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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: MY LOVE
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: gnoma85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/08/2007 09:38:01 (ultimo inserimento: 19/08/07)

(Mia prima fanfiction su beyblade completa) Yuri Ivanov è in coma dopo lo scontro con Garland ed Eva la ragazza che tanto ama è al suo capezzale.
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

CAP 1

Entro nella camera di rianimazione, dove i medici da quasi tre settimane ti hanno confinato.
Un angoscioso silenzio… rotto soltanto dai bip del elettrocardiogramma che scandiscono giorno e notte i battiti del tuo cuore accompagna il mio ingresso.
Mi siedo al tuo fianco, ti prendo la mano facendo attenzione a non scontrare la cannula della flebo.
Con un sorriso, allontanò un ciuffo rosso dal occhio sinistro, coperto da bende candide, cercando di non badare alla mascherina del ossigeno che ti copre la bocca.
Mi è sempre piaciuto guardarti dormire…osservare i tratti del tuo viso perfettamente rilassati e il tuo torace alzarsi a abbassarsi in un ritmo armonico.
Quante volte, dopo aver fatto l’amore sono rimasta sveglia per ore a guardarti mentre Morfeo, faceva cadere il sonno su di te? Un infinità.
Questa volta però, il sonno che si è impadronito di te amore mio…potrebbe durare molto a lungo, se non per sempre.
Tre settimane…tre lunghe ed interminabili settimane, sono passate da quel maledetto incontro con Garland.
Vorkov…quel essere spregevole e meschino, che pur di accattivarsi le simpatie del pubblico, ha fatto in modo che l’incontro continuasse sino allo stremo.
E tu amore mio…hai continuato a lottare, sino al limite delle tue forze…pur di mandare al aria quel assurdo progetto del beyeblade professionistico.
Sapevi che stavi per perdere, ma non te ne è importato nulla…ti sei rialzato, e poco dopo sei caduto battendo la testa sul pavimento.
Una corsa disperata al ospedale più vicino, un intervento durato sino a notte inoltrata e poi il coma.
Un coma dal quale molto presto uscirai ne sono certa amore mio, i medici sono ottimisti e anche io lo sono
Non ti lascio mai solo, anche la notte sono al tuo capezzale a vegliare sul tuo sonno da quale non vuoi ancora svegliarti.
Boris, Ottavia la mia migliore amica, Serjei , Ivan, Takao, i miei genitori e mio nonno mi hanno detto più volte di andare a casa per riposare un po’.
Ma io non ce la faccio a lasciarti qui, in questa stanza asettica in compagnia di queste macchine.
Quando aprirai i tuoi bellissimi occhi color ametista, voglio essere al tuo fianco…e niente e nessuno potrà allontanarmi da te.
Il medico- chirurgo che ti ha operato, mi ha detto di parlarti perché molte persone sono uscite dal coma, grazie alla voce delle persone a loro care.
Stringo leggermente la tua mano, che inerme è chiusa nella mia…faccio un respiro profondo e poi inizio:

- Ciao amore, come vedi sono ancora qui…non riesco a starti lontano un solo istante. Katherina e Domique, chiedono sempre di te e vorrebbero vederti ma, io… non li ho mai fatti entrare. Boris, Serjei e Ivan non vedono l’ora che tu torni ad occupare la tua stanza nella vostra casa …ti ricordi quando stavamo imbiancando le pareti Boris è caduto dalla scala, perché era arrivata Ottavia? Tu sei scoppiato a ridere, e tutti tranne me sono rimasti di sasso…diventi ancora più bello quando ridi lo sai vero?

Faccio una pausa per riprendere fiato, e il mio sguardo si posa per alcuni istanti sulla mia mano sinistra.
Al anulare, c’è l’anello che mi hai regalato la sera in cui tu, Boris, Serjei e Ivan vi siete trasferiti nel nuovo appartamento.
Un anello semplice, in oro bianco con un piccolo brillante sulla cima…per me, equivale ad un tesoro.
Distolgo lo sguardo, da quel oggetto prezioso e torno a guardarti…faccio un altro respiro profondo e continuo da dove mi ero interrotta:

- Ti ricordi quando, ho accettato di far parte della Neoborg? Penso che quello sia stato il giorno più felice per te non è così? Hai accettato di accompagnarmi a Buenos Aires, per conoscere ciò che restava della mia vera famiglia. Eri con me amore mio, quando sono andata al monastero per prendere Panther il mio beyeblade…ricordi? E…

In quel momento, mi ricordo di Katherina e Dominique dei loro disegni e di Wolborg, il tuo amato beyeblade.
Prendo la borsa poggiata per terra accanto alla sedia e ne tiro fuori i due disegni che Katherina e Dominique hanno fatto per te, ed il tuo beye.
Sollevo il disegno della bambina, così simile a te e dico senza smettere di sorriderti:

- Katherina e Dominuqe hanno fatto questi disegni per te…la bambina ha disegnato il parco con io, te , lei e suo fratello mentre facciamo un pik.nik. Domique invece, ha disegnato la spiaggia con noi due che lo teniamo per mano e passeggiamo in riva al mare. E poi...ecco Wolborg, io e K lo abbiamo aggiustato, sostituendo i pezzi che sono stati danneggiati.

Metto Wolborg vicino al cuscino dove la tua testa, monitorata continuamente dalle macchine è poggiata.
In quello stesso istante, entrano Boris, Ivan e Serjei…nonostante tu continui a dire che non ti importa nulla di loro, io so che non è così.
Per te sono come dei fratelli, saresti disposto a tutto per loro…anche a gettarti nelle fiamme del inferno.
Devo essere davvero esausta, perché Boris mi mette una mano sulla spalle e mi dice sorridendo appena:

- Vai a casa Eva, restiamo noi con lui.

- No…io voglio restare …voglio essere qui quando si sveglierà.

- Dammi retta, vai a casa e riposa qualche ora…se continui così finirai con l’ammalarti.

- Se ci sono novità, tu sarai la prima a saperlo.

A parlare era stato Ivan, nonostante lo conosca da pochissimo tempo siamo diventati ottimi amici.
Finalmente ammetto che i miei amici hanno ragione, forse ho davvero bisogno di un po’ di riposo.
Mi avvicino alla tua fronte, semi-fasciata dalle bene e vi poso un bacio a fior di labbra.
Saluto i miei amici, e lascio la stanza dove tu amore mio stai riposando…Ottavia è nella sala di aspetto, e mi viene subito incontro.
Mi abbraccia forte, vorrei tanto piangere urlare, dare sfogo a tutta la rabbia che provo nei confronti di Vorkov ma…non ci riesco.
La mia migliore amica, mi allontana leggermente da lei e mi dice con voce dolce:


- Vieni Eva, andiamo a casa mia, li potrai riposare qualche ora e poi…torneremo qui.

- Boris, Serjei e Ivan devono continuare a parlargli…lui deve sentire la voce delle persone che gli vogliono bene…lui…

- Stai tranquilla, Boris e gli altri non smetteranno un solo istante di parlargli…vedrai tra non molto Yuri si sveglierà. Ora andiamo coraggio.

Usciamo dal ospedale, dove una macchina proveniente dalla casa di Ottavia ci sta aspettando.
Entro nella vettura, e volgo uno sguardo al edificio…verso la finestra dietro il quale si trova la tua stanza.
Tornerò molto presto Yuri… non lascerò che il buio in cui sei avvolto, possa portarti via da me e dalle persone che ti vogliono bene...e una promessa amore mio.
 
Continua nel capitolo:


 
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