RINASCITA
- Capitolo 1° -
Light era stato liberato dalle manette che lo costringevano a una costante vigilazione.
Tutto ciò era successo perchè il suo piano aveva funzionato alla perfezione. Aveva, come si suol dire, preso due piccioni con una fava. Aveva scagionato sia se stesso che Misa, facendo scrivere da Ryuuk due false, ma ingeniose regole sul Death Note ritrovato all'arresto del terzo Kira, e in più, avendo salvado Misa, non aveva più sulle spalle la minaccia costante di morte della shinigami Rem.
Si trovava in una stanza al venticinquesimo piano, arredata con estremo gusto. All'ingresso era stipato un tavolino in legno, un divano, una poltrona, e un comò, con sopra dei fiori. A destra c'era una porta, che rivelava una cabina armadio. Davanti, invece, c'era la stanza da letto. Un enorme letto a baldacchino in ciliegio, un tappeto persiano, che era piacevole soprattutto a piedi scalzi, due comodini, con una lampada e libri, e lunge tende bianche che davano alla stanza una atmosfera soft.
La stanza era comunicante con in bagno, dove c'era una Iacuzzi enorme con tanto di aromi profumati.
Tutti quegli agi, però, erano ricompensati dal fatto che ogni stanza aveva più ci cento microcamere.
Un vero problema, soprattutto per Ryuuk.
Rientrato in possesso del Death Note, aveva deciso di affidarlo a Ryuuk, a patto che riuscisse a uccidere i criminali. Con la promessa che, una volta scagionato, gli avrebbe concesso tutte le mele che desiderava.
In effetti, dopo le prove schiaccianti delle false regole del Death Note, Light doveva essere libero, ma, L non lo permise. Aveva comunque molti sospetti.
Era una giornata fredda di Febbraio, la giornata che Light odiava di più, soprattutto perchè ora aveva sempre intorno Misa: San Valentino.
Per L invece, era un vero piacere, dato che, le ammiratrici di Light li mandavano scatole e scatole di cioccolato, che condivideva con lui.
Si girava e rigirava tra le calde coperte del suo letto, cercando di ignorare la candida e bianca luce che entrava dalla finestra. La luce era tanto intensa da filtrare nelle tende, e accostarsi candidamente sul viso di Light.
Così, decise di alzarsi, ancor prima del agognato suono della sveglia.
Si mise un dolcevita nero, e dei Jeans lunghiche ricadevano sulle splendide scarpe da Tennis.
Scese nella sala pranzo, si avvicinò al banco cucina, dove le inservienti erano già al servizio, o meglio, era ciò che doveva essere. Invece, approffittandosi dell'ora, stavano chiaccherando tra di loro e sorseggiando del caffè appena fatto.
All'arrivo di Light si spaventarono, perchè non erano al lavoro, poi cercando di rimediare, li chiesero cordialmente cosa desiderasse.
Light lesse attentamente il nome sulla piastrina dell'inserviente -Usagi Maho-.
Prese la tazza e disse cordialmente.
"Non si preoccupi non parlerò con nessuno dell'accaduto, signorina Maho."
A quanto pare non era l'unico a essersi svegliato di buon ora, L piaombò, con gli occhi gonfi di sonno in sala pranzo, non notando la presenza di Light. Prese una cioccolata calda con panna, e fragole, una vera delizia per iniziare la giornata. Quando si voltò, vide Light seduto a un tavolo vicino ad una finestra, aveva lo sguardo fisso nel vuote, in chissà quale mondo, in chissà quale pensiero.
L si sedette accanto a lui, lo saluto, e impugnando la fragola a mò di cucchiaio la immerse nel cioccolati e nella panna, succhiandola vivacemente.
Light aveva già finito il caffè.
"Già sveglio, eh?" chiese perdendo lo sguardo nuovamente fuori dalla finestra.
"Mmh.. Il dannato sole mattutino."
Pensò a quanto fosse buffa la situazione, anche lui si era svegliato così.
Si voltò verso L, aprendo la bocca per parlare, ma la richiuse, quando notò che L, dopo aver affogato la fragola nel cioccolato la stava portando alla bocca.
La sospese a mezz'aria capendo di aver interrotto l'amico.
"Si...?" Chiese L facendo sgocciolare la fragola sul bordo della tazzina.
"Mh.. Niente di necessario." Disse riportando la sua attenzione fuori dalla stanza.
"Questo non puoi giudicarlo tu.."Dissè portando la fragola alla bocca. Le diede un piccolo morso, e poi continuò. "Se vuoi parlarmi, approfitta di questo momento, dato gli unicio gli unici occhi indiscreti, sono quelli delle inserviente, che tra l'altro sono troppo impegnate a chiacchierare per notarci." Disse riemergendo la fragola rimanente del cioccolato ancora fumante.
Attese fissando Light, che ancora fissava il cielo grigio e cupioso.
"Ho.. bisogno di mele." Invento questa scusa all'ultimo secondo, pur di non isospettire il detective. Quella frase fece sobbalzare Ryuuk che mugugnava frasi di ecclamazioni.
"..Mele?"Chiese sorpre e incuriosito L.
"E' un frutto facile da trovare in inverno, e quelle giapponesi sono succose.Oggi ho voglia di mele." Ryuuk incomincio a saltellare, e a ridere.Light sposto lo sguardo sul detective che stava sorgeggiando la cioccolata.Ripose la tazza e disse.
"Te ne procurerò.Anche se non credo sia questo l'argomento che volevi trattare. Comunque non posso obbligarti. Se non hai niente da dire, allora parlerò io."
"Parla."Disse Light fissando gli occhi di L.
"Oggi è una giornata estremamente dolce, e non perchè è la festa degli innamorati, ma perchè, dal canto mio, è la festa del cioccolato. Sai che mi piace mangiare dolci mentre indago.."L venne interrotto da Light che ridacchiava. "Te ne darò un bel pò..".
"Non è quello che intendevo. Oggi avrei bisogno.. di parlarti." Disse portando anche lui lo sguardo fuori dalla finestra.
"Intendi interrogarmi."Disse Light, senza tirarle per le lughe.
"esattamente."Disse chiudendo gli occhi.
Gawaaa commentate in tanti ^O^. Spero sia piaciuto il primo capitolo.
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Al prossimo aggiornamento. Ciao