, sotto lo sguardo della sua padroncina. La luce si fece più forte. I capelli di Rose si sciolsero mostrando la loro lunghezza e la fatina cominciò a brillare di una luce pari al sole. Amy non smetteva di guardare al scena. Tutto ad un tratto, la sagoma dorata della fata prese ad ingrandirsi. Le ali sparirono. Il corpo e il viso della fata prese a modificare sotto gli occhi stupefatti di Amy, che mai si sarebbe aspettata di assistere ad un simile prodigio. Quando la luce si dissolse, davanti ad Amy non c’era più un piccola e buffa fatina, ma una ragazza bellissima con i capelli sciolti lunghi fino alla schiena e con bellissimi occhi dello stesso colore, vestita con una tunica azzurra che le arrivava fino alle ginocchia, lasciandole scoperte delle bellissime gambe.
- Rose…?Sei tu…?- chiese la ragazzina, incredula.
- Certo, Amy. Sono io ^.^ - le rispose la ragazza con un bellissimo sorriso.
- Non ci posso credere!Sei diventata grande!Dimostri almeno quattordici anni!-
- Una fata, prima di essere mandata sulla Terra, impara molte cose. Una di queste, è la trasformazione in umana^^. -
- Wow!Ma scusa…perché non lo hai detto prima?-
- Beh…me n’ero dimenticata ^^’- rispose, grattandosi la testa.
La bambina cadde a terra per lo stupore.
- Ok. Sei tu…Non ci sono dubbi -_-‘-
-Eh eh eh!- Rose risollevò in lato le braccia e riprese le sue sembianze.
- Forte!E puoi farlo quando vuoi?- le domandò Amy poggiandosi sulle ginocchia.
- Tutte le volte che voglio!^^ rispose allegramente.
- Fantastico!- esclamò.
- Cosa “fantastico”?- una voce giunse alle sue spalle. Una voce che conosceva. Si voltò e vide suo fratello Takeshi sulla soglia della porta, con la borsa da calcio sulla spalla e un sopracciglio inarcato.
- YAAAH!CHE CI FAI TU QUI???- urlò la bambina, non aspettandoselo e cadendo seduta per lo stupore.
- Come sarebbe che faccio qui?Questa è anche casa mia sai?- le rispose, sentendosi offeso e stupito della reazione che aveva avuto.
La giovane Takeda si mise in piedi, nascondendo Rose dietro la schiena come fosse un oggetto prezioso.
- Non mi aspettavo che saresti tornato adesso.-
- Con chi stavi parlando?Adesso ti sei messa a parlare da sola?Sei un caso grave, allora. – le chiese, prendendola un po’ in giro.
- NON PARLAVO DA SOLA!!!- urlò arrabbiata, ma poi si calmò schiarendosi la voce – Si dia il caso che stessi parlando con la mai fatina custode, giunta dal Regno delle Fate per stare al mio fianco U.U-
- Cavoli. Sei più grave del previsto- commentò il fratello, cominciando a preoccuparsi.
- No, dico sul serio!Guarda^_^- La giovane umana mise estese le braccia e mostrando la fatina.
- Ciao, io sono Rose!^^salutò allegramente.
Nella stanza calò i silenzio. Il ragazzo fissava con occhi sgranati sua sorella e la fatina , che sorridevano tranquille. Emise un respiro profondo e…
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!- per la paura, il ragazzo cadde a terra e strisciò verso il muro di fronte alla stanza.
- Takeshi, che hai o.o?Guarda che non ti fa niente^_^- lo tranquillizzò Amy, avvicinandosi a Takeshi, sempre tenendo le braccia tese con la fatina in mano. Il ragazzo, però, si attaccò ancora di più, se possibile, al muro, come se volesse oltrepassarlo per scappare.
- Non ci siamo, ha troppa paura. Rose, trasformati. Forse concludiamo qualcosa. -
- Va bene^^-
La piccola Rose si sollevò in volo e riprese le sembianze di umana. A quella vista, il giovane smise di urlare.
-Ciao Takeshi^^- lo salutò Rose umana, sollevando la mano in segno di saluto e sorridendo dolcemente. Takeshi, vedendola sorridere così radiosamente, assunse un’aria quasi da ebete e gli occhi gli divennero a forma di cuore.
- Ci…ciao…^////^-
- Che asino- disse tra se e se Amy.
- Senti Takeshi. Da quel che ho capito sei il fratello di Amy. Non è che posso restare qui con voi, vero?Prometto che non darò problemi e potremo anche diventare buoni amici^^-
- Amici?Sì sì, per me non c’è problema, resta pure ^///^-
- Grazie^^Ehi Amy, problema risolto. Takeshi non ha più paura di me^^.
- Chissà perché -.- -
- Eh eh eh ^_^-

Da qui, inizia la piccola avventura della giovane Amy e della sua fatina Rose, che le porteranno a conoscere tanti nuovi amici, che renderanno la loro vita un’esperienza indimenticabile.

- Amy, potrei avere qualche dolcetto?^^-
- Ma pensi solo a mangiare, tu -.- ?-

Allora?
Che ne dite?^^
Questa è una delle mie migliori creazioni (ma non l’ultima XD). Il primo cap forse è un po’ noioso, ma tranquilli^^. Vedrete che più avanti sarà meglio^^
Ciao e grazie per averla letta^^
Commentate mi raccomando!^^

Minoko 90
 
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